1 / 15

Ottava lezione

Ottava lezione. il Gorgia. Sottotitolo : “Perì rhetorikès” Un vero dialogo : presenza di avversari; pluralità di temi e di livelli (il senso e il valore della retorica, il rapporto tra potere e giustizia, la miglior forma di vita possibile);. Le domande aperte dal dialogo.

agalia
Download Presentation

Ottava lezione

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Ottava lezione

  2. il Gorgia • Sottotitolo : “Perì rhetorikès” • Un vero dialogo: • presenza di avversari; • pluralità di temi e di livelli (il senso e il valore della retorica, il rapporto tra potere e giustizia, la miglior forma di vita possibile);

  3. Le domande aperte dal dialogo • Qual è la natura della persuasione di cui la retorica è l’arte, e qual è l’oggetto della retorica? • La retorica è un’attività indifferente ai valori, o deve essere subordinata alla giustizia? • Cosa significa essere “potenti”? • Il tiranno è un individuo felice? • È meglio commettere un’ingiustizia, oppure subirla? • Il diritto del più forte di fronte al potere del più giusto: su cosa si basa la distinzione tra giusto e ingiusto? • Qual è la vita migliore? • In che cosa consiste la vera politica? • Qual è il senso dell’impegno filosofico?

  4. Dall’Apologia al Gorgia • La domanda fondamentale di A.: “che cosa fa la fp?” • La domanda fondamentale di G.: “Come vivere il tempo che abbiamo in modo che la nostra vita sia la migliore possibile?” (512E). • Far buon uso della libertà (cfr. Pericle). • La posta in gioco del dialogo: la miglior scelta di vita possibile.

  5. “ma tu che cosa fai nella vita?” • Occasione del dialogo: visita del retore Gorgia ad Atene (Gorgia riceve i visitatori a casa di Callicle). • Socrate vuole sapere dall’esperto qual è la sua arte, e che valore ha (447c, 449a). • Amplificazione del tema iniziale (cos’è la retorica): retorica→commettere/patire ingiustizia→come si deve vivere (come filosofi, come politici). • Retorica; • Responsabilità; • Giustizia; • Educazione civica; • Leadership politica.

  6. I personaggi • Gorgia: il gentleman; • Polo: il giovane (allievo) sofista; • Callicle: la “pietra di paragone” della filosofia e di Socrate (486d-e)

  7. Primo scontro: Socrate contro Gorgia (447a-461b) • La domanda: che cos’è la retorica? (449c-455a); - Che cosa non è: la retorica non deriva da alcuna pratica manuale, ma si basa interamente sulla parola (449d-451a); • Che cosa è I: un’arte di persuadere, e non un’arte che insegna una verità; • Che cosa èII: la retorica è un’arte della persuasione che si pratica davanti ai tribunali o alle assemblee cittadine.

  8. Replica (e confutazione) di Socrate • 454e: “ma non esistono forse due tipi di persuasione: una persuasione che permette di credere senza sapere, e una persuasione che permette di conoscere?” • Il (vero) potere della retorica (455b-457c): la retorica non conosce le cose che fa credere. • Socrate confuta Gorgia (457c-461b).

  9. Gorgia La retorica è la scienza dei discorsi che si occupano del giusto e dell’ingiusto (449d); La retorica si occupa delle cose più grandi (451e); La retorica è una techne che produce persuasione (452e, 454b, nei tribunali, nelle assemblee..); Ma Gorgia non ci sta: “la retorica abbraccia e contiene in sé tutti i poteri” (456b, es. del paziente); Della retorica non si deve fare un uso ingiusto, ma per un altro verso l’oratore potrebbe fare anche un uso ingiusto della retorica: questa è una contraddizione. Socrate Ma anche altre arti hanno a che fare con i discorsi (450b e segg., es. medicina, ginnastica); Anche il medico e il maestro di ginnastica potrebbero dare la stessa risposta (452d); Ma quale tipo di persuasione produce? (455a) produce credenza senza conoscenza→il retore non sa insegnare cosa è giusto e cosa non lo è. Il retore sa solo persuadere. La retorica non trasmette nulla: la retorica manipola coloro che non sanno; Ma allora l’arte del retore sarebbe solo quella di persuadere gli ignoranti? - La retorica deve essere al servizio della giustizia; - della retorica si può fare un uso ingiusto (perché alcuni discepoli lo fanno): contraddizione e confutazione dell’argomento di Gorgia. Confutazione di Gorgia

  10. Dover fare giustizia: coerenza socratica, contraddizione di Gorgia • Il giusto fa cose giuste→il giusto non vorrà mai fare ingiustizia→se il retore conosce il giusto→il retore non vorrà mai fare ingiustizia→se il retore ammette di poter fare cose ingiuste, Gorgia si contraddice, e il dialogo deve proseguire (se si vuole giungere a una conclusione coerente); necessità di andare dove ci porta il logos. • Confutazione di un argomento=confutazione di uno stile di vita. • Ancora sul metodo (dialogico) socratico (453c): “nell’interesse del logos”.. (457d-458b): non si tratta soltanto di vincere (riconoscere l’errore, rispettare l’interlocutore).

  11. Intervento di Polo (e scontro con Socrate) • Cambio di tono (461c, 462b): “Allora Socrate, rispondimi, dimmi tu che cosa è la retorica?”; • Il retore come il cuoco: la retorica è una pseudo-arte, una pratica empirica “capace di produrre un certo diletto e un certo piacere”. Come il cuoco lusinga il palato, il retore lusinga chi si lascia persuadere.

  12. Le 4 technai buone: Ginnastica; Medicina; Legislazione; Giustizia. Le 4 forme di lusinga: Gastronomia; Cosmesi; Retorica; Sofistica. 465c-d-e

  13. Reazione di Polo • Immenso potere del retore nella città: il retore nella polis è come un tiranno, può tutto ciò che vuole (466b,c,e); • Confutazione socratica (467a, 468e): • Il potere dettato dal desiderio=potere illusorio; • Il vero potere=agire secondo il bene. • Il tiranno non è invidiabile (compiere ingiustizia è il male peggiore). • Necessità di conoscere i fini cui sono rivolte le azioni: il potere senza conoscenza è privo di valore.

  14. Il “paradosso” della giustizia socratica • “Il più grande dei mali è commettere ingiustizia” (469b); • “Se fosse necessario scegliere tra subire un’ingiustizia o commetterla, preferirei subirla” (469c); • Socrate dimostra a Polo che non si può essere contemporaneamente ingiusti e felici (come Archelao): • Commettere ingiustizia non supera, in dolore, il patirla; • Ma commettere ingiustizia supera il patirla per quanto riguarda il male (male morale); • Quindi commettere ingiustizia è peggio che patirla; • La retorica serve solo con chi ha intenzione di commettere il male: altrimenti, è inutile.

  15. Retorica (e politica): Lusinga il demos (come il cuoco gratifica il palato) per ottenere voti; Non sa nulla, ma finge di sapere; Un metodo che fa appello ai molti. Dialettica: Costringe i partecipanti al dialogos; Il suo potere dipende dalla forza non costrittiva dell’argomento migliore (e non dai voti); Un metodo che fa appello al singolo. Pratica politica (Atene) e dialettica (Socrate)

More Related