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Definizioni. Tossicologia: scienza che si occupa degli effetti dannosi causati da sostanze chimiche su un organismo viventeTossicologia clinica: studia situazioni patologiche nell'uomo indotte da sostanze tossiche. Tossicologia forense: si occupa degli aspetti medico-legali derivati da intossicazione acuta accidentale o volontariaTossicologia sperimentale: studia e realizza prove di tossicit
E N D
1. TOSSICOLOGIA
2. Definizioni Tossicologia: scienza che si occupa degli effetti dannosi causati da sostanze chimiche su un organismo vivente
Tossicologia clinica: studia situazioni patologiche nell’uomo indotte da sostanze tossiche
3. Tossicologia forense: si occupa degli aspetti medico-legali derivati da intossicazione acuta accidentale o volontaria
Tossicologia sperimentale: studia e realizza prove di tossicità indispensabili per la valutazione del rischio per l’uomo e l’ambiente da esposizione a sostanze chimiche
4. Primo approccio al paziente (misure aspecifiche) Valutazione coscienza (diagnosi differenziale tra comi tossico-metabolici e da lesione organica del SNC)
Valutazione di Glasgow
Deficit focali
Diametro e reatt. pupillare
5. Valutazione funz. respiratoria con tutte le sue caratteristiche (frequenza, espansione toracica, broncospasmo etc.)
Ripristino vie aeree
Alterazioni del respiro Ass. in maschera Intubazione
EAB valutazione PO2 e PCO2
6. 3.Valutazione apparato circolatorio Polso e PA
ECG a 12 derivazioni (serve ad evidenziare alterazioni degli intervalli, delle onde, della linea di base)
Incannulazione vena e “screening” ematico basale e tossicologico
Infusione di glucosio 5% (fluidoterapia se non ci sono reperti umidi)
Cautela con i vasopressori (aritmie???)
Eventuale diuresi forzata (per evitare edema polmonare o cerebrale)
7. 4. Iniziare terapia antidotica (diagnosi e terapia in 5-10 min) Naloxone
Nel paziente in coma anche in presenza di anamnesi dubbia per assunzione oppiacei
- 0,4-0,8 mg ev o dosaggi più bassi se si assiste il paziente dal punto di vista respiratorio (0,08 mg ev)
- Continuare naloxone dopo il bolo in infusione continua. Può scatenare sindrome da astinenza con convulsioni e ipereccitabilità
8. Dopo stabilizzazione delle funzioni vitali Iniziare anamnesi remota e prossima
Pz in coma: raccolta dati da parenti o amici accompagnatori (abitudini alimentari o farmacologiche) spesso dati insufficienti ma attendibili
Pz cosciente: dati sufficienti spesso poco attendibili Volontà suicida?
9. Approccio specialistico E’ opportuno intraprendere misure preventive nei riguardi dell’assorbimento della sostanza?
Distinguiamo:
Misure che impediscono l’assorbimento
Misure per l’eliminazione del tossico
assorbito
10. Lavanda gastrica Il valore della gastrolusi rimane controverso (valida entro 1ora)
L’ingestione è da ritenersi potenzialmente pericolosa?
E’ attualmente indicata nelle intossicazioni anche sospette da:
Cianuro
Antidepressivi triciclici (TRI)
Colchicina
11. Non è indicata nei seguenti casi: Sostanza non tossica per quantità
Sostanza non tossica in assenza di segni clinici
Anamnesi sospetta – non segni clinici a distanza di tempo
12. Quale possibilità esiste che lo svuotamento sia efficace? Considerare i meccanismi di rallentamento nello svuotamento dello stomaco e di alterata motilità intestinale
Da 2 a 4 h i farmaci superano lo stomaco
N.B.: anticolinergici, ipnosedativi, oppioidi per azione diretta rallentano l’assorbimento
13. Quale possibilità esiste che lo svuotamento sia efficace? Altri farmaci rallentano la motilità per meccanismi indiretti (alterazioni elettrolitiche, ostruzioni meccaniche, pilorospasmo)
Altri farmaci tendono a formare masse aderenti (ferro, meprobamato, aspirina, etc). La lavanda in questi casi è indicata anche a distanza di ore
Considerare vomito prericovero
Considerare rischio-beneficio dello svuotamento: ingestione di caustici (lesioni locali)
14. Complicanze della gastrolusi: Lacerazioni e perforazioni esofago e stomaco
Traumatismo mucosa orale-nasale faringea, aspirazione di contenuto gastrico in trachea
Pnx, empiema, emorragie polmonari se la sonda penetra in trachea
15. Tecnica Sonda con apertura distale di 40 French nell’adulto o di 16 French nel bambino
Preferibile la via orale
Posizionare cannula orofaringea (evitare morsi)
L’estremità del cilindro si collega con un siringone e si introduce acqua o sol. fisiologica, decubito laterale sx, leggero trendelemburg, drenaggio per gravità.
16. Tecnica Quando l’acqua uscirà limpida viene somministrata la prima dose di carbone vegetale attivo e la sonda viene rimossa in aspirazione
17. Catartici Aumentano il transito intestinale e quindi diminuzione dell’assorbimento
Solfato di Magnesio negli adulti
Sorbitolo 1g/kg in soluzione al 70%
18. Controindicazioni Ileo dinamico
Traumi addominali
Diarrea
Insufficienza renale
Ostruzione intestinale
Effetto collaterale: squilibrio idroelettrolitico
19. Carbone attivo
Assorbe una notevole quantità di sostanze
Dose: 0,5-1 g/kg ogni 2-6 ore in acqua 4-8 parti
20. Controindicazioni
Ingestione di acidi o alcali (nelle aree lese può accumularsi)
Occlusione intestinale
21. Sciroppo di ipecacuana ed emetici Alcaloide ad azione centrale e periferica
30 ml (2 cucchiai) + numerosi bicchieri d’acqua
Il paziente deve essere sveglio
Efficacia dubbia
22. Alternative allo sciroppo di ipecacuana
Soluzioni saline
Stimolazione faringe
Apomorfina (deprime il respiro)
23. Controindicazioni Coma-convulsioni
Ingestione di acidi forti o alcali
Diatesi emorragiche (cirrosi etc.)
Ingestione di materiale tagliente
Ingestione di sostanze come la stricnina e la canfora
24. Misure per l'eliminazione del tossico assorbito N.B.: tenere presente variabili che condizionano la gravità degli effetti tossici:
Velocità di assorbimento
Processi metabolici ed escretori
Risposta individuale dell'intossicato
25. Considerare sempre un principio valido: Trattare il paziente e non il veleno
Guidare la terapia in base ai dati clinici e non sul rapporto tra dose assunta e dose letale
26. In caso di sostanze ad alta tossicità occorre monitorare i livelli ematici e l'emivita del tossico e non attendere i segni obiettivi del danno che, quando è manifesto, è già irreversibile
Utile valutare la concentrazione ematica del tossico
Basso volume di distribuzione
Efficaci la dialisi e l'emoperfusione
27. Emivita di eliminazione: tempo necessario per eliminare metà della quantità di sostanza presente nell'organismo
Volume di distribuzione: viene calcolato dalla quantità di sostanza presente nell'organismo (carico tossico) e dalla concentrazione nel plasma (volume apparente)
28. Volume di distribuzione alto: quantità elevate in diversi tessuti Inutile la dialisi e l'emoperfusione
Volume di distribuzione basso: notevole concentrazione nel plasma
29. Velocità di dissociazione Dai siti di legame sia plasmatici che tissutali
Lenta dissociazione: scarsa utilità alla
depurazione
Elevata dissociazione: validità dei metodi
Pericoloso il rebound fra due trattamenti
30. Legame proteico (dicumarolici, triciclici, etc)
Legame stabile: utile exsanguinotrasfusione e plasmaferesi
Liposolubilità Alto volume distribuzione
Anche una prolungata dialisi sarebbe inefficace
31. Biotrasformazione Metaboliti attivi o inattivi o tossici
Utili gli antidoti che modificano il processo metabolico nella direzione favorevole
1° es. Tiosolfato conversione del cianuro in tiocianato
2° es. Alcol etilico rallenta la formazione dell’acido formico dal metanolo
32. Escrezione urinaria Trappola ionica è quel meccanismo sfruttato per accelerare l’eliminazione renale di sostanze di cui si può variare il grado di ionizzazione variando il pH abbinando la diuresi forzata da carico idrico e da osmotici
Es. barbiturici e salicilati
33. Requisiti per l’efficacia dei mezzi di depurazione Basso volume apparente di distribuzione
Basso legame proteico
Bassa liposolubilità
Emivita lunga per lenta metabolizzazione o per riassorbimento
Eliminazione prevalentemente renale
34. Indicazioni Segni di grave intossicazione con funzioni vitali deteriorate (aritmie ribelli, convulsioni, ipotensione intrattabile, etc.)
Deterioramento progressivo della coscienza
Quantità stimata e pericolosità teorica elevata anche in assenza di quadro clinico (arsenico – metanolo – paraquat – teofillina – salicilati)
35. Indicazioni Compromissione della normale via di eliminazione del tossico
Intossicazione da sostanze che producono effetti ritardati eprotratti
Pazienti che per età e/o malattie concomitanti sono esposti a maggiore rischio
36. Distinguiamo metodi invasivi e non invasivi
37. Metodi non invasivi Accelerano l’eliminazione per le vie naturali (polmone, rene, intestino)
Iperventilazione
O2 normo o iperbarico
Captazione - evacuazione intestinale
Diuresi forzata
38. Diuresi forzata Aumenta il flusso urinario con carico idrico con ausilio di diuretici – mannitolo (rischi: edema polmonare-edema cerebrale)
Variazione del pH con variazione rapporto quantità non ionizzata/ionizzata
L’acidificazione non viene attuata per il periodo di acidosi metabolica
39. Diuresi forzata L’alcalinizzazione viene effettuata con bicarbonato (1-2 mEq/Kg ogni 3-4 h)
Complicanze: ipersodiemia – alcalosi metabolica – ipokaliemia
Attenzione
Considerare le associazioni dei tossici
40. Metodi invasivi Richiedono un intervento cruento sul corpo
Dialisi peritoneale
Emodialisi
Emoperfusione
Plasmaferesi
Exsanguinotrasfusione
41. I metodi invasivi presentano Rischi
Impegno tecnico
Notevole costo
Efficacia clinica è in relazione a numerose variabili quali legame proteico, volume apparente di distribuzione, etc.
42. Dialisi peritoneale Efficacia 10% versus emodialisi
Clearance dipende dal flusso del dialisato e dalla superficie del peritoneo
Peso molecolare <500 Da
43. Emodialisi E’ efficace nei seguenti casi:
Basso volume di distribuzione
Scarso legame proteico
Idrosolubilità
PM<500Da
Utile nelle intossicazioni da etanolo, metanolo, salicilati, sali di litio
44. Emodialisi Corregge l’acidosi metabolica, l’iperkaliemia, il sovraccarico di liquidi
Complicanze
Sanguinamento/trombosi vaso di accesso
Sanguinamento sistemico
Embolia gassosa
Infezioni
45. Emoperfusione Si adoperano cartucce di carbone attivato o resine assorbenti
Fattori limitanti
Entità flusso ematico attraverso il filtro
Volume di distribuzione
Velocità di equilibrio fra tessuto e sangue
Il filtro va cambiato dopo 4-5 ore
46. Emoperfusione Usata nell’intossicazione da:
Barbiturici
Carbamazepina
Metotrexate
Fenitoina
Teofillina
47. Emoperfusione Complicanze
Trombocitopenia
Leucopenia
Microembolia da particelle di carbone
48. Emofiltrazione Rimozione di liquidi, elettroliti, sostanze a basso P.M., non legate a proteine del sangue tramite filtri
Tecnica di seconda scelta nelle intossicazioni acute
Può essere effettuata in continuo per cui potenzialmente utile nelle intossicazioni da paraquat (entro 48 h) o teofillina
Tecnica difficile da attuare negli ipotesi quando la gittata cardiaca è diminuita
49. Principali intossicazioni
50. Benzodiazepine Depressione SNC senza significativi effetti sui centri neurovegetativi troncoencefalici
Antagonista: Flumazenil (0,6-1 mg ev in bolo, segue perfusione continua)
Associazione con antidepressivi controindica l’uso dell’antagonista (manifestazioni convulsive)
51. Antidepressivi triciclici Notevole tossicità acuta
Azione eccitante con crisi convulsive
Azione cardiotossica quindi gravi aritmie ipercinetiche sopra e sottoventricolari
Nessun antidoto
Lavaggio gastrico anche dopo 1 ora (rallentano la motilità)
Carbone attivato (1 g/kg come dose singola oppure 0,5 g/kg ogni 6 ore per 24 h)
Monitoraggio
Sostegno funzioni vitali
52. Barbiturici Depressione SNC / respiratoria / circolatoria
Diuresi forzata
Alcalinizzazione: NaHCO3 1-2 mEq/kg ogni 3-4 ore (portare il pH urinario a 7-8)
53. Droghe La più diffusa è l’Eroina / Morfina / Metadone
Diagnosi
Coma profondo
Assenza di risposta allo stimolo doloroso
Bradipnea / apnea
Miosi
54. Diagnosi differenziale Emorragia pontina
Insetticidi organofosforici
Barbiturici
Clonidina A scopo terapeutico o
Fenciclidina voluttuario
Pilocarpina
55. Terapia Antidoto: Naloxone
Ripristino pervietà delle vie aeree
Infusione soluzioni saline
56. Allucinogeni, anfetamine, fenciclidine, cocaina Crisi convulsive
Ipertensione sistodiastolica
Tachicardie con extrasistolia
Ipertermia
Tachipnea
Fibrillazione
Arresto cardiocircolatorio
57. Terapia Sostegno cardiorespiratorio
Terapia infusionale
Terapia antiipertensiva
Terapia anticonvulsivante
58. Funghi
90% intossicazioni con banale interessamento gastroenterico
Intossicazione mortale Amanita Phalloides
59. Amanita Phalloides Manifestazioni cliniche
Vomito-dolori addominali
Diarrea profusa
Epatite fulminante da lesione irreversibile dell’epatocita legata alle Amanitine
Latenza 7-8 h
60. Terapia Fluidoterapia 150ml/kg nelle 24 h
Trapianto
Emodialisi – emoperfusione sono inefficaci
61. Prodotti per uso domestico
Sostanze caustiche
62. Tossicità Inalazione
Irritazione o
edema polmonare acuto
Ingestione
Accidentale Scopo suicida
Lesioni mucose
(esofago – stomaco)
63. L’endoscopia può riscontrare precocemente la lesione e quindi eventuale terapia chirurgica
64. Smacchiatori: Tricloroetilene Azione caustica
Azione anestetica generale
Epato-nefrolesività
65. Terapia No latte (liposolubile)
Dubbia: N-acetilcisteina (140mg/kg) per prevenire il danno epatico
66. Prodotti antiruggine a base di acido fluoridrico
Determinano intossicazioni da ingestione
Gravi problemi se vengono a contatto con la cute: lesioni ischemiche da vasocostrizione per blocco dei canali del calcio
67. Terapia
Lavaggio cutaneo per 15 minuti
Calcio gluconato per infiltrazione (0,5 ml al 10%) o per via arteriosa (10 ml al 20% in 40 ml di soluzione fisiologica)