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In cammino c on DANTE. Classe 2 a C Scuola media “C. LEVI”. CHI?. Maggior poeta italiano. Nacque a Firenze 1265. Fu priore di Firenze. Fu esiliato. DANTE ALIGHIERI. Amò Beatrice. Morì a Ravenna nel 1321. Padre della lingua italiana. Che cosa?. Storia di un viaggio
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In cammino con DANTE Classe 2aC Scuola media “C. LEVI”
CHI? Maggior poeta italiano Nacque a Firenze 1265 Fu priore di Firenze Fu esiliato DANTE ALIGHIERI Amò Beatrice Morì a Ravenna nel 1321 Padre della lingua italiana
Che cosa? Storia di un viaggio nell ’oltretomba Poema Allegorico: sotto il significato letterale ce n’è uno di tipo morale e religioso Didascalico: si propone di insegnare qualcosa all ’intera umanità
QUANDO? Nel 1300 anno santo settimana santa giubileo da giovedì 7 a giovedì 14 aprile papa Bonifacio VIII
Dove Dante , come tutti gli uomini del suo tempo, pensava che al centro dell’ Universo si trovasse la terra immobile, e che tutti i pianeti le girassero intorno, secondo la teoria di Tolomeo
Perché? • Per trasmettere all ’ umanità un messaggio morale. • Mostrare agli uomini gli effetti negativi del peccato e indicare la vera via della redenzione spirituale.
Titolo originale: Comedia o Commedia L’aggettivo Divina le fu dato da Boccaccio Lingua : volgare Versi : endecasillabi Cantiche: 3 Inferno, Purgatorio, Paradiso Canti : ogni cantica 33 canti Proemio: 1 Strofe : terzine Rime: incatenate Struttura dell’opera Come?
Simbolismo Guide Canti Cantiche Durata del viaggio Cerchi o gironi
I luoghi dell’Inferno Dalle parti di Gerusalemme, in un luogo indefinito Vicino a una selva oscura Si trova la porta dell’Inferno
LA SELVA OSCURA «Nel mezzo del cammin di nostra vitami ritrovai per una selva oscura,ché la diritta via era smarrita.» La selva rappresenta il peccato eDante vi vaga poichè ha perso la retta via
LE TRE FIERE La Lonza Il Leone lussuria La Lupa avarizia superbia
Per me si va nella città dolente , per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : fecemi la divina potestate, la somma sapienza e ‘l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne ,e io etterna duro. Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate
Virgilio San Bernardo Beatrice
Virgilio • Rappresenta la ragione terrena • Guida Dante nell’Inferno e nel Purgatorio
Beatrice Guida Dante nel Paradiso
Giunto nel cielo più alto, tra voli di angeli e canti sublimi, grazie alle preghiere di San Bernardo e alla benevolenza della Vergine Maria, Dante riuscirà e intravedere Dio e intuire il mistero della trinità
Prima Cantica INFERNO
Gli Ignavi ANTINFERNO Coloro che non furono abbastanza buoni da meritare una sorte migliore, né così cattivi da finire all’Inferno
Acheronte Stige I fiumi dell’Inferno Cocito Flegetonte
Fiume Acheronte Palude dello Stige Fiume Flegetonte Cocito lago ghiacciato
Fiume Stige Lo Stige è simile a una palude nera e nelle sue acque si agitano le anime degli Iracondi
FLEGETONTE Fiume rosso di sangue bollente, scorre nel primo girone del VII cerchio, in cui sono puniti i violenti contro il prossimo.
Gran lago ghiacciato COCITO Lago ghiacciato situato nel IX cerchio dell’Inferno, qui vengono puniti i traditori, sommersi dal ghiaccio e colpiti continuamente dalle gelide raffiche di vento prodotte dalle immense ali di Lucifero
CARONTE fiume Acheronte Figlio dell’Erebo e della Notte, traghetta le anime da una riva all’altra del fiume Acheronte, verso i supplizi infernali del caldo e del gelo. Dante lo descrive come un demone dall’aspetto di un vecchio con la barba bianca e gli occhi di fuoco.
MINOSSE II°cerchio: lussuriosi Fu il mitico re e legislatore di Creta figlio di Giove e di Europa. Fu un re giusto e sapiente e per questo Zeus lo pose all’entrata dell’oltretomba per giudicare i morti. Dante lo trasforma in una creatura mostruosa e ringhiante. Egli si avvolge con la lunga coda tante volte, quanti sono i cerchi infernali che l’anima deve scendere per raggiungere il luogo della propria pena.
III° cerchio: I Golosi CERBERO E’ il cane a tre teste della mitologia classica. Custode dei peccatori di gola , dilania avidamente i dannati. Latra con le tre gole, graffia e squarcia gli spiriti . Ha occhi rossi sanguigni, barba sudicia, unta e nera, ventre largo, mani unghiate e grandi fauci.
IV cerchio: Avari e Prodighi PLUTO Demone iroso e orrendo, ha sembianze di un cane rabbioso ma anche tratti umani. Punisce gli avari e i prodighi separandoli in due schiere opposte mentre spingono enormi macigni. Aggredisce tutti con voce arrochita e sgradevole
V °cerchio - Palude dello Stige: Iracondi e Accidiosi FLEGIAS Traghetta le anime nella bollente palude dello Stige. Figlio di Marte e di Crise, Flegias è una figura mitologica trasformata da Dante in un demonio con le ali. E’ rissoso e si rivolge a tutti con arroganza, si muove con rapidità, strepita e minaccia. Simboleggia l’ira insensata e la vendetta.
VI cerchio – città di Dite: Eretici LE TRE FURIE Megera (la nemica); Tisifone (la punitrice dell’assassinio); Aletto (la senza riposo). Figlie dell’ Erebo e della notte erano già terribili strumenti della collera divina presso gli antichi. Hanno un aspetto femminile ma il corpo e la testa sono avvolti da serpenti. Si lacerano il petto con le loro unghie, si percuotono con il palmo delle mani, lanciano grida altissime. Rappresentano il fascino della tentazione e del peccato e gli ostacoli che l’uomo incontra sulla via della salvezza.
MINOTAURO Tra il VI° e VII° cerchio È il guardiano del Cerchio dei violenti ed è qui che Dante e Virgilio lo incontrano.È un essere mostruoso e feroce metà uomo metà toro.
I CENTAURI VII Cerchio: I° Girone Violenti Contro il prossimo Dante li pone nel primo girone del vII cerchio dell'Inferno, dove sono puniti i violenti contro il prossimo. I centauri hanno il compito di saettare i dannati immersi nel Flegetonte, qualora questi emergano più del dovuto.
ARPIE II° Girone: Violenti contro se stessi Dante le descrive come mostruosi uccelli dalle grandi ali, colli e volti umani, un grosso ventre piumato e zampe artigliate. Nidificano tra le piante dove sono imprigionate le anime dei suicidi e si cibano delle loro foglie, provocando dolore ai dannati.
GERIONE VIII Cerchio – Malebolge: I Fraudolenti Era un gigante con tre teste, sei braccia e sei gambe, cioè tre corpi uniti su un unico ventre che fu ucciso da Ercole. Dante ne fa un mostro triforme, con il viso umano, il corpo di drago e la coda forcuta e velenosa da scorpione e lo colloca a custodia dei fraudolenti. Punisce seduttori e ruffiani . Porta su di sé Dante e Virgilio e li trasporta sul fondo del burrone. Rappresenta l’inganno e la frode.
IX Cerchio – Lago Cocito: I traditori I GIGANTI Figli della terra, sono esseri mostruosi che abusano della loro forza per levarsi contro la Divinità. Essi sono custodi dei traditori e sono, nello stesso tempo, peccatori puniti e perciò incatenati e posti dall’ombelico in giù dentro il grande pozzo centrale dell’inferno
Il suo nome significa “portatore di luce”, era l’angelo più bello e spendente. Guidò la rivolta contro Dio e fu precipitato nel profondo dell’Inferno. Dante lo rappresenta come un gigantesco mostro a tre teste: ina rossa, una nera e una gialla, sotto le quali spuntano tre paia di ali senza penne, che sbattono continuamente provocando venti che gelano la palude dello Stige. Lucifero
Le pene dei dannati La legge del CONTRAPPASSO
GLI IGNAVI Corrono nudi dietro ad un' insegna, punti da vespe e mosconi
lussuriosi Travolti dalla passione amorosa, ora sono trascinati da una bufera eterna
golosi Non seppero resistere alle tentazioni della gola e ora sono stesi in un fango puzzolente, flagellati da una pioggia di grandine e straziati da Cerbero, un cane a tre teste
Avari e prodighi Fanno rotolare con il petto pesanti macigni, insultandosi
IRACONDI E ACCIDIOSI Sono immersi nella acque della palude dello Stige; i primi si mordono, gli altri stanno sepolti nel fango
ERETICI Giacciono in tombe infuocate
VIOLENTI contro il prossimo:Tiranni – Assassini - Predoni Sono immersi nel sangue bollente del flegetonte e colpiti con frecce dei centauri
Violenti contro se stessi:Suicidi - Scialacquatori Sono mutati in piante e straziati dalle Arpie
Violenti contro Dio: Bestemmiatori – coloro che non rispettano le leggi della natura Sono flagellati da una pioggia di fuoco
Seduttori e Ruffiani Corrono nudi, infilzati da diavoli
Adulatori Sono immersi nello sterco
Simoniaci Stanno con la testa conficcata in buche mentre le fiamme bruciano i loro piedi