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GAINS-ITALIA a supporto della negoziazione internazionale: la revisione del Protocollo di Göteborg. Ilaria D’Elia 1 , Emanuele Peschi 2 1 ENEA UCSTUDI 2 ISPRA. Indice. Il protocollo di G ö teborg Le più importanti tappe verso l’approvazione del Protocollo
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GAINS-ITALIA a supporto della negoziazione internazionale: la revisione del Protocollo di Göteborg Ilaria D’Elia1, Emanuele Peschi2 1ENEA UCSTUDI 2ISPRA
Indice • Il protocollo di Göteborg • Le più importanti tappe verso l’approvazione del Protocollo • Incontro bilaterale in IIASA per la Revisione della Strategia Tematica • I nuovi scenari emissivi • Gli obiettivi del Protocollo oggi
Il Protocollo di Göteborg Il protocollo di Göteborg, adottato nel 1999 per combattere l’acidificazione, l’eutrofizzazione e l’ozono troposferico, ha assunto un ruolo centrale nelle strategie per la lotta all’inquinamento atmosferico stabilendo dei tetti nazionali di emissione per ossidi di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), ammoniaca (NH3) e composti organici volatili non metanici (COVNM) da raggiungere entro il 2010. Nel maggio 2012 il Protocollo è stato emendato per stabilire dei tetti di riduzione delle emissioni da raggiungere dal 2020 in poi. Molti degli allegati tecnici del Protocollo sono stati rivisti ed aggiornati. Le modifiche più importanti hanno riguardato l’introduzione di un tetto anche per il PM2.5 e di un tetto di riduzione percentuale al 2020 rispetto all’anno base 2005. Il Protocollo emendato ha anche introdotto un meccanismo di flessibilità in modo da incoraggiare l’adesione e la ratifica del Protocollo di nuovi Paesi, soprattutto dei paesi EECCA (Eastern Europe, the Caucasus and Central Asia).
IL Protocollo di Göteborg Elenco allegati Annex I Critical loads and levels Annex II Emission reduction commitments Annex III Designated pollutant emissions management area (PEMA) Annex IV Limit values for emissions of sulphur from stationary sources Annex V Limit values for emissions of nitrogen oxides from stationary sources Annex VI Limit values for emissions of volatile organic compounds from stationary sources Annex VII Timescales under article 3 Annex VIII Limit values for fuels and new mobile sources Annex IX Measures for the control of emissions of ammonia from agricultural sources Annex X Limit values for emissions of particulate matter from stationary sources Annex XI Limit values for volatile organic compounds content of products Link al protocollo: Sito UNECE http://www.unece.org/env/lrtap/multi_h1.html Attività di supporto al MATTM attraverso il GAINS-Italia
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Il primo passo concreto per la definizione dei nuovi tetti di emissione si ha quando lo IIASA presenta nel febbraio 2011, durante la 39ma Task Force on Integrated Assessment modelling (TFIAM), gli scenari emissivi calcolati con il modello GAINS-Europa
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Dopo la presentazione dei primi scenari, due momenti importanti: WGSR Ginevra (aprile 2011) TFIAM Oslo (maggio 2011) Possibilità di discutere gli scenari nazionali Negli scenari europei si osserva per l’Italia una sistematica sottostima delle emissioni, soprattutto di SO2, NOX e PM2.5. Notevoli differenze soprattutto - nel settore domestico (stima consumi biomassa e share tecnologie) - allocazione combustibili nei settori industria e trasformazione del combustibile - distribuzione consumi gasolio e benzina nel trasporto su strada
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Settore domestico: Stessi consumi totali, ma differente distribuzione dei combustibili. Consumo di biomassa sottostimato di circa 5 volte e previsto costante dal 2010 in poi. Differenza nelle emissioni totali di PM2.5 al 2020 del 35% completamente ascrivibile al settore domestico che nello scenario nazionale è la principale sorgente di emissione (circa 40%)
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Differente allocazione dei combustibili tra i vari settori
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Dopo i commenti inviati, lo IIASA aggiorna gli scenari. E per l’Italia… Intanto si andava affermando nel corso del negoziato la preferenza per un tetto percentuale al 2020 rispetto all’anno base 2005. Confronto con lo scenario PRIMES 2020 per l’ITALIA (GAINS-Eu) e lo scenario NOCP (GAINS-It), più aggiornato scenario disponibile in quel momento per l’Italia.
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Nel frattempo in Italia… 1. Aggiornamento serie storica inventario: il fattore di emissione di PM10 e PM2.5 è stato aggiornato per stufe e caminetti portando ad un incremento delle emissioni totali del 14% al 2005 rispetto alla precedente versione 2. Referendum sul nucleare: lo scenario NOCP prevedeva centrali nucleari Lo scenario NOCP è in corso di aggiornamento. Le prime stime mostrano un incremento delle emissioni di PM2.5 e di NOX. Un nuovo scenario energetico viene reso disponibile solo a maggio 2012, dopo la chiusura del negoziato di Göteborg. 3. Aggiornamento consumi trasporto stradale causa crisi 4. Aggiornamento fattori di emissione in COPERT e prime evidenze sulle emissioni di NOX dalle autovetture e camion leggeri a gasolio Euro 5
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Il negoziato va avanti ed arrivano le prime proposte di riduzione delle emissioni da parte della Commissione e la proposta dell’Italia Proposte accettabili per SO2, NOX e NH3 mentre forti discrepanze per PM2.5 e VOC. Incontro bilaterale con la COM tra la prima e la seconda proposta. Notevoli differenze tra le due proposte: - PM2.5 da intervallo 34-45% al 17% - VOC da intervallo 48-56% a 35%
Le tappe verso il Protocollo di Göteborg Nel maggio 2012 si arriva alla proposta finale e per l’Italia… Confronto tra gli impegni sottoscritti dall’Italia e dagli altri Paesi con quantità di emissioni totali al 2005 paragonabili (Germania, Francia, Spagna e Inghilterra)
Il Bilaterale IIASA • Mentre il Protocollo di Göteborg si concludeva, il processo negoziale per la Revisione della Strategia Tematica, avviato dalla Commissione Europea nel 2011, entrava nel vivo. • La Commissione, memore dell’esperienza appena conclusasi, in cui notevoli differenze erano emerse tra gli scenari europei e quelli nazionali con conseguente riduzione del livello di ambizione, ha attivato una serie di incontri bilaterali tra i Paesi Membri e lo IIASA per analizzare, in particolare, l’anno base 2005 e per fornire eventuali dati e scenari nazionali. • Per l’Italia l’incontro presso IIASA ha avuto luogo nel settembre 2012. • Confronto sui dati 2005 tra • la stima IIASA (IIASA 2005); • l’inventario nazionale delle emissioni (INV 2005); • la stima del modello GAINS-Italia (IT 2005).
Il Bilaterale IIASA Differenza emissioni SO2 totali del 5% • differente allocazione combustibili liquidi tra settori (in particolare olio comb) • Stesso consumo totale (diff 5%) in termini emissivi 15%
Il Bilaterale IIASA Differenza emissioni NOX totali del 10% • differente allocazione combustibili nel trasporto su strada Sovrastima emissioni tot NOX dal trasporto su strada del 19% legata sovrastima HD del 56% e sottostima auto del 31%
Il Bilaterale IIASA Caso del PM particolarmente significativo: differenza emissioni totali 1% ottenuta per un effetto di compensazione, in particolare, tra sottostima del 52% delle emissioni dal settore civile e stima emissioni settore ‘Other’ non stimate nell’inventario. Spesso in campo internazionale, l’armonizzazione all’anno base della stima emissiva del modello europeo con l’inventario viene riportata in termini di totale emissivo. Questo esempio mostra come possano esserci significativi effetti di compensazione che mascherano le differenze settoriali, notevoli conseguenze nel successivo processo di ottimizzazione dei costi.
I nuovi scenari emissivi Dallo scenario NOCP disponibile durante il negoziato di Göteborg (NOCP_2010) allo scenario BASELINE utilizzato per il bilaterale e inviato a IIASA (BASELINE_2012) all’ultimo scenario disponibile (SEN_2013) Incremento emissioni totali di NOX nello scenario SEN rispetto allo scenario NOCP. Le variazioni totali ricalcano l’andamento del trasporto su strada. Intervenute modifiche nei FE per aggiornamento dei FE sull’Euro 5 e passaggio alla versione Copert 4 v.9
I nuovi scenari emissivi Dallo scenario NOCP disponibile durante il negoziato di Göteborg (NOCP_2010) allo scenario BASELINE utilizzato per il bilaterale e inviato a IIASA (BASELINE_2012) all’ultimo scenari disponibile (SEN_2013) Incremento delle emissioni di PM10 e PM2.5 nello scenario SEN rispetto allo scenario NOCP. L’andamento delle emissioni totali è fortemente legato al settore domestico. Rispetto allo scenario NOCP sono stati aggiornati - FE per camino aperto e stufa tradizionale - diffusione delle tecnologie
Che succede ai tetti 2020? Confrontando gli ultimi scenari disponibili con i target del protocollo di Göteborg emerge la necessità di adottare da subito delle misure volte alla riduzione delle emissioni del PM2.5 anche alla luce del fatto che tali target saranno ripresi e probabilmente rafforzati dalla nuova strategia tematica sull'aria della CE che ha tra le sue finalità principali la riduzione dell'esposizione della popolazione all'inquinamento atmosferico
I nuovi scenari emissivi Tutti gli scenari discussi sono disponibili sul GAINS-Italia online al link http://gains-it.bologna.enea.it/gains/IT/index.login nel gruppo ‘Allscenarios’ col nome di ‘NAT_CLE_NOCP’ per lo scenario NOCP_2010 ‘Baseline_2012_new_ev’ per lo scenario BASELINE_2012 ‘NAT_SEN_2013’ per lo scenario SEN_2013 Dettagli sul confronto tra gli scenari energetici PRIMES e nazionali, sul processo di armonizzazione nazionale ed europeo, sullo scenario emissivo BASELINE_2012 sono stati recentemente pubblicati come rapporto tecnico ENEA, ENEA-RT-2013-10 «Lo scenario emissivo nazionale nella negoziazione internazionale» di D’Elia I., Peschi E. disponibile sul sito ENEA al link http://www.enea.it/it/produzione-scientifica/rapporti-tecnici
Conclusioni L’uso dei modelli di valutazione integrata nazionale basati su scenari energetici e dati nazionali ha consentito di analizzare e confrontare dettagliatamente la proposta dei tetti di riduzione 2020 proposta dalla Commissione. La principale conseguenza è stata l’aver raggiunto un accordo finale sui tetti significativamente diverso, per alcuni inquinanti, rispetto alla proposta iniziale della Commissione. L’importanza dei modelli di valutazione integrata nazionali nei processi di negoziazione è stata ribadita anche dall’ultima Task Force sulla modellistica integrata. L’esito del negoziato sulla revisione del Protocollo di Göteborg ha avuto ripercussioni sulla revisione della Strategia Tematica sulla Qualità dell’Aria attualmente in corso. La Commissione, supportata da IIASA, ha organizzato degli incontri bilaterali tra IIASA e i Paesi Membri e ha caldamente invitato i Paesi a partecipare e a condividere dati e scenari nazionali. Anche in tale ambito strumenti come il GAINS-It si rivelano validi strumenti per la verifica degli obiettivi e per la pianificazione di opportune misure di riduzione delle emissioni.