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Economia Politica I

Economia Politica I. Gruppo F-O Pagina Docente: UNIVPM ALESSANDRO STERLACCHINI a.sterlacchini@univpm.it Ricevimento studenti: martedì 14.30-16.30. Crediti, lezioni, esami. 12 crediti (su 60 del primo anno) 88 ore (8 a settimana, lun.-mar.-mer.-gio.): 72 ore di lezioni frontali

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Economia Politica I

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Presentation Transcript


  1. Economia Politica I Gruppo F-O Pagina Docente: UNIVPM ALESSANDRO STERLACCHINI a.sterlacchini@univpm.it Ricevimento studenti: martedì 14.30-16.30

  2. Crediti, lezioni, esami 12 crediti (su 60 del primo anno) 88 ore (8 a settimana, lun.-mar.-mer.-gio.): 72 ore di lezioni frontali 16 ore di esercitazioni 6-8 ore di ulteriori esercitazioni (giorno da stabilire) + tutorato Prerequisiti: conoscenze di Matematica generale (studio di funzioni e derivate) Esame: Prova scritta (esercizi e domande) più prova orale

  3. Microeconomia (Economia Politica I): studio di come i consumatori e le imprese prendono le loro decisioni e interagiscono tra loro, tramite scambi o transazioni • Macroeconomica (Economia Politica II): studio del comportamento aggregato di una economia (inflazione, crescita economica, disoccupazione, debito pubblico)

  4. DI CHE COSA SI OCCUPA LA MICROECONOMIA • Chi produce cosa, come e quanto? • Chi consuma cosa e quanto? • Interazioni (scambi) tra produttori e consumatori: il mercato come meccanismo di coordinamento • Quali beni e servizi vengono prodotti e consumati, in che quantità, a quale prezzo? • Per produrre tali beni quali fattori produttivi (lavoro, capitale) vengono impiegati? In che quantità? Come vengono remunerati?

  5. Diagramma di flussotraindividui e imprese (Figura 1.1- Staffolani –Microeconomia)

  6. Come è possibile che il sistema economico-sociale funzioni in modo regolato e non caotico nonostante sia composto da soggetti (imprese, famiglie) che perseguono al meglio i propri interessi? • Adam Smith: nella ricerca del proprio benessere, ogni individuo agisce come se fosse “guidato da una mano invisibile” che lo indirizza verso il raggiungimento del benessere di tutti • Metafora per illustrare il funzionamento e gli esiti del mercato e della concorrenza

  7. Il “laissez faire”: ridurre al minimo le interferenze dello stato nell’economia • Tuttavia, lo stesso Smith era anche consapevole che alcuni soggetti, nel perseguire il proprio interesse possono ostacolare la concorrenza • “Gli uomini dello stesso mestiere, di rado si riuniscono […] senza che la conversazione finisca in una cospirazione contro il pubblico, o in qualche invenzione per innalzare i loro prezzi”

  8. L’analisi economica successiva ha individuato una pluralità di situazioni in cui il mercato, lasciato a sé stesso, “fallisce” • Monopoli (potere di mercato), fornitura di beni pubblici, esternalità: necessità dell’intervento pubblico per ovviare ai fallimenti del mercato • Vi è poi il problema della “fallacia di composizione”: talvolta, ciò che è vantaggioso per i singoli non è detto che lo sia anche per la collettività

  9. Paul Krugman, The Big Fail, New York Times, January 6, 2013 "The financial crisis led, through several channels, to a sharp fall in private spending: residential investment plunged […]; consumers began saving more [….]. And this fall in private spending led, inevitably, to a global recession. For an economy is not like a household. A family can decide to spend less and try to earn more. But in the economy as a whole, spending and earning go together: my spending is your income; your spending is my income. If everyone tries to slash spending at the same time, income will fall - and unemployment will soar."

  10. Adam Smith (1723-1790) • Nacque a Kirkaldy in Scozia, da famiglia modesta; il padre morì prima che lui nascesse • A 14 anni (!) entrò nell’università di Glasgow • Nel 1740 (17 anni) vinse una borsa di studio per frequentare l’università di Oxford, in cui trascorse 6 anni • Non fu un periodo di grandi soddisfazioni • Come scrisse successivamente: “Nell’Università di Oxford la maggior parte dei pubblici professori hanno per molti anni abbandonato totalmente anche l’apparenza di insegnare”

  11. Nel 1751 venne chiamato dall’Università di Glasgow dove insegnò prima logica e poi filosofia morale • Nel 1762 smise di insegnare all’università e svolse l’attività di precettore di un giovane nobile • Dalla Francia il 5 luglio 1764 scrive all’amico David Hume: “Ho iniziato a scrivere un libro, tanto per fa trascorrere il tempo. Puoi credermi, ho molto poco da fare” • Dopo vari rimproveri di Hume, alla fine La Ricchezza delle Nazioni fu pubblicata nel 1776 (Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti) • Trascorse gli ultimi 13 anni della sua vita come Commissario di Sua Maestà alle Dogane di Scozia

  12. Ricerche sopra la natura e le cause della RICCHEZZA DELLE NAZIONI (1776) • La divisione del lavoro • Gli scambi e il mercato • Valore d’uso e Valore di scambio • Prezzo naturale e Prezzo di mercato • Virtù e limiti della concorrenza

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