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“La Quaresima inizia la prima Domenica dopo le Sacre Ceneri ”. Questa affermazione

“La Quaresima inizia la prima Domenica dopo le Sacre Ceneri ”. Questa affermazione. è vera è falsa è vera solo in un caso particolare era vera un tempo, ora non lo è più. Il Venerdì Santo i Vescovi. n on portano l’anello

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“La Quaresima inizia la prima Domenica dopo le Sacre Ceneri ”. Questa affermazione

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Presentation Transcript


  1. “La Quaresimainizia la prima Domenicadopo le SacreCeneri”. Questa affermazione è vera è falsa è vera solo in un caso particolare era vera un tempo, ora non lo è più

  2. Il Venerdì Santo iVescovi non portano l’anello presiedono la liturgia sempre da soli (senza concelebranti) cambiano l’abito con uno dal viola più scuro trascorronola giornata in silenzio (ad eccezione della liturgia)

  3. Il “Gloria” sirecitailGiovedi’ Santo, dopoilsilenzioQuaresimale deve essere per forza cantato si recita direttamente alla messa di Domenica di Pasqua, dopo il silenzio Quaresimale si recita alla veglia del Sabato Santo, dopo il silenzio quaresimale

  4. Perché la settimanadopo la Pasquasichiama “settimana in Albis” per via dellavestebiancacheportavanoibattezzati per simboleggiare la luce del Cristo risorto da San Francesco d’Assisi: la settimana dopo Pasqua era generalmente l’ultima con la neve per via del colore liturgico utilizzato (bianco)

  5. La formula “pulvisest et in pulvisreverteris”, chesiusavanellaliturgiadelleSacreCeneri fu appositamentescrittaduranteilConciliodiTrento viene dalla Bibbia è un’antica tradizione medioevale fu trovata in uno scritto sulla Quaresima di san Girolamo e successivamente acquisita nella liturgia

  6. … mentrequellaattuale (“convertiti e credi al Vangelo”) fu sceltadalConcilioVaticanoI fu scelta dal Concilio Vaticano II fu scelta da Papa Paolo VI fu scelta da Papa Giovanni Paolo II

  7. La Quaresimaricorda I quarantagiornitrascorsidaGesùneldeserto, dopoilsuoBattesimonelfiume Giordano e prima dicosa? del suo primo miracolo dell’ultima cena della Pasqua del suo ministero pubblico

  8. Cosasiintende per “ministeropubblico” diGesù ilperiodosuccessivo al primo miracolo l’attività pubblica svolta negli ultimi tre anni di vita il periodo in cui ammaestrava pubblicamente le folle da bambino il periodo che inizia con la chiamata dei discepoli

  9. Qual è ilVangeloche è statoscrittopiùtardi? ilVangelodiGiovanni il Vangelo di Luca il Vangelo di Marco il Vangelo di Matteo

  10. Con ilgiornodiPasquetta, cioe’ ilgiornodopo la Pasqua, piu’ propriamentedettolunedi’ in Albis, sivuolericordare: l’apparizionediGesùaidiscepolidiEmmaus l’apparizione dell’Angelo alla grotta dove era sepolto Gesù l’annuncio della risurrezione di Gesù alle donne la visita di Maria ai discepoli nel Cenacolo

  11. NellecinquedomenichediQuaresimasimettesempre la vesteliturgica viola? si, sempre no, per due Domeniche cambia colore no, per una sola Domenica cambia colore no, non si mette mai

  12. Durante ilperiododiQuaresimacosa non è possibile fare? non sipuòornarel’altare con ifiori, tranne in alcuneoccasioni non si può utilizzare musica strumentale di alcun genere non si può battezzare non si può cambiare la tovaglia sull’altare

  13. I fedeliCattolici, secondo la Chiesa, sonotenuti al digiunoecclesiastico ilMercoledìdelleCeneri e ilVenerdìSanto Il mercoledì e il digiuno dalle carni il Venerdì Santo solamente il Mercoledì delle ceneri solamente il Venerdì Santo

  14. L’obbligo del digiunoecclesiastico non ha inizionéfine inizia a 18 anni e non ha fine inizia a 18 anni e finisce appena compiuti i 60 anni inizia a 14 anni e non ha fine

  15. La Pasquacade la secondadomenicadopoil primo pleniluniodiprimavera la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera la domenica successiva a quella in cui è caduta l’anno prima a seconda dell’anno liturgico (A, B o C)

  16. La Quandovieneufficialmenteannunciata la data dellaPasqua? ilgiornodiNatale il giorno dell’Epifania il giorno delle Sacre Ceneri dal Papa al primo Angelus del precedente periodo di Avvento

  17. Con la Domenicadelle Palme inizia la Settimana Santa e termina la Quaresima inizia la Settimana Santa termina la Quaresima nessuna delle precedenti

  18. La veglia Pasquale è definita “La Madre ditutte le veglie” “La veglia che da’ senso alla vita” “La veglia che da’ inizio a tutto l’anno” “La veglia eterna”

  19. La “Via Crucis” è compostada: 13 stazioni 14 stazioni 16 stazioni 17 stazioni

  20. La liturgiadelle ore duranteilperiodoquaresimale è sospesa prevede dei salmi diversi dal normale si recita senza l’Alleluia cambia i salmi solamente per la Compieta

  21. Neltriduo Pasquale, nellospecificoilGiovedì Santo, la celebrazionesi conclude: come ognimessadomenicale (cioè con benedizione, saluto e congedo) con il saluto e la benedizione con la benedizione e il congedo nessuna delle precedenti è vera

  22. Quandoentri in ChiesailVenerdìSanto notil’altarespoglio, senzacroce, senzacandelieri, senzatovaglia noti l’altare spoglio, senza croce noti l’altare spoglio, solo senza tovaglie noti l’altare spoglio e il parroco con la stola viola

  23. Dove vieneconservatal’EucarestiadalVenerdì Santo allaveglia del Sabato Santo? nellacappellinadell’Adorazione in una cassaforte nel tabernacolo in una cappellina opportunamente adornata

  24. Risposte

  25. “La Quaresimainizia la prima Domenicadopo le SacreCeneri”. Questa affermazione è vera è falsa è vera solo in un caso particolare era vera un tempo, ora non lo è più Il periodo Quaresimale dura dal Mercoledì delle Ceneri al mercoledì’ prima del triduo Pasquale. Nella diocesi di Milano però, dove vige il rito Ambrosiano, il periodo della Quaresima parte dalla domenica successiva al Mercoledì delle Sacre Ceneri, durando di fatto quattro giorni in meno rispetto al resto del mondo.

  26. Il Venerdì Santo iVescovi non portano l’anello presiedono la liturgia sempre da soli (senza concelebranti) cambiano l’abito con uno dal viola più scuro trascorrono la giornata in silenzio (ad eccezione della liturgia) “L’anello episcopale è simbolo nuziale, espressione del particolare legame del Vescovo con la Chiesa. L’anello mi ricorda anche la necessità di essere una robusta “maglia” nella catena di successine che mi unisce agli Apostoli.” Beato Giovanni Paolo II E’ significativo che il Vescovo non porti l’anello durante la liturgia del Venerdì Santo, non tanto come gesto penitenziale ma per indicare che lo Sposo, Cristo, per un momento è tolto dalla comunione con la sua sposa, la Chiesa. (http://www.diocesinovara.it/pls/novara/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=44

  27. Il “Gloria” sirecitailGiovedi’ Santo, dopoilsilenzioQuaresimale deve essere per forza cantato si recita direttamente alla messa di Domenica di Pasqua, dopo il silenzio Quaresimale si recita alla veglia del Sabato Santo, dopo il silenzio quaresimale Il ‘Gloria’ è un inno antichissimo e venerabile con il quale la Chiesa, radunata nello Spirito Santo, glorifica e supplica Dio Padre e l’Agnello. […] lo si canta o si recita nelle Domeniche fuori del tempo di Avvento e Quaresima; e inoltre nelle solennità e feste. Ordinamento generale del messale Romano, n. 53 Il Triduo Pasquale, celebrazione degli avvenimenti della Pasqua di nostro Signore Gesù Cristo, rappresenta una particolare solennità (“non tre giorni prima di Pasqua, ma la Pasqua in tre giorni”). Durante la “Messa in coena Domini” si recita quindi il Gloria; il Venerdì la funzione non lo prevede; lo ritroviamo alla Veglia Pasquale del Sabato.

  28. Perché la settimanadopo la Pasquasichiama “settimana in Albis” per via dellavestebiancacheportavanoibattezzati per simboleggiare la luce del Cristo risorto da San Francesco d’Assisi: la settimana dopo Pasqua era generalmente l’ultima con la neve per via del colore liturgico utilizzato (bianco) Anticamente i neofiti, battezzati la notte di Pasqua, indossavano la veste battesimale di colore bianco (“Alba”), il cui ricordo è presente anche oggi nella piccola veste che si consegna ai genitori dei bambini che ricevono il battesimo. Dal rito del battesimo:119. Il celebrante dice:N. sei diventato nuova creatura,e ti sei rivestito di Cristo.Questa veste biancasia segno della tua nuova dignità:aiutato dalle parole e dall'esempio dei tuoi cari,portala senza macchia per la vita eterna.

  29. La formula “pulvisest et in pulvisreverteris”, chesiusavanellaliturgiadelleSacreCeneri fu appositamentescrittaduranteilConciliodiTrento viene dalla Bibbia è un’antica tradizione medioevale fu trovata in uno scritto sulla Quaresima di san Girolamo e successivamente acquisita nella liturgia Genesi 3,19 Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, Finché non ritornerai alla terra, Perché da essa sei stato tratto: Polvere tu sei e in polvere ritornerai

  30. … mentrequellaattuale (“convertiti e credi al Vangelo”) fu sceltadalConcilioVaticanoI fu scelta dal Concilio Vaticano II fu scelta da Papa Paolo VI fu scelta da Papa Giovanni Paolo II Il messale Romano consente l’utilizzo di entrambe le formule (cfr)

  31. La Quaresimaricorda I quarantagiornitrascorsidaGesùneldeserto, dopoilsuoBattesimonelfiume Giordano e prima dicosa? del suo primo miracolo dell’ultima cena della Pasqua del suo ministero pubblico In tutti i Vangeli il ritirarsi di Gesù nel deserto, dove viene tentato dal Diavolo, è immediatamente precedente agli eventi della sua predicazione. In un solo Vangelo (quello di Giovanni), questi eventi vengono raccontati iniziando dal miracolo delle nozze di Cana, e per altro non si fa cenno ai quaranta giorni trascorsi in solitudine da Gesù.

  32. Cosasiintende per “ministeropubblico” diGesù ilperiodosuccessivo al primo miracolo l’attività pubblica svolta negli ultimi tre anni di vita il periodo in cui ammaestrava pubblicamente le folle da bambino il periodo che inizia con la chiamata dei discepoli Il “ministero pubblico” sono gli ultimi tre anni di vita di Gesù, in cui viaggiò per la Galilea predicando e insegnando alle folle.

  33. Qual è ilVangeloche è statoscrittopiùtardi? ilVangelodiGiovanni il Vangelo di Luca il Vangelo di Marco il Vangelo di Matteo Il Vangelo di Giovanni è quello scritto più avanti nel tempo, intorno all’anno 100, mentre quelli sinottici sono stati composti, secondo le fonti storiche più seguite, intorno alla metà del I secolo. “Quando fu composto il quarto vangelo? La più antica testimonianza di esso è un frammento di papiro scritto verso il 125 che riporta Gv 18, 31-34 e 37-38 nella forma che conosciamo oggi” Introduzione al Vangelo di Giovanni de La Bibbia di Gerusalemme

  34. Con ilgiornodiPasquetta, cioe’ ilgiornodopo la Pasqua, piu’ propriamentedettolunedi’ in Albis, sivuolericordare: l’apparizionediGesùaidiscepolidiEmmaus l’apparizione dell’Angelo alla grotta dove era sepolto Gesù l’annuncio della risurrezione di Gesù alle donne La visita di Maria ai discepoli nel Cenacolo Pur non avendo alcun fondamento teologico o storico, è uso comune recarsi fuori porta per la tradizionale gita di Pasquetta per ricordare l’incontro di Gesù con i discepoli di Emmaus, avvenuto per l’appunto fuori dalle mura di Gerusalemme.

  35. NellecinquedomenichediQuaresimasimettesempre la vesteliturgica viola? si, sempre no, per due Domeniche cambia colore no, per una sola Domenica cambia colore no, non si mette mai Nella IV Domenica di Quaresima, la “Domenica laetare”, i paramenti liturgici sono rosa. Si tratta di una breve anticipazione della gioia della Pasqua, in cui il viola della penitenza viene momentaneamente abbandonato. Il rosa si utilizza anche la terza domenica di Avvento, detta “Domenica Gaudete”

  36. Durante ilperiododiQuaresimacosa non è possibile fare? non sipuòornarel’altare con ifiori, tranne in alcuneoccasioni non si può utilizzare musica strumentale di alcun genere non si può battezzare non si può cambiare la tovaglia sull’altare Nell'ornare l'altare si agisca con moderazione.Nel tempo di Quaresima è proibito ornare l'altare con fiori. Fanno eccezione tuttavia la domenica Laetare (IV di Quaresima), le solennità e le feste.L'ornamento dei fiori sia sempre misurato e, piuttosto che sopra la mensa dell'altare, si disponga attorno ad esso. Ordinamento generale del Messale Romano, n 305

  37. I fedeliCattolici, secondo la Chiesa, sonotenuti al digiunoecclesiastico ilMercoledìdelleCeneri e ilVenerdìSanto il mercoledì e il digiuno dalle carni il Venerdì Santo solamente il Mercoledì delle ceneri solamente il Venerdì Santo Con l’espressione “digiuno eucaristico” si intende l’antica pratica di effettuare, come penitenza, il digiuno da un pasto il giorno delle Sacre Ceneri e il Venerdì Santo. La pratica di non mangiare carne nei Venerdì di Quaresima, ma anche in quelli di tempo Ordinario, viene invece definita come “Astinenza” dalle carni appunto. “Si osservi l'astinenza dalle carni o da altro cibo, secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale, in tutti e singoli i venerdì dell'anno, eccetto che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità; l'astinenza e il digiuno, invece, il mercoledì delle Ceneri e il venerdì della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo.” Codice di diritto Canonico, canone 1251

  38. L’obbligo del digiunoecclesiastico non ha inizionéfine inizia a 18 anni e non ha fine inizia a 18 anni e finisce appena compiuti i 60 anni inizia a 14 anni e non ha fine “Alla legge dell'astinenza sono tenuti coloro che hanno compiuto il 14 anno di età; alla legge del digiuno, invece, tutti i maggiorenni fino al 60 anno iniziato. Tuttavia i pastori d'anime e i genitori si adoperino perché anche coloro che non sono tenuti alla legge del digiuno e dell'astinenza a motivo della minore età, siano formati al genuino senso della penitenza.” Codice di diritto Canonico, canone 1252

  39. La Pasquacade la secondadomenicadopoil primo pleniluniodiprimavera la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera la domenica successiva a quella in cui è caduta l’anno prima a seconda dell’anno liturgico (A, B o C) La Chiesa ha scelto di fare riferimento alle fasi lunari per riallacciarsi alla tradizione Ebraica, dove la Pasqua viene festeggiata ricordando la notte di plenilunio in cui Mosè condusse il popolo fuori dalla terra di Egitto passando attraverso il Mar Rosso.

  40. La Quandovieneufficialmenteannunciata la data dellaPasqua? ilgiornodiNatale il giorno dell’Epifania il giorno delle Sacre Ceneri dal Papa al primo Angelus del precedente periodo di Avvento Dopo la lettura del Vangelo, il diacono o il sacerdote, o anche un cantore, può dare l'annunzio del giorno della Pasqua. Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.Centro di tutto l'anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 31 marzo 2013.In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 13 febbraio 2013. L'Ascensione del Signore, il 12 maggio 2013. La Pentecoste, il 19 maggio 2013. La prima domenica di Avvento, il 1 dicembre 2013.Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli, dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli. Amen. Dalla liturgia del giorno di Epifania 2013

  41. Con la Domenicadelle Palme inizia la Settimana Santa e termina la Quaresima inizia la Settimana Santa termina la Quaresima nessuna delle precedenti L'ingresso di Gesù a Gerusalemme manifesta l'avvento del Regno che il Re-Messia si accinge a realizzare con la pasqua della sua morte e risurrezione. Con la celebrazione dell'entrata di Gesù in Gerusalemme, la domenica delle Palme, la liturgia della Chiesa dà inizio alla Settimana Santa. Catechismo della Chiesa Cattolica, n 560

  42. La veglia Pasquale è definita “La Madre ditutte le veglie” “La veglia che da’ senso alla vita” “La veglia che da’ inizio a tutto l’anno” “La veglia eterna” In questa santissima notte si deve vegliare alacremente. Vegliano tanto i buoni che i cattivi. I buoni imparino dai cattivi come vegliare. 1. Il beato apostolo Paolo, nell'esortarci alla sua imitazione, ricorda le manifestazioni della sua virtù, e fra l'altro dice: Nelle veglie frequenti.. E noi con quanta maggiore prontezza dobbiamo esser desti in questa veglia che è come la madre di tutte le sante veglie e nella quale tutto il mondo veglia D'altronde la celebrazione di questa veglia in tutto il mondo è tanto luminosa da costringere a vegliare materialmente anche coloro che nel loro cuore non dico che dormono, ma sono sepolti in una tenebrosa empietà. Vegliano anch'essi in questa notte nella quale si adempie anche in modo visibile quanto era stato annunciato tanto tempo prima: E la notte si illuminerà come il giorno. Sant’Agostino, discorso 219

  43. La “Via Crucis” è compostada: 13 stazioni 14 stazioni 16 stazioni 17 stazioni La Via Crucis è sintesi di varie devozioni sorte fin dall’alto Medioevo, che consiste nell’incedere processionale da una chiesa all’altra in memoria dei percorsi compiuti da Cristo durante la sua Passione. Nella sua forma attuale, attestata già nella prima metà del secolo XVII, la Via Crucis, diffusa soprattutto da san Leonardo da Porto Maurizio († 1751), approvata dalla Sede Apostolica ed arricchita da indulgenze, consta di quattordici stazioni. Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti,Direttorio su pietà popolare e liturgia.Principi e orientamenti, 131-133 http://www.vatican.va/news_services/liturgy/documents/ns_lit_doc_via-crucis_it.html http://www.maranatha.it/via/crucis/crcoverpage.htm

  44. La liturgiadelle ore duranteilperiodoquaresimale è sospesa prevede dei salmi diversi dal normale si recita senza l’Alleluia cambia i salmi solamente per la Compieta “Dall’inizio dell’Ufficio del Mercoledì delle Ceneri fino alla Veglia Pasquale si tralascia l’Alleluia” Principi norme per la liturgia delle ore

  45. Neltriduo Pasquale, nellospecificoilGiovedì Santo, la celebrazionesi conclude: come ognimessadomenicale (cioè con benedizione, saluto e congedo) con il saluto e la benedizione con la benedizione e il congedo nessuna delle precedenti è vera Il Messale Romano indica con precisione il termine della Santa Messa: senza benedizione né congedo, invitando i fedeli a proseguire nell’adorazione. 15. Dopo l’orazione, il sacerdote, in piedi, dinanzi all’altare, pone l’incenso nel turibolo, si inginocchia e incensa per tre volte il Santissimo Sacramento; quindi, indossato il velo omerale, prende la pisside e la ricopre con il velo. 16. Si forma la processione che, attraverso la chiesa, accompagna il Santissimo Sacramento al luogo della reposizione, preparato in una cappella convenientemente ornata. Apre la processione il crocifero; si portano le candele accese e l’incenso. Intanto si canta l’inno Pange lingua (eccetto le due ultime due strofe) o un altro canto adatto. 17. Giunta la processione al luogo della reposizione, il sacerdote depone la pisside; quindi pone l’incenso nel turibolo e, in ginocchio, incensa il Santissimo Sacramento, mentre si canta il Tantum ergo sacramentum; chiude poi il tabernacolo o la custodia della reposizione.  18. Dopo alcuni istanti di adorazione in silenzio, il sacerdote e i ministri si alzano, genuflettono e ritornano in sacrestia.  19. Segue la spogliazione dell’altare; se è possibile, si rimuovono le croci dalla chiesa; quelle che rimangono in chiesa, è bene velarle.

  46. Quandoentri in ChiesailVenerdìSanto notil’altarespoglio, senzacroce, senzacandelieri, senzatovaglia noti l’altare spoglio, senza croce noti l’altare spoglio, solo senza tovaglie noti l’altare spoglio e il parroco con la stola viola Ancora il messale Romano spiega come preparare la chiesa per la celebrazione del Venerdì Santo: In questo giorno e nel giorno seguente, la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra l’Eucaristia. L’altare è interamente spoglio: senza croce, senza candelieri e senza tovaglie.

  47. Dove vieneconservatal’EucarestiadalVenerdì Santo allaveglia del Sabato Santo? nellacappellinadell’Adorazione in una cassaforte nel tabernacolo in una cappellina opportunamente adornata 26. Terminata la distribuzione della comunione, un ministro idoneo porta la pisside al luogo preparato fuori dell’ambito della chiesa, dal Messale Romano

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