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Empoli, L’Osservatorio Integrato sul mercato del lavoro del circondario Empolese-Valdelsa. Quattro anni di studio. Le professionalità strategiche nei settori della meccanica e dell’agro-alimentare del Circondario Empolese –Valdelsa. Franco Bortolotti, Enrico Fabbri, 10.12.2008.
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Empoli, L’Osservatorio Integrato sul mercato del lavoro del circondario Empolese-Valdelsa. Quattro anni di studio Le professionalità strategiche nei settori della meccanica e dell’agro-alimentare del Circondario Empolese –Valdelsa Franco Bortolotti, Enrico Fabbri, 10.12.2008
Obiettivo della ricerca • L’analisi del ruolo e fabbisogni delle professionalità chiave in alcuni settori rilevanti (anche con valore di sperimentazione di un metodo), sia dal punto di vista qualitativo che qualitativo
La scelta dei settori: un certo peso, prospettive non di crisi Un lavoro sul dettaglio di territorio e sottosettore
IL PROCESSO DI RILEVAZIONE DEI DATI Incontri con le Associazioni di rappresentanza Analisi di contesto Individuazione repertorio profili professionali critici Consultazione di “testimoni privilegiati” Definizione di dettaglio dei profili professionali critici Interviste ad imprenditori Quantificazione dei fabbisogni professionali Rilevazione telefonica
GLI INCONTRI CON LE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA – fase 1 • Problematiche congiunturali e strutturali dei settori oggetto d’analisi • Modalità di riproduzione professionale • Prima individuazione delle figure professionali critiche • Politiche formative su scala locale Analisi di contesto carenza inadeguatezza
LA CONSULTAZIONE DEI TESTIMONI PRIVILEGIATI – fase 2 Responsabili di imprese rappresentative dei settori oggetto di studio (2-3) Chi sono Le problematiche strutturali del settore • Verifica ed approfondimento delle modalità di riproduzione professionale • Valutazione delle politiche formative locali • Definizione dei profili professionali critici Individuazione repertorio profili professionali critici • Descrizione delle fasi di processo in cui i profili professionali operano • Descrizione delle competenze
I Profili strategici (secondo le associazioni di rappresentanza ed i testimoni privilegiati) Un esempio dalla meccanica
LE INTERVISTE AGLI IMPRENDITORI ( circa 25) – fase 3 Verifica e definizione delle competenze Definizione di dettaglio dei profili professionali critici Individuazione capacità Individuazione conoscenze
Ricostruzione dei profili • Raccordo con la classificazione Regione Toscana • Analisi del contesto (collocazione contrattuale, organizzativa, opportunità, percorsi formativi) • Classificazioni statistiche e professionali (Escelsior, Isfol, Ebna, Enfea, Obnf, IFTS) – comparazioni e repertori
La descrizione dei profili … sta in un quadro più ampio…
Scheda competenze di un profilo (risultati dalle aziende intervistate direttamente)
Competenze più rilevanti per profilo Tipologie di competenze: GDR Gestione del ruolo TEC Tecniche SOM Strategico-organizzative-manageriali
Distribuzione delle competenze • Tipologia comp. Freq. Freq.% • GDR 8 30% • SOM 3 11% • TEC 16 59% • Tot. 27 100% Tipologia competenze Freq. Freq.% GDR 3 13% SOM 5 22% TEC 15 65% Tot. 23 100% meccanica agroalimentare
Rilevanza % media dei profili Il dato riflette l’omogeneità interna del settore, la diffusione nelle imrpese dei vari profili professionali
LE INTERVISTE TELEFONICHE (50) – fase 4 • Verifica della rilevanza delle professionalità mappate • Verifica quantitativa sui fabbisogni del tessuto produttivo sulle professionalità mappate • Verifica delle modalità e delle difficoltà di reperimento sul mercato delle professionalità mappate Quantificazione dei fabbisogni professionali
Indagine quantitativa • Aziende coinvolte/caratteristiche strutturali
Interesse delle aziende per le figure professionali e loro difficoltà di reclutamento In crescita i profili più connessi ad un modello fondato sulle competenze contestuali e tacite
Perché è difficile il reperimento Il mercato delle figure con competenze più formali (progettisti, addetti vendite) ha caratteristiche differenti
Previsioni di ricorso alle figure professionali Accentuazione dei punti di forza … o rischio di avvitamento?
Adeguatezza dei profili professionali reperiti Le criticità maggiori nelle competenze relativamente basse o di ingresso che richiedono primariamente esperienza
Modalità di reperimento (Possibili risposte multiple) Trionfano le modalità dirette ed informali … al più aiutano le agenzie interinali
Conclusioni • I profili professionali elaborati potrebbero essere testati dal Centro per l’Impiego del Circondario. Obiettivo del test dovrebbe essere la verifica della convenienza (o meno) derivante dall’utilizzo dei suddetti strumenti nella rilevazione – sia sul fronte della domanda che su quello dell’offerta – delle caratteristiche professionali richieste dalle imprese e – contemporaneamente – possedute dai lavoratori alla ricerca di un impiego. • La suddetta verifica dovrebbe essere accompagnata da un’integrazione dei profili tracciati con quelli maggiormente richiesti al Centro per l’Impiego. In questo modo sarebbero creati i presupposti per dar vita ad una repository personalizzata dei profili professionali. Ciò consentirebbe di superare alcuni dei problemi della banca dati IDOL che – in tema di profili professionali – ne contempla un numero rilevante senza, tuttavia, offrirne alcuna descrizione analitica. • La creazione della repository dei profili professionali dovrebbe essere accompagnata dalla definizione di un processo attraverso il quale dovrebbe essere garantito agli operatori del reimpiego, operanti nel Centro per l’Impiego, di integrare i profili esistenti o di definirne nuovi. • La scelta dei profili su cui intervenire per primi dovrebbe basarsi su un’analisi preventiva dei dati relativi alla domanda e offerta di lavoro intermediate dal Centro per l’impiego, in modo da privilegiare i profili maggiormente richiesti dalle imprese presenti sul territorio. • L’implementazione della repository dovrebbe essere effettuata in modo da integrare le informazioni in essa contenuta con quelle relative profili professionali già mappati o in corso di rilevazione da parte della Regione Toscana. Tale integrazione dovrebbe caratterizzare non solo i contenuti, ma anche e gli aspetti metodologici di analisi e rappresentazione dei profili.