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INCENERIMENTO DEI RIFIUTI. GREENPEACE ITALIA 2005. CHE COSA SONO GLI INCENERITORI. Qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile destinata al trattamento termico dei rifiuti con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione.
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INCENERIMENTO DEI RIFIUTI GREENPEACE ITALIA 2005
CHE COSA SONO GLI INCENERITORI • Qualsiasi unità e attrezzatura tecnica fissa o mobile destinata al trattamento termico dei rifiuti con o senza recupero del calore prodotto dalla combustione. • I termini “Termovalorizzatore” ed “Inceneritore” sono neologismi per indicare la stessa tecnologia di trattamento dei rifiuti con o senza recupero di energia.
L’OBIETTIVO DELLA NORMATIVA SULL’INCENERIMENTO • …… è quello di evitare o di limitare per quanto praticabile gli effetti negativi dell’incenerimento dei rifiuti sull’ambiente, in particolare l’inquinamento dovuto alle emissioni in atmosfera, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee nonché i rischi per la salute umana che ne risultano.
COME E’ FATTO UN INCENERITORE • Sezione di accumulo e stoccaggio, in cui i rifiuti vengono accumulati prima della combustione. • Sezione di combustione, costituita da una camera di ossidazione (forno) realizzata in forme e tecnologie differenti a seconda della tipologia del rifiuto (contenuto energetico, caratteristiche chimico-fisiche ecc.). • Sezione di post-combustione (camera secondaria di combustione), al fine di completare la combustione dei rifiuti.
Sezione di raffreddamento fumi, che nei vecchi impianti avveniva senza recupero di energia, oggi è diventato obbligatorio. • Sezione di trattamento fumi a sua volta suddivisa in tre parti: 1. depolverizzazione, per la rimozione delle polveri effettuata mediante filtri; 2. abbattimento dei gas acidi(acido cloridrico, fluoridrico, ossidi di zolfo); 3. rimozione degli ossidi di azoto.
44 impianti al 2001 47 impianti al 2002 50 impianti al 2003 Dati Rapporto Rifiuti 2002, 2003, 2004 ONR-APAT INCENERIMENTO DI RU IN ITALIA
RACCOLTA DIFFERENZIATA DI RU IN ITALIAin termini di percentuali relative alla produzione totale rifiuti urbani: • 17,4 % nel 2001 • 19,1%nel 2002 • 21,5% nel 2003 Dati Rapporto Rifiuti 2002, 2003, 2004 ONR-APAT
…EPPURE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Secondo il Decreto Ronchi (D.Lgs 22/97) doveva raggiungere obiettivi: • 15% entro il 1999 • 25% entro il 2000 • 35% entro il 2001
Il Decreto Ronchi, inoltre, prevedeva che… • Il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia prima debbono essere considerati preferibili rispetto alle altre forme di recupero. (art. 4 comma 2) • Le autorita' competenti adottano… iniziative dirette a favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosita' dei rifiuti mediante: lo sviluppo di tecnologie pulite, in particolare quelle che consentono un maggiore risparmio di risorse naturali…. (art. 3 comma 1)
LA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO IN MATERIA DI RIFIUTI • Non incentivare politica di prevenzione della produzione dei rifiuti; • Non incentivare il sistema della raccolta differenziata; • Incentrare il sistema di gestione quasi esclusivamente sulla combustione dei rifiuti (sia in termini di trattamento dei RU che di CDR – combustibile derivato dai rifiuti).
NON A CASO…LA NORMATIVA DI SETTORE VIENE EROSA LENTAMENTE… • Stravolta la definizione di rifiuto (Legge 178 dell’8 agosto 2002). • Soppressione nella definizione di raccolta differenziata della finalità per cui viene effettuata ovvero riutilizzo, riciclaggio e recupero di materia prima (Legge 93 del 23 marzo 2001).
LEGGE DELEGA IN CAMPO AMBIENTALE • Esclude dalla normativa rifiuti i rottami ferrosi e non ferrosi nonché altri scarti di lavorazioni industriali e artigianali o provenienti da cicli produttivi o di consumo destinati ad attività siderurgiche e metallurgiche; • Esclude il combustibile derivato dai rifiuti (CDR) dalla normativa quadro sui rifiuti; • Trasforma i consorzi obbligatori, destinati alla raccolta differenziata, al riciclo ed al recupero dei rifiuti di imballaggi, in consorzi volontari.
TUTTO SI MUOVE VERSO LA TERMODISTRUZIONE • Il quadro impiantistico va progressivamente aumentando e, nel 2007, si prevede la presenza di 58 impianti di incenerimento, di cui 32 nel nord Italia, 12 al centro e 14 nel sud;
Come la Fisica insegna…“Niente si crea e niente si distrugge, ma tutto si trasforma”
LE EMISSIONI DEGLI INCENERITORI • GAS • CENERI VOLANTI • CENERI DI FONDO • ACQUE DI LAVAGGIO • ALTRI RESIDUI • EMISSIONI INCONTROLLATE SONO UN POTENZIALE PERICOLO PER LA SALUTE UMANA
PRINCIPALI COMPOSTI PERICOLOSI RILASCIATI DA UN INCENERITORE • DIOSSINE • MATERIA PARTICOLATA • ARSENICO • BERILLIO • CADMIO • CROMO • PIOMBO • MERCURIO • GAS ACIDI (acido cloridrico, fluoridrico, ossidi di zolfo) Fonte: National Research Council, 2000. Waste Incineration and Public Health, Washington, DC: National Academy Press
Le Diossine e gli altri POP sono composti persistenti… non sono decomposti da organismi e/o processi naturali e quindi si accumulano nel suolo, sedimenti, aria, acqua.
LE DIOSSINE E GLI ALTRI POP SONO BIOACCUMULABILI NEGLI ORGANISMI VIVENTI E QUINDI HANNO LA CAPACITA’ DI RISALIRE LA CATENA ALIMENTARE, GIUNGENDO FINO ALL’UOMO.
LE PROPRIETA’ TOSSICHE DEI COMPOSTI PRESENTI NELLE EMISSIONI • I composti trovati in uscita da un inceneritore includono note sostanze cancerogene*: • arsenico • cadmio • diossine • PCB (policlorobifenili) • *Le sostanze cancerogene sono quelle capaci di provocare l’insorgenza del cancro.
Effetti sanitari delle Diossine •La Diossina (2,3,7,8-TCDD) è un accertato cancerogeno per l’uomo, mentre le altre diossine/furani sono potenziali cancerogeni •Effetti neurocomportamentali: ridotta funzione cognitiva, aumentato comportamento iperattivo, effetti avversi sull’attenzione, aumentata depressione •Alterata funzione del sistema immunitario •Disturbi del sistema nervoso centrale •Cloracne ed altre alterazioni epidermiche •Disturbi della funzione epatica e renale •Alterati livelli degli ormoni: tiroide, testosterone ed estrogeni •Effetti sul sistema riproduttivo: rapporto dei sessi alterato, ridotta fertilità •Difetti alla nascita: ipospadia (malformazione delle vie urinarie dell’uomo) •Endometriosi (presenza di tessuto che riveste l’utero in sedi differenti dalla cavità uterina)
COME LE DIOSSINE E GLI ALTRI POP DALLE FONTI ARRIVANO A NOI …
IL CONCEPIMENTO E’ IL MOMENTO IN CUI INIZIA L’ESPOSIZIONE DEI NOSTRI FIGLI ELIMINA LE FONTI DI DIOSSINE
ESPOSIZIONE ALLE DIOSSINE E AGLI ALTRI POP … … INIZIA DAL CONCEPIMENTO E CONTINUA DURANTE LA GESTAZIONE E L’ALLATTAMENTO
Secondo Greenpeace, la gestione dei rifiuti deve perseguire obiettivi progressivi di: Prevenzione della produzione e pericolosità dei rifiuti Raccolta differenziata Compostaggio Riciclo Riutilizzo
VERSO LA PRODUZIONE PULITA... I SISTEMI DI PRODUZIONE PULITA SONO PROGETTATI AFFINCHE’ … PREVENGANO LA PRODUZIONE DI RIFIUTI, IN PARTICOLARE DI QUELLI PERICOLOSI EVITANDO L’IMPIEGO DI COMPOSTI CHIMICI PERICOLOSI IN FASE PRODUTTIVA … IMPIEGHINO SISTEMI PIU’ EFFICIENTI IN TERMINI DI UTILIZZO DI MATERIE PRIME E DI ENERGIA
I PRODOTTI DERIVATI DA PROCESSI “PULITI” SONO … • NON-TOSSICI E NON CONTENGONO RESIDUI CHIMICI • COSTITUITI DI MATERIALI BIODEGRADABILI • RESISTENTI E RIUTILIZZABILI • FACILI DA SCOMPORRE, RIPARARE E RICOSTRUIRE • IMBALLAGGIO RIDOTTO E COSTITUITO DI MATERIALE RICICLABILE E/O RICICLATO