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MODULO CENSITORE. Muflone Ovis [ orientalis ] musimon. Muflone. Sistematica e distribuzione. Sistematica. Distribuzione. Nel mondo. In Europa. L’areale del genere Ovis comprende: Europa Asia Nord America. Il muflone è presente in numerose regioni: Germania
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MODULO CENSITORE Muflone Ovis [orientalis] musimon
Muflone Sistematica e distribuzione
Distribuzione Nel mondo In Europa • L’areale del genere Ovis comprende: • Europa • Asia • Nord America Il muflone è presente in numerose regioni: Germania Repubblica Ceca e Slovacchia Ungheria Austria Francia Sardegna e Corsica Penisola italiana N.B. La sistematica del genere Ovis è incerta e soggetta a continue revisioni
Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Bighorn (Ovis canadensis canadensis) Eccellente arrampicatore, frequenta le zone rocciose di Canada e Stati Uniti Il maschio, di altezza compresa tra 90 e 105 cm, pesa mediamente 120-130 kg
Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Bighorn (Ovis canadensis nelsoni) È una delle sottospecie di Bighorn presenti nelle zone sud-occidentali degli Stati Uniti Più piccola della sottospecie nominale, frequenta le aree desertiche caratterizzate da canyon e picchi rocciosi
Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Pecora delle nevi (Ovis dalli) Bovide dal mantello bianco, spesso con riflessi giallo bruni, frequenta le fredde regioni montuose di Canada, Alaska e Asia del Nord Il maschio, di altezza compresa tra 83 e 105 cm, pesa mediamente 80-91 kg
Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Argali (Ovis ammon) È la specie del genere Ovis di maggiori dimensioni: i maschi raggiungono normalmente i 180 km di peso Vive sui rilievi dell’Asia centrale (Pamir, Tibet, Mongolia e Siberia meridionale)
Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Urial (Ovis orientalis) Pecora selvatica di media taglia (peso del maschio compreso tra 36 e 100 kg) è distribuito tra il Pakistan, l’Afghanistan, la Turchia e l’Europa
Distribuzione Genere Ovis: distribuzione mondiale Muflone (Ovis [orientalis] musimon) Una delle sottospecie più piccole dell’Urial, è stato introdotto con successo dalla Sardegna in varie regioni dell’Europa
Distribuzione In Italia • In Sardegna è presente la popolazione “storicamente autoctona” di muflone(circa 2.100 esemplari) • Nella penisola si contano più di 60 popolazioni isolate tra loro(circa 8.200 capi) FontePedrotti L., Dupré E., Preatoni D. & Toso S., 2001Banca Dati Ungulati. Biol. Cons. Fauna 109
Distribuzione In Emilia-Romagna • I nuclei più consistenti di muflone in Emilia-Romagna si trovano nelle province di Reggio Emilia e di Bologna FonteRegione Emilia-Romagna, 1998Carta delle vocazioni faunistiche
Muflone Morfologia
Aspetto generale MASCHIO FEMMINA CORNA SELLA CAPEZZOLI(2, non visibili a distanza) SPECCHIO ANALE CRINIERA
Aspetto generale • Pecora selvatica di aspetto robusto • Garrese leggermente più alto della groppa • Corna molto sviluppate nel maschio Principali dati biometrici
Mantello Caratteri generali
Mantello Le mute Periodi di muta Tempi di muta Sequenza di muta • I primi a mutare sono i giovani; seguono gli adulti e per ultimi gli anziani, insieme a femmine gravide o in lattazione • Testa e collo • Zampe • Fianchi
Ghiandole cutanee Preorbitali Inguinali Presenti in entrambi i sessi. La loro funzione non è nota Presenti in entrambi i sessi. La loro funzione non è nota Interdigitali Peniene Presenti in entrambi i sessi; lasciano una traccia odorosa sul terreno al passaggio dell’animale Presenti nel maschio, sono particolarmente attive nel periodo degli amori
Corna Nomenclatura ANELLI DI ACCRESCIMENTO ANNUALI ANELLI ORNAMENTALI CIMA N.B. Il 70% circa delle femmine della popolazione della Corsica, ha corna di lunghezza variabile tra 6 e 12 cm L’anello formato dalla curvatura del corno e’ detto CERCHIO
Sviluppo del corno Sviluppo dell’osso del corno Sviluppo dell’astuccio corneo • La crescita dell’osso del corno è stimolata dall’ormone ipofisario • La crescita di norma comincia poche settimane dopo la nascita e termina verso il 4°-5° anno d’età • L’accrescimento degli astucci cornei è stagionale e avviene in primavera-l’estate • Durante l’inverno la crescita si arresta (pausa cornuale) • L’alternanza di fasi di crescita con fasi di pausa determina la formazione di anelli annuali di accrescimento • L’accrescimento è notevole fino al 5° anno, in seguito esso rallenta • La lunghezza massima viene raggiunta intorno al 7°-8° anno N.B. • Lo sviluppo del corno è influenzato da: • fattori genetici • fattori ambientali • età dell’animale
Sviluppo del corno Sviluppo del corno nel giovane maschio età(mesi) mese Comparsadelle corna Accrescimento Pausa cornuale Accrescimento N.B. Sebbene le bozze ossee che formeranno l’osso del corno comincino a svilupparsi poche settimane dopo la nascita, le corna sono visibili nel maschio solo intorno al 3° mese
Sviluppo del corno Sviluppo del corno nell’adulto Età(anni) Durante l’inverno del secondo anno il corno ha “raggiunto” il collo Intorno al 6° anno d’età, la punta del corno raggiunge l’altezza dell’occhio Dopo l’8°-9° anno d’età, l’accrescimento del corno è compensato dall’usura delle punte N.B. Durante lo sviluppo, il corno si accresce anche in larghezza: la sua circonferenza misurata alla base, passa dai 15 cm dei giovani di 9 mesi, ai 22 cm degli adulti
Sviluppo del corno Alcune anomalie Cime convergenti Cime divergenti Cime molto divergenti Sviluppo normale N.B. Lo sviluppo delle corna con cime molto convergenti può provocare la morte dell’animale: esso non riesce infatti ad abbassare la mandibola per alimentarsi
Riconoscimento degli incroci • Il muflone si può ibridare con la pecora; gli incroci sono di solito riconoscibili per: • Criniera dei maschidi notevole lunghezza • Colore del mantellogiallastro, privo di sella • Aspetto del peloche si presenta di consistenza “lanosa” • Colore della parte superiore della codadiverso dal nero • Colore di zoccoli e cornapiù chiari rispetto alla agli individui “puri” • Dimensioni corporeein genere superiori
Muflone Classi d’età
Classi d’età N.B. • La provincia di Modena prevede l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2, sia per i censimenti che per i prelievi • La Provincia di Reggio Emilia prevede, limitatamente al prelievo, l’accorpamento delle classi femminili 1 e 2
Piccoli Classe 0 (censimenti primaverili) Piccoli (agnelli)(nati nell’anno) • Mantello color crema, sempre più chiaro delle femmine • Sessi non distinguibili a distanza • Al seguito della madre N.B. Il periodo dei censimenti primaverili (marzo-aprile) coincide con quello delle nascite
Maschi Classe 0 (periodo venatorio) Piccoli maschi(nati nell’anno) • I piccoli maschi sono distinguibili a distanza • Punte rivolte verso l’alto (lunghezza 20-25 cm) • Sella assente • Al seguito della madre o nel branco delle femmine Nascita tardiva
Maschi Classe 1 (censimenti primaverili) Giovani(nati l’anno precedente) • Forma più slanciata degli adulti • Sella assente • Corna che normalmente non sono rivolte verso il basso (lunghezza 25-30 cm) • A volte rimangono nel branco femminile
Maschi Classe 1 (periodo venatorio) Giovani(nati l’anno precedente) • Forma più slanciata degli adulti • Sella assente • Corna che non arrivano al collo (lunghezza 43-50 cm)
Maschi Classe 2 Adulti(da 2 a 5 anni di età) • Dimensioni corporee definitive • Criniera sviluppata • Sella evidente (soprattutto nel mantello invernale) • Cerchio delle corna di almeno 180 gradi ma che non raggiunge l’occhio • Vivono isolati o in piccoli gruppetti di maschi N.B. La sella compare tra i 2 e i 3 anni d’età
Maschi Classe 3 Vecchi(6 anni di età e oltre) • Corporatura massiccia • Criniera ben evidente • Punta del corno che raggiunge l’occhio • Sella evidente • Vivono appartati
Femmine Classe 1 Classe 2 Giovani(nate l’anno precedente) Adulte(oltre i 2 anni di età) • Maschera facciale di norma poco sviluppata o assente • Muso a punta, testa corta • Dimensioni corporee ridotte • Maschera facciale evidente ed in aumento con l’età • Testa allungata e rettangolare • Accompagnate dal piccolo almeno fino all’autunno N.B. N.B. Durante i censimenti primaverili di norma sono al termine della gravidanza o hanno partorito da poco Durante i censimenti primaverili di norma non sono gravide
Muflone BiologiaEco-etologia
Habitat Boschi di latifogliealternati ad aree di pascolo e affioramenti rocciosi(anche calanchivi) Range altitudinale Dal livello del maread oltre il limite dei boschi
Habitat Necessità vitali Utilizzo dell’habitat Il muflone è molto fedele all’area d’origine Gli spostamenti sono generalmente ridotti (i maschi sono tuttavia caratterizzati da una maggiore erraticità) • Scarso innevamento • Buona strutturazione del territorio N.B. Il muflone è una specie dotata di grande plasticità ecologica, in grado di colonizzare ambienti diversi, dalla macchia mediterranea (Sardegna) alle praterie di crinale
Alimentazione Regime alimentare Fabbisogno giornaliero 4 – 4,5 kg di foraggio verde Erbivoro ruminante, il muflone è di norma un pascolatore ma, quando possibile, puòcomportarsi da brucatore Preferenze alimentari Il muflone è molto adattabile nella scelta del cibo La dieta dipende in larga misura dalla disponibilità offerta dall’ambiente nelle diverse stagioni
Alimentazione Esempi di vegetali consumati dal muflone
Socialità Ambiente e dimensione del branco Il muflone è un animale fortemente gregario La socialità è basata subranchi unisessualiche rimangono separati per la maggior parte dell’anno e le interazioni tra maschi e femminesono limitate ad alcuni periodi(es. accoppiamenti) All’interno del branco non esiste una gerarchia Le dimensioni dei branchi variano in base alle caratteristiche dell’ambiente: in ambienti aperti (più esposti) i branchi sono più numerosi (strategia antipredatoria) che in aree boscate Nei periodi di limitata disponibilità alimentare (inverno), i branchi maschili e femminili si uniscono per sfruttare le aree con maggiore offerta
Struttura di popolazione Proporzione tra i sessi (PS) Esempio In popolazioni in equilibrio(in cui cioè la densità è vicina alla capacità portante dell’ambiente) PS = 1 : 1,3 (In letteratura si ritrovano esempi di PS estremamente variabili) Struttura della popolazione di Vezzano sul Crostolo (RE) Proporzione tra classi d’età Nelle popolazioni in buono stato di salute sono ben rappresentate le classi giovanili 91 mufloni censiti nel marzo 2002 (densità = 11 capi/100 ha)PS = 0,75
Dinamica di popolazione Fattori limitanti
Dinamica di popolazione Fattori limitanti
Dinamica di popolazione Fattori limitanti Esempio • Densità raggiunte dagli altri ungulati selvatici nell’area ad elevata densità di mufloni di Vezzano sul Crostolo (RE): • Capriolo = 23 capi/100 ettari • Daino = 4,4 capi/100 ettari • Cinghiale = normalmente presente ma con densità non precisabile
Etologia Ritmi circadiani Il muflone è una specie attiva anche di giornoLa vista è uno dei sensi più sviluppati nella specie
Etologia Ritmi circannuali
Etologia Branchi misti invernali Scioglimento del gregge invernale Sono formati da maschi e da femmine che, finita la stagione degli amori (ottobre-novembre), rimangono spesso uniti per sfruttare le aree con maggiore offerta alimentare Il branco invernale comincia a sciogliersi quando le femmine adulte si allontanano per partorire i branchi sono meno numerosi e formati da giovani di entrambi i sessi
Etologia Il parto Riconoscimento madre-piccolo Il periodo sensibile all’imprinting è in genere limitato ai primi tre giorni a partire dalla nascita Successivamente il piccolo segue la madre che si riunisce al branco Tra la fine di marzo e la fine di aprile, dopo una gravidanza di circa 22 settimane, le femmine gravide si allontano dal branco e scelgono un luogo tranquillo e con una buona copertura arbustiva per partorire Sono noti anche parti nel periodo estivo, dovuti ad accoppiamenti tardivi
Etologia Branchi maschili Branchi femminili • A partire dal mese di marzo e fino alla stagione degli amori, si formano gruppi più o meno numerosi di maschi sub adulti ed adulti • Gli anziani in questo periodo conducono vita isolata L’unità sociale di base è costituita dalla madre con piccolo dell’anno, cui si uniscono altre femmine legate spesso da rapporti di parentela Il gregge delle femmine con i piccoli rimane separato dai maschi fino al periodo degli amori I giovani maschi abbandono sovente il branco materno già all’età di 1 anno per unirsi ad un branco maschile
Etologia Il periodo degli accoppiamenti Sistema riproduttivo del muflone Il sistema riproduttivo del muflone è del tipo poliginia con difesa delle femmine Tuttavia, a differenza di quanto avviene nel cervo, il muflone maschio non difende un harem, bensì tende ad isolare e a coprire le singole femmine in estro Gli accoppiamenti hanno luogo nel periodoottobre - novembre Maschi adulti e vecchi provenienti da diversi branchi convergono verso le aree frequentate daibranchi femminili