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IO E LA GEOMETRIA

Prova individuale di Matelsup II. IO E LA GEOMETRIA. Storia del mio rapporto con la geometria dalle origini ai nostri giorni. 1. Evoluzione della mia idea di geometria. 2. Esperienze di apprendimento e di insegnamento. 3. Cosa penso oggi che sia la geometria.

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Presentation Transcript


  1. Prova individuale di Matelsup II IO E LA GEOMETRIA Storia del mio rapporto con la geometria dalle origini ai nostri giorni.

  2. 1. Evoluzione della mia idea di geometria 2. Esperienze di apprendimento e di insegnamento 3. Cosa penso oggi che sia la geometria 4. Chi e come ha influito sulla mia competenza geometrica 5. Chi sono e cosa fanno oggi i geometri

  3. 1. EVOLUZIONE della MIA IDEA di GEOMETRIA • a cosa l’ho associata; • quando ho sentito per la prima volta questa parola; - quando e come ho cambiato idea sulla geometria.

  4. Partiamo dagli inizi.. Dagli 0 ai 3 anni

  5. I MIEI GIOCHI.. Fin dalla prima infanzia, seppure inconsciamente, ho avuto diverse esperienze legate alla geometria. Infatti rovistando tra i giochi di quando ero piccola, molti hanno un nesso con la geometria:

  6. ..Il gioco degli incastri

  7. Trenino con i blocchi colorati di forme diverse

  8. .. I chiodini

  9. .. I legnetti colorati di varie forme

  10. .. Con cui è possibile costruire diversi oggetti

  11. … Gli album da colorare con figure geometriche

  12. … Gli album da colorare con figure geometriche

  13. IN FAMIGLIA Spesso inoltre sentivo parlare di questa disciplina anche in famiglia.. Mia sorella che ha 10 anni più me a quei tempi frequentava il liceo scientifico spesso si lamentava di quando fosse complessa questa disciplina..

  14. MIA MAMMA Appassionata di cucito e ricamo spesso faceva dei modelli del suoi lavori con la carta di varie forme, di quanto avrebbe realizzato con la stoffa

  15. MIA PAPA’ Molto appassionato nell’intaglio del legno spesso realizzava cornici, scatole e portaoggetti rappresentando diverse forme geometriche Io mi divertivo molto a indovinare la forma che avrebbe intagliato.

  16. 2. ESPERIENZE Di APPRENDIMENTO Esperienze, positive e negative, di apprendimento e di insegnamento con cui sono venuta in contatto.

  17. Devo ammettere che non è stato per me semplice ripensare alle mie “esperienze geometriche” in quanto il mio rapporto con questa disciplina è stato piuttosto complesso. In generale posso affermare che la geometria mi ha sempre appassionato ma..

  18. .. ciò che ho potuto constatare dalla mai esperienza è che ogni insegnante può fortemente condizionare l’insegnamento al punto da far amare o odiare la sua disciplina

  19. Questa immagine credo che descriva molto bene il mio rapporto con la geometria.. Un cammino lungo, non sempre semplice, che ha richiesto impegno, ma che mi ha dato anche tante soddisfazioni.

  20. Arrivò il tempo della SCUOLA DELL’INFANZIA.. La mia conoscenza della geometria cominciava a maturare.. Dai 3 ai 6 anni

  21. ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Alla scuola dell’infanzia diverse attività erano incentrate sulle forme e l’associazione del colore alle forme.

  22. Inoltre spesso le insegnanti ci facevano svolgere lavori attraverso la tecnica del decoupage: le maestre ci fornivano dei disegni rappresentati su fogli di carte che venivano colorati da noi bambini attraverso ritagli di giornale di diversa forma e dimensione.

  23. Inoltre spesso le insegnanti ci facevano svolgere lavori attraverso la tecnica del decoupage: le maestre ci fornivano dei disegni rappresentati su fogli di carte che venivano colorati da noi bambini attraverso ritagli di giornale di diversa forma e dimensione.

  24. Una cosa che mi ha sempre appassionata alla scuola dell’infanzia erano le ceste colme di cubi, piramidi e rettangoli attraverso le quali costruivo, insieme ai miei compagni, case, città, villaggi e fattorie

  25. VITA DI TUTTI I GIORNI Ricordo inoltre che in questa età spesso ritrovavo con piacere forme e figure nella realtà e nella vita quotidiana. Ciò mi ha permesso anche di maturare uno sguardo più attento nei confronti dello spazio circostante.

  26. IN STRADA Ricordo che spesso per la strada insieme a mio cugino facevo un gioco: nel tragitto che percorrevamo io contavo i cartelli stradali di forma triangolare e lui circolare. Chi al termina del percorso ne contava in numero maggiore vinceva.

  27. OSSERVANDO IL CIELO.. Ricordo in montagna con mia sorella mi piaceva sdraiarmi nel prato e osservare le forme delle nuvole e associare queste ad oggetto di forma simile.

  28. IN CUCINA Ricordo inoltre che da piccola amavo aiutare la mamma in cucina. In particolare mi piaceva fare i biscotti utilizzando le diverse formine e decorarli con il cioccolato e la glassa.

  29. Cominciai così a farmi un’idea su ciò che la geometria potesse essere. Ho maturato poi una concezione più corretta di questa disciplina soltanto quando iniziai la scuola primaria..

  30. Iniziai la scuola primaria.. Dai 6 agli 11 anni Cominciai così a comprendere realmente cosa fosse la geometria

  31. Ho un buon ricordo della mia esperienza alla scuola primaria.. Soprattutto in geometria non ho riscontrato grosse difficoltà..

  32. Il maestro di matematica era chiaro, anche se non sempre molto paziente. Usava diversi strumenti in legno e modelli in carta per farci comprendere i concetti più astratti e complessi.

  33. Ci rendeva inoltre molto partecipi durante le lezioni e ci poneva di fronte alle e situazioni problematiche. Ricordo inoltre che ci portava spesso in laboratorio, ci presentava un nuovo argomento senza dare molte anticipazioni e ci invitava, suddividendoci in gruppi, a ricercare le soluzioni.

  34. Ricordo i richiami del maestro, quando svolgevamo dei problemi, che ci invitava a prestare attenzione all'ordine nel disegnare le figure e nel scrivere i dati connessi con essa. Solo ora ne capisco l'importanza. E’ infatti molto più semplice riflettere e giungere alla soluzione di un problema se i dati e le figure sono chiari e visibili.

  35. Ricordo inoltre un’attività che mi aveva molto appassionata svolta negli anni della scuola primaria. Utilizzando il legno, il polistirolo e materiali di recupero abbiamo costruito in scala il plastico della nostra classe rispettando le proporzioni reali. In questo modo ho potuto sviluppare capacità di progettazione, disegno tecnico e una più consapevole concezione dello spazio.

  36. Ricordo che anche molti giochi di quell’età avevano a che fare con la geometria e la maturazione del concetto di spazio. In questo modo ho potuto sviluppare una maggior consapevolezza dello spazio e della sua rappresentazione e attenzione agli aspetti che differenziano una figura dall’altra come ad esempio..

  37. I puzzle mi stimolavano a prestare attenzione ai minimi particolari della forma e nel saper distinguere i pezzi che vanno a formare la cornice esterna. Inoltre hanno permesso di maturare un’osservazione consapevole sapendo osservare anche l’associazione tra la forma e la gradazione del colore.

  38. Inoltre amavo giocare a battaglia navale che mi stimolava a prestare attenzione alla grandezza delle flotte, l’orientamento verticale o orizzontale e la collocazione nello spazio.

  39. I miei giochi preferiti erano “giocare” alla maestra con le miei amiche usando come alunni i peluches. In questo modo avevo occasione di consolidare quanto appreso. Mi piaceva molto anche giocare a costruire un’agenzia viaggi e così, fingendo di organizzare viaggi, spesso avevo occasione di conoscere gli stati stranieri e di organizzare gli spostamenti.

  40. Dagli 11 ai 14 anni Arrivò il tempo della scuola secondaria di primo grado.. La mia passione per la geometria crebbe

  41. Nonostante ho cambiato tutti 3 gli anni l’insegnante di matematica ho avuto degli ottimi docenti. Professori molto pazienti, chiari nelle spiegazioni e capaci di valorizzare le capacità di ognuno. Ricordo che svolgevo volentieri i compiti che mi erano assegnati e grossa era la soddisfazione provata nell’eseguirli correttamente.

  42. Ricordo con piacere l’affetto di una insegnante avuta che mi ha fatto crescere la passione per questa disciplina tanto da farmi pensare a diventare io un giorno professoressa di matematica. Ricordo una dedica sul quaderno, a fine anno, in cui mi aveva scritto: Ti auguro che la passione e l’impegno che hai mostrato in questo anno possa proseguire con il tempo. Spero che un giorno diventeremo colleghe! In bocca al lupo

  43. Inizia poi la scuola superiore ..Tempo di scelte Dai 14 ai 19 anni

  44. Al termine della scuola secondaria di primo grado dovetti scegliere l’indirizzo di studi. Nonostante il mio amore per la matematica e la geometria, prese il sopravvento la passione per i bambini e l’insegnamento. Decisi quindi di frequentare il Liceo Socio-Psico-Pedagogico.

  45. A causa di un insegnante incompetente che spiegava piuttosto male dando per scontato molti concetti la mia passione per questa disciplina andò scemando. Non ho mai avuto grosse difficoltà, ma alle volte necessitavo che qualche amico mi rispiegasse dei passaggi poco chiari.

  46. 3. LA GEOMETRIA OGGI Cosa penso oggi che sia la geometria per me Dai 19 anni ad oggi..

  47. Le lezioni di Matelsup sono state molto utili dal punto di vista della metacognizione, ho preso coscienza dei miei apprendimenti e ciò credo che sia necessario per poter “imparare a diventare un’insegnante”. Solo avendo coscienza di ciò che sta dietro ai concetti che gli alunni devono apprendere può permettere di diventare una maestra competente.

  48. Ho appreso una concezione di geometria ben diversa da quella tradizionale di tipo concettuale e ho imparato ad utilizzare innovative modalità attraverso cui spiegare questa disciplina.

  49. 4. “INFLUENZE MATEMATICHE” Chi e come ha influito sulla mia competenza geometrica sia in senso positivo che negativo

  50. Nel corso dei miei studi e dello sviluppo della competenza geometrica mi hanno sicuramente influenzato positivamente i miei GENITORI i quali mi hanno incoraggiato a superare le difficoltà, ad impegnarmi e a credere in me stessa, molti dei miei INSEGNANTI che sono stati per me dei modelli e i miei AMICI che mi hanno aiutato a comprendere ciò che risultava per me difficile.

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