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Dati regionali e provinciali. … dalla quantità alla qualità. Roberto Grison - Bardolino, 18 gennaio 2010. Popolazione scolastica – alunni con disabilità dati regionali. Lo storico : dati a confronto provinciali, regionali e nazionali. vr + 0,31 su veneto
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Dati regionali e provinciali … dalla quantità alla qualità Roberto Grison - Bardolino, 18 gennaio 2010
Popolazione scolastica – alunni con disabilitàdati regionali
Lo storico : dati a confronto provinciali, regionali e nazionali vr + 0,31 su veneto vr + 0,25 su italia vr + 0,39 su veneto vr + 0,40 su italia
Operatori socio sanitari Rapporti con ulss e provincia Lettori ripetitori
CAROSELLO CONTINUO DI DOCENTI, RICERCA DI MAGGIORE STABILITA’ FINANZIARIA 2008: ENTRO 2012 - 75% DI DIRITTO
Scuola secondaria di secondo grado PEI con obiettivi riconducibili ai programmi
Impegno del referente di istituto perché l’insegnante di sostegno non sia l’unica risposta per la disabilità • se l'integrazione fa ormai parte del patrimonio culturale della scuola, ciò non vuol dire che il problema sia definitivamente né adeguatamente affrontato e neppure risolto; esistono differenze, a volte sostanziali, tra istituto ed istituto • il risvolto di questa situazione è il rischio reale che si verifichi un uso distorto delle risorse umane e finanziarie destinate all’handicap • l’assegnazione del docente di sostegno a volte si risolve in una situazione contraddittoria rispetto alle finalità della integrazione, venendo ad essere, paradossalmente, fattore di emarginazione dell’alunno aumenta la delega all'insegnante di sostegno e, contestualmente, la solitudine della coppia insegnante-alunno con implicazioni negative sul piano della comunicazione, autonomia, socializzazione e della vita relazionale, oltre che dell'apprendimento consente alla classe di procedere nella sua attività senza programmare interventi e situazioni che favoriscono l'integrazione il disabile rimane un soggetto "aggiuntivo" e non viene di fatto incluso
insegnante di sostegno … per non fallire IL SISTEMA PROFESSIONALE Rottura delle routines , alterazione degli equilibri , innovazione e ricerca Identità dinamica (PERSONE) IL SISTEMA ISTITUZIONALE Rispetto di regole , vincoli e condivisione di un quadro comune di intenzioni Identità stabile ( ISTITUZIONE)
progetto di vita MODELLI CULTURALI – dal “curare” al “prendersi cura”