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OSPEDALE DI PAVULLO N.F. ( MODENA) U.O. MEDICINA INTERNA. L’area subintensiva in Medicina Interna: quale target, quale modello, quale organizzazione. G. Cioni. DOMANDA E OFFERTA DI ASSISTENZA. Elevata offerta assistenziale. Elevata richiesta di assistenza.
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OSPEDALE DI PAVULLO N.F. ( MODENA) U.O. MEDICINA INTERNA L’area subintensiva in Medicina Interna: quale target, quale modello, quale organizzazione G. Cioni
DOMANDA E OFFERTA DI ASSISTENZA Elevata offerta assistenziale Elevata richiesta di assistenza = eccesso di prestazioni e spreco di risorse Richiesta di assistenza non elevata Offerta assistenziale normale
Rischio di mortalità in pazienti ricoverati in terapia intensiva: studio su 10487 pazienti Mortalità 0,3%; Prestazioni ICU specifiche: 28,6% Rischio < 1%: 2451 pz (19,6%) Rosenthal et al, Arch Int Med 1998
DOMANDA E OFFERTA DI ASSISTENZA Elevata offerta assistenziale Elevata richiesta di assistenza • = effetto distorsivo sul sistema • assistenza insufficiente per il pz • sottrazione risorse per altri pz Richiesta di assistenza non elevata Offerta assistenziale normale
Sopravvivenza di pazienti critici ricoverati in degenza ordinaria, SCU e ICU in situazione di carenza di posti letto di terapia intensiva n= 171 57% > 65y APS = 16,3 n=190 54% > 65y APS = 19,0 n= 349 68% > 65y APS 14,0 Almeno un criterio per ammissione in ICU Simchen, Crit Care Med 2004 Simchen, Crit Care Med 2004
Sopravvivenza di pazienti critici ricoverati in ICU o degenza ordinaria Simchen, Crit Care Med 2007
RCT comparativo fra Special Care Unit (SCU) e Intensive Care Unit (ICU) in pazienti critici pluripatologici 145 pazienti in SCU vs 75 pazienti in ICU. Mortalità, complicanze e soddisfazione del paziente: Nessuna differenza significativa. Riammissione dopo la dimissione SCU 8% vs ICU 20%, p < 0,03 Costi Sensibilmente minori nelle SCU Rudy et al, Nurs Res 1995
Valutazione dei costi dell’assistenza Crit Care Med 99 Puleo, Di Rosa, Giorn It med Int 2002
Le aree di cure intermedie per adulti negli Ospedali per acuti Negli ospedali per acuti può essere individuata una popolazione di pazienti che non richiede cure intensive in senso vero e proprio, ma che presenta bisogni assistenziali maggiori di quelli normalmente forniti in un reparto “tradizionale”. Questi pazienti possono richiedere un frequente monitoraggio dei segni vitali e/o interventi diagnostico-terapeutici e/o di nursing mirati, ma generalmente non necessitano di un monitoraggio invasivo. Guidelines on Admission and DischargeforAdult Intermediate Care UnitsCrit Care Med 1998
Intermediate Care Unit: i vantaggi (modificato) • Maggiore flessibilità sulla selezione dei pazienti • Adeguatezza di risposta ai pazienti critici • Riduzione del rischio clinico • Riduzione ricoveri in ICU (risposta di “rete”) • Riduzione durata di degenza in ICU • 6. Maggiore soddisfazione del paziente e dei familiari • 7. Setting assistenziale meno aggressivo (“open access hospital”) • 8. Contenimento dei costi Guidelines on Admission and DischargeforAdult Intermediate Care UnitsCrit Care Med 1998 MathieuIt J Med 2007
Intermediate care unitsadmissioncriteria ICU admissioncriteria Crit Care Med 1998; 26(3):607-610 Crit Care Med 1999; 27(3):633-638
. Unità di cure intermedie (speciali) Criteri per dimissione-trasferimento A. avvenuta stabilizzazione del quadro fisiologico, non sono più necessari monitoraggi e il paziente può essere curato in un reparto normale B. deterioramento delle condizioni fisiologiche tanto che è richiesto, o lo potrà essere, un supporto vitale attivo: trasferimento in ICU C. Interruzione delle cure aggressive, residuando solo terapie di supporto Crit Care Med 1998 Mar; 26(3):607-610
Unità di cure intermedie (speciali) Pazienti Inappropriati • A. Infarto miocardico acuto complicato e trattato con pacemaker temporaneo, da angina, instabilità emodinamica, edema polmonare importante o aritmie ventricolari significative. • Pazienti che richiedono grosso carico di lavoro infermieristico e modifiche terapeutiche 12-24 ore/die. • C. Pazienti con insufficienza respiratoria acuta intubati o a rischio di imminente intubazione. • Pazienti che richiedono monitoraggio emodinamico invasivo cocatetere • in arteria polmonare o in atrio sinistro o monitoraggio della pressione endocranica. • E. Pazienti in stato di male epilettico. • Pazienti con malattia o danno cerebrale catastrofico che non sono da • rianimare e che non sono candidati alla donazione d'organo. • G. Pazienti in cui sono in corso di sospensione o già sospese cure aggressive, • residuando solo terapie di supporto. Crit Care Med 1998 Mar; 26(3):607-610
APACHE II-III APS, SAPS II-III OMEGA, EWSS TISS, McCABE SOFA LOD, ASA MPM, PSI AVPU-GCS-MMS NYHA-KILLIP TIMI, GRACE BTS-FINE-PORT WELLS – GENEVE CHEST PAIN SCORE OPQRST RANSON, IMRIE, GLASGOW ROCKALL SCORE CLASSI ACS KAHN, CIRS, CHARLSON, IDA NIHSS, CNS, SSS, BSA, BARTHEL, RANKIN, FIM GLASGOW CHILD-PUGH, MELD IL PAZIENTE CRITICO: PUNTEGGI DI GRAVITA’
FABBISOGNO DI SETTING ASSISTENZIALE ELEVATO: 10% di 1646 pz ricoverati in Medicina Interna (EWS + IDA + DIAGNOSI SPECIFICA DI PATOLOGIA) Bartolomei e Cei, It J Med 2007
U.C Semintensva Internistica 4 pl. Spazi infermieristici 300-350 ric/anno Deg. media 3-4 gg Studi medici U.O. Medicina Interna Pavullo NF Sezione TRE 16 pl U.D. stroke care 3/7 p.l. (flessibile) cs attesa Sezione UNO 17 pl Sezione DUE 17 pl Day Hospital
CASISTICA DI RIFERIMENTO (1) Adattato da ACCM , Crit Care Med 1998
CASISTICA DI RIFERIMENTO (2) Adattato da ACCM , Crit Care Med 1998
PERCORSO INS. RESPIRATORIA ACUTA IN BPCO Il medico PS valuta il paziente, esegue EGA ECG ed rx torace inizia O2 (SO2 target 90%) pH pH < 7,30 oppure pH fra 7,30 e 7,35 con pz torpido e/o con esaurimento muscolare pH > 7,35 pH fra 7,30 e 7,35 Paziente vigile Il Medico PS decide l’iter successisvo Condivisione percorso con medico internista Valutazione pz con rianimatore (e internista) Dimissione Ricovero ordinario Ricovero semintensiva internistica Valutazione per NIMV Eventuale intubazione Trasferimento ICU
Neurochirurgia Chirurgia Vascolare Emorragia intrapar., ESA Stenosi carotidea Terapia intensiva Necessità di ventilazione assistita Neurologia Trombolisi Altri casi selezionati 1 % 1% 1 % PS Pavullo Valut. clinica-neurologica + ECG + lab + TC Eligibilità trombolisi Percorso ICTUS Degenza ordinaria (Medicina o Geriatria) Gravi disabilità preesistenti • Area dedicata stroke • tutti gli altri 16 % Semintensiva Internistica Pazienti critici con necessità di monitoraggio 75 % 6%
DOTAZIONE • 4 camere da 1 p.l. (motorizzato e articolato) • Per ogni p.l.: • 5 prese elettriche per apparecchiature elettromedicali • una presa elettrica a linea protetta con gruppo di continuità • sistema a muro di erogazione ossigeno, di aspirazione, di aria compressa, • monitoraggio ECG 12 canali (Sistema Surveyor Mortara Rangoni • monitoraggio pressione arteriosa non invasiva (Sistema Surveyor) • monitoraggio saturimetria ossigeno (Sistema Surveyor); capnografo • ATTREZZATURE • Ecografo portatile Sonolite 3 sonde • 3 Apparecchi per ventiloterapia meccanica non invasiva BIPAP marca VELA • 2 Defibrillatori • 8 Pompe da infusione a siringa e volumetriche • 1 Carrello per urgenza/emergenza • 3 PC collegati in rete • emogasanalizzatore (in PS) • PERSONALE • un infermiere dedicato H 24 • affiancamento diurno I.P. e OSS • un medico responsabile • medici in condivisione con sezione adiacente • medico di guardia
PERSONALE DI ASSISTENZA: ATTIVITA’ • MEDICO • Ingresso e dimissione pz • Competenze • specifiche relative a: • gestione del paziente critico • applicazione protocolli diagnostico terapeutici • utilizzo delle tecnologie (ventilatore ecc) • Passaggio consegne al MDG • Attività di formazione ecc • INFERMIERISTICO • Monitoraggio clinico continuo (rilevazione parametri ecc) • Nursing complessivo • Gestione tecnologie • - centralina di monitoraggio • ventilatore • pompe di infusione • aspiratori ecc • Competenze specifiche (BLSD, SCA ecc)
UCSI PAVULLO – 2005-2008 ricoveri Ricoverati totali 1171 (293/anno) pari al 12,1 % dei ricoverati totali Da PS 90%; per trasferimento 10% Femmine 46% Maschi 54% Indice occupazione medio 82% età Degenza media
D.G. RER n.327/2004 “Applicazione della LR 34/98 in materia di autorizzazione e di accreditamento…” TERAPIA SEMINTENSIVA (area anestesia) Pazienti che necessitano di intensità di cure minore rispetto a quelle possibili in una terapia intensiva (monitoraggio intensivo, sommin. di vasoattivi, emodialisi/emofiltrazione, ecc), ma la cui criticità non ne consente una adeguata gestione in una degenza ordinaria. AREA PAZIENTI CRITICI (area emergenza-urgenza) Destinata all’accettazione dal PS e alla gestione in emergenza di pazienti in fase di instabilità clinica per un periodo compreso di norma fra le 24 e 48 ore. Destinata al rapido inquadramento diagnostico, osservazione, monitoraggio non invasivo e stabilizzazione di urgenze di vario tipo.
D.G.R. n.327/2004 “Applicazione della LR 34/98 in materia di autorizzazione e di accreditamento…” • TERAPIA SEMINTENSIVA Requisiti organizzativi - un medico specialista dedicato 8-20, 7 giorni su 7 • nelle ore notturne il medico specialista può essere condiviso con altre degenze. - un referente per garantire la continuità assistenziale. - un infermiere ogni 4 posti letto. - protocolli concordati e condivisi con le UU.OO. interessate per l’accesso e la dimissione dalla Terapia Semintensiva • AREA PAZIENTI CRITICI Requisiti organizzativi • Personale: • presenza di 1 medico h/24 • nelle ore notturne la presenza medica può essere condivisa con la restante degenza del reparto • - presenza infermieristica dedicata: 1:4 pl. • Procedure organizzative: • Devono essere definite procedure di gestione delle principali patologie e procedure eseguite (monitoraggio, assistenza respiratoria).
D.G.R. n.327/2004 “Applicazione della LR 34/98 in materia di autorizzazione e di accreditamento…” TERAPIA SEMINTENSIVA Requisiti strutturali e impiantistici modulo minimo 6 p.l. superficie tot dell’U.O. almeno 2 volte il tot. spazi previsti per p.l., zona filtro personale, degenti e visitatori stanza medico di guardia condizionamento, ricambio d’aria Requisiti tecnologici: - sistemi monitoraggio parametri vitali ventilatori polmonari sistemi aspirazione, pompe infusive, defibrillatore, lampada scialitica, barre attrezzate, fibrobroncoscopio ecc AREA PAZIENTI CRITICI Requisiti strutturali: spazio adeguato intorno al letto accesso controllato Attrezzature Monitor defibrillatore e stimolatore, ECG, set intubazione/RCP, lampada scialitica, emogasanalizzatore, pompe di infusione, sistemi per ventilazione non invasiva, SatO2, trend dei parametri, allarmi ecc
“IL MONDO “REALE” ELEMENTI DI CONTESTO 1 • Età media > 70 anni • Presenza di patologie croniche • Alta frequenza di comorbilità • Elevata complessità • Polifarmacoterapia • Fragilità significativo n° di pazienti “critici” , spesso gestiti in zone non adeguate in quanto a risorse (personale di assistenza, tecnologie, spazi)
Pazienti critici anziani: correlazione fra mortalità, • comorbilità e numero di insufficienze d’organo. • Ip et al. Crit Care Med 1999
ELEMENTI DI CONTESTO 2 Ospedale per intensità di cura Area Degenza Terapie intensive e subintensive Livello 1 Accesso urgente Degenza ordinaria Area medica Area materno-infantile Livello 2 Accesso programmato Area chirurgica Post acuzie (low care) Livello 3 Ciclo diurno Day-surgery, day-hospital, day-service Ambulatori Prestazioni ambulatoriali
ELEMENTI DI CONTESTO 3 UTIC: la rivoluzione dell’interventistica coronarica
bleeding unit chest pain unit Utir stroke unit semint. heart failure unit syncope unit Utic atrial fibrillation unit diabetic (foot) unit cancer unit chronic respiratory care unit asthma unit renal failure unit liver failure unit ELEMENTI DI CONTESTO 4 Vantaggi e limiti di un approccio “settoriale”
A hospitalist is a physician whose primary professional focus is the medical care of hospitalized patients ELEMENTI DI CONTESTO 5 Clinical Roles General medical care 100% Surgical Co-management 85% Critical Care 75% Procedures 69% Cardiac Arrests 43% Rapid Response Teams 35% Non-clinical Roles Committee Participation 92% Quality Improvement 86% P/T Committee 64% IT Application 54% Teaching 51% SHM 2005-2006 Survey
DOMANDA E OFFERTA DI ASSISTENZA IL MODELLO AUSPICATO NELLA RETE OSPEDALIERA 2-5% Elevata offerta assistenziale Elevata richiesta di assistenza HUB 10-15% Offerta assistenziale intermedia Richiesta di assistenza medio-alta HUB SPOKE 80-88% Richiesta di assistenza non elevata Offerta assistenziale normale HUB SPOKE
DOMANDA E OFFERTA DI ASSISTENZA L’UNITA’ DI CURA SEMINTENSIVA • Le modalità organizzative dovrebbero essere decise sulla base: - delle esigenze dei pazienti di ogni singolo Ospedale - delle competenze professionali esistenti e/o da sviluppare - dei modelli organizzativi esistenti • Il ruolo del personale infermieristico è determinante • La Medicina Interna dovrebbe avere un ruolo centrale nella gestione dei pazienti critici in tutti gli Ospedali per: - età, numerosità e complessità della casistica - approccio olistico ed esente da preconcetti - economicità di gestione - autonomia diagnostico-terapeutica - azione di coordinamento e modulazione dell’attività di altri specialisti - guardia attiva
IL PAZIENTE CRITICO MODENA 29 maggio 2009 La complessità in Medicina Interna: IL PAZIENTE CRITICO Venerdì 11 Giugno 2004 Coordinamento: Dr.G. Cioni e Dr. M. Grandi SEDE: Hotel Raffaello e dei Congressi St.per Cognento 5 41100 Modena