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Ergonomia e organizzazione del lavoro L'azione dei delegati e degli Rls. 1. Il contesto Globalizzazione – delocalizzazione - crisi economica. Globalizzazione - crisi e minaccia di delocalizzazione: i tre fattori utilizzati dalle imprese come pretesto per
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Ergonomia e organizzazione del lavoro L'azione dei delegati e degli Rls 1
Il contestoGlobalizzazione – delocalizzazione - crisi economica • Globalizzazione - crisi e minaccia di delocalizzazione: i tre fattori utilizzati dalle imprese come pretesto per ridurre il costo del lavoro • Ma in Italia, poiché non è possibile agire ancora sul salario, le imprese riducono il costo del lavoro con il peggioramento delle condizioni di lavoro • Aumentano i ritmi produttivi - aumentano i rischi di patologie • La Fiat è un caso esemplificativo di questa strategia delle imprese 2
Ergonomia e organizzazione del lavoro Due approcci per la definizione dell'organizzazione del lavoro: A. Le metodologie per misurare la prestazione di lavoro (MTM – TMC- UAS) • Obiettivo: individuare tempi e metodi per rendere più produttiva la prestazione di lavoro B. Le metodologie per valutare i rischi per gli arti superiori (OCRA- RULA- HALL ecc) • Obiettivo: calcolare l’indice di rischio di patologie ed individuare le misure di prevenzione per la tutela della salute 3
Ergonomia e organizzazione del lavoro Confronto Mtm-Ocra La velocità media dei ritmi di lavoro definita dalle tabelle MTM è molto più elevata di quella standard definita dal metodo Ocra: • Mtm: frequenza media di circa 90 az/min • Ocra: frequenza standard di riferimento di 30 az/min • Es:"prendere e piazzare" 10 volte una vite:Tempo Mtm in 7 sec;tempo Ocra: 40 sec • Conseguenza: in una fase di lavoro con tempi Mtm, se si fa un'analisi Ocra corretta l’indice di rischio risulta sicuramente elevato. 4
Ergonomia e organizzazione del lavoro Le imprese, di solito, adottano due strategie per evitare di avere dei Dvr con indice di rischio elevato: • utilizzano metodi che sottostimano il rischio (come fa Fiat con Ergouas) • utilizzano Ocra ma sottostimano i valori dei fattori di rischio sui quali si basa l'analisi (freq. az/min, forza, postura ecc.) • Se nell’analisi, ad es., si considera una freq az/min più bassa di quelle reale (ad es 30 invece di 50) • anche l’indice di rischio finale sarà più basso di quello reale • In questo modo l'azienda evita l'attuazione di misure di prevenzione che agiscono sulla produttività (pause, ritmi di lavoro ecc.) 5
Ergonomia e organizzazione del lavoro Le strategie delle imprese, in caso di Dvr con indice di rischio elevato, per evitare l’adozione di misure che incidono sulla produttività : • si introducono delle pause ( 8/10 min in un’ora) • si recupera il tempo delle pause riducendo i tempi dei singoli cicli di lavoro • ma, in questo modo, aumenta la velocità de ritmi di lavoro • aumentano, di conseguenza, i rischi di patologie muscolo-scheletriche 6
Ergonomia e organizzazione del lavoro Esempio 1. Turno senza pause: • turno di 480 min; pausa mensa di 30 min; tempo netto di lavoro: 450 min; tempo di ciclo: 60 sec; produzione: 450 pezzi 2. Turno con 6 pause da 10 min: • Tempo netto di lavoro: 390 min; • Per produrre lo stesso numero di pezzi nel turno (450) l’azienda riduce il tempo di ciclo di 8 sec (da 60 a 52 sec) 3.In questo modo l’indice di rischio viene ridotto solo apparentemente (con le 6 pause) ma, in realtà, rimane elevato per l’aumento della frequenza az/min 4. Ma, in caso di controlli Asl, l’introduzione delle 6 pause risulta evidente; l’aumento dei ritmi di lavoro è più difficile da scoprire 7
Il caso Fiat La Fiat è un caso esemplificativo della strategia delle imprese per ridurre il costo del lavoro attraverso il peggioramento delle condizioni di lavoro. La Fiat, infatti, per trasferire la produzione della Panda dalla Polonia a Pomigliano ha posto come precondizione: • l'aumento dei ritmi produttivi, • la riduzione delle pause, • una serie di vincoli e sanzioni per eliminare ogni forma di dissenso rispetto alle condizioni imposte. 8
Il caso Fiat La Fiat pone vincoli e sanzioni perchè è perfettamente consapevole del fatto che: • nelle sue aziende i ritmi produttivi sono già al limite della soglia di resistenza psico-fisica • l’aumento (del 4-7%) della velocità dei ritmi di lavoro, previsto dal sistema Ergo-Uas, produrranno un aumento delle malattie e della conflittualità spontanea dei lavoratori in azienda 9
Ergonomia e organizzazione del lavoro: l'azione degli Rls • Ma la metodologia utilizzata da Fiat, Ergo-Uas, tende a sottostimare i rischi e, quindi, ad aumentare la velocità dei ritmi di lavoro • L'azione della Fiom su Ergo-Uas è un caso esemplificativo di azione sindacale basata sulla ricerca e la diffusione delle conoscenze per potenziare l'azione dei delegati • Una modalità d'azione che, attraverso il Sapere, è riuscita a mettere in discussione la base tecnico-scientifica di una metodologia aziendale e ad innescare un percorso d'azione per evitare il peggioramento delle condizioni di lavoro. 10
Ergonomia e organizzazione del lavoro: l'azione degli Rls • Un'azione efficace dei delegati nella verifica dei DVR, quindi, incide sia sulla prevenzione che per ottenere il giusto risarcimento in caso patologie • Ma in caso di giudizio di inidoneità di un lavoratore alla sua mansione specifica • è fondamentale il ruolo dei delegati, nell'analisi del ciclo produttivo, per individuare mansioni alternative per il lavoratore 11
Ergonomia e organizzazione del lavoro:l'azione degli Rls E' fondamentale, quindi, l'acquisizione da parte dei delegati delle competenze adeguate per verificare la correttezza dei DVR • E' fondamentale la collaborazione dei delegati sia con le Asl (per la prevenzione) che con l'Inca (per il giusto risarcimento) per rafforzare la loroazione per la tutela della salute • L'azione congiunta Fiom-Inca alla Fiat Sata, ad es., ha prodotto il riconoscimento di un numero rilevante di patologie muscolo-scheletriche 12