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I.C. 3° Castaldi - Rodari. Piano dell’Offerta Formativa. a.s. 2012-13. E una donna che reggeva un bambino al seno disse: parlaci dei Figli. E lui disse: I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
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I.C. 3° Castaldi - Rodari Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2012-13
E una donna che reggeva un bambino al seno disse: parlaci dei Figli. E lui disse: I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi: La vita procede e non s’attarda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli , come frecce vive, sono scoccate in avanti. L’arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell’arciere; poiché come ama il volo della freccia così ama le fermezza dell’arco. • Il Profeta _ KahlilGibran
Che cos’è il POF? Il POF é il documento attraverso il quale l’Istituto fa conoscere la propria organizzazione interna e la progettazione educativa. E’ utile: alle famiglie per sapere sinteticamente che cosa l’ istituto offre in termini di percorsi formativi, e strutture; all’istituto stesso per assumere responsabilità e doveri nei confronti dell’utenza.
I. C. 3° Castaldi Rodari PREMESSA “La centralità della persona” caratterizza l’impegno del I.C. 3° Castaldi Rodari, orientando la nostra azione alla formazione della “persona” intesa come forza attiva e responsabile nell’attuazione di buone pratiche. L’attenzione a decodificare i segnali di cambiamento ci impone di sostenere una didattica che faccia perno sulle competenze perché: • C’ è un nuovo bisogno di formazione che i giovani esprimono; • C’è un nuovo bisogno cognitivo che coincide con le modalità di apprendimento dei nostri bambini che, attraverso i nuovi strumenti tecnologici, sviluppano procedure di conoscenza diverse da quelle tradizionali, per cui si richiede una mente modulare, che interconnette. • C’è un nuovo bisogno didattico legato all’esigenza di dare nuova qualità all’apprendimento. Ormai non è più sufficiente avere un bagaglio conoscitivo, bisogna puntare sulla capacità del soggetto di organizzare ed utilizzare le conoscenze che possiede in contesti nuovi e specifici. Da qui la competenza legata alla creatività, perché solo chi ha il pensiero divergente può trasferire procedure da un contesto ad un altro.
I. C. 3° Castaldi Rodari L’approccio per competenze rappresenta l’orizzonte verso cui indirizzare il nostro viaggio, la stella polare del percorso didattico. • La nostra sfida è puntare sulla competenza linguistica come competenza chiave, pensata in una dimensione trasversale e coordinata per enfatizzare le potenzialità metacognitive dell’apprendimento della lingua e contribuire in modo determinante al successo scolastico. Solo in una prospettiva interdisciplinare si possono valorizzare esperienze già in atto nella nostra scuola, con attività di laboratorio che prevedano l’incontro della lingua italiana con la pittura, con la musica, con la drammatizzazione. • Si darà la possibilità all’alunno di fondere la lingua con altri linguaggi e con altri mezzi, in forme di comunicazioni interdisciplinari e multimediali aprendo la via dell’insegnamento della lingua anche alle nuove tecnologie. • Questi elementi hanno determinato la partecipazione alla Staffetta di Scrittura Creativa promossa in ambito di Exposcuola, non soloper sostenere le attività di scrittura nella nostra scuola, ma per offrire ai bambini l’occasione di raccontarsi, di conoscersi e di crescere attraverso le invenzioni della scrittura, le emozioni della lettura, le opportunità formative che collegano la Staffetta a tutte le discipline scolastiche.
I. C. 3° Castaldi Rodari MISSION: Rispondere ad un nuovo bisogno formativo, individuando e costruendo le competenze atte a promuovere e potenziare le capacità di ogni singolo alunno di usare, reperire ed organizzare le conoscenze. Far nascere lo stupore della conoscenza e la voglia di declinare il sapere con la creatività. Formare persone capaci di porsi criticamente di fronte alle esperienze, di assumersi le proprie responsabilità, personali e sociali, di progettare il proprio futuro.
I. C. 3° Castaldi Rodari CHI SIAMO DOVE SIAMO ISTITUTO COMPRENSIVO 3°CASTALDI RODARI DOVE ANDIAMO COME OPERIAMO
A Boscoreale (NA), in ….Via Marchesa, Via Cangiani, Via Passanti Scafati - Cod. mecc. NAIC8ED009 - Cod. Fisc. 90001700633 Come contattarci? Tel. /Fax 081 5372814 e-mail: naic8ed009@istruzione.it Dove siamo? SCUOLA IC 3° CASTALDI RODARI
Chi siamo …. ma quanti ne siamo? L’Istituto Comprensivo “3°Rodari Castaldi” è costituito da sette plessi nel territorio del Comune di Boscoreale. La zona in cui abitano quasi tutti gli alunni coincide con il territorio ove operavano l’ex I.C. Castaldi e il 3° Circolo Didattico Rodari. Gran parte del territorio è di natura rurale, comprende, insediamenti di edilizia popolare e costruzioni di vario genere. Gli alunni sono di estrazione sociale molto eterogenea, presentano diversità intellettive, socio-economiche e culturali. Sono presenti anche alunni diversamente abili o con svantaggi di diversa origine e tipologia. La popolazione scolastica è, di conseguenza, molto eterogenea.
Chi siamo …. ma quanti ne siamo? Struttura degli edifici • PLESSO PASSANTI: • SCUOLA DELL’INFANZIA • Edificio a Piano terra con spazi recintati, attrezzati a verde e un cortile per il gioco • Atrio d’ingresso • Ampio salone - refettorio • Numero 5 aule normali • Laboratori. • SCUOLA PRIMARIA • Edificio su due piani con spazi recintati attrezzati a verde e un campo da gioco • Numero 10 aule normali • 1 aula attrezzata per alunni diversamente abili • Laboratorio manipolativo • Sala multimediale • Palestra coperta • Sala mensa • Sala docenti • Segreteria: ufficio del Dirigente Amministrativo, uffici degli Assistenti Amministrativi, • Ufficio del Dirigente Scolastico • SCUOLA SECONDARIA DI I ° GRADO • Edificio su due piani con spazi recintati attrezzati a verde e un campo da gioco • Numero 13 aule normali • Laboratori: ceramica, teatrale, musicale, falegnameria • Sala multimediale • Sala video • Sala mensa • Palestra coperta • Sala Docenti • Biblioteca • Auditorium PLESSO PELLEGRINI • 10 Aule scuola primaria • 3 Aule scuola dell’infanzia • Spazio area esterna PLESSO MARCHESA • 10 Aule scuola primaria • 3 Aule scuola dell’infanzia • Sala multimediale • Salone teatro • Salone riunioni • Salone refezione • Cortile • Palestra • 3 locali uffici amministrativi PLESSO CANGIANI • 5 Aule scuola primaria • 2 Aule scuola dell’infanzia
Chi siamo … ma quanti ne siamo? IL PERCORSO SCOLASTICO DAI 3 AI 14 ANNI DURATA 5 ANNI È suddivisa in un triennio e in un biennio L’orario settimanale è di 28 ore ripartite in cinque giorni DURATA 3 ANNI L’orario settimanale è di 30 ore nelle sezioni a tempo normale; 38 ore nelle sezioni a tempo prolungato, ripartite in cinque giorni DURATA 3 ANNI L’orario settimanale è di 40 ore, ripartite in cinque giorni In due fasce di orario dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 11:30 alle 16:30 11
Chi siamo ma … quanti ne siamo? I TRE ORDINI DI SCUOLA : Scuola in ospedale e assistenza domiciliare L’Istituto Comprensivo ha aderito alla “SCUOLA IN OSPEDALE” tale attività sarà considerata come un valore aggiunto all’Offerta formativa. La nostra richiesta ha privilegiato l’insegnamento delle discipline letterarie e, infatti abbiamo richiesto, per l’anno scolastico 2010/07 un docente di lettere ed un docente di educazione musicale. LA SCUOLA IN OSPEDALE prevede un modulo di insegnanti che vengono impegnati nei nosocomi del distretto scolastico di appartenenza. I Docenti costituiscono un plesso aggregato al Comprensivo. Si ritiene che tale iniziativa sia necessaria e dia all’utenza un’opportunità di recupero fondamentale per gli alunni costretti in Ospedale. ASSISTENZA DOMICILIARE Parallelamente alla “SCUOLA IN OSPEDALE” si ritiene di dare continuità ad un progetto finalizzato all’apprendimento degli alunni costretti a casa da “motivi di salute”, opportunamente documentati. Il progetto prevede l’impegno di alcune ore settimanali di insegnamento domiciliare in orario extrascolastico. 12
Chi siamo ma … quanti ne siamo? Personale di segreteria Dirigente scolastico: Dott.ssa Teresa Mirone DSGA: Dott.ssa Virginia Nocerino Vicaria: Dott.ssa Filomena Negrotti Vicaria s.s.: Prof.ssa M.R. Vastola Collaboratori di plesso Personale ATA Organigramma Consiglio d’Istituto Consigli di classe/ interclasse/ intersezione Gruppo qualità e miglioramento Funzioni strumentali Gruppo Sicurezza L626/94 Commissione continuità Commissione Invalsi Commissione alunni diversamente abili Commissione elettorale Commissione Legalità Commissione Lingua Straniera Commissione Tecnica
Come operiamo La conoscenza dei bisogni e delle aspettative dell’utenza costituiscono il punto di partenza per pianificare percorsi e adottare strategie volte al miglioramento delle prestazioni per un servizio qualitativamente efficiente e efficace. Occorrono per questo interventi che potenzino: • La cultura storica di appartenenza al territorio; • La conoscenza ed il recupero delle tradizioni locali; • L’educazione alla legalità, alla tolleranza e alla convivenza civile; • Le buone pratiche per la salvaguardia dell’ambiente e una crescita salutare dell’individuo; • L’educazione al rispetto delle norme che regolano il codice stradale; • La cultura del lavoro, inteso come realizzazione di un adeguato progetto di vita; • L’ acquisizione di competenze cognitive e tecnologiche; Autoanalisi di partenza 14
Come operiamo • L’acquisizione di comportamenti positivi rispetto ai valori della società democratica per diventare cittadini consapevoli • Il confronto con le altre realtà scolastiche a livello territoriale ed extraterritoriale Si opererà a tal fine anche nella prospettiva di volere coinvolgere attivamente le famiglie attraverso colloqui, momenti di formazione-informazione gestiti dalla scuola e dalle agenzie del territorio. • A tal fine il POF programma e realizza i seguenti curricoli: • un curricolo di base (uguale per tutti) • un curriculo integrativo, con flessibilità oraria orientato ad itinerari di recupero, sostegno e approfondimento; • un curriculo elettivo aggiuntivo (in tempi extracurriculari) Autoanalisi di partenza 15
Come operiamo Scelte metodologiche • La scuola favorirà il raggiungimento degli obiettivi con l’adozione di procedimenti che suscitino curiosità intellettuale e che coinvolgano attivamente gli alunni. • Gli alunni saranno invitati a porre interrogativi e a cercare personalmente delle risposte, rispettando i tempi di organizzazione e di elaborazione delle idee. • Gli insegnanti stimoleranno gli alunni a porsi in modo problematico di fronte alla realtà : • a raggiungere l'apprendimento come scoperta; • a sistemare gradualmente le conoscenze; • a compiere processi di generalizzazione e di astrazione; • a elaborare riflessioni e ipotesi personali e a confrontarle con i compagni. • Essi propongono, inoltre, attività di consolidamento di quanto appreso, anche sotto forma di compiti a casa. • L’attività didattica si svolge in modo flessibile ed articolato e prevede: • insegnamento frontale, come fonte di stimoli, riflessioni, proposte; • lavoro individuale o per piccoli gruppi, per promuovere attività di recupero e di potenziamento; • lavoro di gruppo, per favorire il confronto e la collaborazione fra gli alunni; • lavoro di ricerca, per promuovere una maggiore consapevolezza nella conoscenza della realtà e nella costruzione del sapere
Scelte metodologiche Come operiamo SCUOLA DELL’INFANZIA • Attività ludica • per favorire lo sviluppo affettivo, cognitivo e relazionale • Esplorazione e ricerca • per sviluppare strategie cognitive • problematizzare esperienze e conoscenze; • Per ricercare e costruire rapporti e relazioni • per formulare ipotesi; • per sperimentare le ipotesi attraverso il confronto, il gioco, l’attività pratica.
Come operiamo Scelte metodologiche SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DII° GRADO • Lezione frontale per: • introdurre questioni problematiche e argomenti nuovi; • discutere di quello che si fa, del perché lo si fa e di quale senso abbia • per tutti e per ciascuno (metacognizione ed autovalutazione); • creare occasioni di confronto e abituare all’argomentazione; • organizzare la riflessione personale e dare sistemazione e unitarietà alle esperienze e alle conoscenze. • Lavoro individualizzato di recupero, consolidamento, potenziamento per: • ampliare gli stimoli e rispondere ai diversi tempi e stili di apprendimento. • Lavoro a coppie o di gruppi, in classe o a classi aperte per: • favorire l’autostima e abituare alla collaborazione. • Attività in spazi attrezzati per: • costruire percorsi interdisciplinari; • valorizzare le risorse; • attuare una didattica di tipo operativo e fondata su esperienze concrete.
Come operiamo Scelte Curriculari SCUOLA PRIMARIA Individuazione di abilità, conoscenze ed obiettivi di apprendimento nell’ambito delle singole discipline, che siano realmente validi al raggiungimento delle competenze richieste. Vengono individuate tre aree disciplinari: LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA (italiano,lingue comunitarie, musica, arte e immagine,corpo movimento e sport) STORICO-GEOGRAFICA (storia, geografia, cittadinanza e costituzione) MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA (matematica,scienze naturali e sperimentali,tecnologia e informatica) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Le scelte curriculari prevedono: attività fondamentali nazionali attività fondamentali integrative attività facoltative opzionali Al fine di favorire negli alunni conoscenze relative ai valori umani,sociali,civili la scelta curricolare ha individuato nella tematica Educazione alla Legalità e Studio del territorio,il filo conduttore che si articola nella specificità in UDA ,all’interno delle interclassi. Il curricolo integrativo obbligatorio che si sviluppa come parte integrante di un più generale percorso di formazione avrà le seguenti finalità: favorire il processo di maturazione complessiva e lo sviluppo dell’identità personale promuovendo l’integrazione degli alunni in difficoltà sviluppare tutte le potenzialità critiche in rapporto al territorio ed utilizzarle in altri contesti offrire agli alunni tempi scolastici articolati,significativi,divertenti.
Come operiamo Modalita’ di programmazione per unita’ di apprendimento secondo le indicazioni ministeriali ORGANIZZAZONE DEL CURRICOLO NUCLEO TEMATICO COMPETENZE TRASVERSALI OBIETTIVO FORMATIVO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE UNITA’ DI APPRENDIMENTO bimestrale per la scuola primaria, trimestrale per la scuola dell’infanzia, quadrimestrali per la scuola secondaria
Come operiamo La finalità educativa primaria della Scuola è quella della formazione umana e culturale della persona dell’alunno. Questa finalità presuppone sia un progetto comune, sia il coordinamento degli strumenti idonei a conseguirla. Essa è strettamente legata alla continuità educativa, realizzabile lavorando in sintonia con gli insegnanti del grado scolare inferiore e tenendo presente quello superiore che l’alunno si troverà ad affrontare. Per realizzare ciò, è necessario conoscere le finalità e gli obiettivi dei singoli ordini di scuola, in modo da rendere più agevole il passaggio degli alunni dalla scuola dell’Infanzia alla Primaria, alla secondaria di 1° e 2° grado. • La scuola risponde al principio di: elevare il livello di istruzione di ciascun cittadino; ·di potenziare la capacità critica e di partecipazione ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale e di contribuire al loro sviluppo. • E’ formativa in quanto: • - offre occasioni di sviluppo della personalità; - favorisce la conquista delle capacità logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità; • - promuove la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno. L’aderenza alle caratteristiche psicologiche della fase evolutiva e didattica, affinché possano realizzarsi, da parte degli della preadolescenza costituisce un criterio direttivo costante dell’azione educati alunni, proficui processi di apprendimento e di auto-orientamento. FINALITA’ EDUCATIVE 21
Come operiamo Nella Scuola Secondaria di primo grado, inoltre, vengono attuati gli interventi necessari: • per rimuovere gli effetti negativi di eventuali condizionamenti sociali; • - per superare le situazioni di svantaggio culturale; • - per favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. A tale scopo, i percorsi di apprendimento sono, per quanto possibile, individualizzati, al fine di: • offrire a tutti gli alunni le stesse opportunità formative; • assicurare a tutti e prioritariamente agli alunni in difficoltà, un’offerta formativa idonea a garantire il diritto allo studio, il successo educativo, la crescita personale e sociale; • favorire l’integrazione socio – affettiva – culturale in un clima di permanente accoglienza; • stimolare motivazioni forti per un apprendimento significativo e gratificante; • colmare gli svantaggi, recuperare carenze cognitive e di abilità linguistico – espressive, logiche e di metodo di studio, soprattutto nei soggetti cosiddetti “a rischio” che accusano disagio e difficoltà di apprendimento; • attivare interventi che potenzino la cultura della legalità, della tolleranza e della convivenza civile, la cultura storica di appartenenza al territorio, la cultura di difesa dell’ambiente e della salute, la cultura del lavoro inteso come la realizzazione di un adeguato progetto di vita; • acquisire comportamenti corretti circa i valori della società democratica e gli impegni da assolvere come cittadini. FINALITA’ EDUCATIVE 22
Come operiamo OBIETTIVI • Alla luce delle innovazioni apportate dalla “Riforma scolastica”, i docenti hanno approfondito i criteri di formulazione dell’Unità di Apprendimento. Si formulano gli obiettivi formativi che dovranno essere raggiunti in modo personalizzato da tutti gli alunni: partendo dalle “competenze” già acquisite dall’alunno, (sintesi di sapere-saper fare- saper essere); • tenendo conto della sua esperienza particolare, attraverso gli obiettivi di apprendimento (OA) contenuti nel curricolo di scuola; avendo presenti gli obiettivi educativi generali stabiliti dal MIUR per il termine della scuola di base. • OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI: • 1. FORMAREl’alunno ad elaborare un PROPRIO PROGETTO DI VITA avendo: • SVILUPPATO IN MODO ARMONICO la sua personalità • ACQUISITO LE NECESSARIE CONOSCENZE • SPERIMENTATO la propria attitudine ad effettuare scelte responsabili ed adeguate alla sua età, tenendo in conto le risorse e potenzialità del territorio di riferimento (locale, nazionale, europeo) • 2. EDUCARE l’alunno alla: • Legalità, salvaguardia dell’ambiente e della persona, • Tolleranza, solidarietà, accettazione del diverso, • Cooperazione, • Consapevolezza delle proprie capacità di gestione autonoma e di autovalutazione, • Disponibilità al cambiamento, • Lavoro, come sperimentazione e realizzazione di sè, come esercizio della progettualità, manualità, rigore metodologico, responsabilità.
Come operiamo OBIETTIVI OBIETTIVI FORMATIVI INTEGRATIVI RECUPERARE il deficit degli alunni nelle abilità linguistico-espressive e logico-matematiche con attività di compensazione, riequilibrio e rinforzo. CONSOLIDARE E POTENZIARE i contenuti disciplinari SOSTENERE con attività personalizzate e mirate gli alunni svantaggiati COINVOLGERE i genitori e le agenzie socio-culturali del territorio anche mediante accordi, contratti, convenzioni. costituzioni di società CONSENTIRE l’utilizzo da parte degli alunni e delle famiglie delle apparecchiature informatiche e multimediali, dei laboratori, della palestra presenti nella Scuola
Come operiamo PIANO DEL BEN…ESSERE DELLO STUDENTE
Come operiamo • Nell’I.C. 3°Castaldi Rodarisi utilizza il software per l’autovalutazione d’Istituto “COMETA”, predisposto e distribuito alle scuole campane, aderenti alla Rete Musa, dal Polo Qualità di Napoli. L’importanza dell’autovalutazione d’Istituto realizzato con COMETA consiste nel fatto che gli indicatori non hanno bisogno di essere “interpretati” da chi svolge il questionario; infatti il software elabora il report finale che, una volta stampato, “regala”alla scuola la propria fotografia cosicché la Direzione orienta le sue scelte rafforzando l’intervento organizzativo. In questo senso il software elaborato dal Polo Qualità di Napoli è uno strumento di riflessione su cui poter redigere il proprio Piano di Miglioramento. L’Istituto ha accolto nella propria politica l’idea che l’autovalutazione sia un fondamento essenziale del miglioramento continuo. Infatti, insieme a COMETA, la scuola attua tutte le forme di autovalutazione istituzionale che mano a mano vengono proposti, come l’autodiagnosi PON e i questionari INVALSI. L’analisi globale ed approfondita della situazione della scuola, la progettazione di obiettivi di miglioramento specifico, la successiva applicazione di tale progettazione ed un’azione di controllo dei risultati conseguiti sono i compiti preminenti del Gruppo di Miglioramento. • Si tratta di un progetto molto ampio, di durata pluriennale ed articolato in diverse fasi: • 1.chek-up di istituto per l’analisi della situazione di partenza, con riferimento alla complessiva erogazione del servizio (contesto, risorse umane, risorse strutturali, mission d’istituto,…); • 2.l’individuazione del/dei problema/i e dei criteri di priorità rispetto alle aree di criticità individuate (attraverso opportuni indicatori, per misurare le prestazioni in termini di efficacia e di efficienza e per definire azioni per il miglioramento continuo); definizione dei progetti di miglioramento; • sviluppo e monitoraggio del/dei progetti attivati. AUTOANALISI D’ISTITUTO 26
Come operiamo AUTOANALISI D’ISTITUTO Non è facile veicolare la metodologia precisa di intervento e l’utilizzo di strumenti adeguati che il perseguimento della qualità richiede; per questo il gruppo di lavoro, attraverso incontri periodici, sta pervenendo all’elaborazione di alcuni strumenti operativi, quali: - questionari rivolti a docenti, non docenti, genitori per rilevare il grado di conoscenza delle diverse attività e servizi erogati dalla scuola; - modelli per l’individuazione delle competenze e/o disponibilità dei docenti a svolgere attività di commissioni e laboratori; - moduli per la programmazione e la verifica delle attività. E’ un processo volto al monitoraggio: - della struttura: edifici, arredi, aule, laboratori, palestra, arredi con schede di rilevamento a carico di docenti, genitori, alunni, ata; - dell’organizzazione: didattica, servizi, organi collegiali attraverso schede di rilevamento e questionari di gradimento a carico di docenti, genitori, alunni, ata; - del sistema educativo-didattico: competenza, efficacia, efficienza, relazionalità, partecipazione attraverso schede di rilevamento a carico di docenti, preside, funzioni strumentali, genitori, alunni; - dei risultati finali: livelli di apprendimento raggiunti, soddisfazione dell’utenza attraverso schede di rilevamento periodiche degli apprendimenti e questionari di gradimento a carico di docenti, genitori, alunni, ata .
Come operiamo • Una Scuola che si valuti in termini di efficacia (raggiungimento dei risultati) e di efficienza (tempi e risorse impiegate) è sicuramente una Scuola tesa alla Qualità. Una corretta valutazione va impostata come processo di autoanalisi supportato da rilevazioni esterne al processo di erogazione del servizio (studenti, genitori, comunità, sociale). Le aree di valutazione sono: • Contesto • Processi dell’area formativa • Processi gestionali • Risultati • Relazioni • Fondamentali nell’azione di valutazione del servizio saranno il contributo dato al DS dalle FF.SS. e dalla collaborazione dell’utenza. Nella progettazione degli interventi correttivi o integrativi, resi necessari dall’individuazione di aree di miglioramento, tutto lo Staff di supporto al DS è chiamato a collaborare. Gli strumenti necessari alle varie rilevazioni saranno questionari, interviste a campione, gruppi di discussione. La Scuola partecipa ai test di valutazione promossi da Enti nazionali (INVALSI) e internazionali (PIRLS E TIMSS). • La “qualità” diviene un valore primario per l’acquisizione di una cultura della progettazione, dell’organizzazione e della gestione di servizi scolastici, nonché di capacità professionali in linea con le attese e i bisogni dell’utenza. La nostra scuola, ha aderito, a tal fine al PROGETTO CAF & EDUCATION. • Il CAF è un modello di autovalutazione guidata. Rappresenta uno strumento di Total Quality Management che consente di individuare i punti di forza e i punti di debolezza, si concretizza in azioni di miglioramento pianificate e sottoposte a costante monitoraggio. AUTOANALISI D’ISTITUTO 28
Come operiamo • La crescente rilevanza dell’autovalutazione impone la necessità di individuare aree di miglioramento dell’organizzazione scolastica per potenziare la qualità del servizio erogato. Le strategie autovalutative divengono così lo strumento con cui, attraverso una chiara consapevolezza dei punti di forza e una conoscenza dei punti di debolezza, la nostra scuola può migliorare. Nell’anno scolastico in corso si prevede di attivare i seguenti processi: NELLA SCUOLA PRIMARIA: • VALUTAZIONE INTERNA: gli strumenti di verifica didattica servono per valutare la qualità di apprendimento degli alunni in rapporto agli obiettivi prefissati, oltre che ad individuare le difficoltà e le lacune. A tale scopo sono programmati interventi tesi ad attestare l’efficacia dei momenti formativi e, se necessario, a modificare in itinere le strategie adottate. Per la scuola dell’infanzia le verifiche sono effettuate essenzialmente attraverso l’osservazione sistematica del bambino in tutte le sue espressioni. Per la scuola primaria le informazioni utili al processo valutativo sono raccolte in maniera sistematica e continuativa, alternando prove di tipo oggettivo a forma di registrazione proprie della specifica esperienza didattica. • VALUTAZIONE ESTERNA:le classi seconde e quinte partecipano alla Rilevazione Nazionale degli apprendimenti. AUTOANALISI D’ISTITUTO 29
Come operiamo • NELLA SCUOLA SECONDARIA • VALUTAZIONE INTERNA che si compone di 1) una valutazione diagnostica o iniziale. Serve a individuare, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche, attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche, con particolare riferimento al loro inserimento nei cosiddetti “laboratori”. 2) una valutazione formativa o in itinere. È finalizzata a cogliere, informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo. 3) una valutazione sommativa o finale. Consente un giudizio sulle conoscenze e competenze acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. • VALUTAZIONE ESTERNA • le classi PRIME e TERZE partecipano alla Rilevazione Nazionale degli apprendimenti. AUTOANALISI D’ISTITUTO
Come operiamo STRUMENTI DI VALUTAZIONE • Il percorso educativo e didattico sarà valutato attraverso: • Prove formali: • test a carattere oggettivo • interrogazioni, • relazioni • grafici • disegni. • Prove informali: • osservazioni sugli aspetti comportamentali degli alunni; • colloqui orali informali • lavori di gruppo • attività di laboratorio • attività di convivenza • VALUTAZIONE • La valutazione assumerà carattere sommativo e formativo e terrà conto: • del livello culturale di partenza • delle personali doti intellettive • del risultato delle verifiche e delle osservazioni sistematiche • dell’impegno scolastico • delle competenze raggiunte in rapporto al curricolo contenuto nel POF
Come operiamo Non e’ un semplice giudizio di merito attribuito all’alunno in base ai risultati conseguiti ma prende in considerazione: • il livello di partenza • l’ambiente fisico e socio-culturale in cui l’alunno vive e cresce • l’interazione dinamica con i modelli educativi della famiglia e della scuola La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 1 a 10. Il voto numerico deve essere sempre accompagnato da un breve giudizio motivato, nel senso che deve essere esplicitato brevemente il perché la prova è sufficiente o insufficiente. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della Scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni . LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Griglia di corrispondenza tra voti e conoscenze, abilita’ , competenze disciplinari SCUOLA PRIMARIA La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi superiori viene introdotto il voto quattro. • Le rilevazioni saranno eventualmente accompagnate da una precisazione che solleciti la consapevolezza dell’alunno rispetto alle gravi lacune o a un sia pur minimo progresso. Prime e seconde classi
Come operiamo La Scuola oltre che nell’istruzione è nell’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico: 1. frequenza e puntualità; 2. interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; 3. rispetto dei doveri scolastici; 4. collaborazione con i compagni e i docenti; 5. rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto. Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”. • Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato • Nella Scuola Primaria: la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione. L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline una votazione di insufficienza piena (inferiore a cinque decimi), unita ad una valutazione negativa del comportamento. • Nella Scuola Secondaria: sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna discipline o gruppo di discipline. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Come operiamo IL MANIFESTO DELLA QUALITA’ L’obiettivo di migliorare sempre il nostro modo di lavorare ci ha portato ad orientare le nostre azioni ai seguenti principi della qualità: • Attenzione alle istanze che emergono dal contesto, filtrare criticamente le trasformazioni, cogliere i nuovi bisogni e trasfonderli in percorsi formativi coerenti; • Continua attenzione alle aspettative e ai bisogni dell’utenza; • Impegno nella formazione e nell’aggiornamento delle risorse umane, allo scopo di affinare le capacità professionali, di migliorare le competenze e promuovere un miglioramento continuo; • Inserimento di attività laboratoriali e progetti gestiti anche in un rapporto sinergico con enti e agenzie culturali del territorio e in collaborazione con altre scuole; • Una corretta valutazione come processo di autoanalisi supportato da rilevazioni esterne al processo di erogazione del servizio (studenti, genitori, comunità sociale).
Come operiamo ARRICCHIMENTODELL’OFFERTA FORMATIVA • ATTIVITA’ DI MENTORING • DAI COLORI ALLE PAROLE DEI SENTIMENTI • IL GIORNALINO SCOLASTICO • PROGETTO BIBLIOTECA • VISITE GUIDATE • LABORATORIO MUSICALE E TEATRALE
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Come operiamo PON 2007-2013 PROGETTO EMERA STAFFETTA DI SCRITTURA CREATIVA PULCINELLAMENTE (CASERTA) STORIA E TRADIZIONI DEL NOSTRO TERRITORIO LATINAMENTE PROGETTO “VIVERE NELLA STRADA” ATTIVITA’ SPORTIVE ALFABETIZZAZIONE MOTORIA
Come operiamo L’AGGIORNAMENTO DEI DOCENTI L’insegnamento è una professione dinamica, non statica, per la quale sono necessari costanti approfondimenti metodologici e culturali. L’aggiornamento è quindi un diritto e una necessità, soprattutto in un momento innovativo della Scuola come quello attuale, caratterizzato dalle prospettive dell’autonomia, dall’innalzamento dell’obbligo scolastico e del riordino dei cicli.Ha come obiettivo il miglioramento e la crescita professionale dei docenti. Investire per elevare le competenze professionali dei docenti comporta una forte ricaduta sui processi di apprendimento, migliorando la qualità del servizio offerto. • In questo contesto si stanno svolgendo in tutti gli ordini di scuola corsi relativi all’uso delle nuove tecnologie, in particolare della LIM, e un corso formazione gestito dal Politecnico di Milano e dalla SUMper una migliore autoanalisi d’istituto a partire dalla lettura del dato invalsi. • La SUM infatti promuove iniziative di formazione e di ricerca applicata sui temi del management scolastico, universitario e della ricerca, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, con l'obiettivo di offrire conoscenze e competenze, metodologie di analisi e strumenti operativi per essere protagonisti attivi nel processo di rinnovamento delle istituzioni scolastiche, nel confronto con le migliori esperienze internazionali.
Come operiamo • CUSTOMER SATISFACTION La rilevazione e l’analisi del giudizio espresso dai diversi soggetti implicati nel processo di insegnamento – apprendimento, per valutare l’efficacia del servizio. Inoltre per la gestione e monitoraggio del P.O.F. sono individuati indicatori per valutare l’efficacia delle iniziative ed il raggiungimento degli obiettivi, nonché l’efficienza delle procedure e degli strumenti attivati. STRUMENTI O INDICATORI DI ANALISI: • SODDISFAZIONE DELL’UTENZA • COERENZA ED OBIETTIVI DEL PROGETTO (INDICATORI DI CONTESTO, DELLE RISORSE, DEI PROCESSI, DEI RISULTATI) • ASSETTO ORGANIZZATIVO • PARTECIPAZIONE DELL’UTENZA • PARTECIPAZIONE E COINVOLGIMENTO DEI GENITORI • SUCCESSO FORMATIVO (ABBASSAMENTO DEL TASSO DI DISPERSIONE) Pertanto i risultati forniscono gli strumenti di verifica e di revisione dell’offerta formativa nella direzione di una maggiore efficacia e per eventuali modifiche da introdurre nel processo di attuazione .
VISION ….. che promuova lo sviluppo di personalità forti attraverso la “maturazione dell’identità” la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle “competenze” L’ISTITUTO COMPRENSIVO 3°CASTALDI RODARI SI PROPONE DI REALIZZARE UNA SCUOLA ………. …….. attenta ai soggetti più deboli …… fondata sul rispetto dei diritti degli studenti ….. che riconosca e valorizzi le diversità ……..fondata sul dialogo e la collaborazione ….attenta a tutte le componenti della comunità scolastica …… dell’inclusione che miri alla formazione integrale rendendo consapevole l’allievo del suo ruolo di cittadino attivo a scuola e nel territorio di appartenza 42
CONCLUSIONI Al fine di rendere il presente Piano dell’Offerta Formativa maggiormente rispondente ai bisogni formativi degli alunni, alle attese dei genitori e alle esigenze emerse dalla lettura del contesto culturale, sociale ed economico del territorio, periodicamente sarà monitorato per verificare l’efficacia e l’efficienza, ai fini del conseguimento dei risultati prefissati.