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CONVEGNO “ITALIAN FOOD FOR LIFE” FIERA DI PARMA, 8 MAGGIO 2008

CONVEGNO “ITALIAN FOOD FOR LIFE” FIERA DI PARMA, 8 MAGGIO 2008. FEDERALIMENTARE Servizi S.r.l. FOOD SAFETY. PILLAR COORDINATOR: Marino Petracco illycaffè S.p.A. - Trieste. Communication,. Training &. Technology Transfer. Food. Food &. Quality &. Health. Manu-. facturing.

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CONVEGNO “ITALIAN FOOD FOR LIFE” FIERA DI PARMA, 8 MAGGIO 2008

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  1. CONVEGNO “ITALIAN FOOD FOR LIFE” FIERA DI PARMA, 8 MAGGIO 2008 FEDERALIMENTARE Servizi S.r.l. FOOD SAFETY PILLAR COORDINATOR: Marino Petracco illycaffè S.p.A. - Trieste

  2. Communication, Training & Technology Transfer Food Food & Quality & Health Manu- facturing Food Safety - Food & Sustainable Consumer Food Production Food Chain Management FOOD SAFETY Pillar coordinator ing. Marino Petracco – illycaffè Working group • Paolo Aureli – ISS • Corrado Galli – UNIMI • Elisabetta Guerzoni – UNIBO • Catherine Leclercq / Elena Orban – INRAN • Antonio Logrieco – ISPA CNR • Agostino Macri - ISS • Stefano Marangon – IZS VE • Roberto Massini - UNIPR • Patrizia Restani - UNIMI • Michele Suman - BARILLA • Angelo Visconti ISPA CNR • Giovanna Zappa / Giuseppe Spagna - ENEA Parma, 8 maggio 2008

  3. FOOD SAFETY OBIETTIVI GENERALI La sicurezza alimentare non può essere oggetto di vendita! • Essa costituisce un prerequisito essenziale di ogni cibo • Si basa sulla comprensione del rischio, che include: • caratterizzazione dei pericoli, biologici e chimici • calcolo dell’esposizione dei consumatori agli stessi • Non va dimenticato che viviamo in un mondo reale, • nel quale i risk managers non possono prescindere da: • accettazione del prodotto da parte dei consumatori • valutazione del rapporto tra rischio e beneficio Parma, 8 maggio 2008

  4. FOOD SAFETYOBIETTIVI GENERALI • Quattro grandi capitoli (goals, in inglese): • previsione e controllo dei pericoli biologici • previsione e controllo dei pericoli chimici (incluse le tossine di origine biologica) • miglioramento della valutazione del rischio e del rapporto tra rischio e beneficio nella catena alimentare • sviluppo di utensili (processi, metodi, sistemi) per una miglioria continua nella produzione e nella distribuzione degli alimenti Parma, 8 maggio 2008

  5. GOAL 1.PREDICTING AND MONITORING BEHAVIOUR AND FATEOF KNOWN AND EMERGING BIOLOGICAL HAZARDS Challenges • Raccogliere ed analizzare dati epidemiologici sui rischi biologici • Miglior comprensione delle interazioni tra comunità di patogeni • Valutazione della sicurezza e dei benefici apportati dall’aggiunta deliberata di micro-organismi (es. probiotici) Deliverables • Stima dell’esposizione di classi di consumatori (età, sesso ecc.) agli eventuali rischi biologici derivanti da materie prime, processi, imballaggi, immagazzinaggio • Caratterizzazione genetica della flora microbica intestinale • Nuovi metodi per lo studio delle interazioni di probiotici conla flora microbica intestinale Parma, 8 maggio 2008

  6. GOAL 2.PREDICTING AND MONITORING BEHAVIOUR AND FATE OF KNOWN AND EMERGING CHEMICAL HAZARDS, INCLUDING TOXINS OF BIOLOGICAL ORIGIN Challenges • Creazione di una rete di comunicazione tra laboratorî accademici ed industriali attivi nella chimica di controllo degli alimenti • Capire meglio le interazioni tra le eventuali sostanze pericolose e gli altri costituenti dei cibi • Ricerca di nuovi marcatori biologici in grado di predire l’esposizione ai pericoli di gruppi vulnerabili di popolazioni Deliverables Parma, 8 maggio 2008

  7. GOAL 3.IMPROVING RISK ASSESSMENT AND RISK/BENEFIT EVALUATION IN THE FOOD CHAIN Challenges • Affrontare l’analisi di rischi e benefici in modo olistico, cioè tenendo conto della totalità dei componenti in gioco • Raccogliere dati analitici e di esposizione per meglio modellizzare i possibili scenarî di contaminazione • Caratterizzaione del rischio a cui sono esposti particolari sottogruppi della popolazione (neonati, anziani, allergici, immuno-depressi) Deliverables Parma, 8 maggio 2008

  8. GOAL 4. DEVELOPING TOOLS TO ENSURE SAFETY OF THE FOOD CHAIN Challenges • Sviluppo di metodi analitici e di sensori per il controllo chimico e biologico (es.tecniche genomiche, nanoteconologie, radiofrequenze) • Valutazione dei rischi zoonotici (trasmissione di patologie all’uomo da parte di animali) • Applicazione del concetto multi-hurdle: utilizzo simultaneo di diverse tecniche di prevenzione o mitigazione dei patogeni Deliverables Parma, 8 maggio 2008

  9. Development, optim ization and validation of sensitive specific high - throughput and rapid analytical and biological methods Combined funding [deliverables referred to from M edium - Challenge 1 of Goal 4] Research National, high TIME MEDIUM TERM – 2015 expertise EU and financial Ratio Ac ad / Ind: 50 / 50 available Private resources in Europe sources FOOD SAFETYCALENDARIO A MEDIO TERMINE Parma, 8 maggio 2008

  10. GRAZIE PER L’ATTENZIONE ! http://www.federalimentare.it/ Attivita/ETP-Italia/ETP-FoodForLife-Italia.asp Parma, 8 maggio 2008

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