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MODULO CENSITORE

MODULO CENSITORE. Daino Dama dama. Daino. Sistematica e distribuzione. Sistematica. Distribuzione. Nel mondo*. In Europa*. Europa Sud Africa Asia Nord America Sud America Oceania. Europa orientale Isole britanniche. *.

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MODULO CENSITORE

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Presentation Transcript


  1. MODULO CENSITORE Daino Dama dama

  2. Daino Sistematica e distribuzione

  3. Sistematica

  4. Distribuzione Nel mondo* In Europa* • Europa • Sud Africa • Asia • Nord America • Sud America • Oceania Europa orientale Isole britanniche * L’unica popolazione autoctona di Dama dama vive attualmente in una ristretta area della Turchia Nel resto del mondo l’areale è estremamente frammentato e legato ad introduzioni (accidentali e non)avvenute sia in tempi storici che recenti N.B. In Medio Oriente (Iran) è presente l’unica popolazione relitta deldaino della Mesopotamia(Dama mesopotamica)

  5. Distribuzione In Italia • Sono presenti numerose popolazioni, isolate tra loro, concentrate soprattutto in Toscana e nell’Appennino settentrionale FontePedrotti L., Dupré E., Preatoni D. & Toso S., 2001Banca Dati Ungulati. Biol. Cons. Fauna 109

  6. Distribuzione In Emilia-Romagna • Anche a livello regionale l’areale del daino si presenta assai frammentato. La continuità maggiore si riscontra tra Bolognese e Modenese FonteRegione Emilia-Romagna, 1998Carta delle vocazioni faunistiche

  7. Daino Morfologia

  8. Aspetto generale MASCHIO FEMMINA PALCO PENNELLO CAPEZZOLI(4, non visibili a distanza) SPECCHIO ANALE

  9. Aspetto generale • Dimensioni medie • Garrese leggermente più alto della groppa(morfologia da corridore) • Trofeo con caratteristica espansione a “pala” Principali dati biometrici

  10. Riconoscimento della specie • Specchio anale Il daino hadimensioni intermedie tra capriolo e cervo a distanza può essere facilmente confondibile (in particolare quando palchi e pomellatura sono assenti) Per il riconoscimento è utile valutare • La lunghezza della coda (oltre 20 cm) distingue il daino dal cervo (provvisto di coda più corta) e dal capriolo (privo di coda) • Il disegno “ad ancora rovesciata” dello specchio anale del daino è inconfondibile • Colorazione del mantello Nel daino:tre distinte bande di colorein senso dorso-ventrale(non visibili nei daini bianchi) Nel cervo e nel capriolo:colorazione più uniforme

  11. Mantello Caratteri generali * Sono presenti 3 distinte bande di colore da scuro a chiaro in senso dorso-ventrale N.B. • La presenza di varietà cromatiche è dovuta alla selezione artificiale operata con la domesticazione • Sono presenti anche forme intermedie • L’albinismo è assai raro

  12. Mantello Le mute Periodi di muta Tempi di muta Sequenza di muta • I primi a mutare sono i giovani; seguono gli adulti e per ultimi gli anziani, insieme a femmine gravide o in lattazione • Testa e collo • Zampe • Fianchi

  13. Ghiandole cutanee Preorbitali Metatarsali Molto sviluppate nel periodo degli amori: funzione di marcatura Funzione: non chiara, probabilmente marcatura e riconoscimento individuale Peniene Interdigitali Molto sviluppate nel periodo degli amori:funzione di marcatura Funzione: non chiara, probabilmente marcatura

  14. Palco Nomenclatura PALA MEDIANO SPINA OCULARE STANGA ROSA

  15. Sviluppo del palco Sviluppo del palco ed età Fusone Balestrone Palancone Il primo palco è sempre a fuso La pala è abbozzata(di norma non raggiunge i10 cm di larghezza) Il palco è completamente formato:la larghezza della palaè maggiore di 10 cm Il massimo sviluppo si ha a 9-10 anni Il regresso subentra intorno ai 13 anni 1a testa 2a testa 3a testa 4a testa e seguenti palco in regresso Esempio di sviluppo del palco nel corso della vita di un daino

  16. Ciclo dei palchi Sviluppo del primo palco età mese Comparsa degli abbozzi Crescita deifusi Pulitura dei fusi Fusi puliti Perdita dei fusi Crescita del secondo trofeo N.B. • Durante i censimenti primaverili • gli individui con i fusi in velluto hanno circa 1 anno • gli individui con i fusi puliti hanno circa 2 anni

  17. Ciclo dei palchi A partire dal secondo trofeo Pulitura(agosto-settembre) Palchiin velluto Palchipuliti Caduta(aprile-maggio) Tempi di pulitura e caduta • Gli individui di età avanzata puliscono e perdono i palchi prima dei giovani

  18. Daino Classi d’età

  19. Classi d’età N.B. • Nei confronti dei soggetti di classe 0, per convenzione, non si opera distinzione di sesso • La Provincia di Reggio Emilia prevede, limitatamente al prelievo, l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2

  20. Piccoli Classe 0 Piccoli(nati nell’anno) • Mantello pomellato fino a due mesi d’età (agosto) • Sessi non distinguibili a distanza • Al seguito della madre N.B. Tutti i Cervidi sono pomellati alla nascita Per distinguere i piccoli di daino da quelli di cervo e capriolo, considerare in particolare le dimensioni e lo specchio anale N.B. Nel periodo dei censimenti primaverili La classe 0 non è presente, in quanto i parti avvengono in maggio-giugno

  21. Maschi Classe 1 Fusoni(nati l’anno precedente) • Forma esile e slanciata • Trofeo a fuso • In genere al seguito della madre N.B. Nel periodo dei censimenti primaverili I fusoni hanno i palchi in velluto Gli individui con fusi puliti sono di classe 2

  22. Maschi Classe 2 Balestroni (sub-adulti)(da 2 a 4 anni di età) • Corporatura intermedia • Pomo d’Adamo evidente • Palco con abbozzo di pala N.B. Nel periodo dei censimenti primaverili I sub-adulti sono: - tra i primi a mutare - tra gli ultimi a perdere i palchi Rientrano nella classe 2 anche gli individui con i fusi puliti

  23. Maschi Classe 3 Palanconi (adulti)(oltre 4 anni) • Corporatura massiccia • Collo robusto • Pomo d’Adamo prominente • Pennello molto evidente • Palco con pala pienamente formata N.B. Nel periodo dei censimenti primaverili Gli adulti sono: - tra gli ultimi a mutare - tra i primi a perdere i palchi

  24. Femmine Classe 1 Classe 2 Sottili(nate l’anno precedente) Adulte(oltre i 2 anni di età) • Forme esili e snelle • Testa sottile • Dimensioni ridotte • Ingenere al seguito della madre • Forme allungate e spigolose • Testa robusta • Ventre e dorso abbassati • Corpo scarno

  25. Daino BiologiaEco-etologia

  26. Habitat Boschi misti di latifogliead alto fusto,alternati a radure Range altitudinale Dal livello del marealla media montagna

  27. Habitat Necessità vitali Utilizzo dell’habitat Il daino ha un comportamento alquanto sedentario: in genere l’home-range non supera i 200-300 ettari • Scarsa pendenza • Scarso innevamento • Buona copertura boscosa N.B. Originatasi in climi mediterranei, la specie si è rivelata assai adattabile, in grado di colonizzare, ove introdotta, un’ampia varietà di ambienti:macchia mediterranea, pinete litoranee, querceti collinari ecc. N.B. L’acqua non è un fattore limitante di particolare rilevanza: il daino tollera bene una moderata aridità

  28. Alimentazione Regime alimentare Fabbisogno giornaliero Pari a circa il 10% del peso corporeo Erbivoro ruminante, il daino si comporta dapascolatore intermedio, alternandobrucatura e pascolo Preferenze alimentari Il daino è molto eclettico ed adattabile nella scelta del cibo La dieta dipende in larga misura dalla disponibilità offerta dall’ambiente nelle diverse stagioni

  29. Alimentazione Esempi di vegetali consumati dal daino

  30. Ciclo vitale e biologia riproduttiva

  31. Struttura di popolazione Proporzione tra i sessi (PS) Esempio In popolazioni in equilibrio(in cui cioè la densità è vicina alla capacità portante dell’ambiente) PS =1 : 1,3 Una popolazione appenninica* Anno 1997 Proporzione tra classi d’età Nelle popolazioni in buono stato di salute sono ben rappresentate le classi giovanili * FonteRegione Toscana, 2000Gli ungulati delle Foreste Casentinesi

  32. Dinamica di popolazione Fattori limitanti

  33. Dinamica di popolazione Fattori limitanti

  34. Dinamica di popolazione Fattori limitanti

  35. Dinamica di popolazione Incremento Utile Annuo Esempi I.U.A. in ambienti appenninici(popolazioni soggette a gestione venatoria) In popolazioni in fase di accrescimento (che non hanno raggiunto la capacità portante dell’ambiente) I.U.A. = 30 – 40%della consistenza pre-riproduttiva

  36. Socialità Ambiente e dimensione del branco • Il daino è un animale gregario • La socialità è assai variabile nei diversi ambienti in cui la specie è stata introdotta • Si possono avere: • gruppi unisessuali • gruppi misti Come avviene per altri ungulati sociali, il tipo di ambiente influenza la consistenza numerica dei branchi di daini: in ambienti aperti i gruppi tendono ad essere più numerosi che in aree fittamente boscate Esempio* N.B. Nei branchi dei daini non esistono rapporti gerarchici evidenti e i confronti aggressivi si verificano in genere solo tra maschi nel periodo degli amori * FonteRegione Toscana, 2000Gli ungulati delle Foreste Casentinesi

  37. Etologia Ritmi circannuali

  38. Etologia Raggruppamenti invernali

  39. Etologia Scioglimento e piccoli raggruppamenti estivi I maschi privi di trofeo e le femmine prossime al parto tendono ad isolarsi in primavera i branchi si scompongono Durante l’estate cominciano a ricomporsi nuclei di pochi individui (in genere unisessuali) che in seguito confluiranno nei raggruppamenti invernali

  40. Etologia Il periodo degli amori Gli accoppiamenti hanno luogo in settembre - ottobre Sistemi riproduttivi del daino Anche per questo aspetto della propria biologia, il daino manifesta una grande plasticità: a seconda della situazione ambientale e della densità di popolazione sono noti 7 diversi sistemi riproduttivi * I lek hanno un diametro di pochi metri: i maschi vi attirano le femmine per accoppiarsi con loro

  41. Etologia I maschi nel periodo degli amori • Alcuni moduli comportamentali associati all’attività riproduttiva: • Bramitovocalizzo con funzione di marcatura e richiamo sessuale • Marcia parallelaconfronto ritualizzato che può preludere allo scontro diretto • Combattimentoscontro e incrocio dei palchi (il rumore dell’urto è forte e udibile a distanza) • Delimitazione e marcatura delle arene (lek): - raspate • - fregoni • - spruzzi di urina • - …

  42. Etologia Il parto Parti tardivi, parti gemellari • La fisiologia del parto dimostra ancora un volta una grande variabilità • Nel daino, infatti, si verificano con una certa regolarità: • parti tardivifino a settembre • parti gemellarinel 10% circa dei casi I parti sono concentrati nel mese di giugno Le nascite avvengono in genere in aree tranquille e con una buona copertura arbustiva Il piccolo, di norma è in grado di seguire la madre entro i primi due giorni di vita

  43. Daino Segni di presenza

  44. Impronte Le impronte hanno forma e dimensioni intermedie tra quelle del capriolo e quelle del cervo N.B. Le tracce degli speronisono visibili solo in impronte profonde(es. terreno fangoso, animale in corsa)

  45. Escrementi • Le fatte sono simili a quelle del cervo ma di norma più piccole • Misurano fino a 1,5 cm di lunghezza • Le dimensioni e la consistenza variano stagionalmente: • nei periodi di carenza di cibo sono più piccole e compatte • quando il cibo è abbondante e ricco d’acqua si presentano in masse molli e compatte

  46. Altri segni di presenza Segni di presenza legati all’alimentazione • Brucaturasu arbusti e alberi, fino a circa 120 cm di altezza • Scortecciamentotipico del periodo invernale in climi più o meno rigidi (es. Alpi, Appennino) Segni di presenza legati alla riproduzione e al ciclo dei palchi • Arene degli amori (lek)circolari, delimitate da raspate sul terreno • Frammenti di palchiprovocati dagli scontri fra maschi • Fregoniprovocati dalla pulitura del trofeo

  47. Daino Interazioni con le attività economiche

  48. Danni Esempi di entità ed incidenza dei danni

  49. Danni Tipologie di danno • I danni causati dal daino interessano sia le colture da foraggio che le colture legnose e semilegnose • Per quanto attiene la tipologia, la casistica è ridotta a: • pascolo di medicai, prati da sfalcio e coltivazioni di cereali • brucatura degli apici fogliari per scopi alimentari (frutteti e vigneti) • rottura dei rami delle viti in seguito alla trazione esercitata durante l’alimentazione

  50. Daino Fine Fotografie

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