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Studio Mattei. 2. LA SRL SPORTIVA DILETTANTISTICA. Studio Mattei. 3. Legge n. 289/2002 - art. 90 comma 17 le associazioni sportive dilettantistiche possono assumere una delle seguenti forme: . a) associazione sportiva priva di personalit
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1. Studio Mattei 1 "I dottori commercialisti per lo sport" Fisco ed Associazioni Sportive Dilettantistiche Bologna - Convento San Domenico 16 aprile 2007
2. Studio Mattei 2 LA SRL SPORTIVA DILETTANTISTICA
3. Studio Mattei 3 Legge n. 289/2002 - art. 90 comma 17 le associazioni sportive dilettantistiche possono assumere una delle seguenti forme: a) associazione sportiva priva di personalitŕ giuridica disciplinata dagli artt. 36 e seguenti del codice civile;
b) associazione sportiva con personalitŕ giuridica di diritto privato ai sensi del regolamento di cui al D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361;
c) societŕ sportive dilettantistiche di capitali senza fine di lucro e cooperative
4. Studio Mattei 4
5. Studio Mattei 5 Amministratori Divieto per l’amministratore della societŕ o associazione sportiva dilettantistica di ricoprire la medesima carica in altre societŕ o associazioni sportive dilettantistiche, nell’ambito della stessa federazione sportiva, se riconosciuta dal Coni, ovvero nell’ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva
6. Studio Mattei 6 Riconoscimento Coni Rileva solo ai fini della concessione delle agevolazioni fiscali e non sul procedimento
di costituzione della societŕ
7. Studio Mattei 7 Societŕ sportiva di capitali o cooperativa Costituita secondo le disposizioni vigenti,
ad eccezione di quelle che prevedono le
finalitŕ di lucro
L’utilizzo di una diversa forma organizzativa (ad esempio Spa con scopo di lucro) č legittimo, ma impedisce il conseguimento dei benefici fiscali e la possibilitŕ di ottenere il riconoscimento da parte del Coni
8. Studio Mattei 8 Societŕ sportive dilettantistiche costituite in societŕ di capitali senza fine di lucro Le societŕ sportive dilettantistiche costituite in societŕ di capitali, ancorché non perseguano il fine di lucro, mantengono, dal punto di vista fiscale, la natura commerciale. Sono costituite con atto pubblico notarile
9. Studio Mattei 9 DISTRIBUZIONE UTILI AI SOCI L’esclusione tassativa dello scopo di lucro rende inapplicabili alle societŕ sportive
le norme che presuppongono la distribuzione degli utili ai soci
10. Studio Mattei 10 PARTICOLARI DIVIETI Emissione di quelle categorie di azioni che si differenziano dalle azioni ordinarie per la diversa misura o modalitŕ di partecipazione agli utili (azioni di risparmio, azioni di godimento, azioni privilegiate nella distribuzione degli utili, azioni correlate)
Previsione, a favore di alcuni soci, dell’attribuzione di particolari diritti, riguardanti la distribuzione degli utili
Quotazione in borsa, essendo limitata la possibilitŕ di far ricorso al mercato del risparmio
Non č preclusa l’emissione di obbligazioni (Spa) o di titoli di debito (Srl)
11. Studio Mattei 11 Riflessioni su aspetti normativi Le associazioni senza scopo di lucro sono ispirate al principio di democrazia interna nelle societŕ di capitali il “peso” dei soci č proporzionale alle quote o alle azioni sottoscritte
12. Studio Mattei 12 Riflessioni su aspetti normativi La riforma societaria prevede:
Quote di partecipazione al capitale
(e quindi anche diritti di voto)
non proporzionali ai conferimenti (2468, co. 2)
13. Studio Mattei 13 Aumento gratuito del capitale
L’operazione č correlata a determinate disposizioni statutarie relative al rimborso della quota di partecipazione al socio in caso di liquidazione, totale o parziale, della societŕ.
Qualora lo statuto prevede la totale devoluzione del patrimonio residuo a fini sportivi, l’operazione č ammissibile.
Se, invece, lo statuto prevede il diritto del socio al rimborso, in sede di liquidazione della societŕ, al massimo, del valore nominale della quota, l’aumento gratuito del capitale, mediante imputazione a capitale delle riserve, consentirebbe un’attribuzione vietata al socio degli utili accantonati, anche se rinviata alla data successiva della liquidazione.
14. Studio Mattei 14 Riduzione facoltativa del capitale
Se lo statuto prevede la totale devoluzione del patrimonio residuo a fini sportivi, l’operazione violerebbe in via indiretta il divieto di distribuzione degli utili, in quanto al socio sarebbe rimborsato il valore nominale del conferimento
Č, invece, un’operazione legittima se al socio č attribuito il diritto ad ottenere, in sede di liquidazione della societŕ, il rimborso del
valore nominale della propria partecipazione
15. Studio Mattei 15 Circ. n. 21/E del 22 aprile 2003 le societŕ sportive dilettantistiche costituite in societŕ di capitali, ancorché non perseguano il fine di lucro, mantengono,dal punto di vista fiscale, la natura commerciale e sono riconducibili, in quanto societŕ di capitali, nell'ambito dell‘art. 73, comma 1, lettera a),del Tuir. L'assenza del fine di lucro non incide sulla qualificazione tributaria degli enti in questione
16. Studio Mattei 16 Circ. n. 21/E del 22 aprile 2003 Il reddito delle societŕ sportive dilettantistiche č, pertanto,determinato, in via di principio, secondo le disposizioni del Titolo II,Capo II, del Tuir relative alle societŕ e agli enti commerciali
17. Studio Mattei 17 Circ. n. 21/E del 22 aprile 2003 Si precisa tuttavia che - in forza dell'art. 90, comma 1, della L. n. 289 del 2002, secondo cui "Le disposizioni della legge 16 dicembre 1991,n. 398, e successive modificazioni, e le altre disposizioni tributarie riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche si applicano anche alle societŕ sportive dilettantistiche costituite in societŕ di capitali senza fine di lucro" - puň trovare applicazione nei confronti delle societŕ sportive dilettantistiche la disposizione contenuta nell‘art. 148, comma 3,del Tuir.
18. Studio Mattei 18 Circ. n. 21/E del 22 aprile 2003 non rilevanza fiscale di corrispettivi specifici versati dagli associati e dagli altri soggetti ivi menzionati, in favore di enti associativi con particolari finalitŕ
le societŕ sportive dilettantistiche, al pari delle associazioni sportive dilettantistiche,devono integrare le clausole statutarie stabilite dal regolamento di cui alpiů volte citato comma 18 dell'art. 90 con quelle previste dal comma 4-quinquies dello stesso art. 148
19. Studio Mattei 19 Regime fiscale agevolato L. 398/91 Le societŕ sportive dilettantistiche di capitali senza fine di lucro,costituite a partire dal 1° gennaio 2003 (data di entrata in vigore della L. n. 289 del 2002 che le ha istituite) nel rispetto delle disposizioni anche regolamentari cui rinvia il citato comma 18 dell'art. 90, possono optare per l'applicazione delle disposizioni recate dalla L. n. 398 del 1991 e successive modificazioni
20. Studio Mattei 20 OPERAZIONISTRAORDINARIE
21. Studio Mattei 21 Ammessa la possibilitŕ che le societŕ sportive siano interessate da operazioni di modificazione, trasformazione, fusione e scissione - Associazione sportiva dilettantistica che intende trasformarsi in societŕ sportiva dilettantistica o professionistica o viceversa;
- Societŕ sportiva dilettantistica che si fonde con una societŕ sportiva professionistica o viceversa;.
- Societŕ sportiva che si scinde al fine di dare vita a due organismi - societari o anche non societari (societŕ ed associazione) – destinati l’uno a svolgere attivitŕ sportiva dilettantistica e l’altro attivitŕ sportiva professionistica
22. Studio Mattei 22 Trasformazione di associazioni Trasformazione eterogenea in societŕ di capitali
non č prevista la possibilitŕ di trasformare in societŕ di capitali una associazione non riconosciuta, la quale conseguentemente prima di procedere alla trasformazione deve acquisire la personalitŕ giuridica
23. Studio Mattei 23 Problemi operativi…… Difficoltŕ nel caso di trasformazioni di sodalizi sportivi con una diffusa base sociale ad attribuire una quota sociale proporzionale al valore della “quota” posseduta nella ASD di origine
….non mutano tuttavia l’oggetto e le finalitŕ sociali…..
24. Studio Mattei 24 FUSIONE ETEROGENEA ASD che possiede il 100% della partecipazione
ASD che non possiede la totalitŕ del capitale
sociale
25. Studio Mattei 25 ASD che possiede il 100% della partecipazione Si dovrebbero rendere applicabili le norme in materia di trasformazioni eterogenee (art. 2500 septies C.C.)
Se alla fusione non partecipano societŕ con capitale rappresentato da azioni č utilizzabile la c.d. procedura semplificata
26. Studio Mattei 26 ASD che possiede il 100% della partecipazione procedura semplificata FASE 1 Preparatoria (progetto fusione, relazione amministratori, documenti contabili ex art. 2501 quater)
FASE 2 Pubblicitaria (deposito del progetto presso la sede e pubblicazione)
FASE 3 Deliberativa (delibere assembleari da iscrivere al registro imprese)
FASE 4 Stipula Atto di Fusione
27. Studio Mattei 27 ASD che non possiede la totalitŕ del capitale sociale Consenso espresso dei soci di minoranza
I soci di minoranza decidono di destinare l’equivalente delle loro quote a Fondo di Dotazione
Le quote detenute dai soci di minoranza vengono loro liquidate
28. Studio Mattei 28 FUSIONE ETEROGENEAPer Unione ASD e Societŕ di Capitali che danno vita ad una ASD
ASD e Societŕ di Capitali che danno vita ad una Societŕ di Capitali
29. Studio Mattei 29 ASD e Societŕ di Capitali che danno vita ad una Societŕ di Capitali