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La gerarchia di memorie (2). Calcolatori Elettronici Valeria Cardellini Rielaborate da Salvatore Tucci. Migliorare le prestazioni delle cache. Consideriamo la formula del tempo medio di accesso in memoria (AMAT) AMAT = hit time + miss rate miss penalty Come possiamo migliorare l’AMAT?
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La gerarchia di memorie (2) Calcolatori Elettronici Valeria Cardellini Rielaborate da Salvatore Tucci
Migliorare le prestazioni delle cache • Consideriamo la formula del tempo medio di accesso in memoria (AMAT) AMAT = hit time + miss rate miss penalty • Come possiamo migliorare l’AMAT? • Riducendo i fattori presenti nella formula: hit time, miss rate e miss penalty • Analizziamo quattro categorie di ottimizzazioni delle cache • Riduzione del miss penalty • Riduzione del miss rate • Riduzione del miss penalty e del miss rate tramite parallelismo • Riduzione dell’hit time CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Ridurre il miss penalty • Esaminiamo le seguenti soluzioni per ridurre il miss penalty • Cache multi-livello • Critical word first, early restart • Priorità ai read miss rispetto alle scritture • Fusione sul write buffer • Victim cache CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Cache multi-livello • Gerarchia composta da due o più livelli di cache • Cache più piccole e veloci vicino al processore • Cache più grandi e lente scendendo nella gerarchia • Anche 3 livelli di cache nei processori moderni • Nel caso di 2 livelli (L1 e L2): • Cache di primo livello abbastanza piccola da essere molto veloce • Cache di secondo livello abbastanza grande da soddisfare molti degli accessi che altrimenti andrebbero in DRAM AMAT = hit timeL1 + miss rateL1 miss penaltyL1 miss penaltyL1 = hit timeL2 + miss rateL2 miss penaltyL2 AMAT = hit timeL1 + miss rateL1 (hit timeL2 + miss rateL2 miss penaltyL2) • miss rateL2 si misura sugli accessi alla cache L1 che non hanno avuto successo CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Cache multi-livello (2) • Local miss rate(frequenza di fallimento locale): numero di miss in una cache diviso il numero totale di accessi alla stessa cache • Per cache L1: local miss rateL1 = miss rateL1 • Per cache L2: local miss rateL2 = miss rateL2 • Global miss rate(frequenza di fallimento globale): numero di miss nella cache diviso il numero totale di accessi generato dal processore • Per cache L1: global miss rateL1 = miss rateL1 • Per cache L2: global miss rateL2 = miss rateL1 miss rateL2 CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Ridurre il miss penalty con cache multi-livello • La cache di secondo livello ha senso se è molto più grande della cache di primo livello • La velocità della cache di primo livello influenza il ciclo di clock del processore • La velocità della cache di secondo livello influenza solo il miss penalty della cache di primo livello (miss penaltyL1) • Per la cache di secondo livello si può usare un’organizzazione semplice (es. indirizzamento diretto) • I dati presenti nella cache di primo livello sono presenti anche nella cache di secondo livello? Due soluzioni: • Multi-level inclusion: i dati in L1 sono sempre presenti in L2 • Si mantiene la consistenza tra cache e I/O • Multi-level exclusion: i dati in L1 non sono mai presenti in L2 • Soluzione ragionevole per cache L2 di piccole dimensioni CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Early restart e critical word first • Early restart • Miss penalty = latenza per la prima parola + tempo di trasferimento per il resto del blocco • Con l’early restart si riprende l’esecuzione non appena arriva la parola richiesta (senza aspettare tutto il blocco) • Efficace per accessi ad istruzioni • Critical word first (anche detta requested word first) • In presenza di read miss, la parola mancante viene richiesta alla memoria di livello inferiore e inviata al processore non appena arriva • Il processore inizia l’esecuzione mentre si riempie anche il resto del blocco • Queste tecniche sono utili per ridurre il miss penalty solo se i blocchi sono grandi CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Priorità ai read miss rispetto alle scritture • Cache di tipo write-through con write buffer • Il write buffer potrebbe contenere il valore di una parola richiesta in caso di read miss • Soluzione più semplice: un read miss attende che il write buffer sia vuoto (lenta!) • Soluzione più veloce: in caso di read miss, si controlla il contenuto del write buffer; se non c’è conflitto, si serve il read miss (che riceve priorità sulla scrittura) • Cache di tipo write-back • Il read miss può rimpiazzare un blocco dirty • Si copia il blocco dirty in un buffer, si effettua la lettura dalla memoria di livello inferiore, infine si scrive il blocco dirty dal buffer in memoria CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Fusione sul write buffer • Si usa il write buffer anche per cache write-back • Se il write buffer è vuoto: • Vi si scrivono i dati e l’indirizzo completo; dal suo punto di vista, il processore ha finito la scrittura • Se il write buffer contiene blocchi modificati: • Si controlla l’indirizzo dei dati da memorizzare; se il nuovo indirizzo è uguale a quello di un elemento valido nel write buffer, i nuovi dati vengono combinati con tale elemento (write merging) • Se il write buffer è pieno e non ci sono coincidenze di indirizzo: • Il processore aspetta finché nel write buffer non si libera una posizione CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Victim cache • Idea base: ciò che viene scartato potrebbe essere di nuovo utile a breve • Si inserisce una piccola cache associativa (detta victim cache) fra la cache ed il suo percorso di riempimento • La victim cache contiene solo i blocchi scartati dalla cache in caso di miss • In caso di miss, i blocchi scartati e messi nella victim cache vengono verificati prima di passare alla memoria di livello inferiore • Se il blocco richiesto è nella victim cache, si scambia questo blocco con quello in cache • La victim cache è particolarmente utile per ridurre il miss penalty causato dai miss di conflitto CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Ridurre il miss rate • Per ridurre il miss rate si può: • Aumentare la dimensione del blocco • Si sfrutta il principio di località spaziale e si riducono i compulsory miss (ma aumenta il miss penalty) • Aumentare la dimensione della cache • Si riducono i capacity miss ed i conflict miss (ma aumenta l’hit time ed il costo) • Aumentare il grado di associatività • Si riducono i conflict miss (ma aumenta l’hit time) • Ottimizzazioni del compilatore Soluzioni già esaminate CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Ottimizzazioni del compilatore • Le altre tecniche per ridurre il miss rate richiedono modifiche o aggiunte all’hardware • Ottimizzazioni del codice effettuate durante la compilazione permettono di ridurre il numero di miss senza modificare l’hardware • Ottimizzazioni orientate a risolvere separatamente instruction miss e data miss • Le tecniche di ottimizzazione attuate dal compilatore riorganizzano il codice in modo da migliorare la località temporale e/o spaziale • Analizziamo due tecniche per ridurre il data miss rate: • Loop interchange • Blocking CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Loop interchange • Obiettivo del loop interchange: migliorare la località spaziale • Si scambia l’ordine di cicli annidati in modo che si acceda ai dati nell’ordine in cui questi sono memorizzati • Esempio • In C le matrici (array bidimensionali) sono memorizzate secondo il row major order /* Before */ /* After */ for (j=0; j<100; j++) for (i=0; i<5000; i++) for (i=0; i<5000; i++) for (j=0; j<100; j++) x[i][j] = 2*x[i][j]; x[i][j] = 2*x[i][j]; Loop interchange CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Blocking • Obiettivo del blocking: migliorare la località temporale • Per un algoritmo in cui ad alcune matrici si accede per righe e ad altre per colonne, memorizzare le matrici per righe piuttosto che per colonne non migliora le prestazioni • Con il blocking, invece di operare su righe o colonne intere, l’algoritmo opera su sottomatrici (blocchi): lo scopo è massimizzare l’accesso ai dati in cache prima che vengano sostituiti CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 Blocking (2) • Esempio: moltiplicazioni tra due matrici quadrate y e z /* Before */ for (i=0; i<N; i++) for (j=0; j<N; j++) { r = 0; for (k=0; k<N; k++) r += y[i][k]*z[k][j]; x[i][j] = r; } j k j x y z N=6 i=1 i i k CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 5 Blocking (3) /* After */ for (jj=0; jj<N; jj+=B) for (kk=0; kk<N; kk+=B) for (i=0; i<N; i++) for (j=jj; j<min(jj+B,N); j++) { r = 0; for (k=kk; k<min(kk+B,N); k++) r += y[i][k]*z[k][j]; x[i][j] += r; } • Il codice lavora su una sottomatrice di dimensione BxB (B è detto fattore di blocking) j k j x y z B=3 i i k CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Ridurre il miss penalty e miss rate tramite parallelismo • Principio: sovrapporre l’esecuzione del programma all’attività della gerarchia di memorie • A volte gli approcci sono ottimizzati per le specifiche architetture di processori • Soluzioni esaminate • Cache non bloccanti • Prefetching hardware di istruzioni e dati • Prefetching controllato dal compilatore CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Cache non bloccanti • Il processore continua a leggere istruzioni dalla I-cache durante un D-cache miss • Più in generale: la D-cache continua a fornire hit anche durante un miss (“hit under miss”) • E’ una tecnica che ha senso per processori dotati di parallelismo intrinseco • La complessità del controllore della cache aumenta CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Prefetching hardware di istruzioni e dati • Idea base: lettura anticipata (prefetch) di elementi (istruzioni o dati) prima che siano richiesti dal processore • Prefetching di istruzioni • Spesso fatto in hardware • In caso di miss, il processore legge il blocco richiesto e quello immediatamente consecutivo. Il blocco richiesto viene portato in cache, quello anticipato viene posto nell’instruction stream buffer (ISB) • Se un blocco richiesto è presente nell’ISB, lo si legge dall’ISB, si cancella la richiesta alla cache, si invia la prossima richiesta di prefetch • Prefetching di dati • In modo simile a quello delle istruzioni CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Prefetching controllato dal compilatore • Il compilatore inserisce istruzioni di prefetch per richiedere i dati prima che occorrano • Register prefetch: carica il valore in un registro • Cache prefetch: carica i dati in cache CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Ridurre l’hit time • Per ridurre l’hit time si può: • Usare cache piccole e semplici • Cache L2 di dimensioni contenute è integrabile sul chip • Un’organizzazione semplice (es. mappatura diretta) implica un tempo di accesso inferiore (occorre compiere un minor numero di operazioni) • Accesso alla cache in pipeline • Aumenta il numero di stadi della pipeline • Esempio: nel Pentium 4, occorrono 4 cicli di clock per accedere alla I-cache • Trace cache • Soluzione adottata nel Pentium 4 per evitare di non dover decodificare in micro-istruzioni una istruzione già incontrata durante l'esecuzione del programma • Soluzione non più usata nelle architetture Intel Core CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Progettare il sistema di memoria per supportare le cache • Si può ridurre il miss penalty aumentando la larghezza di banda del bus tra DRAM e cache, in modo tale da poter usare blocchi di grandi dimensioni • Tre organizzazioni possibili del sistema di memoria • Semplice • Larga • Interallacciata (interleaved) • Obiettivo: aumentare la larghezza di banda (fisicamente o logicamente) CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Come aumentare la larghezza di banda della memoria • Tre organizzazioni del sistema di memoria Interallacciata CPU, Cache, Bus: 1 parola Memoria a N banchi (es. N=4) Semplice CPU, Cache, Bus, Memoria: stessa larghezza (es. 32 bit) Larga CPU/Mux: 1 parolaMux/Cache, Bus, Memoria: N parole (es. Alpha: 64 bit e 256 bit) CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Organizzazione interallacciata • Organizzazione della memoria principale in banchi con accesso indipendente • m parole aventi indirizzi consecutivi sono allocate in altrettanti banchi di memoria distinti e consecutivi • L’accesso al blocco da leggere in memoria è fatto in parallelo su ogni banco • Obiettivo: accedere in parallelo a tutte le parole in un blocco di m parole consecutive • Bus di larghezza standard CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Organizzazione interallacciata (2) • Accesso senza interallacciamento: CPU Memoria Tempo di accesso Tempo di ciclo D1 disponibile Inizio accesso per D1 Inizio accesso per D2 Banco memoria 0 • Accesso con interallacciamento a 4 vie: Banco memoria1 CPU Banco memoria2 Banco memoria 3 Accessobanco 1 Accessobanco 0 Accessobanco 2 Accessobanco 3 Nuovo accesso a banco 0 CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Esempio • Tempi di accesso al sistema di memoria: • 1 ciclo di clock del bus per inviare l’indirizzo • 15 cicli di clock del bus per ogni accesso in DRAM • 1 ciclo di clock del bus per inviare una parola • Cache con blocchi da 4 parole • Con organizzazione semplice: • Larghezza del bus e della memoria pari ad 1 parola • Miss penalty = 1 + 4∙15 + 4∙1 = 65 cicli di clock del bus • Transfer rate = # byte / cicli di clock = 4∙4 / 65 = 0,25 B/ciclo CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12
Esempio (2) • Con organizzazione larga: • Larghezza del bus e della memoria pari a 2 parole • Miss penalty = 1 + 2∙15 + 2∙1 = 33 cicli di clock del bus • Transfer rate = # byte / cicli di clock = 4∙4 / 33 = 0,48 B/ciclo • Larghezza del bus e della memoria pari a 4 parole • Miss penalty = 1 + 1∙15 + 1∙1 = 17 cicli di clock del bus • Transfer rate = # byte / cicli di clock = 4∙4 / 17 = 0,94 B/ciclo • Con organizzazione interallacciata: • Larghezza del bus e della memoria pari a 1 parola e memoria con 4 banchi interallacciati • Miss penalty = 1 + 1∙15 + 4∙1 = 20 cicli di clock del bus • Transfer rate = # byte / cicli di clock = 4∙4 / 20 = 0,8 B/ciclo CE -Valeria Cardellini, Salvatore Tucci, A.A. 2011/12