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I mostri non vivono solo sotto il letto…

I mostri non vivono solo sotto il letto…. Tratteremo i seguenti punti…. Paura ed ansia -> Definizione e sviluppo normativo Paure tipiche ≠ paure da trauma Fattori di rischio -> Disturbi d’ansia in età adulta Effetti degli eventi stressanti -> Disturbi d’apprendimento

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I mostri non vivono solo sotto il letto…

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Presentation Transcript


  1. I mostri non vivono solo sotto il letto…

  2. Tratteremo i seguenti punti… Paura ed ansia -> Definizione e sviluppo normativo Paure tipiche ≠ paure da trauma Fattori di rischio -> Disturbi d’ansia in età adulta Effetti degli eventi stressanti -> Disturbi d’apprendimento -> Condizionamento alla paura Interventi e limiti Le paure in bambini con disabilità -> La ricerca: - Scopo - Partecipanti - Strumenti - Risultati

  3. Paura e Ansia Le paure sono reazioni normali ad una specifica minaccia ambientale reale o percepita (es. buio, fulmini, acqua alta, tombe , ragni, ecc. ) • Sono essenziali per la sopravvivenza delle persone; • Funzione protettiva nei bambini (ambiente sicuro in cui crescere) . Le paure e le ansie sono distinte in base alla specificità degli stimoli minacciosi e alle risposte che seguono. I due termini in letteratura spesso sono interscambiabili . Paura e ansia  influenzano l’apprendimento e lo sviluppo in giovane età : • Dalla nascita ai 18/24 mesi  espressione/esposizione di emozioni primarie; • 6/12 mesi  iniziano a differenziarsi i sentimenti di paura dalle altre emozioni; (esempio: 9/10 mesi paura dell’estraneo) • 4/5 anni  presenza di paure immaginarie ( esempio: paura dei mostri e del buio) • In età prescolare  le paure tipiche non influenzano lo sviluppo del bambino e si dissolvono intorno ai 7/8 anni. • In età scolare  paure di lesioni personali e rumori forti bambini di scuola media : sensibilità alla paura del fallimento,soprattutto in situazioni sociali e prestazioni scolastiche.

  4. Le paure tipiche in età prescolare: → Sono dovute alla difficoltà nel bambino di distinguere reale ed immaginario. → si dissolvono attraverso l’acquisizione del controllo del contesto -> sviluppo di abilità cognitive e sociali necessarie per comprendere e prevedere l’ambiente in cui si trovano. PAURE TIPICHE ≠ PAURE DA TRAUMA ↓ ↓ Spariscono con la crescita Persistenti e possono compromettere : - lo sviluppo nella regolazione dello stress - l’apprendimento - la memoria - il comportamento sociale - l’architettura cerebrale ↓ Tutte le esperienze traumatiche, persistenti o non persistenti, possono influenzare lo sviluppo del bambino -> l’apprendimento, la risoluzione dei problemi e le relazioni con gli altri.

  5. Persistenza di esperienze negative che inducono paura e ansia possono essere difficilmente superate. (esempio: abuso fisico, sessuale ed emotivo, maltrattamento) Paura e ansia come conseguenza di violenza: attivazione prolungata del SISTEMADI RISPOSTA ALLO STRESS. • Studi sugli animali hanno dimostrato che questa attivazione interrompe l’efficienza dei circuiti neuronali causando problemi fisici e neurologici immediati e a lungo termine. Ciò avviene soprattutto in periodi sensibili dello sviluppo. SOVRACCARICO DI STRESS NEL SISTEMA Quindi riduzione in modo significativo della capacità da parte del bambino di imparare e di impegnarsi. FATTORI DI RISCHIO: Rischio di Disturbo d’Ansia persistente in età adulta.

  6. I bambini che hanno vissuto eventi stressanti  • Funzioni corteccia prefrontale: • Regolazione del pensiero , delle emozioni, delle azioni. • Mantenimento delle informazioni (accessibili durante l’apprendimento attivo). Strutture cerebrali coinvolte: AMIGDALA  aumento del CORTISOLO IPPOCAMPO influenza lo sviluppo di Amigdala e Ippocampo. • Problemi di apprendimento: documentati da studi su primati non umani e su roditori. Corteccia prefrontale  maggiormente vulnerabile allo stress. confrontati con studi sull’uomo: • Stress cronico  scarso rendimento in compiti legati alla corteccia prefrontale (memoria di lavoro e attenzione) con difficoltà nel controllo delle emozioni. QUINDI  Lo stress altera lo sviluppo della corteccia prefrontale. • Ruolo fondamentale nell’uomo e nello sviluppo delle funzioni esecutive. • Sensibilità agli effetti dannosi che conseguono l’esposizione allo stress.

  7. PROCESSO DI CONDIZIONAMENTO ALLA PAURA (connesso al disturbo d’ansia). Associazione evento pauroso  contesto. Esempio: il bambino fisicamente abusato può diventare ansioso: • di fronte all’adulto abusante, • nel luogo in cui si è verificato l’abuso. Tutto ciò comporta: I bambini piccoli imparano ad essere timorosi

  8. La maggiore sensibilità agli eventi traumatici è associato a: Interpretazione delle informazioni ambigue in modo negativo; Maggiore vulnerabilità allo stress; Maggiore probabilità di rispondere aggressivamente in circostanze incerte per una forma di autodifesa. STATISTICAMENTE: - 1 / 7 bambini e 1 / 40 neonati (negli USA)  subiscono una qualche forma di MALTRATTAMENTO, compreso l’abbandono . FATTORI DI RISCHIO:

  9. Interventi e limiti Proposta di approcci efficaci per il trattamento di bambini con ansia e paure eccessive. TERAPIA COGNITIVOCOMPORTAMENTALE: In una situazione contollata, contesto sicuro viene presentato lo stimolo negativo o la circostanza di cui il soggetto ha paura, ad un basso livello d’intensità. Efficace: Riduzione dell’ansia in bambini più grandi con fobie specifiche, ansie sociali o generalizzate Non Efficace: Risanamento degli effetti dell’abuso.

  10. Le paure in bambini con disabilità Dalla letteratura emerge che i bambini con difficoltà di apprendimento (LD) e con ritardo mentale lieve (MIMR) sperimentando più di frequente difficoltà emozionali, manifestano maggiori livelli di paura e ansia rispetto ai loro coetanei. (Ipotesi della Ricerca) 3 milioni di ragazzi (6-21 anni) presentano difficoltà di apprendimento e ricevono un’educazione speciale; il 40% di loro riporta ansia grave 613 mila ragazzi (6-21 anni) presentano un ritardo mentale e ricevono un’educazione speciale; di questi l’87% sono diagnosticati come MIMR e in quanto tali presentano maggiori paure perche più sensibili alle critiche a causa del basso funzionamento cognitivo  le paure di questi soggetti sono le stesse dei bambini più piccoli non disabili (paura dei tuoni, di essere rapiti, etc.)

  11. La ricerca • Scopo dello studio: • esaminare le paure e le ansie autoriferite in soggetti dai 7 ai 18 anni con difficoltà di apprendimento (LD) o con ritardo mentale lieve (MIMR) • esaminare le possibili differenze nel riportare le paure in soggetti con LD e con MIMR • esaminare le possibili differenze influenzate dal genere e dall’età • Partecipanti: • il campione è composto da 200 studenti di diverse etnie (73% ispanici, 24,5% caucasici, 2% afroamericani e 0.5% asiatici), 131 LD (QI ≥ 95) e 69 MIMR di cui il 42% femmine (n = 84) e 58% maschi (n = 116) divisi in 3 gruppi di età: bambini delle elementari (7-10 anni), bambini delle medie (11-13 anni) e ragazzi delle superiori (14-18 anni). Durante la sperimentazione nessun soggetto stava ricevendo trattamenti psicologici per disturbi emotivi. • Strumenti: • The fearsurveyscheduleforchildren-revised (FSSC-R) • Revisedchildren’s manifestanxiety scale (RC-mas)

  12. The fearsurveyscheduleforchildren-revised (FSSC-R) Revisedchildren’s manifestanxiety scale (RC-mas) Misura la paura in contesti specifici: scuola, casa, paure sociali, paure fisiche, paure di animali, paure di viaggi, etc. È composto da 80 item per cui gli intervistati indicano il loro livello di paura utilizzando una scala a 3 punti (mai – a volte – spesso). Indaga 5 aree: Paura del fallimento e della critica Paura dello sconosciuto Paura di lesioni lievi e animali Paura del pericolo e della morte Paura di procedure mediche Utilizzato come aiuto nel processo di identificazione del livello e della natura dell’ansia. È composto da 4 sottoscale: Ansia fisiologica Preoccupazione e ipersensibilità Fattori sociali Desiderabilità questi test misurano costrutti simili ma non identici e per tale motivo sono stati utilizzati entrambi!

  13. Risultati della ricerca I risultati hanno rilevato gli effetti dell’età del genere e del tipo di disabilità per quanto riguarda i seguenti costrutti: • Paura totale: • le femmine con LD e con MIMR ottengono punteggi significativamente più alti per quanto riguarda la paura rispetto ai maschi • Le femmine con LD riportano punteggi più alti rispetto agli altri soggetti • I maschi con MIMR riportano punteggi più alti rispetto alle femmine con MIMR, probabilmente perché soggetti a maggiore derisione da parte dei compagni e godono di meno protezione da parte degli adulti • I soggetti più giovani (7-10 anni) con LD riportano livelli più alti rispetto ai soggetti più grandi (14-18) con LD • I soggetti più grandi (11-13 e 14-18) con MIMR riportano livelli più alti rispetto ai soggetti più giovani con MIMR (7-10) • Tipi di paure: • I soggetti con MIMR e i soggetti con LD non differenziano significativamente per le 5 paure esaminate (fallimento e critica, sconosciuto, lesioni lievi e animali, pericolo e morte, procedure mediche) • Le femmine maggiori livelli di paura per lesioni lievi e animali • Le femmine con LD riportano livelli più alti di paura rispetto ai maschi con LD, per tutte e 5 i tipi di paure • I maschi con MIMR riportano livelli più alti di paura per il fallimento e la critica rispetto alle femmine con MIMR • I soggetti più grandi (14-18) con MIMR hanno riferito livelli di paura più alti legati al fallimento alla critica rispetto ai più piccoli (7-10) con MIMR • I soggetti più piccoli (7.10) con LD mostrano livelli elevati di paure su tutte e 5 le paure

  14. Paure più comuni: • Sono state evidenziate le 10 paure più frequenti nell’intero campione (essere investiti da una macchina, guerra, ladri, non riuscire a respirare, incendio, cadere da un posto alto, prendere la scossa elettrica, morte, malattie e terremoti); 7/10 delle paure indicate sono state riscontrate in entrambi i gruppi e anche in studenti non disabili • Ansia totale: • I risultati evidenziano solamente una differenza per l’età: i più giovani (7-10 anni) riportano livelli di ansia superiori rispetto ai soggetti più grandi (14-18) • Tipi di ansie: • I soggetti con MIMR e i soggetti con LD non differenziano significativamente per i 4 tipi di ansie (ansia fisiologica, preoccupazione e ipersensibilità, per fattori sociali e la desiderabilità) • I soggetti più piccoli (7-10) hanno riportano punteggi significativamente più alti rispetto ai soggetti più grandi /14-18) per l’ansia per fattori sociali, per la preoccupazione/ipersensibilità e per l’ansia fisiologica • Le femmine hanno riferito livelli significativamente più elevati di preoccupazione/ipersensibilità rispetto ai soggetti maschi In generale si rilevano maggiori differenze all’interno del gruppo che tra i gruppi (LD e MIMR), si rilevano che le differenze tra i gruppi per le paure e le ansie vengono mediati in particolare dall’età e dal genere i ragazzi tendono a non esternare e/o sminuire le proprie paure mentre le ragazze riferiscono maggiormente le paure. Differenze legate, probabilmente, alle diverse aspettative sociali e ad un diverso quadro biologico

  15. Bibliografia Li, H., & Morris, R.J. (2007). Assessing fears and related anxieties in children and adolescents with learning disabilities or mildmentalretardation. Research in DevelopmentalDisabilities 28, 445-457. Shonkoff, J. P., Levitt, P., Boyce, W.T., Cameron, J., Duncan, G.J., Fox, N.A., Gunnar, M., Mayes, L.C., McEwen, B.S., Nelson, C.A., Tompson, R. (2010). Persistent Fear and Anxiety Can Affect Young Children’s Learning and Development. National Scientific Council on the Developing Child, Center on the Developing Child at Harvard University No. 9.

  16. Grazie per l’attenzione! Francesca amoroso Sara andreozzi Anna ritapongetti Eleonora possi Mariagiovanna salvino

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