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Dipartimento di Specialita’ Medico-Chirurgiche Sezione di Chirurgia Plastica Direttore: Prof. F. Mazzoleni. Corso Integrato di Malattie Organi di Senso IV anno Corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Prof. Franco Bassetto – Prof. Associato Chirurgia Plastica
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Dipartimento di Specialita’ Medico-Chirurgiche Sezione di Chirurgia Plastica Direttore: Prof. F. Mazzoleni Corso Integrato di Malattie Organi di Senso IV anno Corso di laurea in Medicina e Chirurgia Prof. Franco Bassetto – Prof. Associato Chirurgia Plastica Corso di Chirurgia Plastica – Canale B Per contatti: franco.bassetto@unipd.it
ULCERE CRONICHE DEFINIZIONE Perdita di sostanza profonda che guarisce sempre con cicatrice (durata maggiore a 8 settimane).
VALUTAZIONE • Interessamento dei tessuti (diametro, profondità) • Caratteristiche superficie (tipo tessuto, quantità e qualità essudato, tramiti fistolosi) • Superficie adiacente (colore cute, edema, presenza fissità o aumento consistenza)
MECCANISMO DI GUARIGIONE • INFIAMMAZIONE • danno tissutale causa distruzione dei vasi sanguigni e fuoriuscita dei costituenti del plasma • formazione di membrana (emostasi, provvisoria matrice extracellulare) • piastrine:coagulazione, liberazione mediatori
MECCANISMO DI GUARIGIONE • Liberazione mediatori dalla cascata coagulativa, complementare e dalle cellule attivate • Richiamo leucociti (prima risposta) • Richiamo monociti che diventano macrofagi (seconda risposta) • Attraverso le integrine di superficie: fagocitosi, espressione CSF-1, TNF, PDGF, TGF-alpha, IL1, TGF-beta, IGF I.
MECCANISMO DI GUARIGIONE 2. EPITELIZZAZIONE • Cellule epidermiche: rimozione sangue coagulato e stroma danneggiato • Movimento cellulare: variazioni fenotipiche (tonofilamenti intracellulari, desmosomi, filamenti actina) • Espressione di integrine: interazione con matrice extracellulare • Migrazione: separazione escara-tessuto vitale • Produzione collagenasi e plasmina
2. EPITELIZZAZIONE • Dopo 1 o 2 giorni: proliferazione e migrazione • Ipotesi: assenza inibizione da contatto, rilascio locale fattori di crescita, incremento recettori per fattori di crescita • Ritorno al fenotipo normale dopo il legame alla nuova matrice
3. FORMAZIONE DEL TESSUTO DI GRANULAZIONE • Dopo 4 giorni: formazione nuovo stroma • Macrofagi: produzione dei fattori di crescita • Fibroblasti: produzione nuova matrice extracellulare da parte di PDGF, TGF beta1 e molecole della matrice extracellulare stessa attraverso le integrine • Vasi sanguigni: trasporto ossigeno e nutrimento
3. FORMAZIONE DEL TESSUTO DI GRANULAZIONE • Movimento cellulare: sistema proteolitico, enzimi derivati da fibroblasti, plasmina, collagenasi, gelatinasi, stromalisina • Sintesi di collagene da parte di fibroblasti( TGF beta 1) • Processo di apoptosi dei fibroblasti
4. NEOVASCOLARIZZAZIONE • Necessaria per sopravvivenza del neotessuto • Avviene dal fondo della lesione • Proliferazione e migrazione delle cellule endoteliali • Stimolano: FGF a, FGF b, VEGF, TGF beta, angiogenina, angiotropina, angiopoietina 1, trombospondina, bassa tensione ossigeno, elevato acido lattico
NEOVASCOLARIZZAZIONE • FGF β: tappa limitante durante i primi 3 giorni ( rilasciato dai macrofagi) • VEGF: tappa limitante dopo il 4° giorno ( rilasciato dalle cellule epidermiche) • Enzimi proteolitici degradano la matrice extracellulare, i cui frammenti richiamano monociti che diventano macrofagi • Rilascio di fattori di crescita che stimolano le cellule endoteliali a rilasciare l’ attivatore del plasminogeno e le procollagenasi
NEOVASCOLARIZZAZIONE • Digestione della membrana basale i cui frammenti stimolano le cellule endoteliali a migrare e formare nuovi vasi sanguigni • Diminuzione angiogenesi • Distruzione vasi sanguigni per apoptosi (trombospondina 1 e 2, angiostatina, endostatina, angiopoietina 2)
5. CONTRAZIONE DELL’ULCERA E RIORGANIZZAZIONE DELLA MATRICE EXTRACELLULARE • Avviene dalla seconda settimana di guarigione • Fibroblasti assumo il fenotipo miofibroblastico (miofilamenti contrattili di di actina a ridosso della membrana plasmatica) • Contrazione è causata da TGF beta1 e 2, PDGF, attacco fibroblasti alla matrice
CONTRAZIONE DELL’ULCERA E RIORGANIZZAZIONE DELLA MATRICE EXTRACELLULARE • Rimodellamento del collagene con sintesi e catabolismo( enzimi come le metalloproteinasi) • Nelle varie fasi della riorganizzazione: distinte combinazioni di enzimi e loro inibitori • L’evoluzione è verso una diminuzione della tensione
FATTORI LOCALI CHE DETERMINANO CRONICIZZAZIONE • Ischemia e la necrosi dei tessuti • disidratazione locale • Infezioni, corpi estranei • Assenza di risposta ai fattori di crescita traumi ripetuti • eccessiva infiammazione, edema • Radiazioni ionizzanti
FATTORI SISTEMICI CHE DETERMINANO CRONICIZZAZIONE • Deficit nutrizionali • patologie metaboliche • disordini del tessuto connettivo • immunosoppressione • terapia antinfiammatoria • alterazioni genetiche • fumo
Stadiazione della lesione Vengono rilevati dei dati quali: • localizzazione , stadio e dimensioni della ferita • presenza di tratti cavi • presenza di tunnellizzazioni • presenza di tessuto sottominato • presenza di essudato • presenza di tessuto necrotico • presenza di tessuto di granulazione
La cura della lesione Dopo averne valutato le caratteristiche si definisce il piano di cura locale: • Debridement • pulizia della ferita • medicazioni avanzate Se dovuta alla presenza di patologie di base concomitanti e favorenti la sua insorgenza o difficoltà alla remissione si coinvolgono altri specialisti.
OPZIONI TERAPEUTICHE • Presenza di tessuti necrotici: necrectomia con mezzi biochimici (enzimi) o meccanici ( bisturi) • Presenza di un panno di fibrina: courettage • Disinfezione • Complicanze infettive: tampone e antibiogramma • Garza grassa e garze imbevute di fisiologica o disinfettante
TERAPIE TRADIZIONALI • Ossigenoterapia (metabolismo energetico, sintesi collagene, neovascolarizzazione, PMN, cascata ossigeno, effetto antibatterico e sinergia con antibiotici) • Ultrasuoni, luci a varia frequenza e stimolazione midollare • Innesti dermo-epidermici • Lembi chirurgici (random, peduncolati, microchirurgici)
TERAPIE SPERIMENTALI FATTORI DI CRESCITA • Stimolano l’angiogenesi, proliferazione cellulare, regolano il turn over della matrice extracellulare e agiscono da fattori chemotattici • 7 famiglie: EGF, TGF beta, IGF, PDGF, FGF, Ils e CSF • Cooper ha dimostrato che le ulcere hanno una diminuzione dei fattori di crescita
TERAPIE SPERIMENTALI • Anche le proteinasi hanno una funzione fondamentale • Knighton ha dimostrato aumento della guarigione con una miscela di PDGF, TGF beta, PDAF, PF 4, PDEGF • Interleuchine: ematopoietiche, attivano macrofagi, granulociti, monociti e stimolano la secrezione di altri fattori di crescita • PDGF utilizzato in ulcere su piede diabetico
TERAPIE SPERIMENTALI INIBITORI DELLE METALLOPROTEINASI • Membrana di fibrina è fondamentale per la protezione dalle infezioni ma ritarda la formazione del tessuto di granulazione • Elevate quantità di metalloproteinasi determinano eccessiva degradazione delle proteine e inattivazione dei fattori di crescita • Le ulcere croniche contengono infatti elevate quantità di questi enzimi
SOSTITUTI EPIDERMICI • 1975: utilizzate per la prima volta, 2 o 3 settimane per la crescita, esecuzione biopsie, alto costo e scarsi risultati • 1983: colture di cellule epidermiche da cadavere, non problemi di rigetto, copertura temporanea • Colture con cellule epidermiche neonatali
SOSTITUTI DERMICI • L’ inclusione di componenti dermici aiuta a prevenire la contrazione e determina maggiore stabilità meccanica • Lamine da cute di cadavere con o senza combinazione con colture autologhe di cellule epidermiche • Supporti: collagene bovino, condroitin 6-solfato ricoperti da silicone, trama di nylon con all’interno i fibroblasti coperta da silastic
SOSTITUTI DERMO-EPIDERMICI • Lamine costituite da collagene bovino tipo I, fibroblasti da cute umana allogenica e cellule epidermiche
Metodica biologica Innesti di cute • omologa • autologa Negli ultimi anni ha trovato ampio uso nella pratica medica la terapia VAC che attraverso un meccanismo di aspirazione sottovuoto, crea un ambiente umido, riduce la carica batterica e l’edema, aumenta il flusso sanguigno e l’angiogenesi; peraltro viene ben sopportata dal paziente.
INGEGNERIA TISSUTALEI SOSTITUTI CUTANEI BIOINGEGNERIZZATI • Molti non sopravvivono indefinitamente • Promuovono la guarigione delle ulcere: • Produzione di citochine da parte dell’ospite che determinano la produzione di componenti della membrana basale • Prevengono la disidratazione • Aumentano la granulazione
Ulcera da stravaso Ulcera neoplastica Ulcera radioindotta