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27/09/2012. 2. IL PROTOCOLLO P.T.C.. . 27/09/2012. 3. Diversi studi anno dimostrato che un intervento tempestivo e qualificato nella prima ora (Golden Hour ) ? in grado di incidere positivamente sulle morti e sulle invalidita'. . 27/09/2012. 4. I TRE PICCHI TEMPORALI . PRIMO PICCO il 50% delle mort
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1. 28/09/2012 1 IL SOCCORSO EXTRAOSPEDALIERO AL TRAUMATIZZATO A cura dell’ Istruttore P.S.-T.I. Damiano Sabelli
2. 28/09/2012 2 IL PROTOCOLLO P.T.C.
3. 28/09/2012 3 Diversi studi anno dimostrato che un intervento tempestivo e qualificato nella prima ora (Golden Hour ) č in grado di incidere positivamente sulle morti e sulle invalidita’
4. 28/09/2012 4 I TRE PICCHI TEMPORALI PRIMO PICCO il 50% delle morti avviene entro pochissimi minuti
SECOND PICCO il 30% delle morti, si ha entro un’ora
TERZO PICCO circa il 20% delle morti si ha dopo giorni o settimane
5. 28/09/2012 5 CATENA DEL SOCCORSO AL TRAUMA ALLARME
TRIAGE SUL TERRENO
TRATTAMENTO PRE- OSPEDALIERO
CENTRALIZZAZIONE
6. 28/09/2012 6 STRATEGIA SCOOP AND RUN…. Caricare velocemente e trasportarlo in ospedale ( trauma penetrante)
STAY AND PLAY…. Effettuare le valutazioni sul posto, e stabilizzare
7. 28/09/2012 7 METODO PRIMARY SERVEY
SECONDARY SERVEY
8. 28/09/2012 8 PRIMARY SERVEY A: airway
B: breathing
C: circulation
D: disability
E: exposure
9. 28/09/2012 9 FASE A :AIRWAY Pervietŕ delle vie aeree
Protezione del rachide cervicale
10. 28/09/2012 10 ESECUZIONE Se la persona risponde e parla, le vie aeree saranno libere, quindi si applica il collare cervicale e si somministra O2ad alta concentrazione
Se la persona non č cosciente si attiva il protocollo B.L.S. ( nel traumatizzato si differenzia nelle manovre di iperestensione del capo e della P.L.S.
Se la persona ha difficoltŕ a parlare, fa fatica a tossire, sanguina dal naso o dalla bocca, le vie aeree devono considerarsi a rischio di imminente ostruzione. In questi casi bisogna mantenere la pervietŕ garantendo la posizione neutra tramite sub-lussazione della mandibola e tramite aspirazione
11. 28/09/2012 11 PERCHE’ O2 AD ALTA CONCENTRAZIONE ? L’O2 ha lo scopo di aumentare la quantitŕ trasportata ai tessuti che in queste condizioni sono frequentemente ipossici ( per emorragie, deficit respiratorio)
Il presidio migliore č rappresentato dalla mascherina con reservoir
12. 28/09/2012 12 FASE B: BREATHING Valutazione della respirazione
Sostegno alla ventilazione
13. 28/09/2012 13 ESECUZIONE Se la persona non respira si entra nel protocollo B.L.S. ( partendo immediatamente dalle compressioni toraciche )
Nella persona che respira spontaneamente si esegue la valutazione del respiro tramite la manovra O.P.a C.S
14. 28/09/2012 14 MANOVRA DI O.P.a C.S. Osservo il tipo di respiro e rilevo se č:
normale ( eupnoico )
Faticoso ( dispnoico )
Rumoroso
Agonico ( gasping )
15. 28/09/2012 15 Conto la frequenza respiratoria
Questa valutazione viene effettuata ponendo una mano aperta al centro del torace
La frequenza respiratoria normale e di 12 – 15 atti (eupnea) . Segni d’allarme sono una F.R. inferiore a 10 ( bradipnea ) o superiore a 30 ( tachipnea )
16. 28/09/2012 16 Palpo il torace e rilevo se:
espande in modo simmetrico
Si apprezzano crepitii ( enfisema sottocutaneo, segno rilevatore di un PNX )
Si percepiscono fratture ossee evidenti
Č presente un volet costale
17. 28/09/2012 17 Saturimetria
Rappresenta segno d’allarme una saturazione inferiore al 90 %
- si ricordi che l’infortunato sta gia’ ricevendo O2
18. 28/09/2012 18 FASE C: CIRCULATION Ricerca e controllo di eventuali emorragie
Valutazione del circolo
19. 28/09/2012 19 ESECUZIONE - Si inizia con la ricerca di foci emorragiche e il loro immediato trattamento
- si passa alla valutazione del circolo con attenzione alla ricerca dei segni di shock. Si effettua la palpazione del polso radiale ( se presente la P.A. č superiore a 80 mmHg), se non si palpa si valuta il polso carotideo ( se presente la P.A. č superiore a 50 mmHg), se assente si attiva il protocollo B.L.S.
- si valuta la P.A.
20. 28/09/2012 20 FASE D: DISABILITY Valutazione neurologica
21. 28/09/2012 21 ESECUZIONE Si valuta la funzione cerebrale mediante la determinazione del livello di coscienza
Tramite G.C.S. o il sistema A.V.P.U.
22. 28/09/2012 22 A.V.P.U. A: ALLERT – La persona č vigile, ha gli occhi aperti, e stabilisce spontaneamente un contatto, anche senza bisogno di essere stimolata
V: VOCAL – La persona risponde agli stimoli verbali aprendo gli occhi
P: PAIN – La persona risponde, aprendo gli occhi solo agli stimoli dolorosi
U: UNRESPONSIVE – Assenza di risposta anche allo stimolo doloroso
23. 28/09/2012 23 Un paziente classificabile come P o U deve essere immediatamente ospedalizzato e va attivato il protocollo B.L.S.
Un diminuito livello di coscienza in un traumatizzato deve indurre a sospettare
diminuita ossigenazione cerebrale dovuta a difficoltŕ respiratoria e/o ipotensione (danno secondario)
Lesioni dirette del cervello ( danno primario )
24. 28/09/2012 24 FASE E: EXPOSURE Esposizione del paziente
Protezione dall’ipotermia
25. 28/09/2012 25 ESECUZIONE Si rimuovono i vestiti ( sempre con il massimo rispetto della privacy) al fine di evidenziare segni di trauma prima non evidenziati perché coperti ( ferite penetranti, escoriazioni, abrasioni, ustioni )
Nell’esplorare gli arti si cercheranno eventuali segni di fratture ( ricordarsi i segni )
In fine coprire il traumatizzato, per prevenire l’ipotermia con la coperta isotermica ( metalline ) con la parte argentata direttamente sulla cute dell’infortunato
26. 28/09/2012 26 Questa fase termina con il monitoraggio dei parametri vitali
F.C.
P.A.
F.R.
SpO2
27. 28/09/2012 27 SECONDARY SERVEY Effettuare un’analisi accurata della DINAMICA dell’evento
Approfondire alcuni aspetti relativi alla salute del traumatizzato ( ANAMNESI )
Attuare le procedure di IMMOBILIZZAZIONE
Prepararsi al TRASPORTO
COMUNICARE alla C.O. 118
28. 28/09/2012 28 DINAMICA Un accurato esame dell’evento consente al soccorritore di predire oltre il 90% delle lesioni riportate dall’infortunato
29. 28/09/2012 29 ANAMNESI Raccolta delle informazioni sul pregresso stato di salute dell’infortunato ( informazioni relative ai fini del trattamento
presenza di patologie importanti ( cardiopatie, ipertensione, diabete, allergie )
Eventuali farmaci assunti, con particolare riferimento agli anticoagulanti ( aggravamento delle emorragie ), beta-bloccanti ( mascherano i segni neurovegetativi dello shock come la tachicardia )
Interventi chirurgici recenti ( riaperture ferite sia esterne che interne )
30. 28/09/2012 30 IMMOBILIZZAZIONE Sospettare lesione spinale in tutti gli infortunati traumatizzati ( TAVOLA SPINALE , RAGNO , FERMACAPO )
Le fratture devono essere stabilizzate con gli immobilizzatori ( STECCOBENDE )
Bendare le ferite in modo corretto e appropriato
31. 28/09/2012 31 TRASPORTO Durante il trasporto si continuerŕ a rivalutare il traumatizzato secondo lo schema A.B.C.D., anche al fine di intervenire con prontezza in caso di eventuali peggioramenti
Talvolta potrebbe rendersi necessario fermare l’autoambulanza, altre volte … accellelare il trasporto
Importante tener conto che il TRAUMA E’ UNA PATOLOGIA EVOLUTIVA e che non bisogna mai considerare terminato il proprio compito fino a che il traumatizzato non č stato consegnato al personale del P.S.
32. 28/09/2012 32 COMUNICARE C.O. 118 Puo’ avvenire in qualsiasi momento ( esempio richiedere altri mezzi di soccorso ) o stabilire l’ospedale di destinazione
Non necessariamente l’ospedale piu’ vicino č quello piu’ adatto
Trasportare sempre all’ospedale piu’ vicino : - i traumi penetranti , pazienti instabili.
Trasportare all’ ospedale di trattamento definitivo: - pazienti stabili, o stabilizzati dall’čquipe avanzata
33. 28/09/2012 33 CRITERI DI CENTRALIZZAZIONE Sono una serie di condizioni che stabiliscono se il traumatizzato deve essere trasportato al trauma center
DINAMICI : caduta da oltre 5 metri, eiezione dal veicolo, tempi di estricazione sup ai 20 min, presenza di persone decedute nello stesso veicolo,deformazioni del veicolo
ANAGRAFICI : etŕ inf. Ai 5 anni, gravidanza
CLINICO-ANATOMICI : ferite penetranti al collo, addome, amputazione prossimale a ginocchio o gomito, sospetta lesione del rachide, ustione 2° 3° grado per piů del 30 %, trauma addominale con P.A. inf. A 90, G.C.S. inf a 13, frattura di almeno 2 ossa lunghe.
34. 28/09/2012 34 DOMANDE??????
35. 28/09/2012 35 GRAZIE