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Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE . Cristiano Gori Università Cattolica di Milano Coordinatore del Gruppo di lavoro Reis Roma, 24 Luglio 2013 . Il gruppo di lavoro.
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Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE Cristiano Gori Università Cattolica di Milano Coordinatore del Gruppo di lavoro Reis Roma, 24 Luglio 2013
Il gruppo di lavoro Cristiano Gori, Massimo Baldini, Emanuele Ciani, Alberto Martini, Daniela Mesini, Maurizio Motta, Paolo Pezzana, Simone Pellegrino, Stefano Sacchi, Marcella Sala, Pierangelo Spano, Stefano Toso, Ugo Trivellato.
Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE NON SI PUO’ PIU’ FARNE A MENO
Una misura nazionale contro la povertà assoluta (nostra elaborazione su Madama, 2012)
Incidenza della povertà assoluta, % di famiglie (fonte: Istat )
Il Reis non è un’ idea originale Esiste ampio consenso tra gli esperti sulla necessità d’introdurre in Italia una misura con le caratteristiche del Reis. Ma questa misura manca. La nostra proposta prova ad offrire due contributi a favore della sua introduzione. 1) Di significato: • Il Patto aperto contro la povertà 2) Di metodo: -Si parte dalla disamina delle precedenti esperienze italiane ed internazionali - Vengono ampiamente utilizzati dati empirici - Vengono simulati diversi scenari per la transizione (2014-16) e per il Reis a regime (2017) - Un particolare approfondimento è dedicato ai più complessi passaggi attuativi
Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE LA CENTRALITA’ DEI SERVIZI ALLA PERSONA
L’infrastruttura nazionale per il welfare locale Lo Stato la costruisce in collaborazione con le Regioni. Serve a mettere i soggetti del territorio nelle condizioni di operare al meglio. Prevede: • Risorse adeguate per la componente dei servizi • Poche e precise regole per l’operato dei soggetti impegnati nei territori • Un insieme di strumenti per accompagnare chi agisce nei territori • Un robusto sistema di monitoraggio e valutazione per imparare dall’esperienza
La rete dei servizi locali AZIONI (per i possibili utenti ) 1.Intercetta anche chi non si rivolge ai servizi 2. Verifica i requisiti per ricevere il Reis 3.Effettua la valutazione della situazione sociale/occupazionale e definisce l’intervento (solo per chi ha diritto al Reis) INTERVENTI (per chi ha diritto al Reis) • Solo contributo economico Oppure • Contributo economico +Inserimento sociale Oppure • Contributo economico + Inserimento occupazionale
Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE UNA MISURA FINANZIARIAMENTE SOSTENIBILE
La spesa • A regime, circa 6,1 miliardi, pari allo 0,34% del Pil(2017). Nel primo anno, servono 900 milioni (2014) • Lo 0,34% del Pil permette di colmare la distanza tra la spesa italiana contro la povertà (circa 0,1% del Pil) e la media europea (0,4%) • Termini di paragone: spesa pubblica primaria 45,6% del Pil, spesa pubblica per la protezione sociale 26,5% del Pil
Il finanziamento del Reis in tre passaggi 1.Scelta delle ipotesi per il finanziamento secondo criteri di: - concretezza (devono essere misurabili) - equità (devono favorire le fasce di popolazione con redditi più bassi) - efficienza (non devono ostacolare lo sviluppo economico) 2.Individuazione di un mix di possibili interventi (maggiore spese / minori entrate) che rispettino i criteri di accettabilità. Risorse individuate: tra 13 e 18,8 miliardi 3. Decisione di quali fonti privilegiare tra quelle individuate: da parte della politica
Ipotesi di finanziamento che rispettano i criteri di accettabilità
Per l’introduzione del REDDITO D’INCLUSIONE SOCIALE UN PIANO QUADRIENNALE 2014-2017
Gradualismo in un orizzonte definito • Introduzione progressiva del Reis nel quadriennio 2014-2017 • Sin dall’inizio definire il punto di arrivo (Reis a regime dal 2017) • Sin dall’inizio definire le tappe intermedie (ampliamento dell’utenza in ogni annualità) • Sperimentazioni di «Nuova Social Card» (12 grandi comuni) e di «Carta x Inclusione Sociale» (8 regioni sud) confluiscono nel Piano quadriennale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE www.redditoinclusione.it