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Il Mobility Management in AstraZeneca. Antonio Spataro Mobility Manager. Mobility Conference Exhibition, 30-31 gennaio 2006. LO STATO DELL’ARTE. A0. Gli obiettivi di AstraZeneca nell’ambito della “Responsabilità Sociale d’Impresa”. La lotta all’inquinamento Riduzione del traffico
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Il Mobility Management in AstraZeneca Antonio Spataro Mobility Manager Mobility Conference Exhibition, 30-31 gennaio 2006
Gli obiettivi di AstraZeneca nell’ambito della “Responsabilità Sociale d’Impresa” • La lotta all’inquinamento • Riduzione del traffico • Riduzione degli incidenti • Riduzione degli oneri sociali • Riduzione dei costi di trasporto • Aumento del tempo libero (bilanciamento lavoro/vita privata). A1
I progetti avviati • Abbonamenti a tariffa agevolata (SITAM Autostradale) • Condivisione delle navette interaziendali • Navette aziendali per il collegamento interno ed esterno (Caponago) • Il Telelavoro • Car Pooling (vantaggi e strumenti di gestione) • Adeguamento Auto da benzina a GPL /Metano (istruzione delle pratiche amministrative). A2
… segue progetti avviati • Facilitazione ottenute dal Comune di Caponago in caso di blocchi della circolazione • Ristrutturazione parcheggi e viabilità • Ampliamento posteggi Bici e Moto • Acquisto veicoli a emissione “0” • La Comunicazione e l’accesso alle informazioni • La spesa on line. A3
LE INDAGINI: PRIMO APPROCCIO ALLA MOBILITA’ SOSTENIBILE • La logica dei questionari è quella di verificare le reali necessità ed aspettative dell’utenza • Deve suscitare l’interesse delle persone per ottenere una risposta più rappresentativa possibile L’ANALISI DEI RISULTATI • Riuscire ad interpretare le reali esigenze della popolazione testata • Elaborare soluzioni fattibili e credibili • Farsi supportare da strutture specializzate nell’elaborazioni dei risultati M1
L’ELABORAZIONE DEL P.S.C.L. • E’ la risposta organizzativa emersa dall’analisi dei risultati • Deve contenere soluzioni integrate con l’organizzazione aziendale • Ci deve essere “copertura finanziaria” • L’importanza del supporto dell’Amministrazione Provinciale LA COMUNICAZIONE • Promuove e sviluppa la cultura della mobilità • Consente la condivisione dei contenuti del P.S.C.L. • Individuazione di sistemi più appropriati di comunicazione M2
IL P.S.C.L. • Il primo strumento LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA AZIENDALE • Il riconoscimento del ruolo del Mobility Mgr in Azienda • La visibilità e la credibilità del Mobility Mgr • Il livello di soddisfazione del cliente interno IL SUPPORTO DEGLI ENTI PUBBLICI LOCALI • Garanzia di legittimità • Rafforzamento della credibilità del Mobility Mgr • Protagonisti e promotori delle attività formative ed informative. S1
LE RISORSE ORGANIZZATIVE • Integrazione con le funzioni aziendali • Pianificazione delle attività di mobility nei progetti Organizzativi • Ottimizzazione delle risorse della propria funzione LE RISORSE ECONOMICHE • Elaborazione chiara dei progetti • Verifica della copertura finanziaria • Massima attenzione alle opportunità di finanziamento pubblico. S2
Il SUPPORTO LEGISLATIVO E BUROCRATICO • Aspetti critici del Decreto Ronchi • Il d.l. 626/94 come modello per una nuova normativa • L’efficienza dell’apparato burocratico IL SENSO CIVICO E LA MOTIVAZIONE DELLE PERSONE • Il ruolo dei media come strumenti di motivazione • La logica delle limitazioni del traffico LA MOTIVAZIONE DEL MOBILITY MANAGER • Il suo ruolo in Azienda • Le creatività F1
IL COMMITMENT AZIENDALE E DEGLI ENTI LOCALI • Livello di delega e di riferimento aziendale per la Mobilità • Tutela della figura professionale • Rappresentatività nelle decisioni operative sulla mobilità • Ricerca degli “Sponsor Interni” INTERAZIONI DEL MOBILITY MANAGEMENT ALL’ESTERNO DELL’AZIENDA • Aspetto innovativo: la condivisione del Know How • Lo scambio e la integrazione di attività tra le Aziende • Attività di supporto agli Enti Locali • Coinvolgimento delle piccole aziende della zona. F2