410 likes | 596 Views
I consumi alimentari. L’elasticità della domanda. L’elasticità della domanda rispetto al prezzo misura la variazione della quantità domandata di un bene rispetto al prezzo. Ci si pone il quesito di quanto si modifica la quantità che i consumatori desiderano acquistare ai cambiamenti di prezzo.
E N D
L’elasticità della domanda L’elasticità della domanda rispetto al prezzo misura la variazione della quantità domandata di un bene rispetto al prezzo Ci si pone il quesito di quanto si modifica la quantità che i consumatori desiderano acquistare ai cambiamenti di prezzo.
La misurazione • Al fine di poter confrontare curve di domanda differenti o curve espresse in diverse “scale” o “unità” è necessario trovare una misura che sia indipendente dall’unità di misura. • Le variazioni percentualirappresentano la soluzione.
La misurazione • L’elasticità della domanda rispetto al prezzo viene definita come la variazione percentuale della quantità domandata diviso la variazione percentuale del prezzo che l’ha causata. • L’elasticità è un numero puro.
La misurazione • Per convenzione, l’elasticità si esamina in valore assoluto, cioè senza tenere conto del segno. • (in realtà il segno dovrebbe essere negativo poichè prezzo e quantità variano in direzioni opposte).
La formula ep=(Δq ⁄q) ⁄ (Δp/p)
L’interpretazione • Se il risultato del calcolo dell’elasticità è pari a ZERO, significa che non si registra alcuna variazione della quantità domandata in seguito a variazioni di prezzo. La domanda si definisce perfettamente inelastica o rigida.
L’interpretazione Quando e>1: una var. del prezzo pari all’ 1% causa una var. della quantità >1%, la domanda si definisceELASTICA. Quando e è pari ad infinito: una var. del prezzo pari all’ 1% causa una var. infinita della quantità, la domanda si definisce PERFETTAMENTE ELASTICA.
Quando e=1: una var. del prezzo pari all’ 1% causa una var. della quantità =1% la domanda si definisce ANELASTICA.
Le determinanti dell’elasticità L’elasticità dipende: • dalle caratteristiche dei beni: un bene con molti sostituti avrà una domanda più elastica; • dal tempo: L’elasticità tende a crescere al crescere dell’intervallo di tempo considerato.
Elasticità e spesa totale:Conviene sempre aumentare il prezzo? • la spesa dei consumatori equivale ai ricavi dei venditori. Per ricavo si intende il prodotto tra prezzo e quantità venduta: • R=PxQ • La variazione della spesa totale conseguente ad una variazione di prezzo è collegata all’elasticità.
Elasticità e spesa totale:Conviene sempre aumentare il prezzo? • Se l’elasticità è superiore all’unità: • Una diminuzione di prezzo provoca un aumento della spesa totale; • Un aumento del prezzo ne provoca una riduzione.
Elasticità e spesa totale:Conviene sempre aumentare il prezzo? • Se l’elasticità è inferiore all’unità: • Una diminuzione di prezzo provoca una riduzione della spesa totale; • Un aumento del prezzo ne provoca un aumento • (perchè la variazione percentuale del prezzo è superiore alla variazione percentuale della quantità e quindi sarà più rilevante)
Elasticità e spesa totale:Conviene sempre aumentare il prezzo? • Se l’elasticità della domanda è pari a uno, un aumento o una riduzione del prezzo non avranno effetti sulla spesa totale.
Altre elasticità della domanda • Elasticità rispetto al reddito: generalmente tutti i beni hanno elasticità negativa al prezzo mentre è possibile trovare beni con elasticità positiva o negativa al reddito. • I beni normali sono quelli per cui, a fronte di un aumento di reddito, si registra un aumento della quantità domandata.
Altre elasticità della domanda • Per i beni normali l’elasticità è positiva. • I beni inferiori sono quelli per cui, a fronte di un aumento di reddito, si registra una diminuzione della quantità domandata. • Per i beni inferiori l’elasticità è negativa.
Altre elasticità della domanda • Elasticità incrociata: misura il grado di reattività della domanda di un bene alle variazioni di prezzo degli altri beni. • I beni complementari hanno elasticità incrociata negativa. • I beni sostituti hanno elasticità incrociata positiva.
L’elasticità dell’offerta • L’elasticità dell’offerta rispetto al prezzo misura la variazione percentuale della quantità offerta divisa per la variazione percentuale del prezzo
Trasformazione dei consumi alimentari nel secondo dopoguerra • Quantitativa ( più che raddoppia tra il 1951 e il 2000) • Aumento demografico • Aumento reddito • Elasticità prezzi/reddito e variazioni prezzi • Qualitativa • Caratteristiche del prodotto • Trasformazione del prodotto • Servizi incorporati (marketing, etichette, etc.)
La legge di Engel • Al crescere del reddito la proporzione di spesa delle famiglie destinata ai consumi alimentari decresce • Diminuzione in proporzione non in quantità • Saturazione dei consumi • Alimento salute • Alimento servizio • Differenziazione e marketing
Il “modello agroindustriale” • Il modello “agroindustriale” precede la società di sazietà • Alto profilo energetico • Consumo di massa di prodotti-servizio ed alimenti • Internazionalizzazione
Il modello della “società di sazietà” • Eccessi del modello agroindustriale • Sensibilizzazione agli aspetti salutistici • Carattere edonistico (edonismo: valutazione di attributi caratterizzati dalla capacità di apportare piacere al consumatore. Con utilitarismo si è invece soliti indicare quegli elementi che soddisfano esigenze funzionali) • Saturazione • Consumo energetico • Livello relativo della spesa alimentare (20%) • Saturazione della spesa alimentare (sostituzione solo tra calorie costose)
Comportamenti alimentari nella società di sazietà • Il reddito non è più l’elemento esplicativo del consumo alimentare • Ricerca di beni di qualità • Aumento % prodotti trasformati su prodotti agricoli (verso 100%) • Rottura delle tendenze tradizionali • Alimento “salute”
I consumi alimentari in Italia: valore reale (a prezzi 1990)
Evoluzione dei prezzi al consumo *prezzo implicito = valore marginale della singola caratteristica