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DIRIGERE UNA SCUOLA MULTICULTURALE

DIRIGERE UNA SCUOLA MULTICULTURALE. 14 NOVEMBRE 2008 TORINO. Giulia Guglielmini. “CHARLIE DON’T SURF” Maurizio Cattelan. EDUCAZIONE INTERCULTURALE in ITALIA. Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948)e Convenzione ONU sui Diritti dell‘Infanzia

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DIRIGERE UNA SCUOLA MULTICULTURALE

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Presentation Transcript


  1. DIRIGERE UNA SCUOLA MULTICULTURALE 14 NOVEMBRE 2008 TORINO Giulia Guglielmini

  2. “CHARLIE DON’T SURF”Maurizio Cattelan

  3. EDUCAZIONE INTERCULTURALEin ITALIA • Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948)e Convenzione ONU sui Diritti dell‘Infanzia • Circolare Ministero Pubblica istruzione n.205/1990 e n73/1994 • Testo Unico L.n 40/1998 (diritto di istruzione) • Circolare “Linee guida accoglienza e integrazione degli alunni stranieri”n,24/2006 • “La via italiana all’Integrazione”Circolare Ministero Pubblica Istruzione/ 2007

  4. Modelli di INTEGRAZIONEnella SCUOLA ITALIANA • ADATTAMENTO: • La scuola non riconosce le differenze • Xenofobia e pregiudizio • Difesa del patrimonio culturale-religioso italiano • Inserimento e percorsi didattici differenziati

  5. 2) OMOLOGAZIONE TRA ALLIEVI • La scuola mette in gerarchia le differenze • Etnocentrismo sostanziale • Inserimento con interventi di carattere compensatorio per facilitare l’assimilazione (insegnamento della lingua italiana)

  6. 3) VALORIZZAZIONE delle DIVERSE CULTURE • La scuola si apre alle differenze ma le tiene separate • Multiculturalismo separatista - Ghettizzazione • Interventi individualizzati per promuovere le tradizioni di ciascuno - Folklorizzazione

  7. CONOSCENZA RECIPROCA e SCAMBIO CULTURALE • L’alterità come un valore positivo – la cultura come un processo dinamico che si costruisce con l’altro • Educazione INTERCULTURALE • Interventi specifici e riorganizzazione dell’intera organizzazione scolastica

  8. INTER - AZIONE per l’INTERCULTURAGustavo Zagrebelsky • La necessità e la capacità delle culture di entrare in rapporto sia per definire se stesse sia per costruire insieme. Non è INTEGRAZIONE (asimmetria tra chi integra e chi viene integrato) Non è MULTICULTURALISMO ( coesistenza di culture differenti)

  9. Non è sufficiente la tolleranza per l’INTERAZIONE Occorre che ciascuna cultura riconosca le altre come competitori-collaboratori nella ricerca di verità autentiche, senza rinunciare a priori ai propri ideali e valori.

  10. Il dirigente scolastico come facilitatore dell’ INTEGRAZIONE CULTURALE • Escludere la soluzione rassegnatoria • Gestire le spinte conservative con quelle proattive • Ridefinire il ruolo della scuola: non solo educativo ma più largamente sociale • Pensare la scuola come AGENTE DIRETTO DI CAMBIAMENTO • RAFFORZARE i legami in termini di obiettivi con enti e istituzioni per trasformare lo spazio sociale • Evitare oasi scolastica, scuola ghetto, neutralità

  11. SOVRACCARICO COGNITIVO ed EMOTIVO ISOLAMENTO CONFORMISMO INCOMPETENZE TRASCURATE RICONOSCIMENTO DEL LAVORO (quantità e qualità) FORMAZIONE CONTINUA e SPECIFICA (Empowerment) TEAM TEACHING Sostegno al personale: docenti e operatori(sono la CHIAVE del CAMBIAMENTO!)

  12. DEFINIRE PRIORITA’ ALLOCARE RISORSE COORDINARE INTERVENTI FINANZIARI (U.E.- Stato - Regione –Comune – Circoscrizione Enti privati) ….UN Progetto ( e non tanti) Valutare gli interventi e la loro efficacia Rendere conto e rendicontare LE RISORSE FINANZIARIE

  13. AREE di INTERVENTO

  14. Prima accoglienza • Azioni volte ad avvicinare l’utente straniero al servizio scolastico (Quale scuola, quando, come) • Procedure di iscrizione e accesso (mediatori culturali – Traduzione documenti) • Criteri per l’Inserimento nei gruppi-classe (prove di ingresso linguistiche e culturali)

  15. Seconda Accoglienza • Azioni per comprendere bisogni specifici del minore e la sua famiglia • Azioni per facilitare la comunicazione • Insegnamento della Lingua italiana nel Laboratorio ITAL2

  16. Insegnamento Italiano come lingua seconda • Alfabetizzazione per minori e adulti ( scuola delle mamme) • Corsi di lingua per comunicare e lingua per studiare • Quadro comune europeo per la differenziazione in gruppi di studio per livello di compentenze • Attività di sostegno scolastico ed extrascolastico gratuito

  17. Mantenimento della LINGUA ORIGINARIA • Azioni di tutela, conservazione e sviluppo del patrimonio linguistico-culturale • Iniziative ed eventi per le varie comunità – No folklorizzazione • Corsi rivolti a tutti gli alunni e conseguente valorizzazione delle lingue parlate a scuola

  18. Didattica Interculturale • Formazione specifica per gli operatori e per gli insegnanti • Revisione dei Curricoli nazionali - contenuti italocentrici • Ampliamento delle tematiche interdisciplinari • Approccio globale:obiettivi cognitivi, sociali, affettivo-relazionali, etico-morali

  19. Formazione INTERCULTURALE • Azioni rivolte ad adulti e culture altre • Sviluppo della sensibilità interculturale negli operatori • Mediazione culturale (azione-reciproca)

  20. Gemellaggio e scambio con altri Paesi • Conoscenza , comunicazione, visite e scambi di materiale • Familiarizzazione con culture altre: Progetto Comenius, Biblioteca Multiculturale per bambini e adulti con autori e lingue di Stati differenti

  21. MIGLIORAMENTO CONTINUO RICERCA - AZIONE • Ascolto • Interpretazione di nuove problematiche • Confronto • Ricerca nuove idee • Riflessione approfondita sulle pratiche che rispettino lo sviluppo del bambino

  22. Scuola Michele Lessona… • Ucraina, Perù, Nigeria, Romania, Brasile, Bangladesh,Marocco,Albania,Congo,Cina, Kirkistan,Algeria, Lituania, Colombia, Grecia,Moldavia, Equador,Egitto,Tunisia,Macedonia,Ghana, Filippine,Senegal,Srilanka, Bulgaria, Bosnia, Russia,Iran,Argentina,Costa d’Avorio ….30 STATI

  23. …una scuola in MOVIMENTO…una comunità che apprende Far parte di un movimento più esteso di RETI, PARTNERSHIP, COLLABORAZIONI, ALLEANZE… PER UNO SVIPLUPPO SOSTENIBILE !

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