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La salute può attendere. Dati e ragionamenti sulle liste di attesa per prestazioni sanitarie in Piemonte. Cosa si è rilevato. Sono di seguito rilevati i tempi di attesa per le visite o gli esami o le terapie relative alle specialità di maggior rilievo per i cittadini
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La salute può attendere Dati e ragionamenti sulle liste di attesa per prestazioni sanitarie in Piemonte
Cosa si è rilevato • Sono di seguito rilevati i tempi di attesa per le visite o gli esami o le terapie relative alle specialità di maggior rilievo per i cittadini • Accanto a queste potrebbero essere citate ulteriori prestazioni, che per brevità si è scelto di omettere • Per le specialità considerate, si sono elencati i tempi di attesa superiori ai tre mesi; va considerato che già questo va considerato un tempo – limite, oltre il quale la stessa prenotazione appare poco realistica • Con ogni probabilità un cittadino che ha un problema di salute o anche solo un dubbio significativo, a fronte di tempi anche inferiori sceglie strade alternative per accertamenti e terapie • In alcuni casi si è provveduto a confronti con la situazione che, per gli stessi esami e le stesse aziende, si manifestava nell’aprile – maggio 2011
Aspetti metodologici • Va ricordato come oggi i dati siano raccolti in modo poco utile a monitorare l’effettivo andamento delle liste di attesa • Il formato dei dati non è disponibile in formato elettronico elaborabile e richiede lunghe ricopiature manuali • Non vi sono codici e nomi uniformi per le prestazioni • Non sono inclusi i soggetti convenzionati • Non è registrato l’eventuale dilazione per scelte del paziente (né risulta possibile capire se tale scelta derivi da sistematica sfiducia rispetto a determinati presidi) • I dati non sono suddivisi per urgenza di prescrizione Se si ritiene importante agire sulle liste di attesa il primo passaggio è quello di dotarsi di un sistema informativo adeguato. Oggi, nell’era informatica, non appare impossibile…
ASL Alessandria • A Tortona, uno dei presidi piemontesi con maggiori criticità, si attendono 454 giorni (!) per una mammografia (erano 267 nel 2011), e 310 per iniziare un trattamento riabilitativo per la disabilità (210 a Arquata scrivia) e165 per un’ecografia • Molteplicità di tempi di attesa oltre i tre mesi anche a Acqui Terme, Novi Ligure, Casale Monferrato
AO S.S. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo AL • Presso l’Azienda ospedaliera di Alessandria tempi di attesa superiori ai 5 mesi per esami della retina, visita oculistica, TAC, ecodoppler, ecografia, ecografia mammella • Tempi di attesa di 4 mesi e più per risonanza magnetica e colonscopia, tre mesi per una visita pneumologica
ASL Asti • Presso l’ospedale Santo Spirito Valle Belbo si attendono più di sei mesi per il trattamento delle disabilità e per l’ecodoppler • All’Ospedale Cardinale Massaia di Asti si atendono 150 giorni per una risonanza magnetica, 130 per un’esame neurologico, più di tre mesi per un’ecografia dell’addome o della mammella
ASL Biella • A Biella e Cossato si attende un anno per una visita oculistica (a Cossato due anni fa la si otteneva in un mese), a Biella e Trivero un anno per una visita odontostomatologica, sempre a Biella ci vogliono più di sei mesi per una visita cardiologica
ASL Novara • Al poliambulatorio di Borgomanero si attendono 270 giorni per una visita in cardiologia pediatrica, 165 per una vistita allergologica, 141 per una visita ginecologica, 138 per gastroenterologia, 117 per visita oculistica • Visite ed esami oltre i tre mesi anche a Ghemme, Arona e Trecate
AOU Maggiore della Carità • L’ospedale Maggiore della Carità di Novara fa attendere 245 giorni per una visita al Centro cefalee, 204 per una colonscopia, 187 per una visita oculistica, 160 per un’ecocardiografia, 139 per un’esofagogastroduodenoscopia (erano 56 giorni di attesa due anni fa), 131 per una visita dietologica, 115 per una visita cardiologica (due anni fa bastava un mese)
ASL TO 1 • Presso l’ASL TO 1, l’Ospedale Martini fa attendere 273 giorni per un test cardiovascolare, 172 per un’ecografia della mammella o una mammografia (si attendeva solo un mese due anni fa), 146 per un’ecocardiografia, 138 per un’ecografia ginecologica • All’Oftalmico si attendono 251 giorni per uno studio del campo visivo e 119 per una visita oculistica • Attese consistenti per molte visite ed esami anche nei diversi poliambulatori
ASL TO 2 • Un anno di attesa al Maria Vittoria per un’ecografia alla mammella o in corso Toscana per una visita cardiologica • Attese sopra i 200 giorni per uno studio del campo visivo al Maria Vittoria, per visite cardiologiche al Poliambulatorio Le Chiuse o in quello di via del Ridotto e per Odontostomatologia in via Pacchiotti o in corso Toscana • Sempre al Maria Vittoria, ci vogliono 168 giorni per un’ecografia ginecologica
ASL TO 3 • Decine di visite ed esami oltre i tre mesi di attesa all’ASL TO 3 • A Rivoli per un’ecocardiografia si attendono 323 giorni, ad Avigliana 208 per uno studio del campo visivo, oltre sei mesi di attesa a Rivoli per elettrocardiogramma e colonscopia • Le attese sopra i tre mesi riguardano i presidi e poliambulatori di Rivoli, Avigliana, Condove, Collegno, Grugliasco, Giaveno, Pinerolo, Venaria, Susa • Molti i casi di peggioramento rispetto a due anni fa
ASL TO 4 (oltre i sei mesi di attesa) • Presso l’ASL TO 4 emerge una situazione disastrosa circa i tempi di attesa. Sono circa 120 gli esami e le prestazioni per i quali le attese superano i tre mesi • I problemi riguardano tutti i presidi, Ivrea, Cuorgné e Cirié in testa • Ci vogliono 316 giorni per un’ecodoppler a Ivrea, 274 per un’ecocardiografia a Courgné o a Ivrea, 267 per una mammografia ad Ivrea, 264 per una visita oculistica
ASL TO 4 (5 – 6 mesi di attesa) • Diversi i casi di peggioramento nell’ultimo biennio: a Chivasso per una visita cardiologica due anni fa ci volevano 31 giorni, ora 176 • A Cirié due anni fa ci volevano 84 giorni per una visita neurologica, oggi sono 197 • A San Mauro due anni fa ci volevano 64 giorni per una visita pneumologica, ora sono 167
ASL TO 5 • Oltre 300 giorni a Chieri per una mammografia, una colonscopia (ci volevano 49 giorni due anni fa), o un ecodoppler • Nove mesi per un esame all’occhio a Moncalieri e Chieri (ce ne volevano due, due anni fa)
Torino - Città della Salute • Alle Molinette nove mesi per una risonanza magnetica o un’ecografia della mammella, 221 giorni per una mammografia o una visita ortopedica, più di sei mesi per molte altre visite ed esami • 203 giorni al Sant’Anna per una visita allergologica (erano 49 due anni fa) • Numerose prestazioni oltre i tre mesi di attesa anche al CTO – Maria Adelaide e al San Lazzaro
San Luigi e Mauriziano - TO San Luigi Mauriziano • Ci vogliono 387 giorni per una visita reumatologica al San Luigi • 8 – 9 mesi per l’ecotomografia, l’ecografia e l’ecocardiografia • Molti altri esami sopra i sei mesi: visita podologica, per l’osteoporosi, oculistica, test cardiovascolare da sforzo, visita ginecologica e altri • Lo stesso al Mauriziano per lo studio del campo visivo e per l’elettrocardiogramma dinamico, sopra i 200 giorni anche ecodoppler e 177 per l’ecocardiografia
Vercelli e VCO Vercelli • A Vercelli e nel VCO, anche se non mancano tempi di attesa di 5-6 mesi: NPI a Domodossola e Verbania, Test cardiovascolare (165 giorni contro i 49 di due anni fa) e ecocardiografia a Vercelli VCO
ASL CN 1 • Presso l’ASL CN 1 si aspettano oltre duecento giorni per un Ecodoppler a Saluzzo, per un esame della retina a Savigliano o per una visita odontostomatologica a Cuneo • Anche a Mondovì attese superiori ai 5 mesi per colonscopia, cardiologia, ecocardiografia e ecodoppler
ASL CN 2 • Più di trenta specialità con attese superiori ai tre mesi presso l’ASL CN 2 • Ad Alba si aspetta oltre un anno per una visita per cefalea • Tempi di attesa di sei mesi o più a Bra per ecodoppler e colonscopia, a Sommariva Bosco per nefrologia, a Bra per oculistica e ad Alba e Bra per una ecocardiografia • Numerose prestazioni ad Alba e Bra vengono erogate dopo 5 mesi • Ad Alba l’ecografia della mammella richiedeva 34 giorni di attesa due anni fa, oggi ce ne vogliono 141
Santa Croce e Carle - CN • Al Santa Croce e Carle si aspettano 287 giorni per una visita oculistica, 268 per una densitometria ossea e 210 per un esame di urodinamica • Sopra i sei mesi anche gli esami per l’osteoporosi, le visite ortopediche e l’ecodoppler
Visita oculistica • Per una visita oculistica in Piemonte in 38 presidi di 12 diverse ASL si attende più di tre mesi • si aspetta un anno a Biella e Cossato e più di 200 giorni a Ivrea, Courgné, Orbassano e Cuneo • A Cossato un anno fa l’attesa era solo di 24 giorni
Visita cardiologica • Per una visita cardiologica in Piemonte in 22 presidi di 11 diverse ASL si attende più di tre mesi • si aspetta più di duecento giorni in diversi ambulatori torinesi, sia l’ASL TO 2 che l’ASL TO 4 hanno numerosi casi di attese molto lunghe • A Chivasso nel 2011 l’attesa era di 31 giorni, ora di 176; a Novara era di 53 giorni ora è di 115
Ecocardiografia • Per una ecocardiografia in venti presidi di 12 aziende l’attesa è superiore ai tre mesi • L’attesa maggiore è a Rivoli, dove si attendono 323 giorni, ma attese molto lunghe riguardano anche Ivrea e Cuorgné (270 giorni), il San Luigi di Orbassano (254), gli ospedali di Alba, Bra e Pinerolo (intorno ai 170 giorni), Novara (160)
Colonscopia • Per una colonscopia con endoscopio flessibile in 18 presidi di 12 aziende l’attesa è superiore ai tre mesi • A Chieri si attendono 347 giorni, che erano solo 49 due anni fa • Le attese superano i sei mesi anche a Rivoli, Cuorgné e Bra e sono superiori ai 160 giorni anche a Alba e Cuneo
Ecodoppler Ecodoppler tronchi sovraortici • Per una Ecodoppler dei tronchi sovraortici in 18 presidi l’attesa è superiore ai tre mesi, cui si aggiungono altri 6 mesi per l’Ecodoppler arti e 4 mesi per altri esami Ecodoppler; • A Chieri si attendono 347 giorni per l’Ecodoppler TS, a Ivrea 316 per l’Ecodoppler arti, attese oltre i 200 giorni a Cuorgné (258), Bra (200), Novara (204), Saluzzo (263), Cirié (216) Ecodoppler arti
Spirometria • Per una spirometria ci vogliono più di tre mesi in nove presidi di 4 diverse ASL • Si superano i sei mesi a Cuorgné, Ivrea
Ecografia mammella e Mammografia • Vi sono 16 presidi in cui l’ecografia della mammella o la mammografia vengono eseguiti in tempi superiori ai tre mesi • in tre casi, Maria Vittoria di Torino, Chieri, e Tortona, l’attesa è superiore all’anno, ad Ivrea, Molinette e Cirié è superiore ai 200 giorni • Al Martini due anni fa si attendevano 37 giorni, ora 172; a Chieri due anni fa si attendevano 62 giorni, ora 388; a Tortona i tempi di attesa in due anni sono raddoppiati
La salute che attende • Questa situazione fotografa un quadro di sanità pubblica virtuale. È evidente che il cittadino che sta male o teme per la propria salute non sceglierà mai di utilizzare un servizio fruibile solo 3 mesi dopo (e tantomeno un anno dopo) • Le prenotazioni a diversi mesi di distanza con ogni probabilità saranno disertate • Con l’aumento dei ticket vi saranno sempre più persone che scelgono il privato anche fuori convenzione, che ormai ha costi non molto differenti per diverse prestazioni • Tutto ciò va a configurare un quadro in cui la possibilità di curarsi appare fortemente compromessa, soprattutto per le fasce di reddito più modeste • La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente in quanto il blocco indiscriminato del turn over del personale sta determinando problemi in tutte le Aziende sanitarie
Le nostre proposte - 1 • In Italia si eseguono ogni anno 61 milioni e 500 mila esami radiologici, più di un esame a cittadino; si eseguono un miliardo e 44 milioni di esami di laboratorio. Il primo punto su cui intervenire è l’appropriatezza delle richieste; l’eccesso di medicalizzazione porta ad una richiesta infinita di esami di laboratorio e radiologici. Occorre definire percorsi diagnostico terapeutici che i medici prescrittori devono essere tenuti a rispettare • Inserimento nei CUP dei centri privati accreditati. Non abbiamo bisogno di esami di laboratorio eseguiti in laboratori privati, perché i laboratori ospedalieri possono fare il doppio degli esami richiesti. Occorre chiedere ai laboratori privati le prestazioni specialistiche rispetto alle quali il sistema sanitario è più debole, pur mantenendo il budget • Prestazioni aggiuntive da parte degli ospedali per le attese maggiori e le patologie più gravi. Non si può aspettare un anno per una colonscopia. L’obiettivo deve essere quello di dare una risposta almeno in 60 giorni.
Le nostre proposte - 2 • Utilizzo da parte di specialisti ospedalieri del “ricettario rosso”, evitando l’invio al medico curante del cittadino in un inutile rimando di visite e di esami che fanno perdere tempo al cittadino e al medico di famiglia. Se un paziente si rivolge ad un ospedale pubblico, la prestazione deve essere garantita all’interno dello stesso ospedale • Pulizia periodica delle liste di attesa. Se un paziente viene prenotato a sei – sette mesi è probabile che si organizzi per conto suo in maniera diversa. Crediamo che almeno il 20% – 30% delle persone che sono in lista di attesa abbiano già risolto in altro modo il loro problema. Questo vale sia per gli interventi chirurgici che per gli esami specialistici