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Informazioni sulla Malattia da Virus Ebola (EVD). E’ in corso un’estesa epidemia di malattia da virus Ebola (EVD) in Alcuni Paesi dell’Africa Occidentale*
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Informazioni sulla Malattia da Virus Ebola (EVD) • E’ in corso un’estesa epidemia di malattia da virus Ebola (EVD) in Alcuni Paesi dell’Africa Occidentale* • In passato, dal 1976, si sono registrati circa 20 focolai epidemici di EVD, tutti localizzati in aree remote dell’Africa e di dimensioni contenute (20-300 casi. • E’ la prima volta che un’epidemia di EVD assume proporzioni così rilevanti * Al 30 ottobre 2014 i Paesi interessati dall’epidemia sono: Liberia, Sierra Leone e Guinea
La prima volta del Virus Ebola Il virus è stato identificato la prima volta nel 1976 nel Congo (ex Zaire) nella valle del fiume Ebola in corso di un’epidemia che contò 318 casi e 280 morti nella comunità locale. Furono identificati due fattori principali alla base della diffusione del virus: L’uso di siringhe non sterilizzate nel locale ospedale Contatti stretti e prolungati con soggetti malati Il fiume Ebola (Congo)
I VIRUS EBOLA • Famiglia dei “Filovirus” (a RNA) che devono il loro nome all’aspetto filiforme • Si conoscono 5 gruppi di virus Ebola (4 gruppi patogeni per l’uomo) • Scoperto nel Congo (Zaire) nel 1976 • Prima di adesso circa 20 epidemie di 20-300 casi in zone remote dell’Africa
Il serbatoio naturale del virus è il pipistrello della frutta, (non manifesta malattia, funge “da portatore sano”) Il serbatoio naturale del virus è il pipistrello della frutta, (non manifesta malattia, funge “da portatore sano”) Scimmie ed altri selvatici si ammalano di Malattia da Virus Ebola (zoonosi) ORIGINE DELLA MALATTIA ORIGINE DELLA MALATTIA
Tramissione all’uomo attraverso • il contatto con “bushmeat”(carne di selvatici) • la malattia viene portata al villaggio dai cacciatiori; le donne che preparano il cibo sono esposte per contatto con la carne cruda 2. Solo le persone malate trasmettono l’infezione. Il periodo di incubazione è 2-21 gg (media 8-10). La malattia si trasmette attraverso il contatto con sangue e fluidi corporei del malato TRASMISSIONE ALL’UOMO
3. Ospedale come amplificatore Se non sono seguite le misure di controllo delle infezioni (standard, contatto e droplets), l’ospedale amplifica la diffusione della malattia. DIFFUSIONE DELLA MALATTIA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA
4. Riti funebri come amplificatori Usanze locali come il lavaggio rituale della salma e i contatti diretti con il morto di familiari e conoscenti amplificano la diffusione della malattia. DIFFUSIONE DELLA MALATTIA