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P R E S E N T A. NAPOLI. il golfo, la costa, le storie.

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Presentation Transcript


  1. P R E S E N T A

  2. NAPOLI il golfo, la costa, le storie

  3. Nel Golfo di Napoli, lungo l’arco di costa tirrenica da Capo Miseno a Punta Campanella, vi sono quattro siti archeologici: gli scavi di Ercolano, Oplonti, Pompei e Stabiae.Al di là di Capo Miseno c’é la zona dei Campi Flegrei con altri siti molto interessanti: tra cui Bacoli, Baia, Pozzuoli e Nisida. Al centro della linea di costa il Vesuvio domina, con la sua caratteristica sagoma, Portici, Torre del Greco, Torre Annunziata e Castellammare di Stabia,mentre al di quà di Punta Campanella si trovano, Sorrento e tante altre perle come: Massalubrense, Meta,Piano e Vico Equense. A completare il quadro vi sono incastonate tre incantevoli isole: Ischia, la maggiore; la vicina Procida, che si protende verso il promontorio di Capo Miseno; e, in corrispondenza di Punta Campanella, proprio di fronte, c’è Capri. come mostra la mappa seguente.

  4. MAR ADRIATICO MAR TIRRENO CAMPANIA MAR IONIO

  5. Ercolano (già Resìna) fu distrutta nel 79 d.C.dall’eruzione del Vesuvio, ha origini leggendarie. Fondata da Ercole che costruì un tempio in onore di sé stesso, vietando alle donne di partecipare alle sue cerimonie per vendicarsi del rifiuto subito dalla dea Fauna che gli negò l’acqua per dissetarsi dopo la decima fatica. L’acqua della dea era sacra e riservata solo alle donne. scavi di Ercolano

  6. Oplontis (o Oplonti corrispondente all'attuale Torre Annunziata), sepolta dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.,era insediamento romano suburbano della vicina Pompei dove erano presenti alcune ville di villeggiatura, diverse fattorie, saline e complessi termali, vista la ricchezza di acque presenti. scavi di Oplonti (villa di Poppea)

  7. Gli abitanti della Valle del Sarno discendenti dai mitici Pelasgi migrando formarono un primitivo insediamento ai piedi del Vesuvio e fondarono Pompei che ha origini antiche quanto quelle di Roma: non fu un vero e proprio abitato, ma un piccolo agglomerato intorno al nodo commerciale dell’importante incrocio di vie provenienti da Cuma, Nola, Stabiae e Nuvkrinum (Nocera). scavi di Pompei

  8. Stabiae, che probabilmente deriva da Stabula (Stalla), fu fondata dai Sanniti. Conquistata dagli Etruschi e successivamente dai Greci, era una città fortificata ubicata su una collinetta nei pressi della zonachiamata Varano a picco sul mare e protetta alle spalle dai monti Lattari, viveva di agricoltura e pastorizia, vista la fecondità della terra, e di pesca, grazie alla vicinanza del mare. Sparì nel 79 d.C. scavi di Stabiae

  9. Nisida scavi di Stabiae

  10. Pozzuoli Lago Maremorto Bacoli (Bauliper gli antichi romani) era un rinomatoluogo di villeggiatura. Dopo la caduta dell’Impero romano decadde anche a causa dei fenomeni geologici di bradisismo ed erosioni. Oggi si trovano resti dell'antiche città romane di Baia, (i resti si estendono fino a Fusaro), Miseno con Miliscola (da militum schola) che fu sede della flotta pretoria degli imperatori e parte dell'antica città greca di Cuma. Bacoli

  11. Il golfo di Baia (antica Baiae) racchiuso tra punta Lanterna e punta Epitaffio non è altro che un antico cratere vulcanico, risalente a circa 8.400 anni fa.Il suo nome deriva da Bajos, il nocchiero di Ulisse, sepolto qui. In epoca romana le ricche ville testimoniano che fu luogo di riposo e di villeggiatura e famoso anche per le terme ricercate per il lusso ma anche per la cura delle malattie con le sue calde acque. Baia

  12. Capri Pozzuoli (in greco Diceàrchia cioè giusto governo) era uno scalo commerciale. La città fu fondata da esuli dell’isola di Samo poi passò ai sanniti e dopo la conquista romana della Campania nel 228 a.C., divenne Puteoli ribattezzata così per le molte sorgenti di acque termo-minerali. Nel 194 a.C., divenuta colonia romana, acquista importanza crescendo sempre più, perché i romani ne fecero il loro porto principale. Pozzuoli

  13. Ischia Procida Vivara Nisida dal greco Nesida (piccola isola) è stata abitata da antichi illustri personaggi: Qui Lucio Licinio Lucullo costruì la villa dove si tenevano feste con le sue proverbiali libagioni. Qui fu ordita la congiura contro Cesare da Cassio con Marco Giunio Bruto e dopo la sua morte la moglie Porzia figlia di Catone Uticense qui si suicidò. Qui la regina Giovanna II d'Angiò ebbe una villa che poi venne trasformata in un castello. Nisida (vista da Posillipo)

  14. COSTA VESUVIANA

  15. Secondo i greci Napoli era abitata da altri popoli a cui diedero il nome Opici (popolo identificato anche come Ausoni, o Osci), vale a dire abitatori di grotte. Laleggenda invece narra che la sirena Partenope -figura mitologica metà donna e metà pesce- dato che era stata rifiutata da Ulisse, si lasciò morire nel golfo. Altri ritrovamenti testimoniano che ci fu interazione tra la popolazione autoctona e quella micenea. Napoli Napoli

  16. Portici vanta 2 primati: avere la maggior densità di popolazione (12.000 abitanti per Km²) e la prima ferrovia italiana, voluta dai Borbone per raggiungere comodamente la loro reggia costruita tra le tante ricche ville sul cosiddetto “Miglio d’oro”; la zona fu scelta per la bellezza dei paesaggi e per l’aria salubre. Completa il paesaggio il piccolo golfo Granatello, nome che deriva dalle molte piante di Melograno presenti. Portici (porto Granatello by night)

  17. Torre del Greco deriverebbbe perché si coltivava un vitigno particolare proveniente dalla Grecia. L’etimologia pare che sarebbe dovuta ad un eremita orientale che si era insediato nella torre Octava, riferita ad una torre d’avvistamento, partendo da Napoli. Solo nel 1015 Turris Octava prende l’attuale toponimo e con Gioacchino Murat diviene,insieme alla vicina Portici, la terza città del Regno di Napoli. Torre del Greco

  18. Gli abitanti della costa vesuviana nella valle del Sarno furono i Sarrastri e i Pelasgi, poi gli Osci, cui seguirono i Greci, gli Etruschi e infine i Sanniti sconfitti dai Romani. Dopo l’eruzione del 79 d.C. ci fu un millennio di abbandono e incursioni saracene. Finalmente con gli angioini sorse una torre a difesa del casale (uno dei 33 di Napoli) Torre dell’Annunciata da cui, con i Borbone, l’attuale industriosa Torre Annunziata. Torre Annunziata

  19. Castellammare di Stabia ha origini incerte che si perdono nella notte dei tempi, ma era già abitata nel VIII secolo a.C. Controversa l’origine del nome; la più accreditata da antichi documenti è che le località erano identificate col nome dei castelli presenti a difesa delle continue incursioni; qui il nome deriva dalla presenza di una fortezza sulla spiaggia di Pozzano, per cui Castrum ad mare, Castello sul mare (o da mare). Castellammare di Stabia

  20. PENISOLA SORRENTINA

  21. Risalgono al VII secolo a.C. le testimonianze archeologiche di Vico Equense che provengono dalla necropoli preromana consistenti prevelentemente in vasi a figure nere e rosse, bronzi etruschi e campani, ceramica corinzia, ionica e attica a vernice nera. Da luogo di scambi divenne meta di residenze di patrizi romani, attestate da ruderi rinvenuti. Decaduta, rifiorì grazie a Carlo II d'Angiò, che spesso soggiornava. Vico Equense

  22. L'origine del nome di Meta (erroneamente detta Meta di Sorrento) ha interpretazioni diverse: si dice derivi da una antica casa non terminata o di una qualità di uva delle sue colline, ma la più veritiera è decisamente dovuta alla sua posizione geografica. La fondazione risale al VII secolo d.C. circa, ma solo nel IX ebbe un’ottima Marina Mercantile con la quale raggiungeva i porti d'Oriente compresi quelli della Palestina Meta di Sorrento

  23. Tre grotte: La Porta, Mezzogiorno ed Erica, testimoniano la presenza dell’uomo fin dalla preistoria nel territorio collinare di Piano di Sorrento. In esse furono ritrovati elementi del Paleolitico Superiore e del Mesolitico. Ma i resti di una necropoli sono il ritrovamento più importante. Nei pressi della sorgente S. Massimo, i resti trovati dimostrano che le Genti del Gaudo si insediarono qui fin dal secondo millennio a.C. Piano di Sorrento

  24. La legendaria fondazione di Sorrento è attribuita tradizionalmente ai greci, ma i popoli italici furono i primi abitanti stanziali, con l’importante influsso degli Etruschi e poi, dal 420 a.C., degli Osci. In età romana (90 a.C.) è ricordata per l’insurrezione degli Italici; in seguito Silla ne dedusse una colonia e più tardi fu uno stanziamento di veterani di Ottaviano, diventando più tardi municipio della tribù Menenia. Sorrento (marina Piccola)

  25. All’estremità della Penisola Sorrentina, protesa verso l’isola di Capri contornata da 20 Km di costa bagnata dai golfi di Napoli e Salerno, si trova Massa Lubrense con panorami suggestivi e incantevoli tra cui Marina della Lobra (foto), un piccolo porto in un'insenatura naturale che ospita molteplici imbarcazioni da diporto e da pesca, caratterizzato da case in stile mediterraneo, che si armonizzano con il paesaggio. Massa Lubrense

  26. Isola di Ischia

  27. Ischia anticamente era nota col nome di Pithecusae dal Greco “pithos” (vaso), cioè l’Isola dei vasai o anche da Pitueois (ricco di pini) viste le molte pinete esistenti. Fin dal Neolitico si riscontrano insediamenti come dimostrano i vari reperti ritrovati il più importante dei quali è la Coppa di Nestore (725 a.C.). Nel V secolo a.C. passa sotto il dominio romano, divenendo ricco centro di attività commerciali e manifatturiere. Ischia (porto)

  28. Casamicciola Terme si trova nel versante settentrionale dell'Isola d'Ischia e dal punto di vista storico rappresenta il luogo con la più antica vocazione turistica per l'amenità dei luoghi e per la presenza di molte fonti di acqua termale sapientemente sfruttata da tempo immemorabile. Altra attività degli abitantiera l'agricoltura a poco a poco soppiantata dal turismoriducendo ai minimi termini le aree ancora coltivate. Casamicciola Terme

  29. Lacco Ameno deriva dalla parola greca lakkos (pietra) cui fu aggiunto l’aggettivo Ameno per il suo ridente paesaggio. Occupa la parte che si estende lungo il mare e sulle prime pendici del Monte Epomeo, tra Casamicciola e Forìo in un anfiteatro naturale che si apre sul mare con la presenza di acque termali altamente radioattive. Nel piccolo museo di Santa Restituta, la patrona, ci sono reperti preistorici greci. Lacco Ameno Il fungo (simbolo di Lacco Ameno)

  30. Spiaggia di Maronti Forìo d’Ischiaderiva da Fiorio perchè rifiorito dopo la distruzione di altri Casali, altri ritengono che derivi da phoros (ferace - fertile), altri ancoradal greco chorìon (villaggio).Una leggenda invece vuole che un castellano del Castello Aragonese, stanco di viverci con quattromila persone, disse "Fuori io!" e fondò dall’altra parte dell’isola l’attuale comune che conserva segni di architettura degli invasori saraceni. Forìo d'Ischia

  31. Spiaggia di Maronti Sant'Angelo d’Ischia è un cono di tufo di natura vulcanica attaccato all’isola con un sottile istmo, una striscia di sabbia scura. Nella parte superiore dello scoglio denominata “Torre” una volta c’era una chiesetta per il culto dell'Arcangelo San Michele, l'Angelo protettore che ha dato il nome al piccolo villaggio di pescatori. Il territorio, ricco di sorgenti termali, è riparato e raccolto in una insenatura sabbiosa Sant'Angelo (panorama da Serrana Fontana)

  32. Isola di Procida

  33. Molte sono le ipotesi sul nome Procida: in epoca romana Prochyta che deriverebbe dal greco Prima Cyme “prossima a Cuma” o pròkeitai, che "giace", se vista dal Mare;prochyo, in latino profundo, cioè profusa, sollevata dal fondo del mare. Infine Dionigi di Alicarnasso deriva il nome da quello di una nutrice di Enea, qui seppellita. Però da ritrovamenti nella vicina Vivara, si ritiene, che fosse già abitata dai Micenei. Procida (Marina Grande Porto)

  34. CORRICELLA dal greco"chora kalè", (bella contrada), è un borgo di pescatori che sembra un presepe che si specchia nel mare. Il seicentesco porticciolo, unico del suo genere, con le sue case le une accanto alle altre, le une sulle altre, i suoi archi, i caratteristici balconi (detti vefì), le scale, le finestre, le gradinate rendono la marina più antica dell’isola suggestiva, incomparabile, pittoresca e caratteristica. Corricella

  35. Ischia Isola di Vivara Promontorio di Santa Margherita Chiaiolella è un borgo di pescatori con la spiaggia più lunga e popolata dell’isola. Le case, tutte intorno al porticciolo incastonato nella splendida piccola baia sono le stesse di cent’anni fa. Aovest sul promontorio di Santa Margherita si trovano ruderi del cenobio costruito dai monaci benedettini nel VIII secolo. Dalla sommità si ammira l'isolotto di Vivara, area protetta, collegato a Procida da un caratteristico ponte. Chiaiolella

  36. Isola di Capri

  37. A Capri, in greco kàpros ossia cinghiale in latino capreae (capre), ritrovamenti hanno dimostrato la presenza umana dall'età neolitica all’età del bronzo. Dopo la colonizzazione greca, in quella romana si costruirono pregevoli ville diventando soggiorno prediletto di Augusto e dimora di Tiberio. Nel medioevo fu saccheggiata da scorrerie piratesche che continuarono cruente fino alla dominazione spagnola. Capri

  38. Marina Grande,borgo marinaro con caratteristiche e variopinte case di pescatori, è l’unico porto di capri, dove attraccano aliscafi e traghetti che collegano l’isola con le altre località del golfo. Da qui si parte per visitare via mare con gozzi o motoscafi nascoste calette e grotte. Esiste un attrezzato porto turistico per yacht e panfili e poco oltre, la spiaggia più grandedell’isola dove l’acqua è cristallina e favolosa. Capri (Marina Grande)

  39. Marina Piccola si trovain una pittoresca insenatura alla base del Monte Solaro ed è l’approdo meridionale dell’isola. Meno nota di Marina Grande usufruisce di una veduta spettacolare data la vicinanza dei Faraglioni (sullo sfondo nella foto). A fine Ottocento comprendeva un gruppo di case sovrastanti due spiaggette di ghiaia divise dal famoso Scoglio delle Sirene: quello descritto da Omero nell’Odissea. Capri (Marina Piccola)

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