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Corso di Politiche Economiche Regionali Prof.ssa Cristina Brasili Anno Accademico 2011-2012. Innovazione e Competitività del tessuto produttivo nelle regioni Obiettivo Convergenza 2007-2013. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza. Puglia Campania Calabria Sicilia.
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Corso di Politiche Economiche RegionaliProf.ssa Cristina BrasiliAnno Accademico 2011-2012 Innovazione e Competitività del tessuto produttivo nelle regioni Obiettivo Convergenza 2007-2013
Le regioni dell’Obiettivo Convergenza • Puglia • Campania • Calabria • Sicilia . Million EUR, current prices
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Pil pro-capite in PPS nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, nelle regioni dell’ex-Obiettivo 1, in Italia e nell’UE-15 . Fonte: nostre elaborazioni su dati REGIO-Eurostat
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Tassi di crescita del Pil pro-capite nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, dell’ex-Obiettivo 1, delle ripartizioni geografiche e dell’Italia (Euro, valori a prezzi 1995) . Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Tasso di attività totale in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nelle regioni dell’ex-Obiettivo 1, in Italia, nell’UE-15 e nell’UE-25 (1999-2004) .
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Tasso di attività in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nelle regioni dell’ex-Obiettivo 1, in Italia, nell’UE-15 e nell’UE-25 (1999-2004 - Donne) .
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Percentuale degli occupati in agricoltura sul totale degli occupati .
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Percentuale degli occupati nell’industria sul totale degli occupati .
1. Le regioni dell’Obiettivo Convergenza e la loro posizione socio-economica Percentuale degli occupati nei servizi sul totale degli occupati Percentuale degli occupati nei servizi di pubblica amministrazione e difesa, istruzione, sanità ed altri servizi sociali e personali, servizi domestici, sul totale degli occupati nei servizi .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Crescita del Pil, del prodotto per addetto e delle esportazioni (tasso medio annuo in %, valori a prezzi costanti) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Valore aggiunto a prezzi correnti in Italia, Mezzogiorno, Regioni dell’Obiettivo Convergenza 1995-2004 (milioni di euro 2003 e 2004 - milioni di eurolire 1995) Composizione % del Valore aggiunto a prezzi base e a prezzi correnti in Italia, Mezzogiorno, Regioni Obiettivo Convergenza 1995-2004 .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Industria in senso stretto, Valore aggiunto a prezzi correnti in Italia, Mezzogiorno, Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Valori in miliardi di euro e composizione %) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Composizione percentuale delle imprese manifatturiere .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Produttività del lavoro nell'industria in senso stretto 1995-2004 (Valore aggiunto per ULA nelle regioni e circoscrizioni; migliaia di eurolire 1995) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Produttività del lavoro nell'industria in senso stretto nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza 1995-2004 (000 €) Produttività del lavoro nell'industria in senso stretto 2000-2004 (000 €) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Produttività del lavoro nell’industria manifatturiera per comparti nel Mezzogiorno (Valore aggiunto per unità di lavoro – Centro Nord=100) Produttività del lavoro nelle PMI 1998-2004 (Valore aggiunto aziendale per addetto nelle piccole e medie imprese con 1-99 addetti; migliaia di euro correnti) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Popolazione con laurea (% della popolazione con 25-64 anni, anno 2002) Laureati in scienza e tecnologia: regioni dell’Obiettivo Convergenza, Mezzogiorno, Italia e UE 2004 (Laureati in discipline scientifiche e tecnologiche per mille abitanti in età 20-29 anni) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Incidenza della spesa delle imprese in R&S nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, nel Mezzogiorno e in Italia nel 2003 (% sul Pil delle spese per R&S della imprese pubbliche e private) Incidenza della spesa delle imprese in R&S nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza e circoscrizioni 1995-2003 (% sul Pil delle spese per R&S delle imprese pubbliche e private) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Incidenza della spesa pubblica in R&S nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, nelle Circoscrizioni e in Italia 1995-2003 (% delle spese per R&S della Pubblica Amministrazione e dell’Università sul Pil) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Intensità brevettuale nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza nelle circoscrizioni e in Italia dal 1995 al 2002 (Numero di brevetti registrati allo European Patent Office (EPO) per milione di abitanti) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Capacità di esportare (Valore delle esportazioni di merci in % del Pil) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Capacità di esportare (Valore delle esportazioni di merci in % del Pil) .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi Saldo Normalizzato (Export-Import)/(Export+Import) Grado di dipendenza economica (Importazioni nette in % del PIL .
2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi .
Fig. 3.2 - Indicatore di sintesi di innovazione e variazione media nel periodo nell’UE-25 Indicatore di sintesi di innovazione e variazione media nel periodo nell’UE-25 2. Le caratteristiche dell’apparato produttivo e dell’industria e servizi .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione Spesa totale intra-muros in R&D per settori e regioni (milioni di PPS – Standard di Potere d’Acquisto, Anno 2003) .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione Risorse Umane in Scienza & Tecnologia (HRST – Risorse umane con istruzione e/o occupate in ambito scientifico e tecnologico; % sulla popolazione; 1996-2005) HRST Educazione in % alla popolazione (1996-2005) .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione HRST Occupazione e Educazione in % alle forze lavoro (1996-2005) .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione Capacità innovativa (Spesa sostenuta per attività di ricerca e sviluppo intra muros della Pubblica Amministrazione, dell'Università e dalle imprese pubbliche e private in percentuale del Pil) Capacità innovativa (% Pil – Anno 2003) .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione Spesa pubblica e privata in R&S nel 2003 (% Pil) Differenziale spesa pubblica e privata in R&S (1995-2003; %sul Pil) .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione Grado di diffusione del personal computer nelle imprese con più di dieci addetti (%) Indice di diffusione dell'informatizzazione nei comuni negli anni 2002-2005 (Popolazione residente in comuni con anagrafe collegata al sistema INA-SAIA sul totale della popolazione (%) .
3. Le difficoltà di sviluppo ed innovazione Indice di intensità creditizia (Impieghi bancari in % del Pil, prezzi correnti; consistenza media annua) Rischio dei finanziamenti (Tasso di decadimento dei finanziamenti per cassa- Rapporto tra Flusso di sofferenze rettificate e Impieghi vivi) .
ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLE REGIONI DELL’OBIETTIVO CONVERGENZA (SWOT) Punti di forza · Ampio bacino di forza lavoro, giovane e in particolare femminile, con riserva di incremento della produttività nella forza lavoro. · Presenza di sistemi universitari e centri di ricerca con livelli di spesa in R&D del settore pubblico in linea con quello medio italiano · Presenza di sistemi locali e distretti industriali con una buona propensione all’export. Presenza di produzioni tipiche e locali e caratteristiche del Made in Italy · Percentuale di laureati in linea con le regioni del Nord e buona corrispondenza tra studi in S&T e occupazione in S&T · Larga diffusione di strumenti ITC (personal computer, banda larga) · Presenza di alcune realtà importanti di imprese di media dimensione con forte capacità di esportazione e creazione di opportunità di lavoro, specialmente in Campania e Puglia. · Presenza di Distretti Tecnologici 9 e Parchi scientifici e Tecnologici 4 con esperienza consolidata .
ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLE REGIONI DELL’OBIETTIVO CONVERGENZA (SWOT) Punti di debolezza · Tassi di attività totali bassi, con scarsissima partecipazione delle donne al mercato del lavoro · Disoccupazione elevata (soprattutto in Sicilia) e bassa occupazione in S&T · Tassi di occupazione elevati nel settore agricolo e nella Pubblica Amministrazione (valori massimi in Calabria) · Presenza di laureati in scienza e tecnologia pari alla metà rispetto al Nord e basso numero di addetti alle attività di R&S · Produttività del lavoro nelle PMI estremamente più basso rispetto a quello del Nord, con scarso livello di utilizzazione di ITC · Bassissimi Investimenti in R&S del settore privato e limitata capacità innovativa con basso livello di brevetti. · Forte dipendenza dall’esterno (estero e altre regioni) e bassa capacità di esportare in particolare della Calabria · Differenziale nei tassi di interesse e scarse disponibilità di capitale di rischio per le innovazioni tecnologiche. .
ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLE REGIONI DELL’OBIETTIVO CONVERGENZA (SWOT) Opportunità · Qualificazione della forza lavoro femminile e ampio bacino di manodopera · Sviluppo delle produzioni di energia · Sviluppo delle produzioni alimentari legate ad una ancora ampia produzione agricola · Tassi di natalità delle imprese costantemente più alti che nel Nord del paese negli ultimi anni ·Trend positivo della produttività nell’industria in senso stretto in Calabria e Campania ·Trend positivo per le esportazioni e in quelle con forte capacità di sviluppo a livello mondiale, soprattutto in Campania · Saldo normalizzato dell’import-export della Puglia e della Campania positivo negli ultimi anni · Capacità di creare innovazione soprattutto nella regione Campania · Creazione di reti di imprese per la diffusione dell’innovazione e trasferimento tecnologico · Utilizzazione della ricerca in alcuni settori dove esiste una maggiore intensità di investimenti pubblici (chimica e alimentare ad es.) .
ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA DELLE REGIONI DELL’OBIETTIVO CONVERGENZA (SWOT) Rischi · Ampliamento del divario di genere e “assenza” delle donne dal mercato del lavoro; in particolare in Sicilia · Ampia diffusione dell’economia sommersa e del lavoro irregolare e presenza di imprese di piccolissime dimensioni con struttura societaria prevalentemente familiare · Mancato trasferimento delle innovazioni e progresso tecnologico alle imprese e al sistema produttivo · Brevetti presenti solo nel Nord del paese, le industrie del sud vivono i problemi dell’industrializzazione “tardiva” · Dualismo generalizzato in Calabria: punte di eccellenza e di estrema debolezza · Difficoltà a realizzare “sistemi” completi di produzione e diffusione delle conoscenze nel sistema produttivo delle singole regioni. .
Innovazione e Competitività del tessuto produttivo nelle regioni Obiettivo Convergenza 2007-2013 Letture Lucidi della lezione e testo Mezzogiorno IL SUD E LA SPESA IN RICERCA E INNOVAZIONE Andrea Bonaccorsi e Mario Calderini, 27.01.2009, http://www.lavoce.info/articoli/-mezzogiorno/