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APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO. Definizione: Apparecchio destinato ad effettuare un ciclo di sollevamento di un carico sospeso tramite gancio o altro organo di presa (da CEN TC 147, Risoluzione 2 novembre 1988). Enti di riferimento :
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APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO Definizione: Apparecchio destinato ad effettuare un ciclo di sollevamento di un carico sospeso tramite gancio o altro organo di presa (da CEN TC 147, Risoluzione 2 novembre 1988). Enti di riferimento : -ISPESL , Dipart. Piacenza v. San Bartolomeo 46 - 43100 (PC) (denunciare la prima messa in servizio) -Az.USL/UOIA v.Amendola 2 - 42100 (RE)
Apparecchi di sollevamento Legislazione di riferimento D.P.R. 547/55 DM 12/09/59 D.P.R. 459/94 ( Dir. macchine) D.lgs 626/94 D.lgs. 359/99 • Norme tecniche • UNI-EN 280 • Ponti sviluppabili. • UNI-EN 12999 • Gru caricatrici per autocarro.
TIPOLOGIE • GRU A TORRE (a rotazione alta o bassa) • AUTOGRU E GRU SU AUTOCARRO • CARROPONTE, ARGANI, PARANCHI • PLE (piattaforme di lavoro elevabili) • IDROESTRATTORI
DOCUMENTAZIONE • LIBRETTO ENPI/ISPESL oppure DICHIARAZIONE “CE” con DENUNCIA ALL’ISPESL (di messa in servizio) • LIBRO USO E MANUTENZIONE (se “CE”) • REGISTRO DI CONTROLLO (se “CE”) • FORMAZIONE OPERATORI (art. 38 comma 1 lettera B D.Lgs. 626/94) • RICHIESTA DI VERIFICA PERIODICA • VERBALE DI VERIFICA PERIODICA UOIA
VALUTAZIONI POSSIBILI • CONDIZIONI VISIVE STRUTTURA DELL’APPARECCHIO • PROTEZIONI CONTRO RISCHI DI SCHIACCIAMENTO (dovuti al movimento dell’apparecchio) • VERIFICA TRIMESTRALE FUNI/CATENE (compilazione) • INDICAZIONI DI MANOVRA (comprensibili) • SICUREZZA DEL GANCIO • IDONEITA’ PIANO DI APPOGGIO • VALUTAZIONE EVENTUALI RISCHI DI INTERFERENZA (con altre gru, ostacoli fissi, linee elettriche)
D.Lgs.626/94, art.34 comma C-bis Definizione di lavoro in quota Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile.
ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA Priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; I dispositivi di protezione collettiva possono essere interrotti solo in corrispondenza di scale a pioli o a gradini; Se necessario rimuovere temporaneamente un dispositivo di protezione collettiva devono essere adottate misure di sicurezza alternative; Sistema di accesso idoneo anche per l’abbandono in caso di emergenza; Una scala a pioli non può essere utilizzata come posto di lavoro in quota senza motivazioni particolari;
PARAPETTO NORMALE corrente superiore circa 50 cm corrente intermedio 100 cm circa 50 cm asse fermapiede In edilizia min 20 cm min 15 cm
Scale portatili a pioli • Utilizzare solo quando l’uso di altre attrezzature • più sicure non si giustifica a causa di: • - limitato livello di rischio e breve durata lavori • - caratteristiche esistenti dei siti (non modificabili) • - Adeguate caratteristiche tecniche (UNI EN 131) • Idonee dimensioni(altezza superiore al min. indispensabile)
Scale a pioli NECESSARIE PROCEDURE PER L’USO DEVONO ASSICURARE LA STABILITÀ DURANTE L’IMPIEGO : • Posate su supporto stabile, resistente,adeguatamente dimensionato e immobile, in modo da assicurare pioli orizzontali • Agganciate per evitare movimenti e oscillazioni • Precauzioni per evitare scivolamento dei piedi Piede snodabile con denti in gomma zigrinata
Scale doppie Dispositivi contro l’apertura Appoggio e presa sicuri per il lavoratore
USO DI SCALE A PIOLI PER L’ACCESSO AD ALTRI PIANI: • Sporgere oltre livello d’accesso (presa sicura) • Dispositivi di fermo dei vari elementi (sfilo) • Fissate stabilmente prima dell’accesso al piano Il trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve precludere la presa sicura per l’operatore
ESECUZIONE DEI LAVORI IN QUOTA Apparecchi per il sollevamento delle persone
PERICOLO ESPLOSIONI – valutazione Si esplicita che l’esplosione è un pericolo che non si innesca solo dagli impianti elettrici, ma anche, da superfici calde, fiamme, scintille di origine meccanica, mozziconi di sigaretta. Il datore di Lavoro con l’analisi dei rischi (art.4 DLgs. 626/94) analizza anche il rischio d’esplosioneCLASSIFICANDO le aree e adottando misure di prevenzione per ridurre la formazione dell’atmosfera esplosiva e di protezione per TUTTE le possibili cause d’innesco CLASSIFICARE:direttiva 99/92/CE – CEI EN 50281-3 ADOTTARE MISURE DI PROTEZIONE PER LE POSSIBILI CAUSE D’INNESCO DELL’ATMOSFERA ESPLOSIVA direttiva 94/9/CE (DPR 126/98, Atex (ATmosphère EXplosibles))
Decorrenza degli obblighi Messa in esercizio/utilizzo od esistenza dei luoghi di lavoro con rischio di esplosione: Allegato II, Parte A Parte B Attrezzature già utilizzate o a disposizione dell’impresa/stabilimento prima di 30/6/03 dal 30/06/2003 Attrezzature messe a disposizione dell’impresa/stabilimento dopo di 30/6/03 dal 30/06/2003 ATEX Luoghi di lavoro già utilizzati prima del 30/6/03 dal 30/06/2006 ATEX Luoghi di lavoro utilizzati per la prima volta dopo di 30/6/03 dal 30/06/2003 ATEX Utilizzo di prodotti “ATEX” compatibili con la classificazione della zona in cui deve operare in accordo alla Dir. 94/92/CE ATEX
Definizione delle zone con pericolo di esplosione (Allegato I Dir. 1999/92/CE) Debbono essere individuate nella valutazione dei rischi e segnalate in modo opportuno e congruente Definizione della zona L’atmosfera esplosiva: Gas/Vapori/Nebbie Polveri è presente continuativamente, o per lunghi periodi, o si manifesta frequentemente 0 20 è probabile che si verifichi in condizioni normali di esercizio 1 21 non è probabile che si verifichi in condizioni normali di esercizio, ma se si produce, perdura per un breve periodo 2 22 EX
Misure minime di sicurezza (Allegato II, Parte A - Dir. 1999/92/CE) Debbono essere garantite adeguate misure minime di sicurezza in tutti i posti e luoghi di lavoro classificati Misure di sicurezza da adottare Zona 0/20 Zona 1/21 Zona 2/22 Formazione dei lavoratori sul rischio di esplosione X X X Istruzioni operative scritte X X X Permessi di lavoro per accesso alle aree classificate X X X Sistemi per la rimozione rapida di gas,vapori, polveri Uso di indumenti di lavoro antistatici X Adeguato impiego di attrezzature,impianti,dispositivi X X X Dispositivi ottico/acustici di allarme tempestivo X X Verifica preventiva dell’impianto prima dell’esercizio X X Sistemi per garantire condizioni di sicurezza in caso di mancanza di energia elettrica od emergenza X X X