1 / 15

La valutazione dei beneficiari delle politiche pubbliche: la riforma dell’ISEE

La valutazione dei beneficiari delle politiche pubbliche: la riforma dell’ISEE. A cura di: Benedetta Bernardini Moira Di Mauro. Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica Corso di laurea in Ingegneria gestionale

tavon
Download Presentation

La valutazione dei beneficiari delle politiche pubbliche: la riforma dell’ISEE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. La valutazione dei beneficiaridelle politiche pubbliche: la riforma dell’ISEE A cura di: Benedetta Bernardini Moira Di Mauro Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica Corso di laurea in Ingegneria gestionale Corso di Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche Prof. Giuseppe Catalano a. a. 2013/2014

  2. Agenda • 1. “Perché si è sentita l’esigenza di modificare l’attuale struttura dell’ISEE?” • 2. L’Evoluzione Normativa dell’ISEE: dal DLgs 109/98 al Dpcm del 3 Dicembre 2013 • 3. Le caratteristiche generali della riforma • Le principali novità introdotte • ISEEU • 4. Conclusioni 1/13

  3. Genera un evidente problema di ASIMMETRIA INFORMATIVA e di OPPORTUNISMO • Sistema dei controlli “Perché si è sentita l’esigenza di Modificare l’attuale struttura dell’ISEE?” ELEMENTI di CRITICITÀ della normativa vigente: Ragioni di EQUITÀ ed EFFICACIA • Non tiene conto in modo adeguato di tutte le forme di reddito e patrimonio • Problemi di EQUITÀ e scarse CAPACITÀ SELETTIVE • Mancanza di un criterio unico valido a livello nazionale • Nascita di ISEE regionali che utilizzano criteri differenziati 2/13

  4. L’Evoluzione Normativa dell’ISEE: dal DLgs 109/98 al Dpcm del 3 Dicembre 2013 (1) • Fino al 1998 le agevolazioni erano stabilite sulla base delle dichiarazioni dei redditi individuali oppure per categorie • Nel 1997 la Commissione Onofri elabora un Disegno di Riforma basato sul principio dell’universalismo selettivo • Con il DLgs n.109 del 31 Marzo 1998, integrato e corretto con il DLgs n.130 del 3 Maggio 2000, è stato introdotto l’ISEE • Letargo normativo (2001-2010) 3/13

  5. L’Evoluzione Normativa dell’ISEE: dal DLgs 109/98 al Dpcm del 3 Dicembre 2013 (2) • Il risveglio (2011-2013) • Ddl Tremonti 29/07/2011 per la riforma fiscale e assistenziale, art. 10, c. 1, delega al governo di adottare decreti legislativi per la revisione dell’ISEE • Ad introdurre la riforma è stato il Governo Monti con il Dl “Salva Italia” del 6 Dicembre 2011, convertito nella Legge 241/2011. • La L. 214/11, art. 5, dispone in particolare: “l’inclusione dei redditi esenti d’imposta nel calcolo dell’ISEE”, il miglioramento della sua “capacità selettiva, valorizzando in misura maggiore la componente patrimoniale”, “la differenziazione dell’indicatore per le diverse tipologie di prestazioni; la definizione delle modalità con cui viene rafforzato il sistema dei controlli; dalla revisione dell’ISEE non devono “derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. 4/13

  6. L’Evoluzione Normativa dell’ISEE: dal DLgs 109/98 al Dpcm del 3 Dicembre 2013 (3) • Il 19 Dicembre 2012 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art.5 della Legge “Salva Italia” nella parte in cui non era prevista un’intesa sulla riforma in Conferenza Unificata . • Opposizione al provvedimento della sola Regione Lombardia durante la Conferenza Unificata del 24 Gennaio 2013. • Il provvedimento è stato definitivamente approvato il 3 Dicembre 2013. 5/13

  7. Le caratteristiche generali della riforma ISEE = L’applicazione dell’ISEE costituisce il “livello essenziale” delle prestazioni, competenza dello Stato 6/13

  8. Le principali novità introdotte (1) • Introduzione di tutti i redditi tassati con regimi sostitutivi o a titolo di imposta, di tutti i redditi esenti e dei redditi figurativi degli immobili non locati e delle attività mobiliari • Patrimonio valutato ai fini IMU, riduzione della franchigia sulla componente mobiliare e considerazione del patrimonio all’estero. • Riduzione delle autocertificazioni, i dati fiscali e i dati relativi alle prestazioni ricevute dall’INPS saranno compilati direttamente da tale Amministrazione 7/13 Maggiore efficacia

  9. Le principali novità introdotte (2) • Differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta: • ISEE “tradizionale” • ISEE “di favore” • ISEE “del minore” • ISEE “restrittivo” e al periodo di riferimento: • ISEE corrente Maggiore efficacia 8/13

  10. Le principali novità introdotte (3) • Gli enti erogatori sono tenuti a utilizzare l’ISEE come indicatore della situazione economica • Maggiorazioni della scala di equivalenza per nuclei familiari con minori, in cui l’unico o entrambi i genitori lavorano, per nuclei mono-genitoriali, per nuclei con minori sotto i 3 anni • Sconti per i redditi da lavoro dipendente, per le pensioni e i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, per i costi dell’abitare e per i costi sostenuti da persone disabili o non autosufficienti Maggiore equità 9/13

  11. ISEEU, l’indicatore della situazione economica equivalente universitaria (1) • Per cosa si utilizza? • prestazioni per il diritto allo studio • contributi universitari • La peculiarità dei servizi erogati in ambito universitario si traduce in un proprio indicatore , ICE, con il Dpcm 30 aprile 1997. • Modello di ispirazione per l’ISEE • - L’obbligo di utilizzo dell’ISEE per le università statali e gli enti regionali per il diritto allo studio, arriva con il Dpcm 9 aprile 2001. 10/13

  12. ISEEU (2) • Caratteristiche: • integrazione del nucleo familiare dello studente con quello dei suoi genitori, anche se con esso non residenti. Studenti fuori sede • presenza di un indicatore della situazione economica equivalente all’estero e di un indicatore della situazione patrimoniale equivalente come requisiti di selezione ulteriori. Studenti stranieri / Studenti che più di altri meritano l’accesso 11/ 13

  13. ISEEU (3) • Le specificità dell’università nella riforma: • concessione agli enti erogatori di introdurre criteri ulteriori di selezione. • integrazione del nucleo familiare dello studente non indipendente e quello dei suoi genitori non conviventi, con analogie all’ISEE “del minore”. • Gli effetti della riforma: • Rideterminazione della platea dei beneficiari dei servizi universitari. • Revisione per il Ministero dei limiti per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio. Senza nuovi limiti probabili esclusioni dai benefici. • Modifica per gli atenei delle soglie dei valori ISEE per la determinazione degli importi delle tasse universitarie. Senza nuove soglie tasse in aumento. 12/ 13

  14. “La valutazione delle condizioni economiche soffrirà sempre di qualche margine di approssimazione: sia per le specificità delle singole situazioni familiari, sia per le reticenze e gli espedienti a cui possono ricorrere gli interessati. Non si può concludere che meglio sarebbe non farne niente: significherebbe rinunciare a qualsiasi selettività e distribuire a pioggia gli interventi sociali secondo la logica perversa di un contentino a tutti” E. Gorrieri , Parti uguali fra disuguali, Il Mulino, Bologna, 2002 13/ 13

  15. Sitografia www.lavoro.gov.it www.governo.it www.ilsole24ore.com www.gazzettaufficiale.it www.clesius.it www.lavoce.info www.fondazionegorrieri.it

More Related