260 likes | 386 Views
Adaptation de l’homme dans les différents environnements. Caratteristiche fisiche dell’ambiente montano Ridotta pressione d’ossigeno nell’aria atmosferica Ridotta pressione barometrica Ridotta temperatura Aumentato irraggiamento solare Minore densità dell’aria Minore umidità dell’aria.
E N D
Caratteristiche fisiche dell’ambiente montano • Ridotta pressione d’ossigeno nell’aria atmosferica • Ridotta pressione barometrica • Ridotta temperatura • Aumentato irraggiamento solare • Minore densità dell’aria • Minore umidità dell’aria
AMBIENTE MONTANO Ossigeno Temperatura Radiazione UV
Definizione di Quota(Bartsch & Saltin Scand J Med Sci Sport 2008) Near sea-level 0-500m Bassa Quota 500-2000m Media Quota 2000-3000m Alta Quota 3000-5500m Quota estrema > 5500m
8848 metri Vita permanente impossibile Altissima quota 5500 metri Effetto percepito a riposo Alta quota Effetto percepito sotto sforzo 2000 metri Effetto percepito sulla VO2 max 500 metri Nessun effetto Near sea level 3000 metri
Variazione della pressione barometrica in funzione dell’altitudine P.atm misurata: 255 P atm (mmHg) 800 700 600 Vetta dell ’Everest 500 400 300 Altitudine 200 LM 2000 4000 6000 8OOO
Variazione della saturazione arteriosa di O2 in funzione dell’altitudine riposo esercizio max LM 200040006000 8000 Sa. O2 ( % ) 100 90 80 Everest 70 60 Altitudine
Fase bianca acclimatazione acclimatamento degradazione Sintomi di maladattamento Differenti fasi dell’adattamento all’altitudine tempo Altitudine
Quali sono le modificazionifisiologiche dell’organismo umano quando viene esposto aipossia ipobarica? • Aumento della frequenza cardiaca • Aumento della frequenza respiratoria • Aumento della secrezione renale di eritropoietina (EPO) che determina aumento di ematocrito ed emoglobina
Fase bianca acclimatazione acclimatamento degradazione Sintomi di maladattamento Differenti fasi dell’adattamento all’altitudine tempo Altitudine
Quali sono le modificazionifisiologiche dell’organismo umano quando viene esposto aipossia ipobarica? • Aumento della frequenza cardiaca • Aumento della frequenza respiratoria • Aumento della secrezione renale di eritropoietina (EPO) che determina aumento di ematocrito ed emoglobina
Globuli rossi EPO Capanna Vallot, 4350 m Variazione di EPO et G.R Concentrazione plasmatica 1 2 3 4 5 6 7 giorni
Male Acuto di Montagna • Cefalea (96%) • Disturbo del sonno (70%) • Sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito, anoressia (30-40%) • Vertigini • Stancabilità eccessiva
Autovalutazione not at all mild moderate severe Cefalea 0 1 2 3 Sintomi gastrointestinali 0 1 2 3 Fatica o debolezza 0 1 2 3 Vertigini o fastidio alla luce 0 1 2 3 Insonnia 0 1 2 3 Quantificazione del Mal di Montagna Scala di Lake Louise MAM lieve: 0-3 MAM moderato: 4-6 MAM severo: >6
Cefalea MAM leggero MAM severo Edema cerebrale Edema polmonare
Edema cerebrale di alta quota: disturbo della marcia con o senza vertigini (marcia da ubriaco), euforia, disturbo dello stato di coscienza fino al coma Edema polmonare acuto di alta quota: dispnea, cianosi, tosse ed escreato roseo
Chi è più a rischio? • Rapidità di ascensione • Altitudine raggiunta • Altitudine di residenza • Peso corporeo • Età giovane? • Sesso femminile? • Emicranici?
4 regole d’oro in alta quota • Non salire mai troppo rapidamente sopra i 3500 m (400 m a notte) • Evitare sforzi intensi all’inizio del soggiorno • Salire sufficientemente in quota per potersi acclimatare • Non restare troppo a lungo in alta quota
Terapia • Sintomatici • Acetazolamide • Desametasone • Discesa nelle forme severe
Terapia • Rapida discesa eventualmente mediante cassone iperbarico • Ossigeno • Nifedipina • Corticosteroidi • Inibitori dele fosfodiesterasi
La migliore prevenzione è l’acclimatazione • La miglior terapia per i casi severi è la discesa rapida