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SEMINARI DI FISIOPATOLOGIA CLINICA E TERAPIA CHIRURGICA ANNO XX IV EDIZIONE BARI, 18- 19 novembre 2010. ASSISTENZA AVANZATA AL TRAUMATIZZATO IN PRONTO SOCCORSO : REALTA’ A CONFRONTO. DEA OSPEDALE “ G.TATARELLA ” CERIGNOLA (FG) Dir. MICHELE GRECO.
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SEMINARI DI FISIOPATOLOGIA CLINICA E TERAPIA CHIRURGICA ANNO XX IV EDIZIONE BARI, 18- 19 novembre 2010 ASSISTENZA AVANZATA AL TRAUMATIZZATO IN PRONTO SOCCORSO : REALTA’ A CONFRONTO DEA OSPEDALE “G.TATARELLA” CERIGNOLA (FG) Dir. MICHELE GRECO
PARAMETRI QUALITATIVI DI ASSISTENZA AL POLITRAUMATIZZATO CONSIDERAZIONIPRELIMINARI Precocità di intervento PTC – BTC Adeguatezza metodologica dell’intervento Utilizzo “sulla scena” di tecniche di rianimazione avanzate ricovero precoce “in sicurezza” presso il centro più idoneo L’ospedale più idoneo: • non necessariamente è il più vicino • tra i più idonei va scelto il più vicino
TRATTAMENTO PRE-OSPEDALIERO (PRIMARY SURVEY) TRATTAMENTO OSPEDALIERO (SECONDARY SURVEY) • Allertamento “precoce” e “preciso” da parte della C.O. 118 = predisposizione di uomini e mezzi • Stabilizzazione intraospedaliera • primaria, nel D.E.A. o nel P.S. • secondaria, in Sala Operatoria o nell’Unità di Terapia Intensiva Corretta, serena e pianificata interazione tra equipe 118 e struttura ospedaliera = ottimizzazione della qualità dell’intervento + riduzione dei tempi
INDIVIDUAZIONE dell’OSPEDALE per gestione POLITRAUMI (compito dell’équipe di 118): GARANZIA di DISPONIBILITA’ IMMEDIATA di: • sangue universale • sala “rossa” • diagnostica radiologica ed ecografia immediata • équipe chirurgica attivata • TAC sempre attiva (ove necessario) • tempestiva informazione dell’arrivo del paziente, con descrizione sintetica degli aspetti clinici salienti
APPROCCIO GENERALE in PRONTO SOCCORSO • Rapido ABCD • Anamnesi del traumatizzato e della dinamica dell’evento (Indici di trauma maggiore) • dal paziente (se cosciente): AMPLE (allergie, medicine, patologie, last food, evento) • dati raccolti da personale sanitario, parenti, accompagnatori, astanti • Esame completo testa-piedi • testa: segni diretti o indiretti di frattura della base cranica (“occhi a procione”, otorragia, oto- e/o rinoliquorrea) = Ospedale con NCH • encefalo: alterazioni della coscienza, anisocoria, midriasi e/o segni lato = Ospedale con NCH • collo: immobilizzazione! valutazione presenza ematomi o enfisema sottocutaneo: lesioni vascolari o vie aeree (compressioni su vie aeree)
rachide cervicale: dolore alla colonna, alterato sensorio, turbe sensibilità e motilità degli arti, ipotensione, bradicardia = immobilizzazione e studio del rachide cervicale! • dorso (in log-roll) • torace: esame morfologia e movimento, enfisema sottocutaneo, rientramenti intercostali, volet costale, pnx aperto o chiuso, caratteristiche del respiro (tachipnea, dispnea, gasping), corpi estranei conficcati • addome: ferite, ecchimosi, ematomi, distensione addominale progressiva (soprattutto in presenza di instabilità emodinamica), utero gravido (sospettarlo sempre, in età fertile) • bacino: compressione bimanuale delle ali iliache (dolore e mobilità praeternaturale), ecchimosi sovrapubiche e perdite ematiche genitali = fratture pelviche (non cateterismo vescicale, infusione di liquidi) • genitali: ematomi, emorragie, priapismo (suggestivo di lesione midollare al di sopra di L1) • arti: valutazione sistematica di polsi periferici, ferite, amputazioni, tumefazioni, lesioni vascolari e nervose, eventuale presenza di corpi estranei • mani e piedi: priorità assolutaricostruzione microchirurgica delle lesioni vascolari.
APPROCCIO SPECIALISTICO IN PRONTO SOCCORSO stabilizzazione dei parametri vitali immobilizzazione delle fratture (rachide cervicale, bacino ed arti) N.B. rivalutazione periodica dei polsi arteriosi, immobilizzatori a depressione nelle fratture esposte, immobilizzare le articolazioni a monte ed a valle del focolaio di frattura) trasferimento in monitoraggio continuo, clinico e multiparametrico (ECG, NIBP, SaO2)
TRAUMA CRANICO: • circa 10:100 pazienti con trauma cranico necessitano di ricovero, • 1:100 casi ha esito letale • 1:100 casi sviluppa ematoma intracranico potenzialmente mortale • Prevenzione del danno cerebrale secondario (da ipossiemia ed ipotensione): • protezione rachide cervicale • intubazione tracheale se GCS < 9 • ventilare con O2 per SaO2 mai < 95% • evitare l’iperventilazione: PaCO2 mai < 28-30 mmHg per evitare l’ipocapnia severa = vasocostrizione arteriosa) • P.A. mai <110 mmHg • tamponare le ferite del cuoio capelluto
TRAUMA CRANICO e T.A.C. • Anche nel trauma cranico minore (GCS 14-15) la TAC va eseguita in tutti i pazienti -indipendentemente da assunzione di farmaci, alcool e droghe - con: • perdita di coscienza documentata, anche se di breve durata • amnesia • cefalea • vomito • Se TAC negativa, osservazione clinica In presenza di fattori di rischio (terapie anticoagulanti o antiaggreganti, coagulopatie, anziani, pregresse patologie neurologiche) la TAC va ripetuta: entro 24 h in presenza di variazioni del quadro neurologico comunque, prima della dimissione
EDEMA POLMONARE NEUROGENO POST-TRAUMATICO (E.P.N.P.T.) L’edema polmonare neurogeno (E.P.N.), riconosciuto e descritto agli inizi del ‘900, ha caratteri di imprevedibilità, fulmineità e letalità. Compare quale complicanza di: Emorragie subaracnoidee e cerebrali Attacchi epilettici (frequente causa di decesso in pazienti epilettici) Ipertensione endocranica Traumi cranio-encefalici gravi (Neurogenicpulmonary edema. Colice G.L. et al, 1984)
TRAUMA CRANICO e E.P.N • Associazione sorprendente e significativa (11-28%), nei pazienti più giovani, tra diverse malattie intracraniche ed edema intralveolare • Tali reperti sono presenti anche nei soggetti che muoiono istantaneamente o entro pochi minuti dal trauma, per cui: • considerare la possibile presenza di trauma cranico nei politraumatizzati con E.P. • lo sviluppo di E.P. in pazienti con accertato o presunto trauma cranico può essere indicativo di complicanze endocraniche
TRAUMI FACCIALI: PERICOLI IMMEDIATI • ostruzione delle vie aeree (sangue, denti o frammenti dentari avulsi, detriti, vomito, ecc.) (O2 al 100%, IOT, SNG) • trauma del laringe (disfonia, enfisema sottocutaneo del collo, stridore inspiratorio) • trauma del rachide cervicale • trauma cranico associato
TRAUMI TORACICI • Responsabili del 20%-30% delle morti per trauma • Il 70% delle morti per trauma toracico si verifica in Ospedale • Frequente associazione con lesioni addominali e vertebrali Lesioni ad evoluzione: • immediata: rottura del cuore e/o dei grossi vasi = morte entro pochi minuti dal trauma • precoce: ostruzione vie aeree, volet costale, pneumotorace iperteso, tamponamento cardiaco = morte entro le prime ore • tardiva: rottura di diaframma, rottura di esofago, ARDS = morte entro giorni o 1a 2a settimana
LESIONI TORACICHE in EMERGENZA MANOVRE SALVAVITA in PRONTO SOCCORSO • PNX IPERTESO (drenaggio pleurico toracostomico) • Diagnosi: silenzio respiratorio, instabilità emodinamica, iperfonesiplessica • PNX APERTO (medicazione a valvola unidirezionale) • Diagnosi: ferita toracica soffiante • VOLET COSTALE (stabilizzazione del lembo – intubazione tracheale) • (danno della parete non sempre = a danno del parenchima polmonare) • Diagnosi: ispezione e palpazione! • EMOTORACE MASSIVO (drenaggio pleurico toracostomico) • (>1500 ml) 20-50% traumi chiusi, 60% traumi penetranti. Presenza di segni di IRA e shock ipovolemico • Diagnosi: ipotensione arteriosa, ipoperfusione periferica, ipofonesi ed assenza MV emitorace interessato
LESIONI TORACICHE in EMERGENZA MANOVRE SALVAVITA in PRONTO SOCCORSO • TAMPONAMENTO CARDIACO (Pericardiocentesi) Arresto cardiaco – PEA • Criteri diagnostici: • presenza di trauma toracico, • Triade di Beck (distensione delle giugulari, ipotensione arteriosa, toni cardiaci parafonici), • polso paradosso (riduzione P.A.S. > 10 mmHg durante inspirazione), • segno di Kussmaul (aumento distensione giugulari durante l’inspirazione)
ROTTURA AORTA TORACICA • Nei pazienti che sopravvivono sino all’arrivo in P.S. (< 20% ) la rottura dell’aorta non è quasi mai la causa dell’eventuale instabilità emodinamica • Rxtorace: slargamento del mediastino, alterazione dell’arco aortico, spostamento a destra di trachea e SNG • Angio-TACspirale: sensibilità elevatissima (quasi 100%)
TRAUMI ADDOMINALI • Sino ad esclusione, ritenere estremamente probabile la presenza di lesioni addominali in tutti i politraumatizzati • Diagnosi difficile in pazienti con traumi cranici, lesioni midollari, alterazione del sensorio, assunzione di alcool e/o farmaci, autolesionismo, anziani, bambini • Nelle donne in età fertile sospettare possibile stato di gravidanza • Incannulare sempre due vene periferiche • Non rimuovere mai i corpi estranei penetranti • Coprire gli eventuali visceri erniati con garze laparotomiche sterili • Studiare sempre torace ed addome, soprattutto nelle lesioni costali basse • Diagnosi: Eco-FAST (Focused Abdominal Sonography for Trauma), DPL, TAC torace-addome
TRAUMI BACINO – TRAUMI SPINALI • Presenza di fratture pelviche = trauma ad alta energia, con gravi emorragie e lesioni organi pelvici • Presenza di fratture del bacino ed instabilità emodinamica: richiede Ospedale con Radiologia interventistica • Traumi spinali nel 15% dei politraumatizzati • Usare nell’ordine: collare cervicale, tavola spinale (pz. non incastrati), estricatore • Mobilizzazione atraumatica (tavola spinale lunga,”Roll-over” – “Log-roll”) • Trattamento entro le prime 8 ore con MPSS
TRAUMI in ETA’ PEDIATRICA • Primo anno di vita: soffocamento, ustioni, annegamento, cadute • 2 – 4 anni: incidenti stradali, ustioni, annegamento, cadute • 5 – 14 anni: incidenti stradali, cadute, ustioni, annegamento • GESTIONE • Disostruzione delle vie aeree • Prevenzione dell’ipotermia • Ossigenazione accurata O2 100% (> sensibilità all’ipossia in età pediatrica) • Bambino età < 1 anno: ricerca polso brachiale o femorale • Tachicardia ed ipoperfusione cutanea spie di grave condizione di ipovolemia • Cristalloidi riscaldati 20 ml/Kg
TRAUMI in GRAVIDANZA • Potenziale pericolo di vita per 2 soggetti: trattamento prioritario per la madre • Se possibile escludere lesioni del rachide, decubito su fianco sinistro • Se non possibile escludere lesioni del rachide, cuscini sotto lato destro o inclinazione barella • Ipovolemia mascherata da ipervolemia gravidica: per evitare ipoperfusione del feto infusioni generose di sangue e liquidi • Eseguire sempre consulenza ostetrica, per possibile distacco placenta o rottura di utero (lesioni chiuse) • Ricovero Ospedaliero sempre opportuno!
Valutazione Glasgow Coma Scale (GCS) e Revised Trauma Score (RTS) • Rx torace • Rx bacino • ECG • ETG addome e pelvi • Rx rachide in toto o segmenti • TAC total body • Ecocardiogramma (contusione miocardica e tamponamento cardiaco) • Esami ematochimici (prove crociate, emocromo completo, glicemia, azotemia, creatininemia, elettroliti, GOT, GPT, PT, PTT, fibrinogeno, acido lattico, CPK, LDH, CHE, n°dibucaina, troponina, es. urine, test di gravidanza, EGA)
GESTIONE POLITRAUMA nel D.E.A Ospedale “G. Tatarella” Cerignola (FG) • Integrazione funzionale con medici 118 • Gestione approccio generale con rianimatori (valutazione GCS e RTS) • Gestione approccio specialistico in emergenza, ove necessario • EGA, ECG - Ecocardio, esami ematochimici • FAST (First Assessment Sonography for Trauma) – TAC - Radiografie • Formazione e motivazione degli operatori alla gestione del trauma • Stabilità degli organici • Valutazione critica dei risultati, da parte dell’équipe!