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CSR Manager Network Italia. Incontro del 30 settembre 2008 Il risparmio energetico. Claudio Puliti AdB SIeL - Presidio Ambiente. ENERGIA. IDRICO. Gestioni Idriche Lazio - Campania. Illuminazione Pubblica. Produzione Distribuzione Vendita Energia Elettrica Calore. Gestioni Idriche

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Presentation Transcript


  1. CSR Manager Network Italia Incontro del 30 settembre 2008 Il risparmio energetico Claudio Puliti AdB SIeL - Presidio Ambiente

  2. ENERGIA IDRICO Gestioni Idriche Lazio - Campania Illuminazione Pubblica Produzione Distribuzione VenditaEnergia Elettrica Calore Gestioni Idriche Toscana - Umbria Termovalorizzazione Rifiuti Trading Gas Energy Service (Risparmio energetico) Servizi di Ingegneria Laboratorio Gestioni Idriche Estero Il Gruppo Acea

  3. Core Shareholders 15% Comune di Roma 51% Institutional Investors 22% Retail 12% L’assetto proprietario del Gruppo 51% COMUNE DI ROMA 15% CORE SHAREHOLDER* 22% INSTITUTIONAL INVESTORS 12% Source: CONSOB agosto 2008 RETAIL * Suez and Fincal MAIN SHAREHOLDERS

  4. Milioni di € 2006 2007 2.583,3 Ricavi netti consolidati 2.187,3 MOL (Ebitda) 474,6 528,5 Utile del Gruppo 147,4 167,4 Milioni di € 2006 2007 Investimenti 293,4 379,9 1.376,9 1.439,7 Patrimonio netto Sintesi risultanze d’esercizio anno 2007 n. abitanti serviti 2007 Circa 10mln Italia (idrico ed elettrico)

  5. Energia: il Quadro di riferimento Le sfide approvvigionamenti ambiente • Costi crescenti delle fonti primarie • Rischio di esaurimento fonti fossili • Instabilità delle aree geografiche di provenienza delle forniture • Cambiamenti Climatici • Impatto sul territorio • Scarsa accettabilità sociale degli insediamenti (centrali, linee, depositi, rigassificatori ecc)

  6. Rendimento di conversione elettrica 35% 43% Costo per generazione elettrica: ~9,5 c€/kWh Energia: il Quadro di riferimentocosti dell’energia Circa 90 $ barile (~ 475 €/t) Circa 15 $ barile (~ 80 €/t) Costo per generazione elettrica: ~2,0 c€/kWh Anno 2007 1 tep -> circa 5.000 kWh 6

  7. I prezzi dell’energia agli utilizzatori finali raddoppiano circa per effetto di ulteriori elementi di costo che si sommano: • trasm, distr, misura, - oneri generali, • imposte • TOT: ~ 20 c€/kWh

  8. Energia: il Quadro di riferimento costi dell’energia IL COSTO DELL’ENERGIA E’ DIVENUTO UNO DEI PRINCIPALI FATTORI CHE DETERMINANO LA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA DI UNA IMPRESA: ESEMPIO UNA SOCIETA’ IDRICA CHE GESTISCE UN IMPORTANTE AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE (ATO) CON RICAVI PER CIRCA 420 mln €/anno, 1.500 DIPENDENTI, SOPPORTA ONERI PER USI DELL’ENERGIA ELETTRICA PARI A CIRCA 40 mln €/anno LA SECONDA VOCE DI SPESA DOPO IL PERSONALE.

  9. Energia: il Quadro di riferimento RISCHI ESAURIMENTO FONTI – INSTABILITA’ MERCATI CONCLUSIONI • Il mondo affronta un futuro legato ai combustibili fossili fino al 2030 • Fabbisogni di energia primaria mondiale in aumento del 55% tra il 2005 e il 2030 • (+ 1,8% annuo) • Le risorse mondiali di combustibili fossili sono ritenute sufficienti per soddisfare la crescita della domanda prevista al 2030, con la produzione che si concentra sempre più nei Paesi OPEC, a condizione che vengano finanziati gli investimenti necessari.

  10. Energia: il Quadro di riferimentoI CAMBIAMENTI CLIMATICI fonte: Intergovernmental Panel on Climate Change

  11. Energia: il Quadro di riferimentoIL RAPPORTO 2007 DELL’IPCC SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI

  12. Energia: il Quadro di riferimentoimpatti – scarsa accettabilita’ sociale Già attraverso il D.lgs.112 del 1998 e successivamente con la riforma del titolo V della costituzione del 2001 le Regioni e gli Enti locali hanno acquisito competenze specifiche per risolvere sul territorio i problemi legati allo scarso consenso sociale che raccolgono le imprese impegnate nella costruzione di infrastrutture, soprattutto energetiche. Non sono stati tuttavia registrati molti progressi.

  13. Energia: il Quadro di riferimentosintesi “Guardare in faccia il tri-polo ambiente-energia-clima nelle sue strette interrelazioni può guidare l’azione dei Governi con una barra del timone non troppo ondeggiante e soprattutto può portare a non pensare il benessere dei popoli come totalmente coincidente con lo sviluppo economico o con la massimizzazione del prodotto interno lordo.” Franco Prodi Direttore Istituto di Scienze dell’atmosfera E del Clima, ISAC-CNR, Direttore Dipartimento di Fisica, Università di Ferrara “E’ illusorio che l’Umanità possa collocarsi al di fuori delle leggi della Natura. Non è dato che nella grande catena della vita, fatta di scambio di materia ed energia e di limitatezza delle risorse energetiche planetarie, una specie vivente pretenda di seguire regole particolari che la escludano dal senso del limite. Siamo venuti al mondo per partecipare ad un gioco le cui regole sono stabilite. Una è il principio della conservazione della massa, per cui il “peso” della materia che entra in ciascun processo vitale deve essere rigorosamente uguale a quella che esce. Se questa legge non viene rispettata, si giunge al collasso del sistema”. Walter Giuliano Assessore Provincia Torino

  14. I Principali Strumenti Legislativi in Italia Delibera CIPE 137/98 Linee guida per le politiche e misure nazionali di riduzione delle emissioni di gas serra; Obiettivo di riduzione CO2 per Italia: - 6,5% rispetto ai livelli del 1990 entro il periodo compreso tra il 2008 e il 2012. Emissioni CO2 1990 ~520 Mt - 6,5% + 11% Emissioni Obiettivo 2012 ~480 Mt Trend emissioni 2008 ~590 Mt Δ 110 Mt ~ 70%

  15. I Principali Strumenti Legislativi in Italia Aumento dell’efficienza di generazione elettrica Borsa elettrica (IPEX) Ordine di dispacciamento secondo il merito (DLgs 79/99) economico spinge verso impianti sempre più efficienti. I meno efficienti non riescono a offrire energia a prezzi competitivi e quindi divengono sempre più marginali. Al limite smettono di produrre e vengono sostituiti dagli impianti più efficienti (CCGT a metano). Emission Trading System Gli impianti termoelettrici alimentati a fonte fossile (Direttiva 2003/87/CE) hanno un limite di emissione di CO2 nell’anno. (PNA DLgs 4.4.06 n° 216) Quelli più efficienti che riescono a rimanere sotto il limite assegnato possono vendere la CO2 non emessa agli impianti meno efficienti (che invece superano il limite assegnato). In questo modo i costi generali per raggiungere il target di riduzione globale, si abbassano. Impatto sulla tariffa circa + 2% (“Economia delle fonti di energia e dell’ambiente n. 1 2006”) Negli ultimi 10 anni il rendimento di generazione elettrica in Italia è passato dal 35 al 43%

  16. I Principali Strumenti Legislativi in Italia I Principali Strumenti Legislativi in Italia RISPARMIO ENERGETICO FONTI RINNOVABILI • Legge 9 gennaio 1991 n° 10; Attuazione del piano energetico nazionale • Dlgs 16 marzo 1999 n° 79 • Attuazione Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica (art. 9) • DM – Industria 20 luglio 2004 individuazione degli obiettivi quantitativi per l’’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali; • DM – SE 21 dicembre 2007 Revisione e aggiornamento dei Decreti 20 luglio 2004; • Dlgs 30 maggio 2008 n° 115 Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici; • Dlgs 16 marzo 1999 n° 79 Attuazione Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica (art 11); • DM – Industria 11 novembre 1999 Direttive per l’attuazione delle norme in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili di cui ai commi 1,2,3 dell’art. 11 Dlgs 79/99; • Dlgs 29 dicembre 2003 n. 387 Attuazione Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità; • DM – SE, MATT 19 febbraio 2007 Incentivazione della produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici;

  17. I Principali Strumenti Legislativi in Italia Risparmio Energetico Certificati Bianchi DM – Industria 24 aprile 2001 : L’Italia ormai da due anni ha avviato un innovativo sistema di incentivazione del risparmio energetico basato su regole di mercato. LATO DOMANDA Le Società di Distribuzione (e.e./ gas) sono obbligate a realizzare interventi di risparmio presso i clienti. Possono anche affidarsi a Società specializzate (Energy Service Company – ESCO). LATO OFFERTA I risparmi realizzati da Distributori o ESCO, certificati da AEEG e accreditati come TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA (espressi in tep), anche chiamati Certificati Bianchi, sono liberamente scambiabili. Le Società obbligate sostengono costi che vengono in parte rimborsati dalla Cassa Conguaglio Settore Elettrico (CCSE) tramite un apposito fondo che viene alimentato da una specifica componente tariffaria (oneri generali). Al 31 maggio 2007 risultavano accreditati come società di servizi energetici 919 soggetti, il 60% in più dell’anno precedente. Il meccanismo dei titoli di efficienza energetica, dal suo avvio a oggi ha permesso di conseguire risparmi energetici pari a circa il doppio degli obiettivi assegnati per il biennio 2005-2006: circa un milione di tep rispetto all’obiettivo di 468.000 tep. I risparmi realizzati equivalgono ai consumi domestici annui di una città con oltre un milione e 300 mila abitanti.

  18. I Principali Strumenti Legislativi in Italia Incentivi economici - Costi per il Sistema Certificati Bianchi: Delibera AEEG n. 219/04 Art 3. Il rimborso riconosciuto è pari a 100 euro/tep Ogni iniziativa di risparmio certificata da AEEG ha una durata convenzionale di 5 anni. Quindi il rimborso vale 500 €/tep (in cinque anni). 1 tep ~ 5.000 kWh 500/5.000 = 10 c€ Costo di 1 kWh risparmiato pagano TUTTI gli utenti

  19. I Principali Strumenti Legislativi in Italia Incentivi economici - Costi per il Sistema Certificati Verdi: I produttori e gli importatori di energia elettrica da fonte fossile hanno l’obbligo di immettere in rete circa il 4,55% dell’energia elettrica prodotta o importata nell’anno precedente, da fonte rinnovabile (*). Questa quota può essere autoprodotta o acquistata da produttori certificati IAFR (Impianti Alimentati a Fonte Rinnovabile). I produttori da fonte rinnovabile IAFR vendono la loro energia elettrica sullo stesso mercato in cui si vende l’energia da fonte fossile (ricavando il corrispettivo) ma ricevono in più un bonus sotto forma di certificato (Certificato Verde), scambiabile su un mercato nel quale la domanda è rappresentata dalla quota di obbligo imposta dal governo, l’offerta è rappresentata appunto dai CV. Costo dell’incentivo per la produzione di 1 kWh rinnovabile (dati GSE anno 2007) = ~ 14 c€ pagano TUTTI gli utenti (*) - Direttiva 2001/77/CE: Fonti energetiche rinnovabili: eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas. In particolare, per biomasse si intende: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.

  20. I Principali Strumenti Legislativi in Italia Incentivi economici – confronto tra Rinnovabili e Risparmio energetico L’incentivo pubblico alla produzione verde supera del 40% l’incentivo pubblico offerto alle misure di risparmio energetico. Nel caso del fotovoltaico, incentivato con il conto energia (circa 45 c€/kWh), la differenza è così grande da rendere non confrontabili i due sistemi di sostegno pubblico. Il risultato fisico ottenuto con misure di risparmio energetico, è sottostimato della quota di perdite di energia dalla produzione all’uso finale ( ~ 10%). Il risparmio energetico stimola comportamenti sostenibili da parte degli utilizzatori.

  21. La posizione della Comunità Europea • Nel marzo 2007, sotto il semestre di presidenza tedesca, il Consiglio UE ha varato il Piano di Azione Una politica energetica per l’Europa con l’ambizioso obiettivo di contrastare i cambiamenti climatici e di ridurre la dipendenza dei paesi membri dai combustibili fossili (l’80% circa dell’energia consumata nell’UE deriva da questa fonte primaria). • In estrema sintesi, il pacchetto di misure previsto può essere riassunto nella sigla "20-20-20", che esprime i tre più importanti traguardi che dovranno essere raggiunti entro il 2020: • 20% dei consumi energetici globali assicurati da fonti rinnovabili; • obiettivo Italia 17% (5,2% al 2008) • 20% di miglioramento dell'efficienza negli usi finali dell’energia; • 20% di riduzione nelle emissioni di anidride carbonica.

  22. La strategia di Acea Risparmio energetico Fonti rinnovabili • AZIONI ESTERNE • Obblighi verso gli utilizzatori finali: ARSE SpA (DM 24 luglio 2004); • AZIONI INTERNE • Energy Manager nelle Società operative(consumi > 1.000 tep/anno) • Termovalorizzazione rifiuti (circa 20 MW  30 MW al 2012) • produzione 2007: circa 160 GWh • Fotovoltaico (conto energia) • (> 25 MW al 2012) • Eolico • (circa 20 MW  25 MW al 2012) • produzione 2007: circa 18 GWh • OBIETTIVO • produrre con eolico e termovalorizzazione la quota di energia verde obbligata (circa 4,55% della produzione termoelettrica, pari a 200 GWh/anno)

  23. Risparmio energetico – azioni esterneDM 24 luglio 2004 OBIETTIVI DI RISPARMIO ASSEGNATI AD ACEA E OBIETTIVI RAGGIUNTI (2005– 2007) Nel periodo 2006-2007 Acea Reti e Servizi Energetici ha venduto sul mercato oltre 50.000 TEE (titoli di efficienza energetica) in esubero, sperimentando come l’impegno per una migliore gestione dell’energia possa tradursi in una fonte di ricavo (1 tep venduto a circa 70 €). • I settori di maggiore interesse per cogliere pienamente le opportunità offerte dal quadro normativo di riferimento sono: • l’efficientamento negli usi finali dell’energia nel settore residenziale e terziario; • l’applicazione di tipologie impiantistiche innovative; • sistemi di illuminazione efficienti; • Interventi su cicli produttivi per migliorarne l’efficienza energetica complessiva.

  24. Risparmio energetico – azioni esterneDM 24 luglio 2004 OBIETTIVI DI RISPARMIO ASSEGNATI AD ACEA (2008– 2012) - STIMA - 490.000 tep 35 volte l’obiettivo del 2005

  25. Risparmio energetico – azioni esterne campagne di comunicazione

  26. Risparmio energetico – azioni esternecampagne di comunicazione

  27. Risparmio energetico – azioni interne Coordinamento degli Energy Manager OBIETTIVO: Riduzione in 5 anni del 5% dei consumi globali di elettricità circa 60 GWh/anno (circa 9 mln €/anno)

  28. Emission Trading System La situazione di AE Produzione Impianto 1 (CCGT 110 MW) alimentato a gas naturale - rendimento medio circa 49%. Impianto 2 (turbogas 23 MW) alimentato a gasolio - rendimento medio circa 23%. Lavora pochissimo, solo a copertura picchi di domanda.

  29. Emission Trading System La situazione di AE Produzione Impianto 3 (CCGT 380 MW) alimentato a gas naturale - rendimento medio circa 55%. Impianto 4 (CCGT 380 MW) alimentato a gas naturale – prova di esercizio.

  30. Emission Trading System La situazione di AE Produzione Nel secondo periodo (2008 – 2012) regolato dal PNA2, la situazione diventa più difficile da gestire, con limiti più bassi (circa - 12%). Totale quote assegnate al settore termoelettrico passano da 131 Mt CO2/anno (I periodo) a 115 Mt CO2 /anno (II periodo).

  31. Fine puliti@aceaspa.it

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