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Processi e strategie con i quali diamo senso al mondo sociale. uomo come produttore attivo di conoscenza sociale:contributi classici. funzioni dei processi cognitivi. rappresentazione accurata di realtà serve a:. evitare situazioni di dubbio, incertezza, incoerenza. 1. preparare all’azione.
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Processi e strategie con i quali diamo senso al mondo sociale uomo come produttore attivo di conoscenza sociale:contributi classici
funzioni dei processi cognitivi • rappresentazione accurata di realtà serve a: • evitare situazioni di dubbio, incertezza, incoerenza 1 preparare all’azione 2 • fornire una sensazione soggettiva di controllo. 3
“immediatezza fenomenica” (Bruner, 1957) • Nella vita quotidiana non siamo consapevoli del processo di categorizzazione che media il riconoscimento degli “oggetti” materiali e sociali che vediamo tutti i giorni. • diamo significato alle configurazioni di stimoli mediante i nostri schemi mentali (concetti) e così “costruiamo” gli oggetti
immediatezza fenomenica palla
immediatezza fenomenica • in genere crediamo che le nostre percezioni riflettano accuratamente la realtà, (realismo ingenuo, Asch 1952) • Ichheiser (1943) è arrivato a sostenere che “quelli che noi consideriamo essere ‘fatti oggettivi’ sono in realtà prodotti delle nostre manipolazioni interpretative
Origine degli schemi Schema a Schema b Schema c Società e cultura Elementi stimolo
Fasi dell’esperimento • Esposizione individuale ripetuta: si stabilizza spostamento percepito • Dopo 2-3 giorni, esposizione in gruppo ripetuta: si forma norma di gruppo • Nuova esposizione individuale: risposte di mantengono basate norma di gruppo
Bartlett: memoria come processo costruttivo La guerra dei fantasmi Una notte due giovani uomini di Egulac scesero al fiume per cacciare foche, e mentre erano lì divenne nebbioso e tranquillo. Quindi sentirono grida di guerra e pensarono “può darsi che questa sia una spedizione di guerra”. Scapparono verso la riva e si nascosero dietro un tronco. Ora le canoe risalivano il fiume ……….
La riproduzione ripetuta Ciascun soggetto leggeva brano 2 Dopo 15 minuti prima riproduzione Altre riproduzioni in occasioni successive
La riproduzione ripetuta:risultati Riproduzioni accurate sono eccezionali In stesso individuo struttura di riproduzioni persiste nel tempo In riproduzioni più lontane aumentano elementi estranei
La riproduzione ripetuta:risultati Memoria costruttiva e basata su inferenza Emergono dettagli che si adattano a interessi di chi ricorda Nomi modificati in accordo con contesto culturale
uomo come pensatore flessibile: due vie o due poli? • Due tipi di elaborazione cognitiva E. accurata, sistematica, consapevole informazione E.automatica, basata su scorciatoie cognitive I modelli a due vie
uomo come pensatore flessibile: due vie o due poli? Bottom up consapevoli Top-down automatici + minimo massimo Continuum di sforzo cognitivo
uomo come pensatore flessibile: due vie o due poli? • Nelle vita quotidiana il tipo di processo cognitivo utilizzato dipende da: • fattori personali, stabili (stile cognitivo, capacità) o temporanei (motivazione) • fattori situazionali (limiti di tempo, disturbi ambientali)
In condizioni “normali”, la nostra attività cognitiva si colloca prevalentemente al polo del minimo sforzo • processi “top-down” ci portano a percepire ciò che le nostre teorie prevedono • riteniamo di “vedere” la realtà come essa è veramente (realismo ingenuo).
Concetti, categorie, schemi • elementi costruttivi di base: concetti o schemi. • “penna”, “gol”, “incidente automobilistico” • concetto = rappresentazione mentale di una categoria, cioè di una classe di oggetti che si ritiene vadano insieme, siano simili.
Concetti, categorie, schemi • schemi sono costruzioni soggettive • persone diverse possono utilizzare concetti diversi per rappresentarsi la medesima realtà esterna. • Sono le nostre “teorie” che ci fanno scegliere i concetti e le categorie che ci sembrano più significativi
Attività suggerita • scrivere individualmente definizioni dei diversi tipi di concetti insieme a due tre colleghi e poi confrontarle ed eventualmente andare a leggere la definizione data dal dizionario della lingua italiana. • Chiedere definizioni di concetti “sociali” a persone di diverse generazioni, di genere diverso, di diverso livello socio-economico.
Concetti, categorie, schemi Termini con significato generale: • Rappresentazioni mentali • Strutture di conoscenza • Schemi Termini più specifici • Prototipi • Script • Stereotipi
Lo script • SCRIPT è un termine inglese che indica il copione, letteralmente significa scrittura; si intende con questo termine il “documento originale”. Qui si indica la “scrittura” con cui sono scritti i nostri dati comportamentali e che in buona parte determinano il destino. Il termine SCRIPT in psicologia è stato usato per primo da E. Berne nelle conferenze all'università di California e raccolte nel libro: “Fare all'amore” edito da Bompiani.
L'analisi dei copioni è parte integrante “L'analisi transazionale” di Eric Berne.(A . T.). L'analisi transazionale ha appena 30 anni di vita ed è lo sbocco di un lungo percorso di indagine. Essa ha avuto tre fasi di sviluppo teorico: 1) La scoperta degli stati dell'IO (1957). 2)Lo sviluppo e il modo di comunicare con gli stati dell' IO. I Giochi. 3) L'analisi dei copioni, con il quadro della struttura dei comportamenti della personalità, chiudono la teoria.(1967)
Con lo SCRIPT Berne ha indicato l'inganno dell'evoluzione attraverso la “programmazione parentale”, ovvero tutta quella serie di insegnamenti, messaggi, comandi che trasmettono i genitori o le figure più rappresentative della vita di un bambino. Egli ci dice anche degli inganni della natura cui sono oggetto diversi animali, sono frodi che danno l'illusione di soddisfare un bisogno e hanno come fine la conservazione della specie. Non c'è dubbio che buona parte di tali illusioni sussistono anche nell'uomo.
Con lo SCRIPT ovvero l'inganno dell'evolutivo noi ci tramandiamo gli schemi, le mappe per affrontare la vita; ci tramandiamo le scorciatoie per non usare l'intelligenza, per non fare sorgere dubbi, per non ragionare e interrogarci. Lo SCRIPT fornisce le risposte pronte ad ogni uso: “Gli stranieri? Mandarli a casa loro”- “Gli omosessuali? Come i drogati, che schifo!”- “I drogati? Ammazzarli subito, prima che ci ammazzino loro!”, oppure “Poverini sono ammalati”. Questo è un campionario di frasi fatte, le soluzioni più semplici ai problemi.
Con queste posizioni noi ci riconosciamo e sulla base delle similarità ci mettiamo insieme: costruiamo società omogenee che escludono i diversi; nascono i comitati, i club, le associazioni più diverse e anche i partiti. Si ci prepara con serietà, con il moralismo e le convinzioni di essere nel giusto, ai campi di sterminio, ai genocidi, ai massacri e a tutte le brutture della storia umana.
Essere coscienti dello SCRIPT è un primo atto per sviluppare l'intelligenza, conoscere i condizionamenti e sapere se seguiamo un copione. In sostanza la vita procede tra quello che si decide e quello che ci succede. Quello che si decide si mischia a quello che decidono gli altri..
Quello che ci succede è in parte quello che si decide insieme agli incidenti “fisici e chimici”, le malattie e le botte, o una pallottola vagante. Questo è uno schema un po' riduttivo e semplicistico della vita nella sua complessità, ma contiene una verità: i bisogni dell'uomo sono sempre gli stessi e sono semplici; quello che si fa per soddisfarli è molto complesso, contorto e in fondo uguale.
Lo SCRIPT, non è che non lo avvertiamo, in un certo modo lo conosciamo pure, il fatto è che lo subiamo. C'è una spinta naturale alla individuazione e alla autonomia, la natura ha bisogno di creare esseri unici. Questa spinta genera conflitto e si avverte soprattutto nell'adolescenza e nella pubertà: spinge a diventare quello che si è.
Molti lasciano irrisolto il conflitto e trascinano così la propria esistenza sopravvivendo. Il pensiero segue…c'è sempre uno scarto di tempo tra la presa di coscienza e l'agire, tra il prima e il dopo. Quando lo spirito si impadronisce della storia, la storia è già fatta. Questo può generare l'angoscia di vivere una condanna ineludibile. Solo la consapevolezza del limite può darci lo strumento di costruzione, di progetto e di speranza
Così perpetuiamo gli sbagli di una vita che in noi ricomincia da capo, avendo per affrontarla come possibilità lo SCRIPT e come capacità il potere di modificarlo ed escluderlo. Se sono influenti tutti i condizionamenti che determinano un uomo ad essere più o meno vizioso o santo, più o meno codardo o eroe, genio o stupido, è altrettanto vero che l'uomo rimane sempre con la capacità e decisione di interrogarsi, guardarsi e creare se stesso. Senza ciò non ci sarebbe l'uomo, né la sua storia.
Fermarci a considerare la forza dello SCRIPT nel manipolare l'evoluzione umana, non vuol dire rendere impotente la capacità umana, ma anzi renderla partecipe alla costruzione di una storia che superi gli schemi presenti e l'apra ad una nuova comprensione.
Lo SCRIPT si può dividere su due livelli:1) lo SCRIPT dell'umanizzazione o religioso; è lo SCRIPT genetico che genera la coscienza, ovvero lo SCRIPT DEL TOTEM E DEL TABU'. Questo SCRIPT si avverte anche con la coscienza di un tempo immortale, di un tempo dell'essere e del divenire.2) lo SCRIPT individuale o culturale. E' lo SCRIPT della parola e dell'educazione; quello che genera i comportamenti stereotipati nella società, quello che ci fa conoscere per categorie e ci omologa. Con questo SCRIPT impariamo il modo di amare o viceversa la incapacità d'amare e di sentire l'amore per noi stessi.
Berne con l'Analisi Transazionale individua con i copioni di vita l'assunzione di ruoli con cui ognuno di noi poi recita la sua parte sulla scena del mondo.Come in ogni recita c'è chi fa il buono e chi il cattivo; come nei film western c'è chi vince e chi perde. Così nella vita ci sono i principi e i ranocchi come nelle fiabe. Ci sono gli scudieri che ce la mettono tutta, non per vincere, ma con la speranza di restare in pareggio.
Con i copioni si assumono ruoli e comportamenti che ci distinguono. Alcuni sono banali come: La Buona Madre di Famiglia, La Brava Moglie; La Maestra; La Strega; L'Infermiera; L'Ape Regina; Il Bravo Papà; Il Play Boy; Il Povero Me; ecc. Altri sono più complessi, drammatici , macabri e li troviamo nelle cronache dei quotidiani o nelle aule dei tribunali; comunque sono tutti ritrovabili nelle fiabe, nei miti e nelle leggende.
Lo stereotipo • Insieme di credenze sugli attributi personali di una categoria sociale. Secondo G.W. Allport lo stereotipo è "un atteggiamento preesistente ... così forte ed inflessibile da distorcere seriamente percezioni e giudizio". Come Allport molti altri studiosi utilizzano questo termine attribuendogli non un significato neutro (e cioè un atteggiamento che si fonda sulla rilevazione delle caratteristiche comuni ad un gruppo, o comunque caratterizzanti rispetto ad altri gruppi), ma un significato negativo, sottolineando perciò il fatto che esso porta a generalizzazioni indebite
Funzioni degli schemi • classificazione • andare oltre l’informazione data • attenzione e l’interpretazione • Comunicazione • ragionamento
Memorizzazione (archiviazione e recupero) Elevata motiv. accuratezza Elementi incongruenti Bassamotiv. accuratezza Elementi congruenti
Un esempio di ricerca • Pyszczynski, LaPrelle, Greenberg (1987): influenza su recupero mnestico • 1) lista di comportamenti positivi e negativi di Persona X • 2) Autodescrizione di persona X • “arrogante e presuntuosa” • “modesta e rispettosa” • 3)Dire cosa ricordano di lista comp.
Risultati • Vengono ricordati con maggiore frequenza i comportamenti congruenti con lo schema evocato dall’autodescrizione
falsi ricordi: Loftus e Palmer 1974 A quale velocità procedevano quando sono andati a sbattere? M=66 Km/h A quale velocità procedevano quando sono venuti in contatto? 50 Km/h
Attivazione degli schemi Caratteristiche stimolo Caratteristiche osservatore Attivazione schema contesto
Precedenti esperienze della persona (priming) Scopi della persona Accessibilità situazionale Accessibilità cronica
Struttura degli schemi • Punto di vista classico: insieme di attributi necessari e sufficienti • Obiezioni: • Difficile definire tali attributi • Diversi elementi variano per tipicità • In molti casi difficile classificare
Struttura degli schemi • Visione probabilistica: c. organizzati intorno ad attributi tipici, che non li definiscono in modo troppo rigoroso • Es. Manuale diagnostico dei disordini mentali • Elementi condividono una somiglianza di famiglia (Wittgenstein 1953)
Struttura degli schemi • Attualmente (Keil, 1989) si parla di: Concetti basati sulla teoria, nel senso che contengono anche informazioni circa relazioni causali
Relazioni fra schemi Eruzione vulcano Terroris- mo Gangs of New York carceri Aggres- sività violenza immigrati Delin- quenza uomini
effetti prodotti dagli schemi Perseveranza degli schemi Bruner e Postman (1949) Identificare carte da gioco presentate per periodi brevi Alcune carte anomale (sei di picche rosso, quattro di cuori nero) Anche le carte anomale erano riconosciute come normali Solo aumentando molto il tempo di esposizione riconoscevano anomalie
effetti prodotti dagli schemi • gli schemiagiscono come aspettativee guidano la nostra attenzionee la nostra interpretazione di un evento. • Ad esempio, lo schema di particolari cerimonie (funerali e matrimoni) determina il significato che noi diamo al pianto di una persona
effetti prodotti dagli schemi • gli schemi creano delle aspettative che guidano il recupero delle informazioni memorizzate. • gli schemi possono anche influenzare il modo in cui interpretiamo l’informazione recuperata dalla memoria