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La formazione dello stato moderno. Lo stato moderno La religione nello stato moderno Lo stato del re e lo stato dei cittadini. è costituito da una unità territoriale si caratterizza per l’accentramento del potere un apparato burocratico e amministrativo un esercito permanente
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La formazione dello stato moderno Lo stato moderno La religione nello stato moderno Lo stato del re e lo stato dei cittadini
è costituito da una unità territoriale si caratterizza per l’accentramento del potere un apparato burocratico e amministrativo un esercito permanente un sistema fiscale efficiente si specifica per il monopolio della “forza legittima” tutti sono soggetti a una sola legge, in quanto sudditi, nello stato assoluto cittadini, nello stato parlamentare e costituzionale Lo stato moderno
L’affermazione degli stati modernidiversificò l’Europa Europa occidentale: consolidamento di moderne monarchie dinastico-territoriali • Nord-est europeo: • grandi stati con la permanenza di strutture feudali • Europa centrale:(tendenza “centrifuga”) • piccoli stati regionali politicamente deboli
La religione e lo stato moderno • In un mondo che concepiva una solida coerenza tra autorità politica e religiosa la frantumazione politica dell’Europa in stati territoriali fu accompagnata dalla divisione religiosa Geografia delle religioni in Europa • Carlo V fu l’ultimo imperatore a tentare la restaurazione dell’impero universale • Il suo progetto fallì per: • l’opposizione della monarchia francese • la riforma protestante • Luteranesimo:area tedesca e scandinava • Anglicanesimo e gallicanesimo:religioni di stato “senza eresia” • Calvinismo:religione riformata a dimensioneuniversale • Cattolicesimo: aree latine
Lo stato del re … Il re “Sole” in Francia • eliminò ogni autorità politica e giuridica indipendente • sottopose a controllo la Chiesa • neutralizzò ogni potere della nobiltà dando vita al modello dello stato assoluto
… e lo stato dei cittadini La monarchia parlamentare in Inghilterra: • al di là della formale sottomissione dei sudditi al re • il Bill of Rights (1689) avviò • il processo di divisione dei poteri • la progressiva estensione a tutti i cittadini dei diritti civili e politici Maria Stuart e Guglielmo III d’Orange, sovrani per volere del Parlamento, in seguito alla “gloriosa rivoluzione”