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1. Il Positivismo

Lezione sul Positivismo

Federico5
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1. Il Positivismo

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  1. IL POSITIVISMO 1.CARATTERI GENERALI DEL POSITIVISMO EUROPEO Il positivismo: -nasce in Francia nella prima metà dell'800 -è un movimento filosofico e culturale, in cui centrale è L'ESALTAZIONE DELLA SCIENZA. Il termine “POSITIVO” indica:  Ciò che è REALE, EFFETTIVO, SPERIMENTALE   Ciò che è FECONDO, PRATICO, EFFICACE  Le tesi generali positivistiche sono:  La SCIENZA è l'unica conoscenza possibile e il METODO DELLA SCIENZA è l'unico valido e va esteso a tutti i campi possibili e, soprattutto, allo studio dell’uomo e della società (nasce, grazie ad Auguste Comte, la SOCIOLOGIA)  LA FILOSOFIA HA IL COMPITO DI ENUNCIARE I PRINCIPI COMUNI ALLE VARIE SCIENZE.   Il progresso scientifico:  1)delinea le basi del progresso umano 2)deve essere uno strumento di riorganizzazione globale della vita in società. Il Positivismo si può dividere in DUE FASI: 1)la prima in cui si è sviluppato (insieme al romanticismo) come movimento di risposta alla crisi sociale e politica del tempo; 2)la seconda promuove la forza del progresso; -si diffuse in tutta Europa dopo lo sviluppo industriale, da ciò deriva un eccessivo ottimismo nelle scienze e rappresenta: -la filosofia della moderna società industriale e tecnico-scientifica -l'ideologia della borghesia liberale d'Occidente 2.POSITIVISMO, ILLUMINISMO E ROMANTICISMO Il Positivismo è legato: 1)all'Illuminismo di cui riprende il programma in un nuovo contesto sociale 2)al Romanticismo Ci sono analogie e differenze con entrambi i movimenti: 1)per quanto riguarda l'Illuminismo: Analogie:  Fiducia nella ragione e nel sapere, entrambi strumenti di progresso.  Esaltazione della scienza rispetto alle altre forme di sapere non verificabili.  Visione laica della vita Differenze: -Minor carica polemica del positivismo; gli illuministi erano rivoluzionari; i positivisti sono antirivoluzionari - Diversa concezione della filosofia; per gli illuministi la riflessione filosofica era critica verso la scienza, viceversa i positivisti attribuiscono alla filosofia il compito di “ordinare” tutte le scienze. - Diverso rapporto con la scienza; per l'Illuminismo il metodo scientifico serviva per 1

  2. dissolvere le antiche credenze della metafisica; il positivismo arriva ad un'assolutizzazione della scienza. 2)Tale assolutizzazione rimanda al movimento romantico, con cui ci sono: Differenze:  Nascono in Paesi e contesti diversi (Romanticismo in Germania, Positivismo in Francia)  I romantici si dedicano all'Io Assoluto; i positivisti alla scienza e al progresso.  Il Romanticismo si afferma in una società pre-industriale mentre il Positivismo in una società industriale e capitalistica. Analogia principale: il Positivismo appare come un “romanticismo della scienza ” ovvero esalta la scienza e il progresso facendoli diventare una vera e propria dottrina. 3.LE VARIE FORME DI POSITIVISMO Il positivismo si può distinguere in tre movimenti principali: 1)positivismo sociologico con AUGUSTE COMTE 2)positivismo evoluzionistico con CHARLES DARWIN 3)positivismo filosofico con HERBERT SPENCER 4. IL POSITIVISMO SOCIOLOGICO: AUGUSTE COMTE 4.1- Opere principali: -Corso di filosofia positiva -Sistema di politica positiva 4.2- Il significato del termine “Positivo” Per Comte il termine POSITIVO, per quanto riguarda la filosofia, ha cinque significati: 1)CONCRETO cioè l’interesse per le realtà di fatto 2)UTILE ovvero la filosofia positiva deve contribuire allo sviluppo umano e sociale 3)CERTO cioè deve offrire certezze agli uomini che sono in preda alla confusione 4)PRECISO ovvero la filosofia positiva deve offrire precisione 5)PROGRESSO riguarda l’orientamento a riorganizzare la società 4.3- La legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze Comte formula la LEGGE DEI TRE STADI, secondo la quale la storia dell’umanità e del singolo, delle forme di Governo e ogni settore della conoscenza umana sono passati attraverso tre STADI o epoche diverse: STADIO TEOLOGICO (o fittizio) FACOLTÀ OGGETTI DI INDAGINE natura degli esseri, cause prime e finali METODO DI SPIEGAZIONE gli dei sono la personificazione delle forze della natura ORGANIZZAZIONE POLITICO-SOCIALE monarchia teocratica e militare Immaginazione Nello Stadio teologico (o fittizio), lo spirito umano si rappresenta i fenomeni come prodotti dall’azione diretta di agenti soprannaturali divini il cui intervento spiega tutte le manifestazioni o gli “eventi”dell’universo. 2

  3. STADIO METAFISICO (o astratto) FACOLTÀ OGGETTI DI INDAGINE natura degli esseri, cause prime e finali METODO DI SPIEGAZIONE forze astratte o essenze ORGANIZZAZIONE POLITICO-SOCIALE sovranità popolare democrazia nazionalismo ragione speculativa Nello Stadio metafisico (o astratto), lo spirito umano, con la ragione speculativa, spiega i fenomeni attribuendoli a “essenze”, a forze astratte che corrispondono ai diversi enti del mondo e che generano ogni manifestazione o “evento”dell’universo STADIO POSITIVO (O SCIENTIFICO) FACOLTÀ OGGETTI DI INDAGINE i fatti e le loro relazioni per scoprire le leggi METODO DI SPIEGAZIONE leggi invariabili per prevedere ORGANIZZAZIONE POLITICO-SOCIALE la società scientifico- industriale ragione scientifica Nello Stadio Positivo (o scientifico), lo spirito umano, riconoscendo l’impossibilità di raggiungere nozioni assolute, rinuncia a cercare le cause prime dell’universo e dei relativi fenomeni, ma si applica ad elaborare le loro leggi effettive e invariabili. Evoluzione dell’individuo, delle scienze e della società: STADI INDIVIDUO Infanzia SCIENZE SOCIETA’ società organica: coesa e unificata da certezze universalmente condivise. Potere militare e religioso società critica: disgregata e individualistica. Sovranità popolare l'uomo si pone domande sui grandi perché, dando una risposta fantastica TEOLOGICO METAFISICO pone domande sui perché ultimi, dandovi una risposta astrattamente razionale (cogito, sostanza, sistemi filosofici...) non si chiede il "perché, ma il "come", rinuncia a cogliere l'essenza, e studia il fenomeno. Risolve i problemi reali e concreti. Adolescenza nuova società organica. Nuove leggi della società industriale. Sociocrazia POSITIVO Maturità Comte si propone di organizzare UN'ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE in cui è fornito il prospetto generale di tutte le conoscenze scientifiche. In questa classificazione Comte esclude le conoscenze applicate della tecnica e delle arti, considerando solo le conoscenze generali. Le scienze vengono da Comte graduate secondo il criterio della complessità crescente e della semplicità decrescente, ossia in base all’astrattezza e alla generalità dei fenomeni che costituiscono l’oggetto delle discipline stesse: MATEMATICA ASTRONOMIA 3

  4. FISICA CHIMICA BIOLOGIA SOCIOLOGIA LA FILOSOFIA: 1)è METODOLOGIA DELLE SCIENZE 2)è ONNICOMPRENSIVA, cioè unifica i risultati, le teorie e le conclusioni delle scienze 3)fa capire COME FUNZIONA LO SPIRITO UMANO Comte assegna un ruolo primario alla SOCIOLOGIA, ovvero la scienza che deve liberare la società dalla sua disorganizzazione. La sociologia viene divisa in due settori: 1)la STATICA studia le istituzioni presenti e costanti in tutte le società cioè: famiglia,istruzione, forme di Governo ecc. 2)la DINAMICA studia l’evoluzione delle istituzioni sociali nel tempo. 5.IL POSITIVISMO EVOLUZIONISTICO 1.Le origini dell’evoluzionismo biologico Prima delle teorie di Darwin, gli scienziati credevano nella TEORIA DELLAFISSITÀ DELLE SPECIE, secondo la quale gli organismi viventi attuali sarebbero uguali a quelli che furono creati all’inizio della vita sulla Terra. Questa teoria era supportata dalle convinzioni religiose che trovavano nel primo libro della Bibbia, la conferma che tutte le specie fossero state create a opera di Dio. Anche il naturalista Carlo Linneo, ideatore della nomenclatura binomia usata per classificare le specie, era convinto della fissità delle specie. Il suo criterio di classificazione, basato sulle somiglianze di forma e struttura, aveva scartato l’idea che le specie avessero antenati in comune. Durante l'età dell'Illuminismogli studiosi di storia naturale e i filosofi naturali indagarono le origini delle forme viventi in rapporto alla storia della Terra basandosi su: -nuove ricerche empiriche e studi sul campo; -l'arricchimento delle collezioni di storia naturale; -le nuove informazioni derivanti dalla continua esplorazione dell'Africa, del nuovo mondo e dei mari del Sud. Questo nuovo contesto di discussione, caratteristico del XVIII sec., offrì lo spunto per una rielaborazione di numerosi problemi scientifici da parte di accademici, medici, teologi e di chiunque fosse interessato alle questioni teoriche riguardanti le scienze della vita. Un argomento teorico di grande importanza fu quello relativo alla generazione degli organismi che: -aveva un’evidente rilevanza medica; -implicava una considerazione degli esseri viventi in relazione ai concetti di temporalità e di contingenza; -era strettamente connesso alla questione di come le specie si fossero originate. Per spiegare la generazione del singolo organismo occorreva considerare le modalità secondo le quali la materia informe potesse acquisire, mediante un processo temporale, forma, struttura e funzione. Nella seconda metà del 1700, iniziò a delinearsi un’unificazione di queste teorie destinata a modificare in modo significativo la storia della Terra e le scienze della vita nei periodi successivi. I punti fondamentali di questa sintesi erano i seguenti: -le spiegazioni laiche della storia della Terra e della storia della vita, di ispirazione principalmente cartesiana, tendevano a sostituire le spiegazioni basate sui racconti biblici; 4

  5. -sempre più diffusi erano l'accettazione della teoria delle origini organiche dei fossili e il rifiuto della teoria opposta sulla loro origine minerale; -si svilupparono ipotesi alternative alla 'fissità' delle specie, che stabilivano una connessione tra le specie organiche e le circostanze ambientali e storiche; in questo modo si ipotizzò la possibilità di cambiamenti storici delle specie; -la scala temporale ipotizzata per comprendere la storia del mondo naturale fu notevolmente prolungata. Il tentativo più articolato di arrivare a tale unificazione fu compiuto da Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon negli anni Settanta del 1700. Buffon è particolarmente famoso per la sua opera maggiore, Storia naturale, generale e speciale, in 36 volumi che comprendeva tutte le conoscenze dell'epoca nel campo delle scienze naturali. È in questo lavoro che: -afferma l’ereditarietà dei caratteri degli organismi viventi; -respinge il fissismo; -e nota le somiglianze tra l'uomo e la scimmia. Nel 1801 fu formulata la prima teoria evolutiva dal naturalista francese Jean-Baptiste DeLamarck, nello scritto Filosofia della zoologia. Secondo tale teoria la natura aveva prodotto le varie specie partendo dalle più semplici per arrivare a quelle più complesse. Le specie si erano trasformate attraverso cambiamenti determinati dalle abitudini e dall’ambiente. Alla base della teoria c’erano due principi: L’uso e il non uso degli organi. L’uso continuo e frequente di un organo fa in modo che l’organo si sviluppi e si ingrandisca, mentre il non uso costante ne provoca l’indebolimento e la sua scomparsa. L’ereditarietà dei caratteri acquisiti. I caratteri acquisiti con l’uso o il non uso possono essere trasmessi alla discendenza e quindi ereditati dalle generazioni future. Ad esempio: oAi serpenti sarebberoscomparse le zampeper il non uso dovuto all’abitudine di strisciare. oGli uccelli acquatici avrebbero sviluppato zampe palmate per l’abitudine di battere le dita sull’acqua. oAlle giraffe si sarebbe allungato il collo per l’abitudine di mangiare le foglie più alte degli alberi. 2.Darwin e la teoria dell'evoluzione. L'evoluzionismo biologico è la teoria per cui le specie animali e vegetali si trasformano l'una nell'altra. Charles Darwin (1809-1882) era uno scienziato dedito alle sue ricerche, dopo un viaggio per mare di 5 anni, riordinò il materiale raccolto e scrisse “L'origine delle specie”. Fu capace di offrire una TEORIA SCIENTIFICA del trasformismo biologico COMPIUTA E SISTEMATICA, basata su un numero enorme di osservazioni ed esperimenti. La teoria darwiniana si fonda su:  L'esistenza di piccole variazioni organiche che si verificano negli esseri viventi lungo il corso del tempo e sotto l'influenza delle condizioni ambientali.  La lotta per la vita dei vari esseri viventi. Gli esseri viventi che presentano i mutamenti vantaggiosi hanno più possibilità di sopravvivere nella lotta per la vita.  I caratteri acquisiti saranno poi trasmessi alle generazioni successive per il PRINCIPIO DI EREDITARIETA’, in questo modo le specie miglioreranno progressivamente (LEGGE DELLA SELEZIONE NATURALE). Dunque fra le varie specie conosciute dovevano esistere tante specie intermedie che collegavano strettamente tutte le specie di uno stesso gruppo e che probabilmente, per la selezione naturale, si sono estinte. Si viene così a definire un ordine progressivo degli esseri viventi che per Darwin avrà una “fine” ottimistica: l'uomo e tutte le altre specie miglioreranno sempre più. Per Darwin non vi sono diversità fondamentali nelle capacità mentali fra l'uomo e i mammiferi, l'unica differenza riguardante intelligenza e linguaggio è una differenza di grado; inoltre il fatto che l'uomo derivi da un organismo inferiore non intacca in alcun modo la dignità umana. 5

  6. Darwin non credeva in nessun disegno prestabilito della natura, anzi pensava che la natura avanzasse ciecamente verso il progresso. La teoria dell'evoluzione fu però estesa anche alla società (e per certi versi fraintesa), si costituì il DARWINISMO SOCIALE secondo il quale esiste una lotta per la vita anche all'interno della società; la distinzione forti/deboli o adatti/inadatti alimentò le ideologie razziali e classiste che si giustificavano proprio con questa “teoria del più forte”. 6.IL POSITIVISMO FILOSOFICO: SPENCER. Herbert Spencer (1820-1903) pubblicò diverse opere fra cui le più importanti vi sono il Sistema di filosofia sintetica e i Primi principi. In uno degli articoli scritti dal filosofo emerge chiaramente la visione di Spencer del progresso come legge cosmica, e cioè applicabile a tutto. Nello stesso articolo il filosofo espone il carattere divino della realtà la quale sarebbe velata (anziché rivelata) dal progresso cosmico. La filosofia per Spencer rappresenta la conoscenza nel suo più alto grado di generalità, è quindi il prodotto finale di un procedimento che parte da osservazioni particolari per provare a formulare dei principi universali. L'oggetto della filosofia è dato proprio da questi principi:  Indistruttibilità della materia.  Continuità del movimento.  Persistenza della forza. Ovviamente la filosofia studia anche le conseguenze di questi principi, fra cui la LEGGE DEL RITMO (l'alternarsi ciclicamente di una fase acuta e di una fase di caduta). Serve però una legge generalissima per cui la materia passa da uno stato di dispersione a uno stato di concentrazione, mentre la forza che ha operato la concentrazione si disperde; questa legge si identifica con a TEORIA DELL'EVOLUZIONE che implica:  Un passaggio dall'incoerente al coerente, ogni cosa quindi avanza verso uno stato di maggiore concentrazione. (Es. Da una nebulosa disgregata si forma una stella)  Un passaggio dall'omogeneo all'eterogeneo, da una cosa unica progressivamente se ne differenziano diverse. (Es. Nella formazione dell'embrione dallo stesso tipo di cellule si formano poi le cellule specifiche)  Un passaggio dall'indefinito al definito, ogni cosa gradualmente si determina. L'evoluzione per Spencer è un processo necessario. Il processo evolutivo implica inoltre un miglioramento progressivo, nonostante il filosofo ammetta che in ogni processo evolutivo ci siano degli alti e bassi per via della legge del ritmo. 6

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