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Democrazia delle opportunità risorse educative e possibilità di accesso

Democrazia delle opportunità risorse educative e possibilità di accesso. Carlo Barone, Università di Milano Bicocca Incontri Internazionali di Castiglioncello 5-7 maggio 2006. COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI NAZIONALE. L’immagine prevalente della partecipazione scolastica in Italia.

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Democrazia delle opportunità risorse educative e possibilità di accesso

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Presentation Transcript


  1. Democrazia delle opportunitàrisorse educative e possibilità di accesso Carlo Barone, Università di Milano Bicocca Incontri Internazionali di Castiglioncello 5-7 maggio 2006 COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI NAZIONALE

  2. L’immagine prevalente della partecipazione scolastica in Italia • Paese sotto-scolarizzato • Disparità di genere (in riduzione) • Disparità in base all’origine sociale • Disparità territoriali (effetto Terza Italia) (la Scuola-parcheggio)

  3. Il nuovo attivismo legislativo (1) • Le riforme dell’autonomia e del decentramento • L’innalzamento dell’obbligo d’istruzione • La riforma dei cicli scolastici • Il riordino dell’istruzione privata • L’abolizione degli esami di riparazione • L’introduzione di commissioni interne all’esame di maturità

  4. Il nuovo attivismo legislativo (2) • La riforma del 3+2 all’università • Il passaggio alla didattica modulare • La creazione dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore

  5. Fonte: Oecd, Education at a Glance 2005

  6. Fonte: Oecd, Education at a Glance 2005

  7. Fonte: CNVSI, Rapporto 2005 sullo stato di attuazione della riforma

  8. Fonte: Oecd, Education at a Glance 2005

  9. Fonte: www.istat.it

  10. Fonte: www.istat.it

  11. Tassi di diplomati e di laureati secondo il genere e la fascia di età Fonte: www.istat.it, dati del censimento 2001

  12. Modello di regressione lineare per l’analisi dei determinanti dei livelli di apprendimento linguistico in Italia (N=4574). Fonte: elaborazioni sui dati PISA 2000

  13. Incidenza percentuale degli individui che hanno completato le 4 tappe dell’istruzione post-obbligo in Italia, secondo la classe di origine Fonte: elaborazioni sui dati ILFI 2001

  14. Incidenza percentuale degli individui che hanno completato le 4 tappe dell’istruzione post-obbligo in Italia, secondo il titolo di studio dei genitori Fonte: elaborazioni sui dati ILFI 2001

  15. Come si generano le disparità in base alle origini sociali? • Sin dall’ingresso nella scuola elementare, esistono differenziali cognitivi, che si cumulano lungo tutta la scuola dell’obbligo • I differenziali di rendimento condizionano le scelte di indirizzo • Anche a parità di rendimento, le classi elevate scelgono più spesso i licei • Il tipo di scuola frequentata condiziona le scelte post-diploma ed il successo all’università

  16. Alunni con cittadinanza non italiana: serie storica Fonte: MIUR 2005- Alunni con cittadinanza non italiana

  17. La presenza di studenti stranieri in Italia nel 2001 Fonte: elaborazioni sui dati MIUR 2005 e sui dati censuari

  18. Provando a tirare i fili del discorso… • Le riforme dell’istruzione dell’ultimo decennio hanno ridotto la selettività del nostro sistema scolastico • Anche in seguito a queste riforme, la partecipazione scolastica è cresciuta rapidamente in anni recenti… • …al punto da avvicinare notevolmente il nostro paese alle altre nazioni avanzate

  19. Provando a tirare i fili del discorso… • La partecipazione scolastica è cresciuta più rapidamente nel Mezzogiorno, annullando quasi del tutto le differenze geografiche • Le (modeste) differenze di genere si sono capovolte a favore delle studentesse, ed assumono carattere essenzialmente meritocratico

  20. Provando a tirare i fili del discorso… • Le (forti) differenze in base alle origini sociali risultano invece fortemente persistenti nel tempo. • Nell’ultimo decennio è emerso un nuovo (e potentissimo) fattore di disuguaglianza: le disparità etniche

  21. E allora cosa fare? In un’ottica egualitaria, le priorità di intervento sono chiare: aggredire le disparità etniche e quelle in base all’origine sociale MA Esistono vincoli precisi: • di fattibilità (di bilancio, di riforma della didattica) • di compatibilità con l’obiettivo di preservare la qualità dei processi di apprendimento

  22. Tre priorità per l’agenda di riforma dell’istruzione 1) Investire ai livelli inferiori del sistema d’istruzione sulla qualità degli apprendimenti degli studenti svantaggiati 2) Il biennio comprensivo alle scuole superiori 3) Ridisegnare i vincoli di bilancio che regolano la scelta di studiare all’università

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