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capacit
E N D
1. capacitŕ di trasformare in forma grafemica informazioni verbali ascoltate o pensate (Berninger & Whitaker, 1993)
2. capacitŕ di trasformare un'informazione del codice fonologico in una informazione del codice grafemico capacitŕ di esprimere un significato cognitivo-linguistico in un atto di cifratura a livello di parola, frase e racconto
3. SCRITTURA SOTTO DETTATURA
SCRITTURA SPONTANEA
COPIA (componenti effettrici, aspetti visuo-percettivi e prassico-costruttivi, distinzione tra i due processi)
6. SCRITTURA
19. DETTATO
22. CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI ORTOGRAFICI
24. SCRITTURA SPONTANEA
26. DISGRAFIA, assenza di scrittura , ricorso a segni stereotipati (le lettere prodotte tendono ad assumere la stessa forma, le parole ripetono la stessa strategia di esecuzione)Il nucleo del disturbo č di carattere prassico DISORTOGRAFIA /DISGRAFIA
28. DISLESSIA/ESITI SCOLASTICI tempo di completamento della scolaritŕ obbligatoria di un anno superiore
su di un gruppo di 24 dislessici, 20 almeno una bocciatura (Stella & Biancardi, 1992)
assenza di correlazioni tra Q.I, estrazione sociale, sesso
bocciature piů frequenti nella scuola media
29. ESITI SCOLASTICI U.SA tempo di completamento degli studi di un anno superiore alla media, ma elevata percentuale di soggetti che raggiunge listruzione universitaria
percentuale di abbandono scolastico inferiore rispetto ai non dislessici
un buon supporto didattico consente di compensare le difficoltŕ strumentali
30. RIABILITAZIONE Lapproccio della neuropsicologia cognitiva si fonda sulladozione di strategie che sopperiscano al meccanismo funzionalmente danneggiato o che ristabiliscano, anche parzialmente, la funzionalitŕ del meccanismo stesso.
Ogni funzione cognitiva puň essere considerata un insieme di moduli che hanno una certa autonomia.
31. LAMBIENTE esercita un ruolo strutturante sullattivitŕ mentale (Karmiloff-Smith)
LAMBIENTE esercita un importante ruolo nel guidare i processi di riorganizzazione funzionale quando assume un ruolo di STIMOLAZIONE ADEGUATA e SPECIFICA
32.
Nella riabilitazione si agisce sui meccanismi cognitivi sfruttando la le caratteristiche di PLASTICITŔ e DINAMICITŔ di cui gode il sistema nervoso centrale
GLI STRUMENTI DI RIABILITAZIONE possono essere considerate delle PROCEDURE DI ATTIVAZIONE (acceleratori selettivi dei processi computazionali) DI SISTEMI COGNITIVI
33. SCOMPOSIZIONE FUNZIONALE: segmentazione del compito nelle sotto-unitŕ costitutive
SUPPLENZA FUNZIONALE: ricorso a vie alternative per il raggiungimento di un obiettivo (compensazione)
34.
INTERVENTI SULLA PRESTAZIONE
finalizzati a migliorare labilitŕ deficitaria tramite un esercitazione intensiva della stessa
35.
INTERVENTI SULLE COMPONENTI DELLA PRESTAZIONE
non si limitano ad esercitare la prestazione deficitaria ma si propongono di promuovere gli elementi che nel loro insieme la costituiscono.
Il lavoro č incentrato su variabili piů semplici, su quelle sottocomponenti dellabilitŕ complessiva che risultano compromesse.
Il rischio connesso a tale tipo di intervento consiste nel fatto che non sempre č automatico il processo di integrazione delle varie componenti e sullabilitŕ nel suo complesso.
Č consigliabile intraprendere parallelamente allesercitazione sulle singole componenti un lavoro sulla prestazione.
36. INTERVENTO SULLE ABILITŔ GENERALI programmi centrati sul rafforzamento delle abilitŕ generali, visuo-percettive, linguistiche e psicomotorie
INTERVENTO SULLUSO E IL CONTROLLO DELLE STRATEGIE COGNITIVE (INTERVENTI METACOGNITIVI)
favorire un corretto utilizzo di strategie cognitive nellesecuzione di attivitŕ complesse in cui gli automatismi devono essere integrati da processi di maggior complessitŕ (es. comprensione del testo)
37. RIABILITAZIONE Nel processo di lettura possono essere identificate e quindi singolarmente esercitate le seguenti subcomponenti:
discriminazione e ricerca visiva
consapevolezza fonemica
corrispondenza grafema-fonema
lessico visivo
38. DISCRIMINAZIONE VISIVA
39. Per esercitare labilitŕ di attribuzione del valore sonoro alle lettere si dovranno evidenziare i caratteri grafici di ogni lettera ed il loro corrispondente valore sonoro, collegamento tra dimensione uditiva e visiva delle lettere con il movimento e gli schemi prassici di produzione orale e grafica (associazione suono, posizione articolatoria)Per facilitare lassociazione tra grafema o gruppo di grafemi e suono corrispondente ricorso allutilizzo di parole codice es (B di barca; D di dado, GN di gnomo)
40. DISCRIMINAZIONE E RICERCA VISIVA
41. STRATEGIA IPOANALITICA
lettura veloce, plosivitŕ, fusioni, ripetizione di parole intere
ridondanza del significato: anticipazioni
errori morfologici (es.: telefono per televisione), invenzioni, aggiunte
42. STRATEGIA IPERANALITICA
Lettura molto lenta, caratterizzata da pause e allungamenti,
tendenza alla ripetizione nella parola di fonemi e di sillabe,
riduzione del significato, frammentazione della parola (es.: in sieme), produzione di non-parole, di parole incongruenti, errori di accentazione (lettura fonologica)
43. TRAINING SILLABICO
Sillaba: unitŕ naturale di produzione linguistica
AUTOMATIZZARE il riconoscimento e la transcodifica dellunitŕ sillabica contrastando il meccanismo di lettura lettera per lettera (p-a).
44. Impostazione delle singole unitŕ grafemiche (consonanti, vocali, digrammi)
2. A. Impostazione di monosillabi (CV)
B. Impostazione di bisillabi (CV-CV)
3. Collegamento al significato
4. Impostazione di altre configurazioni sillabiche (CVC)
45. Il fenomeno della selezione lessicale testimonia come, durante lacquisizione del linguaggio, i bambini includono nel loro vocabolario le parole in relazione alla loro composizione sillabica o fonemica (correlazione tra configurazioni sillabiche padroneggiate dal bambino e parole prodotte e la loro frequenza duso).
Le configurazioni sillabiche acquisite piů precocemente e utilizzate con maggior frequenza sono quelle con struttura CV (Consonante Vocale)
46. Le unitŕ di base dellatto di parola sono le sillabe nella loro diversa struttura ed č il gioco regolare e graduale della loro selezione e combinazione che consente al bambino la costruzione rapida e produttiva delle parole.
Anche nellapprendimento della letto-scrittura č consigliabile procedere tramite unimpostazione graduale delle diverse configurazione sillabiche, muovendo dalle configurazioni piů semplici per passare progressivamente a quelle di maggior complessitŕ
47. Organizzazione delle configurazioni fonetico-fonologiche
48. 2. A. Impostazione di monosillabi (CV)
CV (ba,bo,bu,bi,be
)
CV (ca,ba,pa,na,da
)
CV (ca,ri,bo,fe,gu
)
SCOPO: automatizzare il riconoscimento e la
transcodifica dellunitŕ sillabica contrastando il
meccanismo di lettura lettera per lettera (p-a).
ba bo bu bi be
be bi bu ba bo
bu bo be bi ba
bi ba be bu bo
bo be bu ba bi
50. Impostazione di bisillabi
CV + CV mano
CV + CV mani
CV + CV mina
CV + CV sano
CV + CV bici
51. Lettura di gruppi CV+CV diversi
Introduzione di lettura legata ad un significato:
ascolto parola ? indicazione di figura
(es.: pipa, pipe, pupa, papŕ), scrittura e rilettura di ciň che il bambino ha scritto
Lettura parola ? ricerca tra le figure mescolate poi scrittura
Lettura di frasi Es: Nina tira i dadi
Lettura di raccontini
Introduzione di altre strutture sillabiche (es. CVC, CCV)
53. La scrittura di non parole che rispecchiano le regole fonologiche e morfologiche della lingua di appartenenza puň essere rilevante perché:- induce il soggetto a prestare attenzione rispetto alla sequenza dei suoni proposti, senza poter utilizzare indici semantici- allena anche a livello cinestesico la coarticolazione, ovvero la sequenzialitŕ ravvicinata di suoni che implicano precise scelte in base al modello udito, attraverso il contemporaneo rinforzo uditivo e visivo.
54. Doppie Si interviene sul piano visivo quindi grafemico.
La doppia viene evidenziata visivamente (in rosso palla, colla o in grassetto palla, colla ):
Liste di parole con le doppie
Lettura con enfatizzazione della doppia
Individuare le parole con le doppie allinterno di un testo
55. Raddoppiamenti(Ferraboschi e Meini, Recupero in ortografia, 1995) Il riabilitatore legge al bambino delle parole scandendo chiaramente i raddoppiamenti
FATTO F A T T O
GALLO G A L L O
56. Lavoro sulla struttura fonologica della parola.Esercitare la consapevolezza fonemica.esercizi di segmentazione in sillabericerca delle parole che cominciano o finiscono con un dato suono sillabico o fonemico,giochi di elisione o di aggiunta di sillabe o fonemi.
57. Consapevolezza fonologica
58. Accanto alla sviluppo di tecniche di consapevolezza fonologica, occorre sviluppare anche una attenzione alla globalitŕ visiva delle singole parole con esercizi di esplorazione e ricognizione visiva del testo (es. sottolineare la stessa parola allinterno del brano), di memorizzazione delle parole irregolari, di consolidamento delle caratteristiche grammaticali di parole, articoli, preposizioni.
59. A livello lessicale č utile proporre esercizi con le parole omofone non omografe (es. letto e letto) o con le parole dove vi č una eccezione alla regola ortografica (es. cucina), al fine di stabilizzarne la rappresentazione ortografica.
60. STRATEGIA DI ATTIVAZIONE
61. STRATEGIA DI ANTICIPAZIONE
62. CLOZE
63. CLOZE
64. CLOZE
65. CLOZE
66. CLOZE
74. APPROCCIO METACOGNITIVO
75. COMPRENSIONE DEL TESTO
76. COMPRENSIONE DEL TESTO
77. Questi interventi sono utilizzabili soprattutto nella fase iniziale di apprendimento e quindi alla base dei trattamenti riabilitativi. Nelle etŕ successive lintervento diviene sempre meno diretto ed affidato quasi interamente allinsegnante che nellambito della programmazione scolastica deve tener conto delle difficoltŕ strumentali specifiche e quindi sottolineare soprattutto il valore del contenuto e dellefficacia comunicativa piuttosto che del livello formale delle produzioni scritte.
78. Nelle scuole secondarie risulta utile lintroduzione dei sistemi informatici di correzione automatica degli errori ortografici del testo, che sono di aiuto nel permettere al soggetto di presentare un lavoro finito corretto e quindi soddisfacente anche dal punto di vista dellautostima e della motivazione. Luso dei programmi informatici permette nella maggior parte dei casi di sostenere la curiositŕ e la motivazione ad apprendere, di favorire la concentrazione ed un certo grado di autocontrollo sul processo di scrittura.