290 likes | 866 Views
Luigi Pirandello . Vita e opere. 1867 nasce a Girgenti (Agrigento) 1880 si trasferisce a Palermo 1886 frequenta i corsi di Lettere e Giurisprudenza Università 1887 frequenta la facoltà di lettere a Roma
E N D
Luigi Pirandello Luigi Pirandello
Vita e opere • 1867 nasce a Girgenti (Agrigento) • 1880 si trasferisce a Palermo • 1886 frequenta i corsi di Lettere e Giurisprudenza Università • 1887 frequenta la facoltà di lettere a Roma • 1889 si trasferisce a Bonn per completare gli studi di filologia. Compone “Elegie Romane” • 1891 si laurea e torna a Roma. Scrive “Pasqua di Gea“ (raccolta di poesie) • 1893 scrive “L’esclusa” pubblicato nel 1901 • 1894 sposa Maria Antonietta Portulano; pubblica la prima raccolta di novelle “Amori senza amore” • 1895 scrive il romanzo “Il turno” pubblicato nel 1902 • 1897 professore di lingua italiana a Roma. Fonda con a Ugo Fleser e Carlo Falbo la rivista “Ariel” Luigi Pirandello
Vita e opere • 1903 fallimento economico del padre e inizio dei disturbi mentali della moglie • 1904 sulla “ Nuova antologia pubblica “Il fu Mattia Pasca” • 1908 scrive i saggi “Arte e scienza” e “L’umorismo” • 1909 inizia a scrivere il romanzo “Uno, nessuno e centomila” • 1911 esce il romanzo “Suo marito” • 1912 pubblica “Fuori di chiave” (raccolta di poesie) • 1913 pubblica “I vecchi e i giovani” • 1915 sulla “Nuova antologia” pubblica il romanzo “Si gira…” che sarà ripubblicato nel 1925 col titolo”Quaderni di Severino Gubbio operatore” • 1916-1920 successi teatrali Luigi Pirandello
Vita e opere • 1921 prima deludente a Roma e poi successo a Milano di “sei personaggi in cerca d’autore” • 1922 viene rappresentato “Enrico IV” pubblica il primo volume di “novelle per un anno” • 1924 si iscrive al partito fascista, compone “a ognuno il suo modo” • 1925 esce “Uno, nessunoe centomila”, fonda la Compagnia del Teatro dell’Arte di Roma che dirige fino al 1928. Inizia una relazione con Marta Abba, attrice della compagnia • 1930 mette in scena “questa sera si recita a soggetto” • 1934 Nobel per la letteratura • 1936 muore il 10 dicembre a Roma Luigi Pirandello
La visione del mondo La realtà sfugge ad ogni tentativo di organizzazione razionale Universo dominato dal caos Scomparsa dei valori positivisti Bergson,Binet Freud, Einstein Dominio sull’uomo relativismo Mancanza di modelli condivisi flusso Mancanza di valori condivisi Disagio esistenziale L’uomo si oppone Sforzi vani Creazione di forme per potersi riconoscere Creazione delle maschere forma Luigi Pirandello
La trappola della vita sociale Il modello: la piccola borghesia (nei romanzi e nelle novelle) l’alta borghesia (nel teatro) • La società è “un’enorme pupazzata” • Costruzione artificiale che isola l’uomo dalla vita • Rifiuto della vita sociale • Dei ruoli imposti • Delle convenzioni che vengono, da Pirandello, derise e disgregate • Le trappole • La famiglia • Il suo carattere opprimente • Il grigiore • Le tensioni segrete • Gli odi ed i rancori, le ipocrisie • La condizione sociale e il lavoro • Lavori monotoni e frustranti • Organizzazione gerarchica ossessiva • La società è la negazione del modello vitale Pessimismo assoluto Luigi Pirandello
Il rifiuto della socialità Condizione dell’intellettuale che rifiuta un ruolo politico attivo e si ritaglia pessimisticamente solo un ruolo contemplativo • Fuga nell’irrazionale • Unica via di relativa salvezza • La figura del “forestiere della vita” • ha capito il gioco • Si isola • Guarda vivere gli altri imprigionati vivere nella trappola dall’esterno • Rifiuta di assumere la sua “parte” • Assume un atteggiamento umoristico di irrisione e pietà • La “filosofia del lontano” • Guardare la realtà come da un’infinita distanza • Prospettiva straniata da tutto ciò che sembra normale • Cogliere l’assurdità e la mancanza di senso Luigi Pirandello
Il relativismo conoscitivo • Ognuno ha una sua verità • Nasce dal suo modo oggettivo divedere le cose • Inevitabile incomunicabilità • Gli uomini non possono intendersi • Crescita del senso di solitudine • L’uomo si scopre “nessuno” • Crisi dei rapporti sociali Luigi Pirandello
La crisi dell’io nell’opera pirandelliana Vitalismo Teoria di Binet: in un individuo coesistono diverse personalità Identità personale Non esiste come forma fissa e definita ma è: Una maschera Una trappola dalla quale si può evadere solo attraverso Imposta dalla società Che l’individuo si impone da sé L’immaginazione La follia Imposta dalla famiglia Imposta dal lavoro Luigi Pirandello
La letteratura ribadisce La poetica l’assenza di significato L’impossibilità di comunicazione Complessità del reale Umorismo Osservazione distaccata della realtà L’uomo non può capire Sentimento del contrario Rappresentazione delle contraddizioni Dissoluzione della trama Bruschi cambiamenti della tecnica narrativa Sospensione del giudizio Rifiuto dei modelli linguistici letterari Moltiplicazione dei punti di vista Nessuna conclusione Scelta del dialetto Scelta del parlato Luigi Pirandello
La produzione letteraria – romanzi e novelle Luigi Pirandello
Il teatro Rappresentazione dell’esistenza umana come una recita Grande finzione dove ognuno indossa una maschera e recita un ruolo Deformazione paradossale della realtà Così è (se vi pare) Prima produzione in dialetto siciliano Dramma dell’assenza della verità oggettiva Ogni personaggio è isolato nella propria verità Ogni personaggio incarna un punto di vista La verità di ognuno non coincide con quella degli altri Luigi Pirandello
Il teatro Seconda fase Contrasto tra apparenza e realtà Teatro del grottesco Superamento del dramma borghese di impianto naturalistico Tema della frantumazione dell’identità Tema della pazzia Enrico IV Luigi Pirandello
Il teatro Il dramma nel suo farsi Paradosso del teatro nel teatro Interruzione dell’illusione scenica Frequenti riferimenti all’allestimento dello spettacolo Tema dell’inconciliabilità tra attori e personaggi Sei personaggi in cerca d’autore Luigi Pirandello