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6. edizione dell’autografo e del testimone unico (errori e correzioni). errori di Boccaccio (da Hamilton 90). L[a] sua compagnia, io vi cor[o]no reina, Ve[n]uta, conve[ne]vole, orgoglio[sa] abbia [bia]simo dicono(no), desinava(va)no, rama(ma)richi Molt(r)e altre, se(n)dendo
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6 edizione dell’autografo e del testimone unico (errori e correzioni)
errori di Boccaccio (da Hamilton 90) • L[a] sua compagnia, io vi cor[o]no reina, Ve[n]uta, conve[ne]vole, orgoglio[sa] • abbia [bia]simo • dicono(no), desinava(va)no, rama(ma)richi • Molt(r)e altre, se(n)dendo • fossera per fossero, fortana per fortuna • le reina, questo maniera
Sacchetti, Le sposizioni di Vangeli (autografo) L’uomo non conosce ed ha ignoranza di tutto il tempo che dee venire, che è infinito; e la ignoranza nostra è nel tempo futuro ancora (XIV 18) (futuro>passato)
Antonio Cammelli, Sonetti (aut. H.223 inf. Ambrosiano) Ognun mi dice: Tu sei magro e secco. – Il pare un mostruoso babbino –; chi: – Santo Onofrio – e chi: San Bernardino. Ogni po’ men che fusse, il parrebbe Ecco. (son. XLVI, vv.1-4) babbino > babb[o]ino
Cielo d’Alcamo, Rosa fresca aulentissima(c. 54r Vat. lat. 3793, sec. XIII ex.-XIV in.) Seli cauelli artoniti donã auanti fossio morto caisi miperdera losolacco e lo dipo;| rto . quando cipasso e ueioti rosa fresca delorto . bono conforto donimi tutore . | poniamo chesaiunga ilnostro amore . (vv. 11-15)
Seli cauelli artoniti donã auanti fossio morto […] caisi miperdera losolacco e lo diporto . quando cipasso e ueioti rosa fresca delorto . bono conforto donimi tutore . poniamo chesaiunga ilnostro amore .
ed. Contini (Poeti del Duecento) 11 “Se li cavelli artòn[n]iti, - avanti foss'io morto, 12 ca’[n] i[ssi] sì mi pèrdera - lo solacc[i]o e 'l diporto. 13 Quando ci passo e véjoti, - rosa fresca de l'orto, 14 bono conforto dònimitut[t]ore; 15 poniamo che s'ajùnga il nostro amore”.
ed. Panvini 11 “Se li cavelli artonniti, - avanti foss'io morto, 12 [donna], c'aisì mi pèrdera - lo sollazzo e 'l diporto. 13 Quando ci passo e vèioti, - rosa fresca de l'orto, 14 bono conforto donimituttore; 15 poniamo che s'aiunga il nostro amore.”
Laudario di Cortona (IV, vv. 108-110, ed. Guerri) Et vedere uno grande porto De quello chiarito viso De Jesù gran deporto
Laudario di Cortona (V, vv.59-62) Or dimme, dolce figlio, Se tu sei liberato Da quello gran periglio Dove tu seri stato (condiz. =‘saresti stato’) se’ ristato (=‘sei restato’)
Panuccio del Bagno (Laur. Red. 9, XV vv.37-8) Lo ver plager che porto della diva lor magna (divisione delle parole nel ms., testimone unico) della di valor magna
Giostra delle Virtù e dei Vizi(Na Nazionale XIII.C.89) Lu Re pin[u] de gratia cum dolçor s’inclinava e fo ‘n tal pietate (trascr. tradizionale) Lu Re pin[u] de gratia cum dolçor s’inclinava e fontal pietate (trascr. corretta)
L. Pulci, Morgante, XIII 50 vv.4-6 E la fanciulla serviva di coppa; Rinaldo sempre e[b]be gli occhi lucenti, Alcuna volta con esso rintoppa (trascr. corrente fino agli anni ’40) E la fanciulla serviva di coppa Rinaldo sempre, e’ begli occhi lucenti, alcuna volta con esso rintoppa (trascr. corretta)
Boccaccio, Teseida I 38 (aut. Fi BML Acq. e Doni 325) Né altramenti il cinghiar c’ha sentiti nel bosco i can fremire e’ cacciatori, i denti batte e rugghia e gli spediti sentieri a sua salute cerca e, pe’ romori ch’egli ha in qua in là in giù e ‘n su uditi, non sa qua’ vie per lui si sien migliori.