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Confronto dei prezzi assoluti di beni e servizi rilevati a Piacenza e comuni limitrofi. Paolo Sckokai, Renato Pieri, Ilir Gjika Università C attolica , Piacenza. Obiettivi e metodologia.
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Confronto dei prezzi assoluti di beni e servizi rilevati a Piacenza e comuni limitrofi Paolo Sckokai, Renato Pieri, Ilir Gjika Università Cattolica, Piacenza
Obiettivi e metodologia • Obiettivo: studiare e realizzare uno strumento di analisi che faciliti il confronto tra il livello dei prezzi di beni e servizi rilevati a Piacenza e quelli delle città limitrofe (Cremona, Lodi, Modena, Parma e Pavia) • L’Osservatorio Prezzi ha condiviso l’idea di adottare uno strumento di facile lettura, che fosse potenzialmente accessibile alla collettività • I dati utilizzati nello studio sono di fonte ISTAT. Si tratta di una selezione di circa 130 prodotti che vengono utilizzati dall’Osservatorio Nazionale dei Prezzi e delle Tariffe, con obiettivi simili ai nostri • Il nostro lavoro ne prende in considerazione circa 90, concordati insieme all’Osservatorio Prezzi
Problemi nell’utilizzo dei dati (1) • I dati utilizzati nello studio provengono dalle rilevazioni degli uffici statistici dei comuni e sono utilizzati dall’Istat per l’analisi dell’inflazione • Il confronto tra prezzi assoluti va sempre fatto con estrema cautela, perché le definizioni ISTAT lasciano un margine di discrezionalità ai rilevatori delle singole città (ad esempio a livello di marca del prodotto) • Il confronto è più affidabile se si fa riferimento ad un prodotto sostanzialmente omogeneo • La dinamica nel tempo dei prezzi nelle varie città non è precisa, perché l’ISTAT non ci ha fornito gli strumenti per correggere i prezzi quando c’è un cambio di referenza (i cosiddetti prezzi ricostruiti). Non può quindi essere utilizzata per rappresentare l’inflazione
Problemi nell’utilizzo dei dati (1) • Il paniere dei prodotti e servizi non è costante: vi sono variazioni sia in termini temporali che spaziali. Il paniere è diverso da città a città e per la stessa città può variare nel tempo • La composizione del paniere non fotografa in modo adeguato tutte le voci che incidono sulla spesa delle famiglie • Esso si presenta molto sbilanciato verso i prodotti alimentari e in particolare verso i prodotti ortofrutticoli, la cui incidenza sulla spesa delle famiglie è relativamente bassa in confronto ad altre tipologie di beni e servizi.
Le soluzioni operative • Per la gestione dei dati si è costruito un database che permette, con poche e semplici operazioni, di caricare i dati, effettuare le elaborazioni e fornire i risultati in un formato chiaro e di semplice lettura • I 90 prodotti e servizi selezionati consentono di bilanciare almeno parzialmente il paniere e di renderlo costante sia in termini temporali sia spaziali. • Non sono stati presi in esame i prodotti alimentari e ortofrutticoli che non fossero presenti in tutte le città oggetto di studio. • Sono stati presi in considerazione solo i prodotti e servizi non alimentari presenti in almeno tre città. • Il paniere è tuttavia modificabile se nel tempo se ne riscontrasse la necessità, attraverso un apposito strumento creato all’interno del database