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La Geografia di Franco Farinelli Un manuale particolare

La Geografia di Franco Farinelli Un manuale particolare. 1- Perché questo “manuale”? 2- Come renderlo produttivo 3- Una bibliografia selezionata 4- Prima questione: La piramide e il triangolo (pp. 6-37) 5- L’ Introduzione ai modelli del mondo

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La Geografia di Franco Farinelli Un manuale particolare

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Presentation Transcript


  1. La Geografia di Franco FarinelliUn manuale particolare 1- Perché questo “manuale”? 2- Come renderlo produttivo 3- Una bibliografia selezionata 4- Prima questione: La piramide e il triangolo (pp. 6-37) 5- L’ Introduzione ai modelli del mondo 6- Polifemo “il mostro del pensiero illogico” 7- Le metafore della terra 8- Il triangolo semiotico Francesco Micelli -2012

  2. 1- Perché questo “manuale”? • La divisione in moduli dell’insegnamento della geografia suggerisce un “manuale” che in poche seppur dense pagine consenta di discutere sui “modelli del mondo”, di collocare la geografia tra le scienze umane • Le premesse sono chiare: • La geografia e la storia della geografia si identificano. • La geografia e le altre discipline definiscono insieme la contemporaneità • La comprensione del testo, per sé complesso, dovrebbe accompagnare i progressi delle conoscenze che gli studi universitari maturano

  3. Come renderlo produttivo • La teoria come elemento primo della ricerca: l’opera morta delle navi • Il testo è diviso in tre parti: • 1- La piramide e il triangolo • 2- Il paesaggio e l’icona • 3- La città, la mappa, lo spazio • E’ scandito in 98 paragrafi (di due facciate l’uno) che tra loro sono relativamente autonomi • Ogni questione trattata non è mai solo (… nazionalisticamente) geografica per cui: • 1- Non pretendere di capire tutto subito. Andare avanti. • 2- Chiedere spiegazione di ogni fatto e termine. • 3- I (numerosi) riferimenti bibliografici insistono sui classici del pensiero e si possono verificare-approfondire nel tempo.

  4. Una bibliografia selezionata • La bibliografia (pp.303-332) discute i classici della geografia nel loro contesto storico. Tutti coloro che hanno avanzato idee nuove sono citati e discussi. • Il problema resta chiaramente la geografia contemporanea: sono discussi i punti di vista attuali • La geografia è pertanto distinta dalla cartografia mentre è dimostrata l’attualità di Ritter • I geografi non si capiscono senza i saperi contemporanei, senza intendere la qualità dei tempi, i … paesaggi culturali • Leggere tutti i testi citati? Impresa che consiglierei di rinviare nel tempo

  5. La piramide e il triangolo • La prima parte del “manuale” comprende 16 paragrafi • Strategici possono dirsi i seguenti: • §2 Che cos’è la geografia e chi (e che cosa) è Dioniso • § 6e 7 Marco Polo e Cristoforo Colombo • § 26 e 27 Il triangolo cartografico e il triangolo semiotico • Accettare e comprendere l’uso forte della metafora come strumento euristico • Soffermarsi sull’introduzione alla Introduzione ai modelli del mondo

  6. Introduzione ai modelli del mondo • Tre citazioni : Tolomeo, Ritter, Wittgenstein e due schemi grafici: città isonomica e città ippodamea • ovvero • 1- l’importanza dell’ordine nel discorso • 2- Necessità di una geografia non chiusa nei fatti • 3- Difficoltà di esaminare le “immagini del mondo” • Due schemi grafici: città isonomica e città ippodamea • I due schemi invece trattano di eguaglianza e diseguaglianza tra cittadini implicite negli schemi urbanistici • NB Non occorre affrontare l’opera omnia di Tolomeo, Ritter, Wittgenstein, Aristotele. Ci si deve solo informare (anche solo con Internet) quel tanto che serve per poter inquadrare il discorso. L’approfondimento è conquista graduale che si sviluppa su più piani e in tempi lunghi.

  7. Polifemo “il mostro del pensiero illogico” • I- Leggere il libro IX dell’Odissea perché strardinario • II- Capire l’uso (ardito) del racconto come metafora (strumento di pensiero) : la grotta, il masso che sbarra la grotta, la brutalità di Polifemo, i cinque gradi dell’asta ardente, Ulisse e i compagni in fuga… • p.4 “Ogni volta che squadriamo un foglio con riga e compasso torniamo come Ulisse ad accecare Polifemo” • p. 5 “Dopodiché chi disegna lascia riga e matita, che sono due diverse e distinte versioni del palo d’ulivo, e apre il compasso, che altro non è che le due braccia di Ulisse, ciascuna dotata di una delle due funzioni del tronco acuminato e carbonizzato, pungere e scrivere: il mondo può finalmente trasformarsi nel suo modello, l’introduzione può iniziare”.

  8. Le metafore della geografia • Una deviazione necessaria : che cosa è la metafora, le metafore della geografia • 1- Metafora: Achille è un leone Sostituzione TrasferimentoLa m. è strumento di conoscenza additiva, non coglie somiglianze, ma le crea • 2-G. Dematteis, Le metafore della terra, Milano 1985 • G. Dematteis, Progetto implicito, Milano 1995, (qui pp. 16-22) • Città = non solo agglomerato di edifici • Invece del normale rapporto tripolare (significante-significato- referente) sdoppiamento del significato in significato immediato (agglomerato) e mediato (comunità di soggetti) con possibile confusione di caratteri causali tra spazio geografico e concentrazione sociale • Significato di città: complesso, sintetico, ambiguo come “rete urbana”, “aree marginali”, “gerarchia regionale” • Basta rendersi conto che lo spazio di cui si parla è “metafora”, che le relazioni tra luoghi (agglomerazioni urbane) sono relazioni le cui regole devono essere indagate (interazione unitaria di elementi sociali)

  9. Il triangolo semiotico • Farinelli comincia con Leon Battista Alberti • che § 5 celebra la riduzione del soggetto all’occhio (ricorda: l’occhio con le ali), alla prospettiva, alla matematizzazione del territorio dove il triangolo topografico diventa modello di conoscenza • §12 vox-res-conceptus significante-significato-referente • symbol-thought-referent (voce bicicletta, concetto di bicicletta, la vera e propria bicicletta). Nel triangolo semiotico lo sguardo è prototipo della relazione diretta: la bici che vediamo, la voce che la indica. Nel triangolo cartografico la relazione diretta è la base misurata passo passo, quella indiretta è quella … sguardata. La triangolazione cartografica avvia l’epoca dell’immagine del mondo, il prevalere dei segni sulle cose.

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