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QUELLI DEL GRUPPO F

QUELLI DEL GRUPPO F. RICCARDO DE ANGELIS. GABRIELE MESSINA. GABRIELE cc CIRILLI. LA BELLE DAME SANS MERCI. Per i prati vagando una donna ho incontrato, bella oltre ogni linguaggio, figlia d’una fata: i capelli aveva lunghi, il passo leggero, l’occhio selvaggio.

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QUELLI DEL GRUPPO F

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Presentation Transcript


  1. QUELLI DEL GRUPPO F RICCARDO DE ANGELIS GABRIELE MESSINA GABRIELE cc CIRILLI

  2. LA BELLE DAME SANS MERCI

  3. Per i prati vagando una donna ho incontrato, bella oltre ogni linguaggio, figlia d’una fata: i capelli aveva lunghi, il passo leggero, l’occhio selvaggio. Una ghirlanda le preparai per la fronte, poi dei braccialetti, e profumato un cinto: lei mi guardò come se mi amasse, e dolce emise un gemito indistinto. Sul mio destriero al passo la posi, e altro non vidi per quella giornata, ché lei dondolandosi cantava una dolce canzone incantata. Belle dame sans merci 1parte 1 Perché soffri, o cavaliere in armi, e pallido indugi e solo? Sono avvizziti qui i giunchi in riva al lago, e nessun uccello cantando prende il volo. Perché soffri, o cavaliere in armi, e disfatto sembri e desolato? Colmo è il granaio dello scoiattolo, e il raccolto è già ammucchiato. Scorgo un giglio sulla tua fronte, imperlata d’angoscia e dalla febbre inumidita; e sulla tua guancia c’è come una rosa morente, anch’essa troppo in fretta sfiorita.

  4. Cerei re vidi, e principi e guerrieri, tutti eran pallidi di morte: “La belle dame sans merci”, mi dicevano, “ha ormai in pugno la tua sorte”. Vidi le loro labbra consunte nella sera aprirsi orribili in un grido disperato, e freddo mi svegliai, ritrovandomi lì, sul fianco del colle ghiacciato. Ed ecco dunque perché qui dimoro, e pallido indugio e solo, anche se sono avvizziti i giunchi in riva al lago, e nessun uccello canta prendendo il volo. Belle dame sans merci 1parte 2 Mi trovò radici di dolce piacere, e miele selvatico, e stille di manna; sicuramente nella sua lingua strana mi diceva “Sii certo il mio amore non t’inganna”. E mi portò alla sua grotta fatata, ove pianse tristemente sospirando; poi i selvaggi suoi occhi selvaggi le chiusi, entrambi doppiamente baciando. Poi fu lei che cullandomi m’addormentò - e, me sciagurato, sognai l’ultimo sogno sul fianco del colle ghiacciato.

  5. Commento Questo racconto è ambientato nel medioevoin una foresta dai caratteri autunnali e il protagonista viene descritto pallido e debole, mentre, la dama viene descritta come una ragazza bellissima , con i capelli lunghi e gli occhi “selvaggi” perche è una creatura del bosco, figlia di una fata. Il cavaliere si innamora perdutamente di questa donna e cercando di conquistare il suo amore le regala ghirlande e braccialetti e ormai convinto di averla conquistata si lascia andare in un sonno durante il quale gli appare in sogno la terribile verità ovvero che la dama lo aveva appena ucciso. Al suo risveglio il cavaliere si trova sul fianco del colle ghiacciato dove si abbandona alla morte. Il cavaliere è sorpreso del “tradimento” della bella dama perché dopo aver ricevuto dei doni da lei era sicuro di averla conquistata ma evidentemente aveva frainteso i segnali della donna. Questa lirica rappresenta l' altra faccia dell' amore perchè a volte le storie finiscono male e all' amore si sostituisce la solitudine qui rappresentata con il fianco gelido del monte.

  6. Motivazione del commento Ciò che mi fa pensare che le parole della dama sono state fraintese è proprio il fatto che il cavaliere dice esplicitamente che non capisce la lingua della donna e le parole del lo testo esprimono così: “Mi trovò radici di dolce piacere, e miele selvatico, e stille di manna; sicuramente nella sua lingua strana mi diceva “Sii certo il mio amore non t’inganna””. E probabilmente sono proprio queste parole a determinare il carattere ambiguo della lirica. In oltre ci sono molte altre caratteristiche che fanno notare l' incertezza del cavaliere e sono espressioni del tipo : “mi guardò come se mi amasse o il “sicuramente” della strofa precedente che indica invece molta incertezza

  7. Che mai ti cruccia o cavaliere armato Solo e pallido errante? Giace prostrato il giunco in riva al lago Né uccello canta  che mai ti cruccia o cavaliere armato Cosi smunto e abbattuto Lo scoiattolo ha colmo il suo granaio E fu colto ogni frutto Un giglio hai sulla fronte Rugiadosa di febbre e di tormento E sulla guancia una rosa appassita Rapidamente muore La belle dame sans merci

  8. Una dama incontrai Bella nei prati Figlia della fate Lunghi i capelli e il passo suo leggero E gli occhi folli Composi una ghirlanda per suo capo E braccialetti e un cinto fragrante mi guardava innamorata con un dolce lamento. Sul mio corsiero al passo la posai Né altro vidi quel giorno Che reclina da un lato ella cantava canzoni d’incantesimo

  9. Cercò per me dolci radici e miele e rugiada di manna nel suo ignoto linguaggio ella mi disse amo te solo nella magica grotta mi condusse là pianse disperatamente e sospirò là io le chiusi i folli folli occhi con quattro baci mi cullò fino al sonno là misero sognai l’ultimo sogno da me sognato mai lungo il pendio della fredda collina vidi pallidi re, guerrieri e principi

  10. dal mortal pallore che gridavano “la belle dame sans merci ti ha preso nella rete “  nel crepuscolo vidi le arse labbra in orrida minaccia spalancate. E quivi mi svegliai lungo il pendio della fredda collina. Per questo io soggiorno solo,pallido errante benché il giunco è prostrato in riva al lago né uccello canta

  11. Commento: La poesia è ambientata in una scenario autunnale, l’ aspetto smorto e triste dell' autunno viene ripreso anche nella descrizione del cavaliere. Diversa è la descrizione della dama, viene messa in evidenza la sua bellezza, i suoi capelli lunghi e gli occhi e il fatto che sia figlia di una fata e quindi il suo appartenere ad un mondo diverso da quello del cavaliere. Il cavaliere si innamora perdutamente della dama, alla quale mostra il suo amore con gesti come prepararle una ghirlanda , dei bracciali e un profumato cinto, c’è da dire che anche la dama dimostra il suo amore verso il cavaliere con dei gesti , come gli sguardi che mandava al cavaliere, e dei doni come del dolce miele e rugiada di manna . Questi gesti d’ amore reciproco vanno avanti fino a che il cavaliere non si addormenta nella grotta dopo aver baciato la dama , a quel punto il cavaliere sogna dei pallidi re guerrieri e principi che gli dicevano che la dama lo stava ingannando e che ormai lo aveva in suo possesso. Al suo risveglio il cavaliere si ritrova solo su una collina. Questa poesia vuole far capire che l’ amore può ingannare, poiché la dama mostra al cavaliere il suo amore con gesti e parole, ma questi, spesso possono essere falsi. Inoltre ci vuole trasmette il senso di tristezza che l’ amore lascia quando prima lo si ha e poi si rimane senza

  12. Motivazioni commento: La dama ha ingannato il cavaliere perché gli ha fatto intendere che lo amava . Lo capiamo dai versi : “mi guardava innamorata con un dolce lamento” “Cercò per me dolci radici e miele e rugiada di manna” Il cavaliere fin dall' inizio è convinto che la dama ricambi il suo amore, infatti i suoi gesti sembrerebbero confermare questa convinzione

  13. Le differenze nel testo Oltre le piccole differenze nel tipo di linguaggio ci sono anche differenze più significative grazie al quale c' è un vero e proprio cambiamento dell ' interpretazione tra cui: • “nel suo ignoto linguaggio ella mi disse amo te solo” e “sicuramente nella sua lingua strana mi diceva : sii certo mio amore non t' inganna” • “mi guardava innamorata con un dolce lamento” e “mi guardò come se mi amasse e dolce emise un gemito indistinto”

  14. Le differenze di interpretazione Le differenze precedentemente elencate evidenziano come possa cambiare l' interpretazione solo cambiando poche parole: nella prima traduzione il cavaliere dichiara con sicurezza che il suo amore è ricambiato non lasciando così spazio a fraintendimenti, mentre la seconda versione mette in evidenza il dubbio nelle parole del cavaliere. Quindi mentre nella prima versione la dama sembra cattiva e traditrice nella seconda sembra che sia il cavaliere ad aver frainteso tutto.

  15. 'I see a lily on thy brow vedo un giglio sulla sua fronteWith anguish moist and fever dew; angosciata e imperlata di febbre And on thy cheeks a fading rose e sulle tue guance un rosa che sta svanendoFast withereth too.' e che sta marcendo velocemente La Belle Dame Sans Merci

  16. 'I met a lady in the meads, conobbi una donna nel pratoFull beautiful ,a faery's child, piena di bellezza,figlia di fataHer hair was long, her foot was light i suoi capelli erano lunghi,i suoi piedI erano leggeriAnd her eyes were wild. E i suoi occhi erano selvaggi La Belle Dame Sans Merci

  17. 'I made a garland for her head, Feci una ghirlanda per la sua testa , And bracelets too, and fragrant zone; anche dei braccialetti e una cintura Fragrant. She look'd at me as she did love, Mi guardava come se mi stesse amando And made sweet moan. e gemeva dolcemente La Belle Dame Sans Merci

  18. 'I set her on my pacing steed la misi a sedere sul mio stimolante destriero And nothing else saw all day long, e quel giorno non vidi nient'altro For sideways would she lean, and sing pochè lei si piegava e cantava A faery's song. canzoni fatate La Belle Dame Sans Merci

  19. 'She found me roots of relish sweet, trovò per me dolci radici And honey wild and manna dew, e miele selvaggio,e rugiada di manna And sure in language strange she said, e sicuramente in un linguaggio sconosciuto mi disse "I love thee true!" ti amo veramente La Belle Dame Sans Merci

  20. 'She took me to her elfin grot, mi ha portato alla sua grotta fatata And there she wept and sigh'd fill sore; e li sospirò di tristezzaAnd there I shut her wild, wild eyes e li le chiusi i suoi selvaggi,selvaggi occhiWith kisses four. Con quattro baci La Belle Dame Sans Merci

  21. La Belle Dame Sans Merci Questa poesia ha avuto molte traduzioni, quella che avete appena visto è letterale, senza nessun bisogno di rispettare rime e musicalità. È molto più vicina alla traduzione di Roberta Zuppet,

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