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INTRODUZIONE AL CORSO: COS’È L’ECONOMIA APPLICATA ALL’INGEGNERIA (EAI). Attività dell’ingegnere: - attività a contenuto tecnico - attività a contenuto economico. DI COSA SI OCCUPA L’ECONOMIA APPLICATA ALL’INGEGNERIA?. Esempi di situazioni tipo:.
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INTRODUZIONE AL CORSO:COS’È L’ECONOMIA APPLICATA ALL’INGEGNERIA (EAI)
Attività dell’ingegnere:- attività a contenuto tecnico- attività a contenuto economico
Esempi di situazioni tipo: • La R&S propone un nuovo prodotto: conviene avviarne la commercializzazione? • Si deve costruire un nuovo impianto di termovalorizzazione: quale progetto conviene? • L’azienda intende acquistare un sistema automatico di saldatura: quale offerta scegliere? • L’ufficio tecnico richiede la sostituzione della stazione CAD per il disegno automatico con una nuova. Si deve accettare la proposta? COS’HANNO IN COMUNE LE SITUAZIONI DESCRITTE SOPRA?
Abbiamo a che fare con • PROGETTI a contenuto ingegneristico • INVESTIMENTI di carattere fisico/tecnico/industriale () • VALUTAZIONE ECONOMICA • SCELTA/DECISIONE
INVESTIMENTO: “Useremo l’espressione investimento per far riferimento agli IMPEGNI DI RISORSE effettuati nella speranza di REALIZZARE BENEFICI il cui verificarsi sia previsto lungo un periodo di TEMPO PRESUMIBILMENTE LUNGO nel futuro” (Bierman, Smidt, 1993)
ECONOMIA APPLICATAALL’INGEGNERIA • Ha come campo di applicazione la VALUTAZIONE sistematica e razionale di benefici e costi associati a PROGETTI di carattere tecnico-ingegneristico che comportano INVESTIMENTI, la QUANTIFICAZIONE di tali benefici e costi e il CONFRONTO tra progetti, per supportare le DECISIONI relativamente ad essi • metodi e approcci per rispondere a questioni come: • Un progetto (ingegneristico) CONVIENE economicamente? • I RICAVI sono o no superiori ai COSTI? • quali i BENEFICI ECONOMICI di un progetto? • in quanto TEMPO recuperare le RISORSE?
EAI ovvero Engineering Economy:Origini, tappe • A.D. Wellington: The Economic Theory of the Location of Railways (1887) • Anni ’30-’40: i primi manuali di Engineering Economy (Grant, 1930; Woods & DeGarmo, 1942) • Secondo dopoguerra: specializzazione della disciplina, diffusione di manuali, diffusione di corsi specializzati nelle facoltà di ingegneria • Oggi: tematiche incluse diffusamente nei C.L. di ingegneria (anche in Italia)
EAI: gli elementi base • Il concetto di ALTERNATIVA • la focalizzazione sulle DIFFERENZE • la coerenza della PROSPETTIVA • l’UNITÀ DI MISURA • il CRITERIO DI VALUTAZIONE • la consapevolezza dell’INCERTEZZA • l’ANALISI EX-POST
CONTENUTO DEL CORSO • Origine e contenuti dell’Economia Applicata all’Ingegneria (Engineering Economy) • Investimenti industriali e decisioni di investimento;il processo di valutazione ai fini decisionali • Ricostruire il flusso di cassa di un investimento:processi di stima e previsione, e problemi relativi • Valutare la convenienza economica degli investimenti: il valore del denaro nel tempo, interessi e formule relative, matematica finanziaria • Valutare e scegliere tra alternative di investimento: gli approcci tradizionali (DCF) • Bilancio e valutazione degli investimenti • Rischio e incertezza nella valutazione degli investimenti • Cenni all’analisi multiattributo (multicriterio)
PROCESSI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI DI INVESTIMENTO AI FINI DECISIONALI L’Economia Applicata all’Ingegneria richiede e comporta l’applicazione di criteri RAZIONALI di valutazione e l’uso di processi o approcci STRUTTURATI e SISTEMATICI
IDENTIFICARE IL PROBLEMA (O LE OPPORTUNITA’); DEFINIRE GLI OBIETTIVI IDENTIFICARE E FORMULARE LE ALTERNATIVE STIMARE GLI ELEMENTI ECONOMICI DI CIASCUNA ALTERNATIVA STABILIRE IL CRITERIO DI VALUTAZIONE (IL MODELLO, IL METODO DI CALCOLO) EFFETTUARE LA VALUTAZIONE; SCEGLIERE L’ALTERNATIVA
STIMARE GLI ELEMENTI ECONOMICI DI UN’ALTERNATIVA(O DI UN PROGETTO)
STIMARE GLI ELEMENTI ECONOMICI DI UN’ALTERNATIVA/PROGETTO: attività da svolgere 1. Descrizione del progetto (elementi tecnici, attività, componenti, ecc.) 2. Identificazione degli elementi economici relativi al progetto (voci/elementi di costo e di ricavo) 3. Stima/previsione degli elementi economici di cui al punto due
OBIETTIVO FINALE DEL PROCESSO DI STIMA: RICOSTRUIRE IL FLUSSO DI CASSA DEL PROGETTO FLUSSO DI CASSA: rappresenta la sequenza degli esborsi (riferiti a spese, costi) e degli introiti (riferiti a ricavi e altre entrate) che sono stimati e previsti per un dato progetto di investimento nell’arco della sua durata prevista o dell’orizzonte temporale di riferimento
Descrizione “tecnica” di un progetto: la WBS (Work Breakdown Structure)
CARATTERISTICHE DELLA WBS • Descrive il progetto e lo “identifica” rispetto a ciò che non ne fa parte • Elementi funzionali (le attività) e fisici (i componenti) • Progetto come sommatoria delle varie parti • Elementi possono essere sia ricorrenti (ad es. un’attività di manutenzione) sia non ricorrenti (es. costruzione iniziale) • Il numero di livelli dipende da: • caratteristiche e complessità del progetto • risorse che si è in grado di dedicare • stime economiche che si desidera ottenere
CICLO DI VITA DEL PROGETTO progettazione produzione evendita dismissione impianto TEMPO
L’ORIZZONTE TEMPORALE DEL PROGETTO • Ci si riferisce a concetti quali ad es. la DURATA o VITA UTILE prevista (ciclo di vita) • Dipende da elementi quali: • la durata delle attrezzature/impianti/macchinari • il tempo utile per lo sfruttamento economico del progetto • Si tratta però di stabilire un intervallo di tempo (orizzonte) che si ritiene “ragionevole” ai fini della stima del flusso di cassa • trade-off tra affidabilità delle stime e completezza dell’analisi
IDENTIFICAZIONE DELLE VOCI DI COSTO E RICAVO • Inclusione nell’analisi di tutti gli elementi economici rilevanti • Esclusione degli elementi non pertinenti (problema dei “confini” dell’analisi) • Identificare i costi/ricavi in relazione al TEMPO • Essenziale per l’analista una conoscenza (anche tecnica) del progetto
POSSIBILI COSTI: investimento iniziale costi di materiale costo del lavoro costi di manutenzione costi del capitale circolante costo dell’energia costi di assicurazione imposte e tasse interessi sui prestiti (passivi) costi legati alla qualità e/o dovuti a scarti di produzione costi indiretti; generali costi di dismissione, smaltimento ecc. altri costi POSSIBILI RICAVI: ricavi dalle vendite risparmi (!) valore di recupero altre entrate (ad es. recuperi fiscali, interessi attivi, ecc.) CHECK LISTI DI COSTI E RICAVI
QUAL È IL RISULTATO DI UN PROCESSO DI STIMA? • L’obiettivo NON È ottenere dati certi sul futuro (cosa virtualmente impossibile) ma ottenere RAGIONEVOLI PREVISIONI fondate su elementi concreti • per sua natura, non ci si può aspettare che una stima sia ESATTA • anche per questo, un procedimento di stima può fornire risultati espressi in forme diverse a seconda della situazione: • un dato singolo puntuale (es: investimento iniziale = 350.000 euro), • un insieme di valori (ad es. valore “pessimistico”, “ottimistico”, “più probabile”) (es.: costi di energia al minimo 10.000 e anno, al massimo 20.000 e, probabilmente 15.000 E) • un intervallo di valori (costi di energia tra 10.000 e 20.000 e anno) • un insieme o intervallo di valori a cui sono associate probabilità, ecc. • nel momento in cui si valuta il progetto di investimento si deve saper trattare adeguatamente le stime su cui tale valutazione si basa (e i problemi affrontati nel ricavarle)
LE FONTI DEI DATI • La contabilità aziendale • Altre fonti interne all’azienda • documentazione interna • esperienza e conoscenze del personale • Fonti esterne • materiale documentale (rapporti, studi, manuali, bollettini statistici, cataloghi di fornitori, ecc. • contatti con “esperti”, consulenti, ecc. • Analisi condotte “ad hoc” • es.: sperimentazioni pilota, indagini di mercato, ecc.
costo del processo di stima alto stime di ordine di grandezza stime dettagliate basso grado di accuratezza ALTO BASSO GLI APPROCCI ALLA STIMA Stime“dell’ordine di grandezza” Stimesemi-dettagliate(o “di budget”) Stimedettagliate(o “definitive”) grado di accuratezza costo del processo di stima accuratezzaprecisione!
COME SCEGLIERE LA TECNICA DI STIMA? IN RELAZIONE A: • tempo e risorse da dedicare al lavoro di stima • difficoltà di stima degli elementi in gioco • grado di innovatività del progetto • grado di complessità (dimensione) del progetto • i metodi che si è in grado di usare a seconda della situazione specifica • le competenze di analisti ed estimatori • la sensibilità dei risultati delle stime ai metodi usati, ai dati, alle fonti
Stima analitica (ingegneristica) • Approccio ”bottom-up” • costruzione di una WBS dettagliata • stima dei costi della singola componente • sommatoria di tutti i costi • Vantaggi: • massima accuratezza (stima dettagliata) • Limiti: • indipendenza delle componenti del progetto • propagazione degli errori • i costi potrebbero non essere stabili nel tempo • lavoro lungo e costoso
Stima per analogia progetto A (realizzato in passato) progetto B (da realizzare)
Stima per analogia • confronto con un progetto “simile” già realizzato (o sue parti) • stima “rapida” • per stime di massima (spesso in fase preliminare di analisi) • utile anche come raffronto
? Stima per analogia: LIMITI • Necessaria esperienza professionale • interna • esterna (consulenti) ma costosa • Inapplicabile o troppo imprecisa se i progetti sono troppo diversi • l’analogia non è applicabile
Tecniche quantitative • Uso di modelli matematici • Per stime più o meno accurate a seconda: • del progetto • del modello • del grado di innovatività del progetto (!) • Possibili anche in combinazione con altre tecniche
FATTORI DI COSTO UNITARIO ESEMPI • costi di impianto per kw installato • costi di carburante per km percorso • costi di impianto per telefono installato • costi di costruzione al mq. • ecc…… STIMA COSTO progetto = f x U NEL CASO DI PIU’ COMPONENTI: C= fi Ui
Costruzioni autostradali: costo di costruzione per METRO LINEARE DI CARREGGIATA Tipologia Sub A. strada tipo: strada di sezione tipo A con due corsie per carreggiata con corsia di emergenza per carreggiata, larghezza m 47.70 (ecc…) AFO1 (trincea/rilevato) £ 6016060 € 3107,04 AFO2 (galleria) £ 166950000 € 86222,48 AFO3 (viadotto) £ 71550000 € 36952,50 Fonte: A u t o r i t à p e r l a v i g i l a n z a s u i l a v o r i p u b b l i c i O s s e r v a t o r i o d e i l a v o r i p u b b l i c i
INDICI DI COSTO k = anno di riferimento n = anno della stima Cn= Costo del bene anno n (stima) Ck = Costo del bene anno k
Mese Base 1995 = 100 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 Gennaio 100,5 103,4 101,9 103,6 106,6 109,6 114,1 Febbraio 100,6 103,1 102,0 103,7 106,8 109,5 114,2 Marzo 100,7 103,4 102,5 103,8 107,0 109,8 114,3 Aprile 100,7 103,5 102,5 104,3 107,1 109,8 114,5 Maggio 100,8 103,5 102,5 104,5 107,2 110,0 114,6 Giugno 101,0 103,6 102,7 104,6 107,7 110,1 114,8 Luglio 102,4 104,9 102,9 104,8 107,8 110,4 115,0 Agosto 102,4 105,0 103,4 104,9 108,0 110,6 115,1 Settembre 102,7 105,2 103,4 105,0 108,3 110,8 115,3 Ottobre 102,9 105,3 103,6 105,2 108,5 110,8 115,3 Novembre 102,9 105,4 103,7 105,4 108,7 111,0 115,4 Dicembre 103,4 105,3 103,6 105,6 108,9 111,0 115,5 Media anno 101,8 104,3 102,9 104,6 107,7 110,3 114,8 INDICI DI COSTO EDILIZIA: edifici residenziali (fonte: ISTAT)
Sistema cost driver Edifici superficie calpestabile, superficie del tetto, sup. pareti Autovetture potenza, peso a vuoto, numero di posti, volume interno Centrali elettriche potenza erogata (megawatt) Aerei peso a vuoto, velocità, superficie alare Satelliti peso Motori a combust. potenza, consumo Computer velocità del processore, capacità di memoria Software numero di righe di codice Contenit. a press. volume - capacità Manuali scritti numero di pagine
Legge di potenza e dimensionamento • CA= costo impianto A • CB= costo impianto B • SA= dimensione (scala) impianto A • SB= dimensione (scala) impianto B • X = coefficiente di scala