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LEZIONE 3. DELLA SCUOLA DEL SABATO. CRISTO E LE TRADIZIONI RELIGIOSE. SABATO 19 APRILE 2014. 2° TRIMESTRE 2014. I FARISEI: GUARDIANI DELLA LEGGE. Chi erano i farisei?.
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LEZIONE 3 DELLA SCUOLA DEL SABATO CRISTO E LE TRADIZIONI RELIGIOSE SABATO 19 APRILE 2014 2° TRIMESTRE 2014
I FARISEI: GUARDIANI DELLA LEGGE Chi erano i farisei? “Setta o partito religioso conservatore del giudaismo dei tempi intertestamentari e del NT. Chiamavano sè stessi "compagni" (in ebraico jabêrîm) o i "santi"(in ebraico qedôshîm)” (Dizionario Biblico Avventista) I farisei si rifiutarono di acquisire i costumi greci contrari alla legge di Mosè. Appoggiarono la rivoluzione maccabea contro i greci, e molto presto divennero la coscienza morale del popolo.
Gli SCRIBI: MAESTRI DELLA LEGGE Anche se sono nominati a parte dei farisei (Mt. 23:2), gli scribi erano farisei con una missione speciale: interpretarela legge. Gli scribi più famosi furono Hillel e Shammai (che vissero al tempo di Erode il Grande), e Gamaliele (maestro diPaolo) Abitualmente, si facevano chiamare “Rabbi” (maestro)
VIRTU’ E DEFETTI DI SCRIBI E FARISEI Curiosamente, le virtù dei farisei divennero i loro peggiori difetti.
VIRTU’ E DEFETTI DI SCRIBI E FARISEI Curiosamente, le virtù dei farisei divennero i loro peggiori difetti.
LA TRADIZIONE DEGLI ANZIANI “Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo” (Matteo 15:2) Anche se è buono per la salute lavarsi le mani prima di mangiare, nessuna legge divina lo esigeva. Il lavaggio qui riferito era strettamente rituale e non igenico. Credevano che dovevano purificarsi, perchè avrebbero potuto toccare qualcosa d’immondo. Quando non era possibile avere l’acqua, si permetteva un’abluzione a secco, nella quale la persona faceva semplicemente dei movimenti nel lavarsi le mani nella forma prescritta. Confrontando la tradizione, Gesù cercò di sopprimere le mere forme esteriori della religione e coltivare il vero spirito della religione nel cuore.
“Le loro norme sul mangiare e bere erano così dettagliate che la gente doveva spremersi la mente per discrimanare esattamente ciò che era impuro e ciò che non lo era. Tutta l’acqua doveva essere colata per evitare che il più piccolo insetto la rendesse immonda e pertanto inadeguata al suo uso. Tutti vivevano nel costante timore d’infrangere le abitudini e le tradizioni insegnate da loro come se fossero parte della legge, tutto questo trasformava la vita in un vero peso. Nello stabilire queste interminabili formalità, i farisei ottennero che la gente si preoccupasse più delle forme esteriori che della vera religione. Non collegavano il Messia alle cerimonie, mettevano da parte la Fonte dell’acqua viva, e scavavano per sè delle cisterne perdenti che non trattenevano acqua” E.G.W. (Segni dei Tempi - 9 Giugno 1887)
LA TRADIZIONE E LA LEGGE “Diceva loro ancora: Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra!” (Marco 7:9) Confrontando la violazione della legge con la tradizione degli anziani, Gesù volle richiamare l’attenzione dei farisei riguardo alle priorità: Primo, la legge divina; dopo, la tradizione degli anziani. • Legge divina: “Onora tuo padre e tua madre” (Esodo 20:12; 21:17) • Tradizione: “Chiunque dice a suo padre o a sua madre: E’ la mia offerta a Dio tutto ciò che posso onorare, poichè non posso onorare mio padre o mia madre”
“La legge di Dio richiede che un figlio onori i suoi genitori, li curi quando sono anziani e supplisca alle loro necessità. Ma questi falsi maestri insegnavano che era molto più importante consacrare la loro priorità per il servizio del tempio. Quindi, quando i genitori richiedevano il loro aiuto, potevano dire: “E’ Corbán; poichè è dedicato a Dio”. E se i figli desideravano annullare il loro voto per aiutare i genitori, lo consideravano un sacrilegio e gli ricordavano che quello che avevano promesso a Dio doveva essere mantenuto. In questo modo, con la scusa di un’azione pietosa, questi maestri approvavano che i giovani tralasciassero di ubbidire al quinto comandamento” E.G.W. (Segni dei Tempi - 3 Gennaio 1900)
ESSERE PIU’ GIUSTI DEI FARISEI “Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.” (Matteo 5:20) La stretta giustizia farisaica si basava sul proprio sforzo e sulla condotta esteriore. Si sforzavano di osservare la legge alla lettera. La giustizia che Gesù richiede va oltre il proprio sforzo, la condotta esteriore o osservare la legge alla lettera. Richiede un cambiamento interiore, un’ubbidienza basata sull’amore. “ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni, dice il Signore: io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo.” (Geremia 31:33)
“Una religione formalista non basta a mettere l’anima in armonia con Dio. L’ortodossia rigida e inflessibile dei farisei, priva di pentimento, di tenerezza, e d’amore,non era che una pietra d’inciampo sul sentiero dei peccatori. Come il sale che ha perduto il suo sapore, essi non potevano rigenerare il mondo o preservarlo dalla corruzione. La sola fede vera e che purifica è quella che “opera per amore”. E’ come un lievito che trasforma completamente il carattere” E.G.W. (Con Gesù sul monte delle Beatitudini – pag.54)