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Aspetti strategici del working capital. Francesca Querci – Università di Genova Centralità del working capital nell’azienda moderna Club Finanza d’Impresa CONFINDUSTRIA GENOVA 10 dicembre 2009. Attività correnti. Passività correnti. CCNf.
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Aspetti strategici del working capital Francesca Querci – Università di Genova Centralità del working capital nell’azienda moderna Club Finanza d’Impresa CONFINDUSTRIA GENOVA 10 dicembre 2009
Attività correnti Passività correnti CCNf LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI LIQUIDITA’:Il valore segnaletico del working capital CCNf = AC – PC Future entrate potenziali nel breve termine Future uscite potenziali nel breve termine Interpretazione tradizionale: CCNf > 0 → Serbatoio di liquidità
Una seconda interpretazione nasce dalle critiche mosse all’interpretazione tradizionale e da una rilettura delle componenti del CCNf. In relazione all’ORIGINE delle componenti del CCNf è possibile evidenziare: Fornitori Clienti Scorte Debiti verso banche Cassa Titoli Crediti finanziari COMPONENTE OPERATIVA COMPONENTE FINANZIARIA
La componente operativa del CCNf: il CCN commerciale Alcune considerazioni 1. Le partite di magazzino vendute e i singoli crediti riscossi, generano liquidità, utilizzabile per saldare i debiti verso fornitori. Il rinnovo di tali passività è condizionato dalla regolare estinzione dei vecchi debiti. Quindi, è necessario che le attività correnti abbiano tempi effettivi di ritorno in forma monetaria in armonia con i tempi di esigibilità delle passività correnti. → attenzione alla durata del CICLO MONETARIO.
CCNc Espansione del fatturato fluttuante Politiche commerciali di massima convenienza economico-tecnica durevole Livelli di fatturato coerenti con il BEP Politiche commerciali di minima convenienza economico-tecnica 2. Le attività correnti possono liberare risorse monetarie, attraverso una loro compressione, pur mantenendo l’impresa in funzionamento. →attenzione a LIVELLI DELLE SCORTE e DURATA DELLE DILAZIONI CONCESSE.
La durata delle dilazioni di pagamento concesse nel mondo Fonte: Atradius Payment Practices Barometer, 2009
I ritardi di pagamento nel mondo.I Fonte: Atradius Payment Practices Barometer, 2009
I ritardi di pagamento nel mondo.II Fonte: Atradius Payment Practices Barometer, 2009
FF del CICLO OPERATIVO FONTI DI FINANZIAMENTO AC operative PC operative fluttuante PFNc PC finanziarie CCNc durevole CCNf AC finanziarie CCNf PASSIVO A MT e CN IMMOBILIZ-ZAZIONI La copertura del fabbisogno netto del ciclo operativo
Disponibilità (tecniche e commerciali) Liquidità differite commerciali finanziarie Liquidità immediate A scadenza indeterminata A rinnovo per rotazione A breve in senso stretto In relazione alla DURATA delle componenti del CCNf è possibile evidenziare: ATTIVITA’ CORRENTI PASSIVITA’ CORRENTI A RAPIDO RIGIRO - + Grado di esigibilità/liquidità
Salviamo il Capitale Circolante Netto Finanziario Il CCNf conserva il suo valore segnaletico delle condizioni di liquidità aziendale solo se adeguatamente interpretato. Occorre integrarne l’esame con un’analisi che: a) riconosca la centralità del capitale circolante netto operativo; b) riservi una marcata attenzione alla sua componente finanziaria; c) tenga in debito conto i valori che presentano maggiore urgenza monetaria. → margine di tesoreria; liquidità netta; posizione finanziaria netta corrente
IL RILIEVO STRATEGICO DEL FINANZIAMENTO COMMERCIALE • Il finanziamento commerciale possiede una valenza multifunzionale: • produce effetti di natura economico-finanziaria • sostiene la politica delle vendite: • tutela dell’acquirente riguardo alla conformità qualitativa dei beni acquistati • meccanismo di discriminazione del prezzo • leva per fronteggiare la variabilità della domanda • manifesta un impatto sul piano amministrativo
La selezione dei clienti • Lo screening può essere effettuato in base a diversi gradi di approfondimento: • procedura poco formalizzata, selezione basata su elementi di natura qualitativa e soggettivamente quantificabili • maggiore formalizzazione, selezione basata sui bilanci delle imprese clienti • massimo approfondimento, analisi della rischiosità basata sulla tecnica del credit scoring • → analisi discriminante
L’analisi discriminante (Z-score di E.Altman, 1968) Z = a1X1 + a2X2 + a3X3 + a4X4 + a5X5 dove: X1: net working capital / total assets X2: return / total assets X3: EBIT / total assets X4: market equity value / book value of total liabilities X5: sales / total assets non affidabili affidabili MAX Zmedio Zmedio In base allo score ottenuto, la PD è: Alta se Z <1,79 Medio-alta se 1,79<Z<2,69 Media se 2,7<Z<2,99 Bassa se Z > 3
Il controllo della gestione del credito • Misurazione dell’evoluzione della dimensione del credito commerciale • Misurazione dell’efficienza nella gestione del credito: • Days of sales outstanding • Turnover dei crediti • Age analysis • Collection experience • Variance analysis • Perdite su crediti/fatturato • Crediti scaduti ma non ancora riscossi • Crediti in incaglio • Crediti in sofferenza