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ABA: che cos’é e cosa non é. Francesca degli Espinosa 26-09-06. Ringraziamenti a:. Dr. Gina Green, PhD per le slides della seguente presentazione. ABA? Che cos’é? . L’ABA é (scegliete una delle tre): a) Una terapia specifica per individui con autismo
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ABA: che cos’é e cosa non é Francesca degli Espinosa 26-09-06
Ringraziamenti a: • Dr. Gina Green, PhD per le slides della seguente presentazione
ABA? Che cos’é? • L’ABA é (scegliete una delle tre): a) Una terapia specifica per individui con autismo b) Intervento educativo precoce ed intensivo c) Modificazione del comportamento
Vero o falso? • L’ABA richiede un intervento intensivo e precoce • L’ABA “guarisce” il 47% dei bambini con autismo • L’ABA deve essere fatta uno ad uno • L’ABA deve essere fatta almeno tra le 20 e le 40 ore a settimana • L’ABA si basa sull’uso dei Discrete Trials (prove distinte)
Definizione di ABA • Analisi del comportamento: una scienza naturale per capire il comportamento • Originata da B.F. Skinner (1938) • Con componenti concettuali/filosofici, sperimentali ed applicativi • Analisi del comportamento applicata: L’applicazione di principi scientifici o leggi del comportamento per migliorare comportamenti socialmente significativi. • Tante applicazioni oltre all’autismo • Basata sul lavoro di tanti ricercatori ed analisti
Che cos’é l’ABA • Efficace per costruire abilitá adattive e ridurre comportamenti problematici in persone con e senza disabilitá. • Utilizza fondamentalmente il principio di rinforzo e richiede dimostrazioni scientifiche della propria efficacia • Altamente individualizzata, contestuale e flessibile • Complessa, intricata e ricca di centinaia di procedure e tecniche • Costantemente in evoluzione
Il miglior modello d’intervento ABA per l’Autismo • Comprensivo: indirizza tutte le aree evolutive • Abilitá sono suddivise in piccole unitá, definite in termini osservabili e misurabili. • Deficit e punti di forza vengono analizzati attraverso l’osservazione diretta e vengono quantificati oggettivamente • Ogni componente/unitá viene insegnata attraverso molteplici opportunitá, ogni unitá d’insegnamento comprende la manipolazione diretta di antecedenti e conseguenze • Centinaia di opportunitá di apprendimento vengono organizzate sia in ambiente strutturato che in ambiente naturale • Il bambino viene sempre impegnato in attivitá costruttive, lasciando poco spazio all’evoluzione di comportamenti autistici
…continua • Si utilizzando diverse tecniche per offrire opportunitá di apprendimento ed incrementare la MOTIVAZIONE: discrete trials (prove distinte), insegnamento incidentale in ambiente naturale, analisi del compito (task analysis), concatenamento (chaining), prompting e fading (aiuto e sfumatura), assessment delle preferenze, economia con i tokens, comunicazione alternativa ed aumentativa, ecc… • Tutti gli aspetti dell’intervento sono individualizzati alle necessitá dell’individuo e le sue preferenze (motivazione) • Abilitá semplici vengono sistematicamente insegnate per arrivare ad abilitá piú complesse.
…continua • Enfasi sull’insegnare al bambino COME imparare, formare interazioni sociali positive e rendere l’apprendimento motivante • Comportamenti problematici vengono direttamente ATTACCATI e sostituiti da comportamenti adattivi. • DATI vengono usati per valutare il progresso e migliorare gli interventi • La programmazione é diretta da individui con formazione post-universitaria specifica all’ABA e con certificazione ed esperienza e formazione specifica in Autismo.
Una breve revisione storica dell’ABA sull’autismo • Sidney Bijou, Direttore dell’ Institute of Child Development, U of Washington nel 1948 • Mise insieme un team di pionieri in Analisi Comportamentale: Wolf, Risley, Baer, Birnbrauer, Hart, Sloane e Lovaas (all’epoca ricercatore post PhD) • Associare l’analisi sperimentale del comportamento con la psicologia dell’etá evolutiva. • Prima applicazione dell’ABA all’autismo: Ferster & DeMeyer (1961); Wolf, Risley, & Mees (1964) • Prima applicazione delle procedure secondo I discrete trials (prove distinte o insegnamento strutturato) con bambini con autismo: Risley nei primi anni 60. • Prima applicazione di procedure “naturalistiche”, basate sulla “guida” del bambino per promuovere il linguaggio (insegnamento incidentale): Hart & Risley (1968) • Prima definizione dell’ABA: Baer, Wolf, & Risley (1968)
ABA per l’autismo: l’evidenza scientifica • Almeno 550 studi pubblicati tra il 1960 ed il 1995 (Matson et al., 1996) e diverse centinaia dal 1995 documentano l’efficacia di specifici metodi ABA per l’insegnamento di importanti abilitá: • Imparare ad imparare: guardare, ascoltare, imitare, eseguire istruzioni, discriminare, ecc… • Comunicazione: produzione vocale, linguaggio per segni ed immagini, comprensione, da semplici vocalizzazioni a conversazioni complesse. • Sociale: scambi reciproci, giocare con i coetanei, esprimere emozioni, empatia, gioco immaginario • Ragionamento astratto: soluzione problemi, teoria della mente • Autonomia personale: igiene personale, vivere nella comunitá, pericoli della strada • Abilitá accademiche: lettura, scrittura, disegno, matematica
Le ricerche specifiche • Precoce: inizio intervento trai 2 ½ ed i 3 ½ anni • Intensivo: 20-40 ore d’intervento uno ad uno (almeno inizialmente) per 50 settimane l’anno per un minimo di due anni in tutti I momenti della giornata • Programmi diretti da individui con trainin AVANZATO in ABA (PhD) ed esperienza in autismo; in casa; con genitori che diventano co-tutor
…continua • Fenske, Zalenski, Krantz, & McClannahan (1985) -- studio non controllato: 9 bambini: 6 a scuola normale dopo una media di 2 anni • Lovaas (1987) – studio controllato • 9/19 con funzionamento intelletivo entro la norma, prima elementare indipendente, progresso mantenuto in adolescenza. Gruppo di controllo: 1/41 raggiunge risultati simili • McEachin, Smith, & Lovaas (1993) – follow up
…continua • Repliche parziali e sistematiche della ricerca Lovaas: • Birnbrauer & Leach (1995) • Smith, Eikeseth, Klevstrand, & Lovaas (1997) • Smith, Groen, & Wynn (2000) • Eikeseth, Smith, Jahr, & Eldevik (2002) • Replica totale della ricerca Lovaas (1987): • Sallows & Graupner (2005)
…continua • ABA intensiva (non-Lovaas): • Howard, Sparkman, Cohen, Green, & Stanislaw (2005) – studio controllato • Casi singoli: Perry, Cohen, & DeCarlo (1995); Green, Brennan, & Fein (2002) • Douglas Developmental Disabilities Center: Handleman et al. (1991); Harris et al. (1991); Harris & Handleman (2000) • May Institute: Anderson et al. (1987); Luiselli et al. (2000) • ABA intensiva (non-Lovaas) in Europa: • Southampton Childhood Autism Programme: Remington, Hastings, Kovshoff, degli Espinosa, Jahr, Filby, Lemaic (in revisione) – studio controllato
Collettivamente gli studi dimostrano: • Dei bambini che hanno iniziato in etá prescolare (sotto I 5 anni) e che hanno ricevuto un intervento per ALMENO 30 ore settimanali da persone competenti per almeno due anni: • Il 90% ha fatto da moderati a grandi progressi • Il 40 – 48% ha raggiunto un QI, linguaggio, abilitá adattive entro la norma cosí come misurati da test standardizzati e non ha piú necessitato di aiuti speciali nella scuola • 40 – 50% ha fatto moderati progressi ma ha seguitato a necessitare di servizi speciali • Il 10-12% ha continuato a necessitare di un intervento intensivo • La maggior parte dei bambini nei gruppi di controllo che hanno ricevuto un intervento ECLETTICO hanno fatto pochi progressi o sono regrediti. • I bambini che hanno ricevuto ABA meno intensiva (< 30 ore a settimana) hanno fatto dai pochi ai modesti progressi, ma comunque di piú rispetto ai gruppi di controllo.
ABA per l’Autismo: che cosa non é! • Nuova • Sperimentale • Un’altra moda • Una “cura” veloce di due anni • Una terapia • Un curriculum • Una ricetta da cucina per l’Autismo • Una tecnica che puo’ essere appresa attraverso libri, visione di video, partecipazione a corsi e workshops
…continua • Trattamento Lovaas • Insegnamento secondo le prove distinte o discrete trial training • Diversa dal Verbal Behaviour • Applicabile solo a comportamenti problema o per persone con disabilitá profonde • Un intervento che trasforma bambini in robot o scimmiette da circo • Solo per insegnare abilitá a memora • Una cura miracolo (anche se alcuni bambini possono raggiungere un funzionamento intellettivo e sociale “normale”)
Conclusioni • Non esiste al mondo un altro trattamento per Autismo con piú di 40 anni di ricerca • Non esiste al mondo un altro trattamento educativo per autismo che sia altrattanto efficace
Conclusioni • L’evidenza scientifica supporta che un intervento ABA intensivo e diretto da persone competenti produce risultati significati in tutte le aree evolutive per la maggior parte dei bambini ed adulti. • Quali fattori siano responsabili per la differenza di risposta all’intervento intensivo ABA non sono ancora conosciuti • Quali ingredienti o componenti siano assolutamente necessari per massimizzare gli effetti dell’ABA in autismo non sono ancora conosciuti ma diversi gruppi di ricerca se ne stanno occupando