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LA MISURA DEL LOUDNESS NEL BROADCAST normativa e nuove tendenze. AGENDA. La genesi dal problema (allargato) del advertising, alla misura di loudness La normativa ovvero come una buona legge possa essere ignorata (o peggiorata!) per oltre 13 anni
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LA MISURA DEL LOUDNESS NEL BROADCASTnormativa e nuove tendenze
AGENDA • La genesidal problema (allargato) del advertising, alla misura di loudness • La normativa ovvero come una buona legge possa essere ignorata (o peggiorata!) per oltre 13 anni • La raccomandazione ITU-R BS 1770l’uovo di Colombo! Perché non ci si è pensato prima? Comunque una buona norma … • Il “loudness” non bastadefinire una buona misura non basta, bisogna anche dire cosa e come misurare • Campagne di misurapiccola verifica del panorama televisivo italiano • Che fare?per la costituzione di una competenza e di una “co-scienza” sulla qualità audio
da emittente a emittente • da programma a programma • da programma a pubblicità/altro (jingles, promo, sigle, ecc.) LA GENESI Nel broadcast la necessità di un adeguato livello audio è un problema spesso sottovalutato, e che se nel passato poteva essere “trascurato” oggi con il digitale, l’alta definizione, ecc. è invece divenuto un elemento cruciale.(ma al contrario rimane ancora ampiamente sottovalutato!) È certamente una questione complessa, e di grande impatto sulla utenza.(anche se è difficile far arrivare questi concetti a tutti gli stakeholders, ed in particolare a quelli ai livelli apicali) A parte il caso del corretto livello audio interno ad un programma (presa diretta, mixing, regia audio, ecc. e che qui non vogliamo trattare e che diamo per scontato),nel broadcast si hanno tre tipiche situazioni che devono essere risolte per l’allineamento del loudness: • da emittente a emittente • da programma a programma • da programma a pubblicità
(e questo nella visione più rosea dell’attuale panorama) LA PUBBLICITA’ • Ogni persona fruisce (subisce!) mediamente più di 4 ore di tv al giorno. • La pubblicità è “inserita” (anche) in tutti film, fiction, ecc. • La pubblicità può raggiungere anche il 20% della programmazione (~30m die). • La pubblicità, o meglio lo spot pubblicitario, è ancora “concepito” come un elemento “estraneo” alla programmazione nel senso che può avere caratteristichediverse dalla ordinaria programmazione. • De facto, la pubblicità può modificare/alterare la corretta fruizione di un programma televisivo costringendo l’utente a diversi riallineamenti del volume.
LA LEGGE Legge 447/1995(legge quadro inquinamento acustico) Articolo 12:Messaggi pubblicitari All'articolo 8 della legge 6 agosto 1990, n. 223 (1), dopo il comma 2, è inserito il seguente:"2-bis. “ È fatto divieto alla concessionaria pubblica e ai concessionari privati per la radiodiffusione sonora e televisiva di trasmettere sigle e messaggi pubblicitari con potenza sonora superiore a quella ordinaria dei programmi ”. Legge 447/1995(legge quadro inquinamento acustico) Articolo 12: Messaggi pubblicitari All'articolo 8 della legge 6 agosto 1990, n. 223 (1), dopo il comma 2, è inserito il seguente:"2-bis. “ È fatto divieto alla concessionaria pubblica e ai concessionari privati per la radiodiffusione sonora e televisiva di trasmettere sigle e messaggi pubblicitari con potenza sonora superiore a quella ordinaria dei programmi ”.
giuridico controllo sanzione IL PANORAMA: NORMATIVA DELIBERE: n. 538/01/CSP(e successive modifiche: 250/04/CSP, 34/05/CSP, 105/05/CSP e 132/06/CSP) Regolamento in materia di pubblicità radiotelevisiva e televendite n. 157/06/CSP Misure urgenti per l'osservanza delle disposizioni in materia di livello sonoro dei messaggi pubblicitari e delle televendite n. 50/07/CSP Costituzione del tavolo tecnico per la fissazione dei parametri tecnici e delle metodologie di rilevamento della potenza sonora dei messaggi pubblicitari e delle televendite di cui alla delibera n. 132/06/CSP del 12 luglio
IL TAVOLO TECNICO Periodo: ha iniziato i “lavori” nel settembre ‘07 e si è chiuso (forzatamente dopo una prima e unica proroga) a dicembre ‘07. Partecipanti: RAI, Mediaset, SKY, Sitcom1, FRT, Telecom, 3HG, associazioni radio, di pubblicitari, di consumatori, ecc., Ministero delle Comunicazioni (ISCOM) e Fondazione Ugo Bordoni. Risultati: ragionevole concordanza su molti (ma non tutti!) gli aspetti tecnici di base. Notevole discordanza per le procedure operative (tre diverse proposte!) Oggi… in attesa che l’AGCOM emani una nuova delibera siamo, in pratica, in un falso “vacuum legis” siamo ancora a mani vuote dalla chiusura del tavolo tecnico, che comunque non è riuscito, anche ma non solo per brevità di tempo, ad arrivare ad una soluzione condivisa.
LE TRE PROPOSTE (in breve) • Unanime accordo nell’utilizzo della 1770; • ragionevole accordo nell’effettuare una selezione del segnale (VAD, gating); • disaccordo nella definizione delle soglie, delle tollerabilità nella emissione “ordinaria” e nelle procedure: Propone una misura del livello ordinario “universale” (su tempi molto lunghi, a media variabile, e.g. monitoring) ed un controllo puntuale del livello degli spot o quanto altro rispetto a questo valore di riferimento. Propone una misura del livello ordinario su tempi “medi” (dalle 6 alle 24 ore) ed un controllo puntuale del livello degli spot o quanto altro decontestualizzato per le successive ore di trasmissione (fino al ricalcolo della prossimo livello “medio”). Propone una misura del livello ordinario di riferimento contestualizzandolo rispetto al palinsesto dei programmi, ed un controllo puntuale del livello degli spot o quanto altro contestualmente al livello del programma contenitore.
PERCHE’ LA 1770? • Tra le varie considerazioni a motivare la 1770 troviamo tra l’altro: • that listeners desire the subjective loudness of audio programmes to be uniform for different sources and programme types; • that many methods are available for measurement of audio levels but that existing measurement methods employed in programme production do not provide indication of subjective loudness; • that, for the purpose of programme exchange, it is essential to have a single recommended algorithm for objective estimation of subjective loudness… etc. etc.
UNA CURVA PER IL BROADCAST • Nel 2006 l’ITU-R pubblica la raccomandazione BS 1770“Algorithms to measure audio programme loudness and true-peak audio level”e la BS 1771“Requirements for loudness and true-peak indicating meters”. • Dopo una revisione (formale) nel 2007, una seconda revisione è prevista nel 2008. • Questa soluzione tecnica ha da subito avuto una unanime approvazione sia dai brodcaster sia dalle aziende: di fatto tutti i produttori di strumenti per la misura del loudness hanno aderito, o stanno aderendo, a questa raccomandazione.
CARATTERISTICHE • Supporta dal monofonico, fino al 5.1 (LFE non è considerato!) • É costituita da due semplici filtri: • il primo (pre-filtro) tiene conto dell’effetto della testa, che viene modellata come una sfera rigida: • il secondo (revised low‑frequency B‑curve), detto RLB tiene conto degli aspetti percettivi, ed è ottimizzato al loudness nel broadcast.
IL PRE-FILTRO Modella l’interferenza l’onda acustica e la testa dell’ascoltatore: opera un innalzamento della alte frequenze (>1kHz) di circa 4dB.
IL FILTRO RLB Ottimizza “per l’ambito broadcast” un elementare modello di percezione psicoacustica basato sulla curva B(deve essere computazionalmente semplice!)
fattore di correzione arbitrario LA MISURA DEL LOUDNESS • NOTE: • If a 0 dBfs 1 kHz sine wave is input to the left, centre, or right channel input, the indicated loudness will equal –3.00 dB. • It should be noted that while this algorithm has been shown to be effective for use on audio programmes that are typical of broadcast content, the algorithm is not, in general, suitable for use to estimate the subjective loudness for pure tones.
http://www.dk-technologies.com/news/ http://www.dolby.com/events/NAB/highlights.html http://www.orban.com/meter http://www.tcelectronic.com/LoudnessRadarMeters.asp FU VERA GLORIA ?
VAD o GATING ?(una misura non basta!) GATING VAD PRO • È sicuramente una delle metriche utilizzate dagli utenti. • Permette risultati ottimali nella fase di sviluppo. • È gia disponibile su molti sistemi commerciali, che hanno mostrato eccellenti prestazioni. CONTRO • Non può essere applicata su tutti i segnali (e.g. musica, ecc.). • È una tecnica complessa (VAD), e “imprecisa”. • È difficile (ma non impossibile) pensare di definire uno standard. PRO • È semplice da realizzare. • È applicabile su tutti i tipi di segnale. • È facilmente modulabile. CONTRO • Trovare un compromesso per la soglia può non essere banale. • Ha funzione banale per i casi estremi di soglia troppo grande o troppo piccola. • È relativo (necessita un livello di riferimento ordinario o assoluto).
+18m(short time) 10 gen ’07 =26.02 LU 6 giu ’08 =28.42 LU Gating -35 dB Lu Short Time 30 secondi 10 gen ’07 = 27.69 LU 6 giu ’08 = 28.07 LU 1.55.06 Pubblicità Jingle Autopromo ecc. in ordine sequenziale
+18m(medium time) 10 gen ’07 =26.02 LU 6 giu ’08 =28.42 LU Gating -35 dB Lu Medium Time 5 minuti 10 gen ’07 = 27.69 LU 6 giu ’08 = 28.07 LU 1.55.06 Pubblicità Jingle Autopromo ecc. in ordine sequenziale
Ampiezza finestra vs Dinamica Gating -35 dB Lu 10s è 14 dB LU 30s è 11 dB LU 5m è 4 dB LU Pubblicità Jingle Autopromo ecc. in ordine sequenziale 29.05 LU 1.44.08 27.48 LU
2007-11-22 G = -35 2008-06-08 G = -35 IL LUPO PERDE IL PELO….
0 LU -28 LU -56 LU DAL PICCO AL “BARICENTRO”(l’ombelico dell’audio!) MUSIC FICTION Allineamento METEO FILM PROMO SPOT SPOT FILM TG Ciascun singolo contenuto deve “semplicemente” essere allineato al medesimo livello di loudness, preservandone la dinamica e le scelte artistiche o quanto altro. (si presuppone un prodotto di adeguata qualità audio)
(1995) versus SHORT TIME = 10S GATING = -36 EMITTENTE = RAI12
(1995) versus MEDIUM TIME= 5m GATING = -36 EMITTENTE = RAI12
ALLA RICERCA DELLA QUALITA’ (2004) versus SHORT TIME = 10S GATING = -36 EMITTENTE = RAI1
ALLA RICERCA DELLA QUALITA’ (2004) versus MEDIUM TIME= 5m GATING = -36 EMITTENTE = RAI1
CHE FARE? • Il problema è molto più complesso di quanto si possa “sospettare”. • È necessario sin da ora definire e adottare delle linee guida chiare e coerenti con le attuali tendenze. ma non basta…. • È importante coinvolgere tutti gli stakeholder (dalla produzione, alla distribuzione, alla fruizione, ecc.), ma ancora più importante è la costituzione di un Forum permanente sulla qualità audio, per una competenza ed una conoscenza del problema(nel broadcast, ma non solo …. ad ampio “spettro”!)
O P E N puoi scaricare questa presentazione da http://voice.fub.it/8wtm/ puoi scaricare una più ampia presentazione sull’argomento da http://voice.fub.it/mtm/20080430/3.%20loudness.ppt a breve potrai scaricare il software e altro materiale sull’argomento sempre da http://voice.fub.it/8wtm/
g r a z i e Si ringrazia l’ISCOM nella persona del Sig. Barone per la collaborazione ed il supporto tecnico. Roma 11 giugno 2008 falcone@fub.it VIII Workshop Tecnologie per la Musica la misura del loudness nel broadcast Mauro Falcone mauro_falcone@hotmail.com Mauro Falcone Informazioni legali Tutti i diritti sono riservati – Questo documento contiene informazioni di proprietà degli autori e deve essere utilizzato esclusivamente dal destinatario in relazione alle finalità per le quali è stato ricevuto. E’ vietata qualsiasi divulgazione senza l’esplicito consenso degli autori. Tutti i marchi eventualmente citati appartengono ai rispettivi proprietari.