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Trasformazioni del lavoro e vita quotidiana. Serafino Negrelli Università di Milano Bicocca. Trasformazioni del lavoro e gestione del tempo di lavoro. Dalla riduzione alla gestione flessibile del tempo di lavoro:
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Trasformazioni del lavoro e vita quotidiana Serafino Negrelli Università di Milano Bicocca
Trasformazioni del lavoro e gestione del tempo di lavoro Dalla riduzione alla gestione flessibile del tempo di lavoro: • Fase industrializzazione: lotte per la riduzione della lunga giornata di lavoro; • Fase del fordismo e della produzione di massa: obiettivo la “settimana corta” (Italia: 1962 ccnl metalmeccanici) e riduzione orario settimanale (38 ore medie UE e legge 35 ore in Francia); • Post anni ‘80: nuovi approcci di gestione più flessibile dell’orario settimanale, del calendario annuo o su periodi plurimensili o plurisettimanali. conciliazione orari di lavoro
La costruzione sociale del tempo di lavoro (OECD) conciliazione orari di lavoro
Modelli? • Modello olandese: eliminazione della disoccupazione “estendendo il lavoro part-time e trasformandola in sovranità sul tempo” (Beck, 2000); assicurazione generale di vecchiaia, slegata dal lavoro salariato, e copertura assicurativa generale per tutti i rapporti di lavoro, compresi quelli a basso costo; • Modello danese: legge sulla “sospensione del lavoro”: redistribuzione sociale che consente ai lavoratori di staccarsi fino a un anno dal lavoro, per curare il proprio aggiornamento professionale o l’educazione dei figli, andare in vacanza, oziare o svolgere lavoro di impegno civile; • Modello francese: riduzione settimanale dell’orario di lavoro (legge sulle 35 ore); • Modello tedesco: riduzione dell’orario settimanale dell’orario di lavoro per accordo collettivo (fallita in Germania Est; 28 ore su quattro giorni in caso di crisi; contratti di solidarietà; • Modello italiano: manovre di flessibilità sull’orario di lavoro: annualizzazione e distribuzione multiperiodale dell’orario di lavoro (legge Treu 1997), ma anche straordinari… conciliazione orari di lavoro
Conciliazione tra tempo di lavoro e vita quotidiana Riduzione dell’orario di lavoro per legge o per accordo collettivo, “al fine di ottenere la migliore conciliazione fra la vita di lavoro e quella della famiglia, per rispondere ai bisogni di formazione e qualità del lavoro e nel rispetto degli obiettivi occupazionali” (Risoluzione Congresso ETUC, 2003) conciliazione orari di lavoro
Orari di lavoro poco conciliabili? • La quietrevolution: la diffusione della coppia “dual-income” • Negli anni sessanta negli Usa lavorava solo una donna su cinque, con figli piccoli; alla fine degli anni novanta due su tre; • Prima della crisi, 50 ore per gli uomini e 40 ore per le donne: la famiglia americana tipo totalizzava 500 ore extra di lavoro retribuito in più rispetto al 1979, ovvero 12 settimane in più… • Nella maggior parte dei paesi dell’UE resta prevalente la norma rigida della settimana di 40 ore, dal lunedì al venerdì. conciliazione orari di lavoro
Soddisfazione e insoddisfazione degli orari di lavoro concilianti, perché? • Rigidità dell’impresa che fissa unilateralmente gli orari senza possibilità di modifiche (q39, EWCS): minore per Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Olanda e Svezia (modelli inclusivi di capitalismo); • 30% lavoratori pienamente soddisfatti per l’orario di lavoro “conciliabile” (q41, EWCS): ben oltre la media: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Olanda, Svezia; • Modelli di politiche di conciliazione (Naldini, Saraceno, 2011): • familismo di default: totale assenza di sostegno pubblico; • familismo sostenuto: offerta agli individui di congedi remunerati o assegni di cura; • defamilizzazione: responsabilità pubblica diretta di parte del lavoro o del tempo di cura (Danimarca, Svezia, Norvegia e Francia); • Il caso dei paesi dell’est con i peggiori servizi pubblici di cura dell’UE. conciliazione orari di lavoro
Più elevati livelli di soddisfazione degli orari concilianti, perché? • regimi di welfare più favorevoli alla conciliazione; • rimozione ostacoli all’ingresso della donne nel mdl; • orari di lavoro friendly; • diffusione part time volontario; • eccellenti e diffusi servizi pubblici di cura e assistenza dei figli (vedi anche il caso francese); • politiche di reimpiego delle donne dopo la maternità; • generosi congedi parentali per madri e padri; • politiche efficienti e concretamente implementate di pari opportunità; • estesa cultura istituzionale favorevole alla conciliazione tra lavoro e famiglia, non esclusi atteggiamenti più favorevoli da parte delle imprese; • concentrazione del lavoro femminile nella pubblica amministrazione, che risponde alle esigenze delle donne in misura superiore alle imprese private; • spesa privata di childcare molto significativa (vedi il caso inglese). conciliazione orari di lavoro